martedì 5 luglio 2016

Scrivere è un mestiere pericoloso


Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Pagine: 312
Prezzo: € 16.40 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Un gesto, una parola, un’espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C’è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l’altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l’affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l’intuito di Vani può smascherarli. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole. Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.



Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Alice all'inizio del mese scorso, direttamente nella sede della Garzanti. 
Il bello di essere una Blogger è anche questo, la possibilità di conoscere degli Autori e poterci parlare a tu per tu, senza doverli condividere con mille altre persone. Quindi, l'incontro è stato meraviglioso e non smetterò mai di ringraziare Francesca e le altre ragazze ma non ero ancora del tutto soddisfatta perché nella mia immensa sfiga, non avevo nessuna copia da far firmare. 
Indi, sapendo che sarebbe passata a Lecco, ho preso la palla al balzo!

Immaginate, solo per un momento, l'odissea per arrivare sana e salva in Libreria accompagnata dal Fidanzato.


Ore 15.20 - Giovedì 30/06
Messaggio dal Fidanzato: "Oggi, vedi di uscire presto" eh certo, perché di solito non sono io quella che deve aspettare che qualcuno esca da lavoro... eh no.
Ovvio che esco presto, oggi dobbiamo andare da Alice, chi mi ferma?!

Ore 19 - Giovedì 30/06
Traffico milanese. Ovvio, no? Vi pare che le cose possano andar bene? "Ma levati dalla seconda corsia che vai più piano di me!" il nervosismo è sempre molto alto quando le cose non vanno come dico, anche se non sono io alla giuda. Fidanzato è forse più nervrotico di me ma è la norma.

Ore 20.10 - Giovedì 30/06
"Avete tempo di mangiare?"
"Certo, tanto ci mettiamo poco ad arrivare a Lecco. Un ventina di minuti e ciao"
Ultime parole famose.... un classico.

Ore 20.40 - Giovedì 30/06
L'incontro è alle 21 e noi siamo ancora qua, eh già.
Come ogni santa volta, usciamo di casa tardi e alla fine, nemmeno mi stupisco più. Alla fine, io Alice già la conosco e parte di quello che dirà, alla fine l'ho già sentito e quello che volevo io era solo vederla ancora, in modo più intimo e ridere un pò insieme. Quindi, perchè arrivare giusti? In fondo, ancora non sa che ci sarò anche io...

Ore 21.10 - Giovedì 30/06 
Lettura dei Tarocchi
In punta di piedi, eccomi qui.
La Libreria Volante è un piccolo paradiso che raccoglie libri e accoglie noi, che in quel momento eravamo riuniti per Alice ma che ci accomuna la passione della lettura.

Elena, la cartomante, apre le danze leggendo il futuro del libro e per chi ha già avuto la fortuna di leggerlo, sa che c'è molta verità in quelle parole dette.
Niente spoiler però, quelli sono vietati da sempre anche se qualcuno ci prova sempre.

L'ora passa in un soffio, tra dettagli sui personaggi e aneddoti sulle versioni reali dei personaggi del libro, come Antida (nome strano ma meraviglioso) che noi invece abbiamo conosciuto sotto le spoglie di Irma; la giovane e promettente Morgana che esiste in tutto il suo giovane splendore insieme ad Ivano, nella realtà sono fratelli.
Ma anche rivelazioni sul Commissario e la sua età, un veloce scoop che troveremo nel terzo capitolo (già consegnato!) sul suo compleanno e un'aneddoto su due ragazze che se lo immaginavano un pò meno... anziano.

Arriva poi il momento delle foto e delle firme, momento molto atteso e divertente.
Immaginatevi la mia gioia quando mi ha visto e riconosciuto! Ma soprattutto le due dediche e l'idea di esser accostata al padre, matto come me (dato che legge prima la fine di ogni libro) :D
  
Fidanzato, che fino a quel momento si era bellamente defilato fuori dalla libreria, al fresco, torna. 
Torna e vede Alice per la prima volta e si fa grasse risate mentre la sente parlare, dicendomi che forse avevo ragione. Forse è proprio simpatico quell'uragano di fanciulla. 

Decidiamo di rimanere ancora un pochino e nel frattempo, ci facciamo leggere anche noi i tarocchi da Elena, che chissà come mai, ci trova divertentissimi. 
Non ho mai dato molto peso a queste cose ma è stato interessante vedere come certe cose potessero essere quasi tragicamente vere. Comunque sia, tiriamo fino a tardi e decidiamo di uscire dalla libreria tutti insieme e con la promessa di tornare dato che vendono anche delle birre che mi piacciono molto!

Finisce così la mia serata, facendo quattro passi con Alice e tutta la ciurma, parlando del più e del meno come se fossimo amici di vecchia data. 
Di fondo ringrazio sempre le ragazze della Garzanti perché è solo grazie a loro se tutto questo è diventato possibile.

 
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