sabato 30 dicembre 2017

The beauty of a lazy one #2

La Lush è mia amica da ormai molti anni. 
Conosciamo tutti questo marchio e volente o no, tutti abbiamo provato almeno una volta uno dei loro prodotti. 
So che per certe cose, non sono convenienti (i trucchi, per nominarne uno) ma alla lunga i pregi si fanno vedere. 

Ho provato quasi tutti i loro prodotti ma oggi voglio parlarvi di quello che amo ed uso, per la pulizia giornaliera del viso. 

Coalface (Nero per Caso), è un sapone nero utile per eliminare i batteri tipici della nostra pelle ma è anche un delicato esfoliante. Dato che c’è dentro anche il decotto di liquirizia, questo sapone è perfetto da usare tutti i giorni e su tutti i tipi di pelle. 
Associato a quello, uso anche un disco esfoliante dalle punte morbide, per aumentare l’eliminazione delle cellule morte. L’oggetto in questione è facilmente reperibile da Sephora (altro posto interessante). 
Infine, una volta che mi sono lavata, sciacquata ed asciugata, mi passo un velo di Full Of Grace (Siero Amore). Questo siero è molto nutriente e ne basta veramente poco… sarebbe adatto anche dopo aver preso il sole! 

Sono appena tre passaggi ma vi garantisco che con me, il miglioramento è stato repentino. 
Ho avuto anche io un periodo intenso, fatto di brufoli e punti neri. Nemmeno ora ne sono completamente immune ma, ad oggi la cosa è più sotto controllo e anche durante il periodo che tutte le donne odiano, non mi trasformo più nella piccola tredicenne in piena fase ormonale. 

Nel prossimo post però, vi racconto quali sono i tre prodotti strong che uso per scartavetrare e nutrire il mio viso. 

PS. 
Ho comunque qualche fissa completamente inutile. 
Tipo, Tonymoly. 
Per chi non lo conoscesse, questo prodotto dalla pronuncia a me ancora sconosciuta, è uno stick contorno occhi rinfrescante e decongestionante. Dopo quasi due mesi di utilizzo, non vedo benefici ma su una cosa devo esser sincera; rinfresca. 
E poi, i packaging è meraviglioso! 
E’ un panda!!!  

giovedì 28 dicembre 2017

Nome in codice: Eega_Beeva #10

Titolo: Livido
Autore: Francesco Verso
Pagine: 251
Prezzo: € 12.80
Uscita: 14 maggio 2013
Peter Pains è un "trashformer", un ragazzo di strada che vive cercando oggetti di valore nel kipple, il mare dei rifiuti che sommerge ormai intere porzioni di territorio. È disabile a causa di un incidente, ma questo non gli impedisce di avere un sogno: Alba, una bellissima ragazza che lavora nel suo quartiere e che lui si accontenta di sognare da lontano.
Ma Alba non è come lui: è nexumana, una persona la cui mente è stata caricata su un supporto informatico e il cui corpo è interamente artificiale.
La vita di Peter Pains cambia un drammatico giorno quando la gang di teppisti guidata da suo fratello, che odia i nexumani, rapisce Alba e la fa barbaramente a pezzi.
Da quel momento Peter Pains avrà due soli obiettivi: recuperare tutti i pezzi per ricostruire la sua amata Alba.
E la vendetta.
Questa deve essere una storia veramente particolare, fatta di amore e di denuncia contro la chiusura mentale. Da un lato, credo sia una lettura molto pesante da prendere con le dovute accortezze ma dall'altro, potrebbe rivelarsi qualcosa di veramente molto bello e poetico. 
Non ammetto una delusione. 

mercoledì 27 dicembre 2017

Red Kedi and fluorescent green nail polish (Buoni propositi 2017)

Il clima Natalizio ormai si è impossessato di me. 
E visto che tanto, in questo periodo siamo tutti più buoni, beccatevi sta foto di sei anni fa, con il mio nano (che non lo è più) e la nostra zia preferita. 
Sei anni fa. 
Minchia. 
Si si, clima Natalizio, siamo tutti più buoni.... Però fa strano sapere che sono qui da così tanto tempo. 
Altra festa che passiamo insieme e ne sono cambiate di cose!!! 
Infatti, adesso i buoni propositi li seguo con più costanza. 
Vediamo quindi com'è andato questo 2017 e facciamo un riassunto di ciò che ho fatto o meno. 

IO: 
1. Fare un tatuaggio
2. Bere di più
3. Fare un pò di movimento
4. Prendermi cura di me stessa
5. Far crescere i capelli 
6. Partecipare ad una cerimonia importante
7. Trovare un vestito che mi faccia sentire bene
8. Passare più tempo con Regia
9. Essere più tranquilla e prendere le cose con filosofia
10. Mangiare meno dolci
11. Vedere almeno venti film al cinema Ջ 8/10
12. Andare al cinema da sola

LIBRI: 
1. Leggere cento libri (no fumetti) Ջ 86/100
2. Leggere 10 pagine al giorno 
3. Accettare meno letture dalle Case Editrici
4. Partecipare a meno Blogtour/Review/Release
5. Seguire meno challenge
6. Mettere via 2€ per ogni libro letto per conto di una CE e 1€ per un libro mio Ջ € 159
7. Concludere/Mettermi al passo con delle saghe Ջ 0/9
8. Comprare meno libri 
9. Leggere dei libri comprati prima del 2017 Ջ 3
10. Leggere dei classici 
11. Ascoltare un audiolibro 
12. Rimettermi a scrivere
13. Fare video per il canale con costanza
14. Andare in biblioteca
15. Togliere dalla libreria i libri che mai leggerò/che non mi sono piaciuti

Facendo un controllino rapido, non è andata poi così male. 
Anche alcune delle cose che non ho spuntato, sono comunque state matte ma non con costanza e quindi, non sono state spuntate ma ci sto lavorando! 
Nel complesso, sono abbastanza soddisfatta di quello che ho fatto e parte dei propositi del 2018, saranno nuovamente questi. Sto ancora cercando la via giusta fare tutto quello che mi piace, senza dover rinunciare a qualcosa. 

Sono però abbastanza scioccata dal fatto che ho letto poco più di ottanta libri. 
Considerando la mia solita media, sono ben sotto ma probabilmente è per il fatto che mi sono sposata. 
Eh, cucù. 
Per chi ancora non lo sapesse, a Novembre mi sono sposata e per quanto non sia stata una preparazione epocale, ho comunque avuto le mie giornate piene (di cose da fare o di ansia, decidete voi). 
So che probabilmente dovrei sentirmi giustificata ma, non riesco a non sentirmi triste. 

Per il momento è tutto, continuate pure a prepararvi per Capodanno!
Ci rivediamo a Gennaio! 

giovedì 21 dicembre 2017

Nome in codice: Eega_Beeva #9

Titolo: Papillon
Autore: Henri Charrière
Pagine: 631
Prezzo: € 18
Uscita: 9 dicembre 2014
Accusato di un omicidio che non ha commesso, Henri Charrière, detto Papillon per la farfalla tatuata sul torace, venticinquenne, viene condannato all'ergastolo. Non fa tragedie, non denuncia nessuno. Non ricorre neppure in appello. La sua sola speranza è la fuga. Quello che sembra avere tutte le caratteristiche di un fantasioso romanzo d'avventura è invece una straordinaria storia vera: le vicende narrate dall'autore e protagonista sono in realtà ricordi di trent'anni trascorsi nelle peggiori galere del mondo, tra la Caienna e l'Isola del Diavolo, dove il sole brucia tutto e l'oceano si perde all'orizzonte. Anni consumati nella fatica di sopravvivere e in tentativi di fuga sempre più rocamboleschi.
Henri Charrière, ovvero Papillon, affascina sempre un pò tutti. Quindi, perché non cercare di leggere un libro dedicato a lui e alla sua impresa? 
Non so quanto ci sia di "romanzato" in questo libro ma il personaggio mi affascina, anche se so che è un tipo di lettura che va fatta con la giusta calma.

giovedì 14 dicembre 2017

Nome in codice: Eega_Beeva #8

Titolo: Memorie di un cuoco d'astronave
Autore: Massimo Mongai
Pagine: 256
Prezzo: € 11.48
Uscita: marzo 2000
Il romanzo narra dell'esperienza di un giovane cuoco terrestre imbarcato su un'astronave come vice Chef che diventa subito Chef per indisposizione del capo.
Le vicende sono suddivise in racconti autonomi sulle varie vicende capitategli durante i tre anni di crociera. Le storie dimostrano l'importanza del cibo nelle relazioni e grazie al protagonista viene salvata la galassia dalla distruzione.
Questo reperto arriva dalla libreria di mia madre (ho proprio quella versione) e devo dire che mi ha sempre incuriosito. 
Tra la copertina vecchia ma particolare e la trama che dice tutto ma che alla fine, non dice nulla, Memorie di un cuoco d'astronave avrà sempre un posto speciale nella mia libreria!

giovedì 7 dicembre 2017

Nome in codice: Eega_Beeva #7


Titolo: Vita di Pi
Autore: Yann Martel
Pagine: 334
Prezzo: € 6.19
Uscita: 16 novembre 2011
Piscine Molitor Patel è indiano, ha sedici anni, è affascinato da tutte le religioni, e porta il nome di una piscina. Nome non facile che dà adito a stupidi scherzi e giochi di parole. Fino al giorno in cui decide di essere per tutti solo e soltanto Pi. Durante il viaggio che lo deve condurre in Canada con la sua famiglia e gli animali dello zoo che il padre dirige, la nave mercantile fa naufragio. Pi si ritrova su una scialuppa, alla deriva nell'Oceano Pacifico, in compagnia soltanto di quattro animali. Tempo pochi giorni e della zebra ferita, dell’orango del Borneo e della iena isterica non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stat Richard Parker, la tigre del Bengala con cui Pi è ora costretto a dividere quei pochi metri. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame, gli squali, la furia del mare e il sale che corrode la pelle. Il loro è un viaggio straordinario, ispirato e terribile, ironico e violento, che ci porta molto più lontano di quanto avessimo mai potuto immaginare. A scoprire che la stessa storia può essere mille altre storie. E che riaccende la nostra fede nella magia e nel potere delle parole.
Vita di Pi mi segue da parecchio tempo. Ho la prima versione italiana e mi ha sempre incuriosito moltissimo ma ne ho anche una discreta paura perchè non è esattamente il mio genere.
Quindi vegeta lì, nella speranza di trovare un giorno il momento giusto per vivere.
Chissà...