lunedì 28 febbraio 2022

Al di là di Borgo Opaco

Autore: Emanuela A. Imineo
Pagine: 283
Prezzo: € 12.99
Uscita: 30/07/2020
Genere: Dark Fantasy
Casa Editrice: Indipendently Published
Tra i picchi delle più alte montagne, punto d’incontro di Umani e Dei crudeli, c’è un luogo maledetto dove il buio quasi diventa suono, assordante e oscuro. Con la luce del sole però torna a essere Borgo Opaco: un villaggio unico, malinconico e ridente, dove culti e i riti di ogni epoca e provenienza convivono in serenità.Tra i suoi abitanti troviamo Moon, un’adolescente che professa l’Antica Religione. Moon ha perso i genitori e vive con Nymphe, sua nonna: una strega che, per malattia o sortilegio, non ha più la facoltà di esprimersi in maniera lucida e coerente. Tra rabbia e dolore, sacrifici umani e ricerca del proprio destino, Moon si troverà di fronte a due sentieri e dovrà compiere la sua scelta: potrà riempirsi di oscurità o sacrificarsi per la salvezza. Due incontri segneranno il suo percorso: quello con Metelaine, all’apparenza una ragazza come lei ma forse non umana, e quello con Provenza, la ninfa immortale preda della morte.Crescere è sempre scegliere, ma cosa deciderà Moon? E chi ne pagherà il prezzo?


Recensione: Ma esattamente, cosa vi aspettate da questo libro? Cosa vi aspettate dalle mie parole?

Qualche mese fa, su Telegram è nato un gruppo di blogger che avevano voglia di condividere il proprio lavoro e sostenersi. Poi le cose sono sfuggite di mano e quella chat, si è trasformata in un posto dove poter parlare liberamente di tutto e tra le varie cose, venne fuori la passione per la scrittura. Molte blogger hanno nel cassetto questo sogno di pubblicare una storia, probabilmente perchè la nostra irrefrenabile voglia di parlare si scontra con le mille letture che facciamo.

Emanuela in questo non è molto diversa dagli altri, e complice un pò il nostro sostegno, alla fine è riuscita a riprendere in mano una storia accantonata nel tempo.

Non mi prendo il merito di questa uscita, non ho fatto nulla se non contribuire alla prima spintarella ma, sono comunque fiera di tutto questo.

Moon è un’adolescente che da bambina ha perso i genitori, così si è vista costretta a trasferirsi dall’amata nonna ma, il sogno estivo che l’ha sempre cullata si scontra con la nuova vita che si appresta a vivere. La donna, improvvisamente per colpa di una maledizione inizia ad esprimersi in rime e nel tempo, Moon inizia ad odiare questa condizione. Oltre a quello, la ragazza deve anche subire una crescita priva di affetto e uno studio rigoroso della magia dato che a Borgo Opaco, vivono serenamente molteplici religioni e la nonna, appartiene all’Antica Religione. Questo vuol dire mantenere un certo decoro sia in casa che fuori e tramandare le conoscenze nella speranza che nulla vada perso.

Moon desidera fortemente diventare una strega capace, in modo da poter sfuggire da quel paesino che tanto amava un tempo. L’arrivo però di un’apprendista dalla folta chioma rossa, con un potere nato insieme a lei, la porterà a compiere decisioni diffici e azzardate.

Saprà gestire le gioie ed i dolori? Oppure, soccomberà all’oscurità?

Ci sarebbero tante cose da dire su questo libro, eppure dirò ben poche cose. Al di là di Borgo Opaco è una lettura estremamente personale.

Come dark fantasy c’è molto, ed è uno degli aspetti che più mi sono piaciuti perchè Emanuela, è stata fedele a se stessa fino alla fine. Uno degli aspetti che poco mi aggradano, sono quelle storie che partono in un certo modo cupo e difficile per poi finire in un mondo fatto di arcobaleni colorati e glitterati. Che strazio.

Avevo già visto questa crudeltà nella raccolta di racconti di Alice Chimera ma ancora più fedele a se stesso, c’è stato Sade. Lo so, sono accostamenti estremamente bizzarri visto le storie diverse raccontate ma, tutti hanno avuto questa linearità. Non ci sono gioie gratuite, ma solo una vita nuda e cruda.

In queste pagine, ci sono moltissimi personaggi e in un modo o nell’alto tutti hanno avuto lo spazio che si meritavano. Non ci sono momenti podio immeritati e non ci sono offuscamenti ingiustificati, tutti fanno la propria parte e tutti, raccontano con la loro voce una storia. Poi ok, possiamo disquisire sul gusto personale nel voler sapere di più su qualcuno (solitamente sono i personaggi del cuore o luoghi molto molto bizzarri) o come per me, preferire qualche riga in meno di descrizione ma una volta arrivati alla fine, si capisce che tutto era necessario.

Un’altro aspetto che ho apprezzato, è il come viene portato avanti il concetto di dolore, in tutte le sue sfaccettature. Non c’è solo Moon a soffrire, come lei ci sono tanti altri e quella che sicuramente spicca di più è Provenza.

Alla fine quasi viene aiutomatico perdonare ogni tipo di cattiveria commessa, perchè è difficile giudicare e condannare chi è diventato arido dopo aver affrontato un forte lutto. Non ci sono dei veri e propri cattivi/antagonisti, ci sono solo persone (o creature) che hanno deciso di reagire in un certo modo.

Io comunque ho apprezzato molto Metelaine, pur con tutti i difetti del caso. Ma qui, chi non ne ha?

Una menzione particolare al finale, che sinceramente ho aspettato per tutta la durata della lettura (Emanuela ci aveva già avvisato di questa cosa) ma che comunque mi ha rattristato molto.

Era necessario, come dicevo sopra non avrei assolutamente accettato qualcosa di diverso ma questo non mi ha comunque impedito di desiderare qualcosa di meglio.

Quindi la domanda adesso è questa; a quando il prossimo libro?

domenica 27 febbraio 2022

In fuga da Houdini. Escaping from Houdini

Autore: Kerri Maniscalco
Pagine: 580
Prezzo: € 22
Uscita: 15/09/2020
Genere: Thriller; Horror
Casa Editrice: Mondadori
Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?


Recensione: Se avessi iniziato a leggere i libri della Maniscalco partendo da questo volume, io e lei saremmo partite sicuramente con il piede giusto.

Torniamo nuovamente a leggere le (dis)avventure di Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell, che sono peggio della Signora in Giallo e del Detective baffuto. Dove passano loro, stiamo tranquilli che ci scappano almeno uno o due morti, portandoli quindi a non poter vivere un momento di pace. Perchè ecco, dopo le peripezie nel cercare Jack lo Squartatore e nell’impresa assurda di smascherare il finto vampiro Dracula, dovevano godersi una settimana di ferie sulla nave da crociera Etruria.

Solo che già dal loro arrivo, iniziano ad accadere cose spiacevoli ai passeggeri, quindi con lo zio J. Wadsworth sono costretti a prendere in mano la situazione e indagare a fondo. Anche perchè ne va della stessa vita di Audrey, visto le vittime sono delle giovani donne.

A rendere tutto più complicato, oltre all’impossibilità di muoversi al di fuori della nave, ci sono anche i membri del Circo al chiaro di luna. Artisti itineranti molto abili con fuoco e armi ma, anche con la divinazione ed i tarocchi, se poi aggiungiamo alla scena Harry Houdini, capite bene che le cose sono estremamente complicate. Vogliamo anche metterci un capo di nome Mefistofele? Perchè insomma, uno che si fa chiamare come un demone, riscuote sicuramente una grande fiducia.

Quindi insomma, anche questa volta siamo alle prese con un caso di vitale importanza, che però metterà a dura prova anche il rapporto dei nostri valorosi personaggi.

Che io non provi una grande simpatia per Thomas è ormai risaputo. Non subisco il suo fascino e anzi, spesso e volentieri le sue insicurezze nel campo amoroso mi portano ad essere più insofferente del previsto però, devo ammettere che in questo volume l’ho trovato più sopportabile. Che a fine quadrilogia, io arrivi ad apprezzarlo pienamente? Ne dubito, però la sua crescita/il suo cambiamento è sicuramente più palpabile rispetto a quella pazza boriosa di Audrey Rose.

Ancora una volta, ho apprezzato veramente poco questo personaggio. Lei questa volta è risultata di una banalità disarmente e di una frivolezza che mal si addice al ruolo che vorrebbe ricoprire. Certo, è un personaggio che sta ancora crescendo e se dovessi mettermi a contronto con lei, risulterebbe su molte cose molto più sveglia eppure, dall’inizio di questa avventura si è proclamata una persona concreta e al di sopra delle frivolezze stupide molto tipiche delle donne, e poi ricade nelle piccolezze. A questo punto, preferisco la cugina Liza, che è quel tipo di personaggio frivolo ma fresco che se presentato come personaggio di supporto funziona molto bene.

Comunque sia, l’ambientazione mi è piaciuta moltissimo e quel senso di claustrofobia, creata dal fatto che oltre la nave ci fosse solo desolazione e molta acqua, mi ha fatta entrare per bene nella storia. Anche gli artisti sono stati una scoperta, un’aggiunta che ho profondamente gradito e che a parere mio sono stati presentati in modo eccezionale. Mistero e magia la fanno da padroni, come la presenza dei tarocchi.

Ecco, sui tarocchi vorrei fare una menzione particolare.

Non è il primo libro che leggo dove vengono usate come perno della storia. Trovo sia un pò una moda e la cosa da un lato mi spiace, perchè conoscendo lo scetticismo della gente, andrà a finire che verranno visti ancora una volta come un elemento campato per aria e privo di una certa serietà che a mio avviso, sarebbe giusto dare.

sabato 26 febbraio 2022

Dormire in un mare di stelle. To Sleep in a Sea of Stars #2

Autore: Christopher Paolini
Pagine: 520
Prezzo: € 19
Uscita: 20/10/2020
Genere: Fantascienza; Fantasy
Casa Editrice: Rizzoli
È l’ultima missione nello spazio per la scienziata Kira Navárez. Semplici rilievi di routine su un pianeta non ancora colonizzato. Ma il giorno della partenza accade qualcosa di inatteso. Qualcosa di terribile. Spinta dalla curiosità, Kira si imbatte in un reperto alieno. Il terrore la invade quando il pulviscolo intorno a lei comincia a muoversi. Una guerra tra le stelle è alle porte, e Kira è trascinata nelle profondità della galassia in un’odissea di scoperte e trasformazioni. Lei ha dalla sua compagni formidabili e un coraggio immenso. Ma soltanto fidandosi davvero di se stessa potrà combattere per i propri simili e affrontare il suo prodigioso destino.


Recensione: Ad inizio mese vi avevo già iniziato a parlare del libro Dormire in un mare di stelle, scitto dal ben conosciuto papà di Eragon; Christopher Paolini.

Ci troviamo ancora una volta nello spazio, insieme a tutti i personaggi che già avevamo iniziato a conoscer prima. Siamo arrivati alla resa dei conti, i mondi devono esser salvati dalla minaccia che si sta facendo sempre più grave e solo Kira può forse metter fine a tutto. A quale costo però? Perchè in lei c’è lo xeno ma, non può rimaner con l’essere dentro il corpo a vita. L’essere è un aiuto o solo un danno?

Sarò estremamente telegrafica in questo mio pensiero, perchè non so bene come metter giù le mie parole.

Il libro non è stato un cattivo compagno, ci sono moltissimi fattori che mi hanno affascinato e non posso certo dire che Paolini non abbia fatto un lavoro titanico. Forse però, il vero problema è proprio questo.

Lo ripeto molto spesso ultimamente, ma io non amo i libri troppo descrittivi. So che è difficile bilanciare tutto e che accontentare ogni singolo lettore è impossibile, però in questo caso non è stato nemmeno fatto il più piccolo tentativo per rendere la storia più fluida. Un pò come se per Paolini fosse più importante mettere in campo il risultato del suo lavoro, piuttosto che regalarci delle ore molto godibili. Questo difetto si era già visto con Erano (non tanto il primo, quando i seguiti) ed ora eccolo nuovamente qui.

Non mi piace sminuire il lavoro di altri, ma dovendo già rimaner attenti sulle dinamiche intergalattiche, certe informazioni apprese poi non sono servite nel prepararmi al finale. tra l’altro, un finale che era già stato predetto e che alla fine, era l’unico che sarebbe risultato veritiero. Perchè almeno in questo, posso dire che lui è sincero, non propina al lettore un finale di convenienza.

Continuo a provare un sincero apprezzamento per la maggior parte dei personaggi. Alcuni li ho rivalutati (in positivo e in negativo) ma dal mio punto di vista sono risultati tutti molto veritieri e vividi, anche senza un gran cambiamento tra l’inizio del libro e la fine.

Per chi non si fa intimorire da questi dettagli, per chi ha già letto e apprezzato l’altra saga, direi che è una lettura estremamente consigliata. Per chi invece è più come me, forse due libri sono troppi.

venerdì 25 febbraio 2022

CREEPSHOW

Autore: Stephen King
Pagine: 64
Prezzo: € 18
Uscita: 26/10/2020
Genere: Horror
Casa Editrice: Mondadori
Classico di culto dell’horror anni ’80, “Creepshow” è al tempo stesso un appassionato omaggio alla tradizione dei fumetti EC Comics e il vero archetipo della serie tv Stranger Things. Se il film omonimo del 1982 è stato diretto da George A. Romero, questo albo a fumetti è stato disegnato da Bernie Wrightson, gigante dell’illustrazione horror e artefice – fra le infinite imprese artistiche – di un indimenticabile Frankenstein in forma di fumetto e di romanzo illustrato. Ma su tutto e tutti troneggia la scrittura di Stephen King, autore delle cinque storie raccolte in Creepshow nonché burattinaio di alcune fra le più inquietanti e angosciose vicende narrative della letteratura d’ogni tempo. All’interno: La festa del papà; La morte solitaria di Jordy Verril; La cassa; Di mare in peggio; Ti infestano


Recensione: Papà King è sempre papà King.

Non sono mai stata una sua grande lettrice, adoro le trame delle storie che propone ma per i miei gusti, è sempre molto descrittivo. La vera esperta in casa è mia Madre, sono praticamente cresciuta con i suoi volumi nella libreria e per quanto abbia iniziato a leggere “tardi”, nel tempo ho iniziato a capire in quali letture posso cimentarmi.

Questa graphic racchiude quattro racconti dell’orrore, molto semplici.

La festa del papà, che ha già un titolo autoesplicativo, racconta la storia di un omicidio (meritato?) avvenuto proprio durante la famosa festa. Le colpe del passato pesano sempre di più sulle spalle della famiglia ma il ritorno di una persona scomparsa da molto, potrebbe metter fine a tutto quanto.

Praticamente è la versione “famiglia del mulino bianco” di IT, che al posto del “Lo vuoi un bel palloncino”, diventa un “Dov’è la mia torta?”.

Poi abbiamo La morte solitaria di Jordy Verril, che racconta di un contadinotto molto sciocco (che si crede in realtà solo molto sfortunato) che una notte dal cielo limpido, trova un meteorite nel proprio giardino. Con l’idea di farci grandi soldi, vede l’oggetto come una benedizione ma sarà veramente così? Mi ha fatto particolarmente ridere la sfortuna non tanto di Jordy ma quella dell’intera umanità.

– Dr. Frankenstein: Che lavoro schifoso!
– Igor: Potrebbe esser peggio.
– Dr. Frankenstein: E come?
– Igor: Potrebbe piovere!

Si beh, questo siparietto, assume una sfumatura completamente differente se affiancata a questa storia!

La cassa, il racconto di mezzo, è forse quello che mi è piaciuto di meno. Se fino a questo momento, c’era della brutalità mista al soprannaturale, qui l’ho sentita molto meno. Che poi, c’è comunque una bestia mostruosa che ha passato più di cent’anni rinchiusa in una cassa, ma viene usata per un secondo fine e qui la paura viene incanalata verso la persona e non verso l’assurdo. Chiariamoci, il bello dei racconti di King, è che parla proprio della parte oscura dell’animo umano ma qui, l’ho trovata poco frizzante e più che mai forzata.

Sempre rimanendo in cattiveria umana, giungiamo quasi alla fine con Di mare in peggio. Tralasciando il titolo fantastico, qui abbiamo un perfetto esempio di come certi sentimenti portino alla pazzia e che la gente, non merita fiducia piena. Pensi di aver una relazione con una persona abbastanza normale, forse appena appena gelosa e dopo un pò di tempo, ti ritrovi con i piedi in ammollo… o quasi. Capisco che esser traditi sia un duro colpo, però era veramente necessario farla finita in questo modo?

Concludiamo con il mio preferito; Ti infestano.

Sono certa che a moltissimi di voi, come anche a me, non piacciano gli scarafaggi. Aver quindi la casa infestata, è una situazione estremamente difficile da gestire e prima di tutto, schifosa. Il nostro protagonista poi ha una piccola (grande) ossessione verso i germi ma anche un caratterino un tantinello difficile. Quindi, chi la spunterà tra lui e le bestioline? Devo ammettere che per quanto mi siano venuti i brividi, ho sempre fatto il tifo per loro… Ottimi comunque nel campo della mimetizzazione, soprattutto quando giunge la mattina.

giovedì 24 febbraio 2022

Ragazzi della Tempesta. Seasons of the Storm

Autore: Elle Cosimano
Pagine: 544
Prezzo: € 17
Uscita: 20/10/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Rizzoli
In una gelida notte d’inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui.
Le leggi di Gaia sono chiare: l’Inverno uccide l’Autunno, l’Autunno uccide l’Estate, l’Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l’Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur – Inverno e Primavera – sono attratti l’uno dall’altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso.
Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.


Recensione: Cosa sei disposto a fare per continuare a vivere? E per amore, sei disposto a morire?

Ragazzi della tempesta è un libro decisamente particolare e molto combattuto.

Abbiamo Jack Sommers, un ragazzo che deve scontare una “pena” insieme ad altri ragazzi difficili, che una notte di fuga con degli amici, ha un incidente e muore. Prima di esalare l’ultimo respiro, Gaia arriva in suo soccorso e gli propone un affare; la sua anima, per una seconda possibilità di vita. Chi rifiuterebbe? Sicuramente non lui e così, accetta. Solo che Jack ancora non sa cosa voglia dire vivere sotto le regole di Gaia.

Inizia così la nostra avventura nel mondo delle stagioni.

In giro per il mondo, vengono mandati dei giovani che padroneggiano una determinata stagione e per il tempo loro dedicato, vivono nel mondo esterno ma quando il tempo sta per scadere, incominciano a scappare, perchè la stagione in entrata deve trovarli e ucciderli. Un ciclo vitale infinito e rigido, che prevede anche delle classifiche. Più uno riesce a scappare e più guadagna punti, per contro però, chi lo rincorre ne perde.

Uno dei nostri protagonisti, che anche se è un Inverno possiede una testa bollentissima, non vuol stare a queste regole. Lui vuole vivere libero e soprattutto, vuole amare.

Fleur è una Primavera e ogni anno deve rincorrere Jack, ma nemmeno lei è molto convinta di questo ciclo. Solo che lei sembra essersi “seduta” in attesa dell’epurazione; una punizione definitiva per chi non rispetta le regole e ha un punteggio molto basso.

Lei ha il tempo contato, Lui non vuole perderla. Loro faranno di tutto per tenerli separati.

Una storia d’amore vecchia come il cucco, raccontata però in modo originale e pieno di magia.

Non è stato facile entrare in sintonia con i personaggi. Jack mi pare uno tordone, perchè se vuoi rimaner con la persona che ami, fai di tutto per aiutarla e non cerchi di metterle i bastoni tra le ruote (ovvero, ti fai accoppare subito, almeno una volta ogni tanto, giusto per riequilibrare i punteggi) ma anche Fleur e la sua ormai apatia per la situazione, mi manda in bestia. Perchè l’epurazione vuol dire morire e diventare un’animale (in base alla propria stagione, l’aspetto cambia) ma per il proprio supervisore, vuol dire morte definitiva. Quindi, la sua rassegnazione è una spada anche per la sua compagna. Impensabile.

Comunque sia, arrivata alla fine della storia ne sono rimasta con un sentimento piacevole e quindi, leggerò volentieri il seguito. Spero però che il peso cambi, perchè va bene che sono degli adolescenti che parlano con adolescenti, ma c’è un limite alla superficialità di certe situazioni.

Io comunque sarei un’Autunno splendida!

mercoledì 23 febbraio 2022

Pelle d’asino

Autore: Cécile Roumiguière
Pagine: 160
Prezzo: € 20
Uscita: 20/10/2020
Genere: Narrativa; Graphich novel
Casa Editrice: Rizzoli
Un re, distrutto dalla perdita dell’amata moglie, vuole sposare la sua stessa figlia. Ma il sacrificio di un asino magico e l’aiuto di un’astuta madrina condurranno la tenace principessa verso la libertà… e verso l’amore. Tra le più antiche fiabe mai raccontate, “Pelle d’Asino” torna a incantare i lettori in una nuova versione arricchita dalle suggestive illustrazioni di una giovane artista americana.


Recensione: Qualche tempo fa, vi avevo parlato della graphic novel di Stéphane Fert, edita dalla Tunué, che parlava di una fiaba di origine tedesca. Oggi invece, vi porto una fiaba francese e la cosa veramente buffa, è che la storia è sostanzialmente la stessa.

Un re, al capezzale della moglie morente, deve promettere che si risposerà con una donna altrettanto bella. L’uomo, dopo aver passato molto tempo a crogliolarsi nella propria disperazione, finalmente si decide a cercare una nuova compagna ma presto si renderà conto che al mondo non esiste una donna bella o più bella della defunta regina. Fino al momento in cui si accorgerà della figlia ormai cresciuta e sbocciata. Accecato da un sentimento incontrollabile, cerca di obbligarla a sugellare questo nuovo matrimonio ma con l’aiuto di una fata madrina, la principessa riuscirà a scappare e a trovare successivamente, un amore sincero.

Sono due storie scritte con stili differenti e anche dei pesi ben diversi.

In questo caso, i toni sono drammatici e leggeri al tempo stesso.

Drammatici perchè abbiamo una ragazza che deve scappare dalla cecità del padre, un dettaglio che a mio avviso è veramente agghiacciante. L’incesto mi ha sempre fatto accapponare la pelle e qui, ci troviamo a dover leggere della principessa che pur intuendo la malvagità della cosa, deve conmatte anche con il voler “compiacere” il padre.

Leggeri, perchè oltre ad aver delle tavole meravigliose (che non sono riuscita a trovare da nessuna parte, quindi non posso farvele vedere), c’è finalmente un lieto fine ed una redenzione che ci rende tutto meno triste (lasciamo perdere il nostro giudizio morale, lo so che molti di voi non avrebbero perdonato nessuno).

Come storia, non è totalmente una novità.

Certo, fa parte di quel bagalio popolare che a noi manca, molte fiabe le conosciamo tramite i fratelli Grimm e pochi altri nomi, però sostanzialmente non è una cosa particolarmente innovativa. Favorevolissima al farla scoprire alle “nuove generazioni” ma non grido alla sua unicità (anche perchè alcuni dettagli li ritroviamo in Cenerentola).

Anche questo volume comunque vale la pena di averlo in libreria, perchè come l’altro, ha dentro una magia bellissima.

martedì 22 febbraio 2022

La guerra dei papaveri. The Poppy War

Autore: R.F. Kuang
Pagine: 614
Prezzo: € 22
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell’Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell’antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo…


Recensione: La guerra dei papaveri è stata una lettura che in certo senso, mi ha ricordato Il priorato dell’albero delle arance e Mulan (il cartone della Disney, non quel coso nuovo uscito da poco).

Fang Runin, ovvero Rin per noi, la nostra protagonista, è una figura estremamente forte che non vuole inchinarsi ad un futuro già prestabilito dalla famiglia adottiva. Per far ciò, decide che la sua unica soluzione è quella di entrare nella più prestigiosa accademia militare e così, si allena giorno e notte per imparare e colmare le lacune che il suo ceto sociale quasi le impone. Essendo della provincia e orfana, la sua conoscenza del combattimento è pari a zero. Questo però non la ferma e infatti, riesce ad essere ammessa.

Ovviamente, il sogno idiliiaco che l’ha tenuta attiva per tutto il tempo dello studio, va in frantumi.

Nell’accademia verrà emarginata per le sue origini ma il suo sangue che ribolle in ogni momento, la porterà a dare il massimo in tutto e per tutto, facendole scoprire delle qualità che nemmeno pensava di avere.

Questo suo percorso non si fermerà nemmeno una volta fuori.

Sarà quindi disposta a dare tutto, per salvare il suo paese?

Le dinamiche come dicevo, mi ricordano molto Mulan e lo ammetto, la cosa mi ha galvanizzato aprecchio.

Il cartone Disney ormai lo recito a memoria e quindi, quando mi si presenta l’occasione di leggere qualcosa di simile, mi ci fiondo immediatamente. Soprattutto se dentro ci sono delle droghe legate al tema fantastico, e se c’è molta violenza. Sangue, misteri, droghe… Ehi Kuang, sei appena diventata la mia scrittrice del cuore!

Il libro comunque non è assolutamente facile, perchè pur essendo molto scorrevole non tratta temi in modo troppo semplice.

Le droghe, che pur avendo un ruolo molto controverso nella storia, son pur sempre drighe e non possono esser trattate come un mezzio “giusto”. La guerra, che non devo spiegarvi il perchè sia difficile da trattare bene. La disparità sociale ed il bullizzo che ne consegue sono forse uno dei temi che più trovo difficili da gestire. Matrimoni combinati e non libertà sul proprio futuro, sono la cigliegina che per quanto strano possa esser, è ancora molto presente anche da noi (seppur mascherato meglio che da altre parti).

Insomma, gira che ti rigira è una storia che azzarda molto, ma che al momento mi trasmette solo cose piacevoli.

lunedì 21 febbraio 2022

Nona Grey. Holy Sister #3

Autore: Mark Lawrence
Pagine: 1581
Prezzo: € 30
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Mondadori
Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.
Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.


Recensione: Siamo finalmente arrivati alla resa dei conti. Quale sarà il vero destino di Nona grey?

Sono estremamente combattuta per questo terzo ed ultimo volume, perchè non è assolutamente stato come immaginavo ma a posteriori, un dubbio doveva venirmi. Essendo il meno voluminoso dei tre, dovevo già capire che il finale sarebbe stato probabilmente meno epico di quello che speravo o comunque più veloce del previsto. Questa nota dolente, inizialmente mi ha portato a rivalutare la scelta di Mark Lawrence. Perchè dar più spazio all’inizio e non alla fine? Poi, quando le cose hanno iniziato a sedimentare per bene, ho capito.

La storia, pur essendo molto poco verosimile, racconta comunque la vita di una bambina che nel tempo, diventa adulta.

Lo so, ci sono delle suore che menano duro e la magina, però parliamo pur sempre di un’ipotetica storia “comune”. Leggiamo della storia di Nona che finalmente trova una Casa e delle persone da amare, trova uno scopo nella vita e delle qualità che prima non pensava di avere, trova finalmente la maturità che ovviamente da bambina le mancava. Non c’è bisogno di un finale epico per una storia del genere, perè già così è fantastica di suo.

Sviolinate a parte, questa trilogia è stata una delle migliori letture degli ultimi tempi.

Ha tutta una serie di difetti, non lo si può negare, eppure mi ha colpito piacevolmente sotto molti punti di vista e tra le ambientazioni ben descritte e personaggi che hanno avuto un vero arco evolutivo, devo ammettere che se anche avessi dei problemi di antipatia verso l’autore, leggerei ben volentieri un suo libro. Oddio, magari poi dopo queste parole me ne pentirò amaramente…

Nella mia vita comunque, ho bisogno di una Nona tutta mai. La lealtà di questa regazza è un qualcosa di incredibile e la forza che mette in quello che decide di fare, è invidiabile.

Una nota di “merito” voglio lanciarla anche a Joeli. Questo è uno dei personaggi che più mi ho odiato nel corso della lettura e se devo esser proprio sincera, si piazza tranquilla tranquilla nella top five. Maledetta (inserire brutte parole a piacimento).

domenica 20 febbraio 2022

Nona Grey. Grey Sister #2

Autore: Mark Lawrence
Pagine: 1581
Prezzo: € 30
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantascienza; Narrativa
Casa Editrice: Mondadori
Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.
Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.


Recensione: Come vi ho accennato l’altra volta, solitamente sono i volumi certali a subire il calo di interesse da parte del lettore. Sono quei volumi utili nel raccontare una serie di cose, sono quei volumi utili a preparare noi ed i personaggi allo scontro finale. Mark Lawrence invece, ha deciso di ribaltare questo clichè.

Grey Sister è adrenalinico sia in senso positivo, che in quello negativo.

Torniamo nel mondo di Nona con un balzo temporale di due anni, e nel corso della narrazione ci verrà raccontato quello che ci siamo persi.

La bambina che abbiamo iniziato a conoscere nel precedente romanzo, adesso è più matura e con lei, anche le altre compagne. Tutte stanno seguendo il percorso di sudio nel convento della Dolce Misericordia, anche dopo il lutto e i tradimenti subiti. La vita si sà che non si ferma davanti a nulla, il nostro dolore per lei non ha importanza. Quindi cosa fare? Come superare tutto questo? Studiando per migliorarsi e progettare una vendetta con i fiocchi. Come fare se però, il pericolo è anche dentro le mura di casa?

Nona darebbe la vita per la Prescelta e per tutte le persone che ama, ma non è abbastanza. Dovrà a ffrontare un percorso al di fuori del convento, sarà in grado di tornare sana e salva? Sarà necessario tornare?

Sempre tenendo presente lo scandalo su Mark Lawrence, trovo incredibile che sia riuscito a creare un universo così complesso e così fortemente femminile.

La moltitudine di sfaccettature che possiamo vedere nelle nostre protagoniste, mi porterebbe a pensare che sia un uomo che sostiene molto la categoria e non la bestia che si è dimostrato di esser nella realtà. Curioso, non trovate?

Fatto sta che a conti fatti, è riuscito a rendere molto godibile un secondo libro, portando il mio hype alle stelle per l’ultimo capitolo che fortunatamente, posso già leggere (il libro della mondadori non è sicuramente comodo da tenere in mano o in borsa ma, almeno mi permette di non dover aspettare eoni per sapere come andrà a finire la storia).

Trovo anche vincente l’idea di aver come protagonista un personaggio che a conti fatti non sia la prescelta.

Nona è fantastica e sicuramente molto dotata ma, non è colei che dovrebbe salvare/distruggere il mondo. Diciamo che è un pò il Lancillotto di turno, anche se so bene che arriveramo alla fine con l’assoluta convinzione che sia lei l’eroina finale.

Adesso però scusatemi, ma devo correre a leggere il terzo.

Perchè detto tra di noi, è sicuramente una soria troppo descrittiva (questo meno del primo) ma si è rivelata una droga assurda.

sabato 19 febbraio 2022

Nona Grey. Red Sister #1

Autore: Mark Lawrence
Pagine: 1581
Prezzo: € 30
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantascienza; Narrativa
Casa Editrice: Mondadori
Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.
Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.


Recensione: Tutti siamo cresciuti con un’idea ben specifica riguardo alla figura delle suore.

Donne votate alla vita monastica, dedite alla carità e all’amore per il Signore. Insomma, sacerdotesse di tutti i lati compassionevoli di un carattere buono, senza però aver la possibilità nel crearsi una famiglia.
Però.
Mark Lawrence si è prodigato nel creare una nuova versione di queste donne, facendole apparire decisamente più accattivanti.

Ora, permettetemi due paroline sull’autore, prima di tornare al libro.
Non sono una persona particolarmente social, nel senso che per necessità sono un pò ovunque ma presto poca attenzione a quello che dicono gli altri. Ovviamente seguo attivamente una serie di persone e se nel mondo dei Blogger arriva uno scandalo, molto spesso ne sono al corrente ma, se parliamo di autori/attori, il discorso cambia.
Il fatto è che io leggo e sostengo la storia, non chi l’ha scritta. Scindo le due cose, perchè mi è capitato di bocciare un libro ma apprezzare chi l’ha scritto o viceversa.
In sostanza, tratto le due cose in modo differente.
Anche in questo caso, il mio parere si concentra con l’opera e non con chi l’ha scritta, perché se devo esser sincera, non ho minimamente apprezzato quello che Mark Lawrence ha fatto.

Tornando al libro, Red Sister è il primo di una trilogia (La troverete tutta insieme nel volumone. Non a caso costa un rene).
Il mondo che è stato creato è così immenso che per leggerlo, mi ci è voluta tutta la concentrazione a mia disposizione perché per quanto fosse affascinante, non sono minimamente una sostenitrice delle descrizioni prolisse.
In queste quasi cinquecento pagine (477 secondo la versione inglese) ben più della metà vengono spese per spiegarci il mondo di Abeth, chi sono le suore del convento della Dolce Misericordia e cosa insegnano alle loro novizie, chi è bambina Nona che viene salvata dalla Badessa Glass e chi sono alcune altre ragazze. In pratica, Red Sister serve per prepararci a ciò che arriverà dopo e sinceramente, nutro grandi aspettative.
Normalmente sono i libri di mezzo che mi annoiano un pò ma che tollero per la loro utilità. Adesso invece, è il primo che mi suscita tali emozioni.

Considerate le polemiche sull’autore e la sua avversione alla figura della donna, mi aspettavo un libro decisamente diverso.
Invece, Nona è una protagonista molto forte e difficile da non prendere in simpatia. Questo non vuol dire che sia un personaggio semplice, ma complice il suo passato difficile e il suo grande senso di lealtà, attualmente è alla top 5 dei personaggi preferiti qui dentro. Gli altri? Non ve lo svelo per scaramanzia, perchè sento che le cose non andranno benissimo per tutti.

venerdì 18 febbraio 2022

Pumpkinheads

Autore: Rainbow Rowell e Faith Erin Hicks
Pagine: 224
Prezzo: € 20
Uscita: 20/10/2020
Genere: Narrativa; Graphic Novel
Casa Editrice: Mondadori
Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni…


Recensione: La vita di una persona timida, oscilla sempre tra sogni immensi e l’immobilità fisica. Josiah è un ragazzo che sta per partire per il college ma ancora per una sera, potrà fare ciò che ha sempre fatto negli ultimi anni; gestire al meglio la Casetta del Mais e Fagioli, insieme alla sua amica e collega Deja.

Lei, che invece ha un carattere estremamente vitale, vede quell’ultima festa come un’opportunità da cogliere.

Perchè vivere un’amore platonico, con il rischio di farlo diventare un rimpianto per tutta la vita?

Così, contravvenendo a tutte le regole della struttura, convince Josiah ad affrontare la ragazza che sogna da anni, senza però perdere l’opportunità di fare anche un pò i turisti e provare tutto quello che finalmente avevano ignorato.

In una serata dove tutto è magia, e i profumi di una fattoria ti abbracciano, le zucche passano dall’essere un dettaglio pauroso ad un nuovo simbolo dolce.

Da Halloween, passiamo al tortino dolce di zucca che rende tutto più festoso (perchè dai, la zucca si mangia solo in questo periodo e tramuta tutto in festa e divertimento, come tornare un pò bambini).

I protagonisti di questa storia, affronteranno in modo diverso un capolinea della propria vita, decidendo poi come e con chi vorranno iniziare la nuova avventura. Un passaggio molto delicato, sapientemente raccontato in modo da non risultare troppo sdolcinato e quindi, godibilissimo anche per i meno rodati teneroni.

Rainbow Rowell non mi aveva fatto particolarmente impazzire con Fangirl, ammetto che non sono una grande sostenitrice di storie d’amore, quando però si tratta di graphic novel, allora la cosa cambia. Perchè? Semplicemente trovo più incisive le immagini e se sapientemente create, riescono a trasmettere molta magia e molta dolcezza tra gli sguardi dei due innamorati.

Certo, quella di oggi è una storia d’amore un pò… bizzarra, considerando che inizia in un modo e poi finisce in un altro, però i loro sorrisi e le risate per una faccia buffa, sono impagabili.

Voto? Diesci.

giovedì 17 febbraio 2022

Le diecimila porte di January - The Ten Thousand Doors of January

Autore: Alix E. Harrow
Pagine: 5396
Prezzo: € 20
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura… Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: Le diecim por. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei…


Recensione: January è una bambina che non sa bene chi essere. Diversa dalla borghesia ma nemmeno uguale alla classe del popolo, figlia amata ma abbandonata, sognatrice ma giudiziosa.

Vive in un perenne stato di domande, a cavallo tra se stessa e ciò che la circonda. Fino al giorno in cui trova un libricino consumato, e (ri)scopre le “diecimila porte”. Solo a quel punto, capirà che al mondo c’è molto di più.

Avevo un pò di timore per questa storia, perchè quando tutti ne parlano bene, ho sempre la sensazione che poi in reatà sia un fuoco di paglia.

Caso editoriale?

Miglior libro del 2020?

No, non è così. Però, ha un suo certo fascino che va oltre alla difficoltà della lettura o alla simpatia dei personaggi.

La protagonista, che racconta la sua vita in prima persona, è quel tipo di anima che vorrebbe trovare il SUO posto nel mondo e non, come succede per un certo periodo, esser ciò che gli altri credono sia meglio per lei. Le convenzioni sociali, le regole di buon costume, aspettative nate per ripagare un debito non suo… La magia delle porte però, ha il potere di collegare qualsiasi mondo e così, anche anime affini.

Ovviamente, per ogni cosa buona, ci sono almeno due grane in vista.

Qualcuno vuole il controllo di tutto, vuole i tesori più pregiati ed esotici e quindi, di chi realmente fidarsi? January dovrà fare i conti con tante cose, e apprendere nozioni man mano che le cose succedono. Però forse, non sarà sola.

A stampo principalmente adolescenziale, questa storia racconta di mille storie e rende i libri, degli oggetti assolutamente magici (non che per noi lettori voraci, sia una novità). Dettaglio non da trascurare, visto e considerando il target di riferimento. Gli incentivi a verder un libro come un oggetto magico e non un macigno noioso, sono sempre ben accetti.

Attenzione però, inizialmente non è molto scorrevole. Solo dopo la metà del libro si scopre definitivamente la sua bellezza ma su di me, ha comunque guastato il piacere della lettura (e poi, pariamo comunque di uno storico e per quanto non sia “fedele alla realtà”, ho trovato questi dettagli un pò noiosi. problema mio).

mercoledì 16 febbraio 2022

L’ascesa di Senlin. The Books of Babel

Autore: Josiah Bancroft
Pagine: 408
Prezzo: € 22
Uscita: 01/09/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
La Torre di Babele è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l’immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l’uno sull’altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose.
Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti.
Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d’azione.


Recensione: Se non amate i libri lenti, allora vi dico fin da subito che il nuovo libro di Josiah Bancroft, non fa per voi.

L’ascesa di Senlin, è il primo di una nuova avventura e narra della scalata di Senlin dentro alla Torre di Babele, verso la ricerca della giovane moglie Marya, che ha perso al mercato il primo giorno della loro luna di miele. Uno sveglione, vero? Eppure Senlin, preside e insegnante del piccolo villaggio in cui vive, è molto intelligente e della Torre di Babele, ne sa moltissimo. L’impresa dovrebbe essere abbastanza facile, se non per il piccolissimo fatto che di tutto quello che ha studiato, nella realtà non è vero nulla.

Quindi, il poveretto si troverà a dover proseguire la ricerca alla cieca, senza comunque aver la certezza di arrivare alla fine. Ma sarà veramente da solo? Non potrà fidarsi di nessuno?

La descrizione dei primi piani è estremamente interessante.

Sono dei piccoli mondi strampalati, che vivono di vita propria. Simili a come sono stati descritti nella guida, ma anche assolutamente diversi e pieni di insidie che un personaggio ligio alle regole di buon costume come Senlin, non si aspetterebbe mai.

La sua ascesa, assomiglia moltissimo ad una scoperta di sè stessi, nel mondo reale. L’uomo, uno storione come lo chiamano in molti, ha sembre vissuto un pò nella bambagia perchè per quanto sia una persona estremamente acculturata, tutto quello che sa lo ha imparato sui libri e non “dalla vita”. Ha viaggiato poco nulla e la tranquillità di un paesino, ora si scontra con un luogo ormai molto corrotto.

Un distopico interessante e da un lato anche molto crudo, solo che Josiah Bancroft si perde in un bicchier d’acqua. Tantissime pagine per raccontare il secondo piano, quello dedicato al Salotto ma per altre cose, due pagine e via. Wtf?

Fatto sta, che questa scalata sarà immensa, e non tutti sono disposti a metter in campo tutta questa pazienza. Da un lato, ne varrebbe la pena ma essendoci tantissime uscite, forse sarebbe meglio dedicarsi ad altro. O no?

Io comunque sono ancora abbastanza curiosa per proseguire, decidendo poi se ne vale veramente la pena, se quel fuocherello può essere alimentato o meno.

martedì 15 febbraio 2022

Graceling #1

Autore: Kristin Cashore
Pagine: 1280
Prezzo: € 19.90
Uscita: 21/09/2021
Genere: Fantasy
Casa Editrice: De Agostini
Katje ha diciotto anni ed è una Graceling, una ragazza con un dono unico. Lo si intuisce dai suoi occhi, di colori diversi. Ma se capire chi è un Graceling è qualcosa di immediato, non lo è altrettanto individuarne il Dono. Esistono Graceling che possiedono la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare dettagli insoliti, o di cucinare deliziosi piatti per la corte del re. Il Dono di Katje, però, non è come questi. È terrificante e spaventoso, incontrollabile. Il suo Dono è un segreto che per tutta la vita ha cercato di tenere nascosto al mondo, e in particolare a suo zio, re Rand. Ma ora le cose stanno per cambiare: Katje dovrà scegliere se inchinarsi davanti al sovrano più vendicativo dei Sette Regni, o fuggire insieme a un Graceling dallo sguardo intenso, che sembra conoscerla fin troppo bene…


Recensione: Ci sono cose che mi porto dietro da più o meno tutta la vita, ed una di queste è una lista di libri che contiene tutti i titoli che vorrei comprare. Ovviamente, come da pesaculo quale sono, spunto solo quelli che prendo ma non controllo periodicamente il resto.
Cioè?
Cioè che ci sono libri in lista da dieci anni ma che ad oggi, molto probabilmente non deciderei più di prendere. Sono quel tipo di lettrice che legge anche cose per bambini, però non è che prendo tutti indistintamente. I gusti cambiano, la lista no.
Graceling era lì da molto tempo, ammetto di essermi dimenticata della sua esistenza ma quando è stata annunciata l’uscita del volume unico, ho pensato che poteva essere una buona occasione per provarci. Certo, non è che generalmente sia una buona idea.
In primis, per quanto sia vantaggioso in fattore di risparmio, non lo è in questioni di maneggiabilità. Gestire milleduecento ottanta pagine sui mezzi ed in borsa, dovrebbe essere considerato sport estremo e ammettiamolo, se poi la storia non piace, dove la piazziamo? Un volume troppo ingombrante.
Comunque sia, ci sono cascata e ho aderito all’evento.

La storia narra il viaggio di Katje, una graceling dal potere mortale che viene usata dal vendicavo zio, re Rand. Nel mondo in cui vivono, i graceling sono esseri prettamente ghettizzati perché considerati dei mostri, anche se la trasformazione avviene dopo la nascita e senza apparente motivo. In pratica, una sera vai a dormire da essere umano e la mattina dopo, ti svegli con gli occhi con due colori diversi.
Personalmente, mi verrebbe da dire “Figo!”, ma con la fortuna che mi ritrovo, il mio super potere sarebbe quello di usare le dita come gomma da cancellare. E con gomma, intendo quella a due colori. Inutile in ogni caso.
Durante il viaggio la ragazza si scontra con un suo simile, il bello e gentil stucchevole Po, e scopre che lui sa molte cose che lei ignora e che quello che ha sempre creduto della sua vita, non è poi così vero e privo di segreti. In sostanza, da quel momento partono i peggio film mentali.

Il libro è vecchio e si vede. Non che sia sempre un difetto ma il suo potenziale, oggi si perde moltissimo.
Se l’avessi letto anche solo pochi anni fa, la cosa sarebbe stata diversa ma, sono arrivata ora e mi spiace doverlo dire, ne paghiamo tutti le conseguenze.

Il mondo creato è molto vasto e potenzialmente molto interessante. Essendo il primo, non possiamo pensare che tutto ci venga spiegato, un po’ come il perché qualcuno cambia all’improvviso ma ho avuto la sensazione che abbia scritto tante cose oggettivamente inutili e abbia tralasciato volutamente il resto. Mi ha un po’ deluso, penso si sia capito, però ho anche molto paura per il prossimo perché se le cose non migliorano, arrivare alla fine del terzo sarà difficile.
Lo sarà per me, per una persona giovane giovane invece, sarebbe un “primo” libro molto interessante.

domenica 13 febbraio 2022

Ponte di anime. Bridge of Souls #3

Autore: Victoria Schwab
Pagine: 352
Prezzo: € 15
Uscita: 26/10/2021
Genere: Fantasy; Horror
Casa Editrice: Mondadori
È lei che insegue gli spettri, o è il contrario? Sia come sia, Cass potrebbe avere un talento per scovare gli spiriti inquieti. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, è sopravvissuta a due città infestate mentre era in viaggio per il programma televisivo dei suoi genitori. Tuttavia nulla potrebbe prepararla a quel che la attende a New Orleans, un luogo che pullula di antiche magie, società segrete e terrificanti sedute spiritiche. Ma la sorpresa più terribile è un nemico che Cass non avrebbe mai sospettato di dover affrontare: un messaggero della Morte in persona. Sarà all’altezza della sfida? E a cosa dovrà rinunciare per vincerla?


Recensione: Siamo arrivati alla terza ed ultima storia dedicata a Cassidy Blake. In teoria, aggiungerei, perché viene spacciata come una serie e quindi idealmente ci saranno dei seguiti ma al momento, non ci sono voci per il quarto. Eppure, in qualche modo, questo libro sembra aver una vera fine.

Ora ci troviamo a New Orleans, culla per presenze di tutti i tipi. Wikipedia recita:

Il Vudù Louisiano, noto anche come Vudù di New Orleans o Vudù creolo, è una religione afroamericana diasporica, originaria della Louisiana che nacque attraverso un processo di sincretismo tra le religioni tradizionali dell’Africa occidentale, il cattolicesimo e il Vudù Haitiano. La religione esistette dal XVIII secolo al XX secolo (in cui risultò estinta), tuttavia venne resuscitata in una forma alterata alla fine del XX secolo. Non esiste un’autorità centrale che controlla il Vudù Louisiano, poiché è organizzato in gruppi indipendenti.

Quindi ecco, diciamo che è una zona molto sensibile per chi, come lei, ha delle capacità paranormali. Sarà questo uno dei motivi per cui riesce, seppur senza sua volontà, a entrare nel mirino di un emissario della morte?

Che Cass avesse un certo lumino per la sfiga, ormai era palese a tutti. Un po’ come il fatto che questo volume contenesse il super boss finale, come quello dei giochi d’azione dove prima affronti cose alla tua portata che servono solo come riscaldamento.

Sarà l’età che avanza, sarà che le storie cambiano con il passare del tempo, sarà che ormai ho aspettative troppo alte, ma questo libro mi ha deluso.

Non è brutto, ci sono comunque colpi di scena e momenti carucci, però ammetto che mi aspettavo molto di più, soprattutto per quanto riguarda il tema del terrore. Considerando che i bambini/ragazzi di oggi, sono ben più abituati all’horror, mi aspettavo più situazioni al limite e dark. Insomma, qualcosa più simile ad una lettura di Halloween (anche se il libro è uscito prima, lo so).

Victoria Schwab rimane comunque un’autrice capace di ammaliare il lettore, spesso bilancia bene le informazioni utili che servono alla storia e le cose puramente di contorno. Però.
Non dico che non sia una lettura per adulti, solo che inzomma…

sabato 12 febbraio 2022

Murder ballads

Autore: Micol Arianna Beltramini
Pagine: 176
Prezzo: € 22
Uscita: 26/10/2021
Genere: Narrativa; Horror
Casa Editrice: Mondadori
Bambini perduti nel bosco, amanti crudeli e folli, brigantesse, prostitute, assassini seriali. Micol Arianna Beltramini e Daniele Serra reinterpretano le murder ballads: storie di incubi, passioni, ossessioni. E sangue, tanto sangue.


Recensione: Murder ballads è una raccolta di storie macabre e di assassini.
Nella nuova uscita di Mondadori, ne sono raccolte 5, e illustrate da Daniele Serra. Sono storie vere, al limite con la leggenda e la fantasia, sono fiabe oscure che spesso venivano lette ai bambini prima di andare a dormire (che poi, dormivano veramente dopo?).


Bambini nel bosco.
Racconta la storia di due orfanelli, affidati alle cure dello zio che però, accecato dall’avidità, assume due assassini per ucciderli e appropriarsi così della loro eredità. Un uomo però, dal cuore non troppo di pietra, decide di lasciarli vivere nel bosco e di uccidere il compare, ma questa bella azione, alla lunga risulterà inutile. Da lì, non usciranno più.
La storia ha un fondo di realtà, anche perché è sempre molto difficile capire come siano andate realmente le cose. Furono probabilmente i primi a morire in quel bosco, sicuro però ci furono altre tragedie negli anni a venire. Qualcuno sostiene che si possano sentire ancora gli spiriti dei due fratelli, ma come per ogni storia, oltre ad una parte di realtà, c’è anche una parte estremamente esagerata.
Mi ha ricordato un po’ la storia di Biancaneve, con ovviamente qualche differenza e non solo per il finale.

Giù al fiume.
Racconta la storia di un ragazzo, un uomo, che dopo aver sedotto ed ingravidato una ragazza, la annega nel fiume in modo da non doverla sposare.
Purtroppo per noi, questo genere di notizia risulta più che mai attuale. Non tanto l’annegare qualcuno, quanto il fatto che una persona venga sedotta emotivamente e fisicamente per poi essere abbandonata. In più, non suona lontano dalla realtà anche il dettaglio che un uomo, dopo aver preso ciò che crede sia suo di diritto, arrivi ad un gesto così estremo. Tanto poi, la pena è quasi sempre minima.

E poi non rimane nessuno.
Racconta la storia di come un padre di famiglia, chissà per quale motivo, la mattina di Natale uccide tutta la sua famiglia e poi sé stesso. Tutti tranne il figlio più grande, che era fuori in quel momento. Ma la maledizione dei Lawson, ha le ali lunghe.
Quanto può influire sulla nostra esistenza, ciò che fa la nostra famiglia? Le decisioni prese, i segreti e la follia, sono tratti ereditari? Cose che ci entrano nella pelle e nel cervello? Quanto delle nostre decisioni, anche a distanza di anni, sono ancora influenzate dai genitori? Arriviamo anche noi a prendere delle decisioni sbagliate, che un tempo abbiamo giurato di non prendere? Il nostro destino è lo specchio di quello dei nostri avi? Una vita che si ripete all’infinito?

Brigantesse si muore.
Qui ci sono quattro storie, raccontate sottoforma di tema. Storie di donne, storie di vita vissuta con il nulla nel cuore, trappato da persone che pretendevano tutto, storie di brigatiste che non hanno voluto arrendersi e che un tempo, credevano nell’amore. O quasi.

Solo un giorno come le rose.
Tra tutte e cinque le storie, questa è quella che mi è piaciuta meno ma è anche quella che più mi ha rattristato. De André fa parte della mia infanzia e anche io, come lui, sono di Genova. In un certo senso, avrei voluto provare più empatia con Marinella per mille motivi ma la sua sfrontatezza, mista alla più totale non autoconservazione, mi ha portato a pensare per una frazione di secondo “un po’ te la sei cercata”.
E la cosa è devastante, perché non è così.
Una donna libera, dovrebbe poter non solo fare ciò che vuole, ma anche poter girare in totale sicurezza. Cosa che a lei, non è stato permesso.

La raccolta è molto interessante, anche se personalmente i disegni non mi sono sempre piaciuti e le storie, avrebbero meritato due righe in più. Per il costo che è, ammetto che non lo prenderei ma aspetterei di trovarlo usato e no, non me lo farei regalare per lo stesso motivo. C’è del potenziale però, trovo che sia estremamente interessante l’idea di trasformare dei fatti di cronaca nera in disegni, in modo da trasmetterli come insegnamenti sul cosa non fare. Un pò come si faceva un tempo con le fiabe della buona notte.

venerdì 11 febbraio 2022

Dress code rosso sangue

Autore: Marina Di Guardo
Pagine: 324
Prezzo: € 18.50
Uscita: 19/10/2021
Genere: Thriller
Casa Editrice: Mondadori
Cecilia Carboni ha venticinque anni e per buona parte della vita si è ritrovata a seguire, suo malgrado, i diktat imposti dal padre Alberto, uno dei più quotati avvocati milanesi. Proprio per volere suo, si è laureata in Giurisprudenza e ha iniziato il praticantato nello studio legale di famiglia. Il suo futuro sembra già delineato, quando un giorno le viene rivolta una proposta allettante: lavorare nel prestigioso showroom di Franco Sartori, uno degli stilisti più celebri al mondo. Lei, da sempre appassionata di moda, per una volta non ha esitazioni, e sceglie di darsi finalmente la possibilità di decidere da sola della propria vita, senza tener conto del parere degli altri, compreso quello del fidanzato Andrea, avvocato a sua volta e collaboratore di Alberto. La scelta si rivela azzeccata: Cecilia è brava, chiude contratti importanti, tanto che brucia le tappe, fino ad assumere un ruolo di rilievo alla Maison Sartori, nonostante Georgette Lazare, direttrice dello showroom, le remi contro. Ma il destino ha in serbo per lei amare sorprese. Franco Sartori viene trovato assassinato in un cascinale in rovina. È chiuso in una custodia di seta dei suoi abiti da sera, ha una croce rovesciata incisa sul petto e, circostanza ancora più sconvolgente, il suo corpo è collocato dietro una sorta di altare allestito con gli inconfondibili elementi di una messa nera. Per Cecilia è l’inizio di una caduta verticale agli inferi. Sono le convulse settimane delle vendite primaverili, e lo showroom si popola non solo di clienti, ma anche di poliziotti, misteri, segreti insospettabili e purtroppo anche di nuove vittime, ancora in contesti inquietanti. Chi c’è dietro gli omicidi? E se fosse proprio Cecilia la prossima nella lista? L’abisso è pronto a inghiottirla, svelando verità che mai avrebbe immaginato.


Recensione: Cecilia Carboni è una giovane ragazza che per seguire il suo sogno, dopo anni di più o meno fini maltrattamenti psicologici, accetta quasi di buon cuore il fatto che il padre la ripudi. D’altronde, come rifiutare l’opportunità di lavorare nello showroom di Sartori?

Dopo un anno dalla sua decisione, non cambierebbe nulla.
Certo, la vita è dura e spietata nel mondo della moda e il fatto che il suo fidanzato sia un fidato collaboratore del padre non è sempre semplice, ma il suo piccolo appartamento, la posizione lavorativa e l’amicizia con Franco Sartori, ripagano tutti i rodimenti di fegato vissuti.

Fino al giorno della tragica scoperta.

Francesco viene trovato morto in un luogo abbandonato, e cosa ancora più sconvolgente, sembra che abbia partecipato ad un rito satanico. Cosa ci faceva con gente del genere? Certo, la sua vita privata era effettivamente privata e non si può mai dire di conoscer veramente qualcuno, però Cecilia è fermamente convinta del fatto che lui non fosse un satanista. Decide quindi di volerci veder chiaro ed insieme al suo amico fidato di vecchia data, in barba al fatto che non ha nessun tipo di competenze in merito, indagherà.

Quale sarà il costo da pagare, per la ricerca della verità?

I thriller mi piacciono molto, però sono estremamente esigente. Ne leggo molti, non mi faccio fermare dalla cover non esattamente allettante o dalla trama non proprio ficcante però, solo pochi mi piacciono. Sono solita dividerli in tre categorie (personalissime), in modo da capire se vale la pena consigliarne la lettura o meno. Ci sono quelli alla “Prapapappo”, ovvero quella lettura un po’ troppo esageratamente assurda, che fa solo ridere; Ci sono quelli “da cesso” (non vedo al mare, quindi ho la mia personalissima categoria), che sono quelli leggeri che non impegnano troppo ma che ti fanno passare del buon tempo; Ci sono quelli delle “due di notte”, il top dei top che si fanno leggere anche a tarda ora, anche se il giorno dopo pagheremo caro il non aver dormito. Ecco, Dress Code Rosso Sangue, è un libro “da cesso”.

Si, lo so che il nome della categoria non è dei migliori e per venire in contro a questa cosa, solo per oggi dirò che è un libro “da ombrellone”.

Dress code è il primo libro che leggo di Marina Di Guardo, non sapevo quindi cosa mi sarei trovata tra le mani.

Devo dire che ho apprezzato la fluidità della storia, visto che ho letto tutto in meno di tre giorni.

Mi è piaciuta abbastanza la figura di Cecilia, perché anche se è molto giovane e anche se è cresciuta in un ambiente tossico, ha un cuore buonissimo. Per inseguire la sua passione per la moda, lascia un lavoro solido e affronta un padre padrone, incurante del fatto che le possano venir tolti anche i soldi di famiglia. Non le importa se il fidanzato non approva la scelta, lei andrà comunque a lavorare in quello showroom e dimostrerà a tutti la sua vocazione. Non si farà nemmeno piegare da Georgette Lazare, direttrice dello showroom, che minacciata dalla bravura della ragazza, trova sempre un pretesto per farle la ramanzina. Nulla sembra rallentarla e rimarrà sempre gentile e disponibile con tutti.

Mi è piaciuta anche la nota del satanismo, perché in fondo sono un po’ sadica e cerco sempre una parte oscura della vita umana. Quello che più mi “affascina” di questo settore, è la vastità culturale. Esistono vari tipi di sette sataniche; Satanismo occultista, Satanismo razionalista (o ateo), Satanismo spirituale (o teista), Satanismo gnostico, Satanismo luciferiano, Satanismo acido. Wikipedia è un grande alleato per saperne di più. Impossibile non simpatizzare con il razionalista, che alla fine vede satana solo come una figura ribelle verso i cristiani ma ovviamente, non è la categoria che troverete in queste pagine. Il punto è che se fatto bene, il satanismo aggiunge quella nota dark che tanto piace al lettore, senza però entrare troppo nel mistico. C’è da dire anche una cosa, la moda ha un lato oscuro molto marcato. Noi vediamo la parte brillante e soave di tutto ma c’è una guerra spietata dentro e vi dirò che si sposa abbastanza bene con satana. Anche solo per i più folli, che vendono la propria anima per l’eterna giovinezza (e quindi gloria infinita).

Mi sono piaciute anche note morali trattate da Cecilia, come l’omofobia e l’amore per la famiglia e per sé stessi.

Però.

C’è una cosa che non apprezzerò mai.

I libri sono un mezzo perfetto per raccontare qualsiasi cosa, molti autori si prendono delle “licenze poetiche” perché tanto non è la vita reale, però non sempre la cosa riesce ad amalgamarsi bene.

Il fatto che Cecilia decida di indagare da sé, per me non è un’opzione nemmeno lontanamente credibile. Perché non è una decisione presa insieme al detective Rapisarda, lo decide per conto suo solo perché vuole difendere la memoria dell’amico assassinato e scoprire la verità, dando un po’ per scontato che gli altri non sappiano fare bene il loro lavoro o che possano esser corrotti da chissà chi. Certo, le collaborazioni possono esserci e ovviamente la gente sarà più tranquilla a parlare con una persona comune piuttosto che con la polizia, però non avendo nessun tipo di esperienza, la possibilità di far errori è terribilmente alta e anche intralciare le indagini, non è un dettaglio così remoto.

Questa licenza la vedo fin troppo spesso, e mai la trovo accettabile.

Come detto, non è un libro top, però è stato piacevole da leggere.