martedì 27 febbraio 2024

The player

Autore: Vi Keeland
Pagine: 309
Prezzo: € 9.90
Uscita: 12/06/2018
Genere: Romanzo Rosa
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
La prima volta che Delilah incontra il famoso quarterback Brody Easton è in uno spogliatoio maschile, al termine di una partita. È la sua prima intervista come commentatrice sportiva. Un incarico importante e conteso, per il quale sono stati presi in considerazione molti altri giornalisti uomini , ma sui quali Delilah ha avuto la meglio, dopo molta gavetta e molti sacrifici. Figlia di un famoso giocatore di football, Delilah è praticamente cresciuta in questo mondo, una mosca bianca in un universo di testosterone, sa come muoversi e non è facile metterla in un angolo. Eppure, quando Brody Easton già alla prima domanda decide di mettersi a nudo, letteralmente, lasciando cadere l’asciugamano che lo copre, lei non sa proprio che fare. A metterla in difficoltà non è tanto la statuaria bellezza, quanto l’atteggiamento provocatorio e la sfacciataggine dell’atleta che, fin da subito, inizia infatti a flirtare con lei. Ma Delilah non esce con i giocatori. O meglio, non esce con quel tipo di giocatore: di bell’aspetto, forte, arrogante, che vive di vittorie e conquiste, dentro e fuori dal campo. E Brody Easton in questo è un vero giocatore.


Recensione: Avevo già imparato ad amare Vi Keeland con Bossman ma, ogni volta che la leggo, il mio sentimento aumenta come un’erezione prepotente.

Prima di tutto, mi preme fare una veloce premessa.

Questa è una lettura ormonale, una di quelle storie che suscita risolini e rossori. C’è poco impegno, tanti dettagli sognanti e poca realtà.

Sono proprio questi i suoi punti forti. La velocità della lettura, l’ansia della storia, le risate delle battute.

Amo ogni protagonista uomo che crea, adoro le donne forti di cui racconta.

Delilah e Mr Subway sono una coppia che scoppia e la dolcezza di lui, mista a quella di lei, creano dei momenti molto intensi anche fuori dalle lenzuola. Perciò ci deve essere sempre quell’elemento di disturbo che mette alla prova la giovane storia dei due.

Il famosissimo terzo incomodo che per un motivo o per l’altro, non scompare mai quando dovrebbe. Anzi.

Un punto in più a suo favore, è proprio Brody Easton ed il suo modo di non dimenticare mai qualcuno che ha amato e di onorare chi è rimasto.

Siamo talmente tanto abituate ad il ragazzaccio bello e dannato, senza sto gran spessore, che quando ne becco uno mi commuovo. E Broby è così.

Cazzone ma terribilmente dolce.

«Ti vedi con qualcuno?»
«Non starai dicendo sul serio?»
Ignorò il mio commento. «Verresti a cena stasera?»
«Abbiamo appena mangiato.»
«Dessert da me, allora?»
Non potei fare a meno di ridere. «Hai sbattuto la testa ieri alla partita?»
«Sei a dieta, eh?»
«Già. Proprio così. Non voglio venire a casa tua a mangiare il dolce perché sono a dieta.»
«Be’, è un vero peccato», ribatté sorridendo.

Ora però arriviamo sulla parte difficile.

Certo, l’ho proposto io e quindi, dovrei stare zitta ma, credevo fosse una buona idea. Poi ho preparato tutto e ho mangiato vanificando ogni cosa… Brava sono!

A parole, dovete fidarvi, vi dico che un piatto che mi è venuto in mente durante la lettura è il riso nero con verdure.

La cosa è molto semplice, anche se lunga.

Prendete un pentolino pieno di acqua salata e portatelo in ebollizione. Una volta fatto, buttateci dentro due pugni (a persona) di riso e poi andate a farvi quattro passi in centro. Il riso nero è bellissimo da vedere ma il tempo di cottura supera i 40 minuti (ed io, vi consiglio di arrivare all’ora abbondante, tanto non scuoce).

Mentre attendete, lavate e pelate una zucchina e due carote.

La prima, tagliatela anche in cubotti grossi mentre le carote, vi consiglio di farle a rondelle abbastanza fini, in modo da cuocerle con più facilità.

Prendete una padella e aggiungete del burro, quando si è sciolto, mettete la verdura. In questo caso, prestate attenzione a quello che fate perchè le verdure sono infime e si potrebbero bruciare nell’arco di zero.

Per golosità mia, solitamente aggiungo un pò di spezie e dell’aglio in polvere. Inoltre, aggiungo anche un pò di acqua di cottura per scurirle.

Quando il tutto si è cotto, attendete il riso e poi, una volta scolato, mettetelo in padella.

Per amalgamare, potete usare un pò di panna o ancora meglio, del formaggio spalmabile.

Consiglio di mangiare questo piatto con una bella birra!

giovedì 22 febbraio 2024

Tuo, Simon

Autore: Becky Albertalli
Pagine: 252
Prezzo: € 17
Uscita: 4/10/2016
Genere: Narrativa; Ragazzi
Casa Editrice: Mondadori
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un’intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finchè un email finisce in mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che oraminaccia di rivelare a tutti lo scoop dell’anno… a meno che Simon non l’aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e far conoscere agli altri chi è davvero.

Recensione: Tuo, Simon sta per uscire nelle sale Italiane ma, il libro è nelle nostre librerie dal lontano 2016.
In queste settimane, con un gruppo di Blogger e Yotubers, stiamo cercando di dare spazio ad ogni dettaglio di questa storia dolce.

Io, che tanto normale non sono, ho il compito di presentarvi Leah Catherine Burke.
Lei è la migliore amica storica di Simon, quella a cui si può dire tutto, quella “solida” ma atipica, timida ma batterista.

Non è tra i personaggi principali, anche se ha una sua importanza nell’intera storia.
Nel corso della lettura, ovviamente tutto è incentrato sulla situazione di Simon, sul suo voler essere normale e vivere la sua vita sentimentale con naturalezza, senza doverla sbandierare al mondo intero ma, come vedremo, le cose non andranno come si era immaginato.
A patirne di più c’è proprio Leah, innamorata da troppo di un’amico ma troppo legata per volerne parlare e Simon, che si trova in una situazione al limite dell’incredibile, deve mettersi in mezzo, anche perchè non vuole perdere il legame che ha con tutti.
Quanto però si è disposti a giocare, quando di mezzo ci sono i sentimenti degli altri?

Leah è un personaggio timido ma con una grinta interiore molto marcata.
Figlia di una madre single, deve un pò crescere per conto suo ma la passione per il disegno e le fanfiction di cui è Regina, le permettono di ritagliarsi un mondo su misura.
Nel corso della storia, vedremo che avrà bisogno di qualcosa di più “forte” ma la fine del libro non è una fine e infatti, c’è già pronto Leah on the Offbeat, che attendo con trepidazione!

martedì 20 febbraio 2024

Uno di noi sta mentendo

Autore: Karen M. McManus
Pagine: 298
Prezzo: € 15
Uscita: 17/04/2018
Genere: Giallo; Thriller
Casa Editrice: Mondadori
“Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.” Cinque studenti sono costretti a trascorrere un’interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall’andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l’emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata “pubblica” nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell’aula solo in quattro usciranno vivi. All’improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio…


Recensione: In un pomeriggio come tanti, cinque ragazzi finiscono in punizione per qualcosa che non hanno commesso. Solo quattro usciranno con le loro gambe da quell’aula.
Simon, l’inventore dell’app di pettegolezzi della scuola, muore dopo aver bevuto dell’acqua contaminata. Nell’aula, c’erano solo gli altri quattro compagni ma all’apparenza, nessuno di loro avrebbe avuto un motivo per farlo fuori, dato che erano i pochi a non esser mai finiti nel ciclone dei pettegolezzi. Eppure, la polizia presto scopre che non sono poi così “puliti” ed ingaggiano una lotta per farli confessare.
L’idea è stata ideata dall’intero gruppo, oppure solo uno è l’assassino.
Mentre vengono assillati da tutti, le vite dei quattro ragazzi sembrano essere arrivate ormai al capolinea ma quando sembra tutto perduto, riusciranno a trovare qualcosa per cui lottare.
Chi si cela dietro questo mistero?

Prima di tutto, fatemi dire una cosa.
La soluzione dell’enigma è in realtà molto facile, basta far attenzione nelle prime novanta pagine. Ci sono molti elementi che tentano di fuorviare le menti ma, basta prestare un po di attenzione alle informazioni.
Quello che spinge ad arrivare alla fine, più che altro è il cercare di capire “Perché” si è arrivati a ciò. Ammetto che il movente è veramente sempliciotto, mi aspettavo qualcosa di più profondo ma considerato il personaggio, devo ammettere che alla fin fine è comunque una cosa fattibile.
Ho trovato invece agghiacciante l’aiutante, però non posso rivelarvi troppo.

venerdì 16 febbraio 2024

Igiene dell’assassino

Autore: Amélie Nothomb
Pagine: 155
Prezzo: € 13
Uscita: 1/01/2008
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Voland
Al premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach restano solo due mesi di vita. La stampa di tutto il mondo gli implora un’ultima intervista ma lo scrittore, feroce misantropo, si è chiuso da anni in un silenzio segreto. Solo cinque giornalisti riusciranno a incontrarlo. Dei primi quattro, il geniale romanziere si prenderà sadicamente gioco e con una dialettica in cui si mescolano logica e malafede riuscirà ad annientarli sia sul piano personale sia su quello professionale. Il quinto invece, una donna, riuscirà a tenergli testa e avere la meglio su di lui: l’intervista diventerà interrogatorio e poi duello senza respiro. Ne verrà fuori, poco a poco, un ritratto di Prétextat Tach del tutto inedito.


Recensione: Anni fa avevo letto Acido solforico ed ero rimasta interdetta dalla crudità di Amélie Nothomb. Ne volgare ma nemmeno troppo poetica. Poi mi è stato regalato Barbablù e ho pensato la stessa cosa della lettura precedente, trovando sempre un dettaglio non ben definito che non mi permetteva di apprezzare del tutto la lettura.
Igiene dell’assassino era in casa da un pò ma ho deciso di leggerlo tramite Audiolibro e devo dirvi che con l’impostazione da Teatro, la storia ha acquisito una vena sarcastica che mai avrei immaginato.
Mi sono divertita moltissimo, cosa che non mi sarei veramente aspettata dato il tema.

Prétextat Tach scrisse ventidue libri in giovanissima età e questo gli permise di vivere di rendita per quasi vent’anni. Però, prima di morire, lo convincono a fare le sue ultime interviste e il suo assistente seleziona cinque giornalisti.
Tach, con il suo schiacciante sadismo, ne piega quattro ma quando arriverà l’unica donna del gruppo, le carte in tavola cambieranno.

Rispetto al libro scritto, alcune parti sono state tolte perché la storia non viene solamente letta ma anche recitata. Ogni personaggio ha una sua voce e per far si che tutto fosse più fluido, il narratore non esiste. Probabilmente è per questo che mi sono divertita, perché le voci si sono immedesimate. Penso che però, anche leggendolo, possa essere una cosa piacevole.

In generale mi è piaciuta la figura di Tach. Una persona odiosissima ma un genio dotatissimo, una combinazione capace di affascinare ed esasperare anche il Santo più Santo del mondo.
Un disadattato che è riuscito a creare un’aura di mistero, rendendo i suoi libri e la sua figura un successo acclamato. Ho trovato esilaranti le sue prime quattro interviste, soprattutto la via crucis culinaria che ha invece stomacato altri. Un genio. Un bastardo. Un verme.

Se non conoscete Amélie, vi consiglio di darle una possibilità.

lunedì 12 febbraio 2024

Into the Labyrinth. L’uomo del labirinto

Autore: Donato Carrisi
Pagine: 400
Prezzo: € 19
Uscita: 4/12/2017
Genere: Thriller; Giallo
Casa Editrice: Longanesi
L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

Recensione: Ho incontrato Carrisi per la prima volta, durante la presentazione di “Il maestro delle ombre” e devo ammetterlo, ero rimasta affascinata dalla sua parlantina. Poterlo rivedere un anno dopo, per l’uscita del suo ultimo libro è stato esaltante ma anche rischioso. I suoi libri sono sempre arrivati in casa ma era mio Padre a seguirlo. Il mio unico approccio è stato con “La donna dei fiori di carta” e per quanto sia stata una storia interessante, dopo anni non ricordo nulla. Comunque, sapete che sono sempre pronta alle sfide e così, ho accettato questa lettura. Bruno Genko è un investigatore privato prossimo alla fine. Con una malattia incurabile, si prepara al suo ultimo giorno di vita ma quando l’orologio suona, accadono due imprevisti. Non muore come credeva e riappare Samantha Andretti, una ragazzina scomparsa misteriosamente anni prima. L’uomo, più frustrato che mai, decide di sfruttare tutte le ore che gli vengono concesse per cercare di chiudere questo caso che non è mai riuscito a risolvere. Le cose però non saranno affatto semplici e per ogni passo avanti fatto, in contemporanea c’è la perdita di qualcuno. Bruno Genko ballerà un valzer con Bunny, il mostro dagli occhi a forma di cuore. Amo i libri che sanno mantener vivo l’interesse e questo, ragà, fa il suo lavoro in modo splendido. Certo, ci sono alcune mosse abbastanza scontate ma nell’insieme, l’uso di momenti ed oggetti comuni fan si che si crei comunque uno stato di ansia perenne. La verità e le menzogne si rincorrono alla cieca. Il finale non è un vero finale. La botola viene chiusa in mezzo al nulla ma non viene sbarrata e quindi, potrebbe esserci un dopo ma tutto dipende dalla ragazza che riemerge dalle profondità del Labirinto.

mercoledì 7 febbraio 2024

Un giorno solo

Autore: Felicia Yap
Pagine: 408
Prezzo: € 15.20
Uscita: 30/01/2018
Genere: Thriller; Giallo
Casa Editrice: Piemme
Una cittadina addormentata nei pressi di Cambridge, immersa nell’umido clima inglese. Qui, nella sua bella casa, Claire Evans si sveglia e, come ogni mattina, è costretta a consultare il suo diario elettronico per sapere chi è l’uomo accanto a lei.
«Nome: Mark Henry Evans. Età: 45 anni. Occupazione: romanziere con ambizioni politiche. Ci siamo sposati alle 12.30 del 30 settembre 1995 nella cappella del Trinity College. Alle nozze hanno assistito nove persone». Ogni mattina, Claire deve reimparare tutto, o quasi. Perché lei, come molti altri, appartiene alla grigia maggioranza dei Mono: persone il cui cervello, dopo i diciotto anni, non è più in grado di accumulare nuova memoria, e che dunque ricordano soltanto il giorno prima.
I Duo come suo marito Mark, invece, hanno una marcia in più: riescono a ricordare fino a due giorni prima. Quarantotto ore. Ventiquattr’ore di superiorità. In un mondo del genere, in cui l’unica cosa che ti lega a ieri è il tuo iDiary, anche per le tue stesse emozioni devi affidarti alle parole che hai scritto. Se sei triste, non sai perché. Se hai paura, non sai perché. E Claire ha paura. Tutti i giorni. Specie da quando Mark è stato accusato dell’omicidio di una donna… In una corsa contro il tempo, prima che Mark stesso dimentichi ciò che ha fatto, Claire dovrà scoprire, aiutata dal detective Hans Richardson della polizia del Cambridgeshire (un uomo che a sua volta lotta con la propria, fallibile memoria), chi ha ucciso quella donna e soprattutto chi è davvero suo marito.


Recensione: Ho ricevuto questo libro con grande anticipo e devo dirvelo, ha da subito suscitato molta curiosità.
In un mondo dove la vera diseguaglianza arriva dalla propria mente, troviamo quattro personaggi legati tra loro da un filo rosso.
Mark e Claire sono sposati da molti anni e la loro unione viene presa come riferimento politico. Lui, ricorda due giorni prima del presente mentre Lei, uno solo.
Un Duo ed una Mono, non sono una coppia classica ma Mark, che vuole entrare in politica, vuole far si che le coppie miste diventino una cosa ben accetta. Però, la morte di una donna sembra minare il loro futuro e Hans, il detective che segue il caso, vuole risolvere tutto entro la fine della giornata.

L’importanza di avere una memoria è spesso sottovalutata.
Prendete la terza puntata della prima stagione di Black Mirror e capirete quanto i ricordi possano esser di vitali importanza. Però, se nella serie TV era un backup istantaneo, qui tutto va scritto su un iDiary.
Ogni giorno, da sempre, le persone scrivono tutto quello che vogliono ricordare perché una volta raggiunta la maggiore età, le cose cambiano.
La differenza tra Mono e Duo si fa sentire molto, con grandi limitazioni lavorative e denigrazioni sociali. Il matrimonio tra Mark e Claire non è da tutti ben visto ma stanno insieme da vent’anni e sembra un buon punto per chi chiede la parità. Eppure, quanto può esser veramente possibile una convivenza così lunga tra persone che ricordano in modo differente? Quanto il peso della discriminazione può rovinare l’animo delle persone? Quanto peso si danno ai dettagli? Quanto si decide di memorizzare veramente?
La morte di una bella biondona fa sgretolare le deboli certezze di Claire perché ormai ha capito che il marito mente. Da quanto? Su cosa? Ma soprattutto, perché non riesce a ricordare alcuni giorni dopo aver conosciuto Mark? Hans, per conto suo, vuole assolutamente arrivare alla fine del tunnel e trovare le prove che gli permetteranno di arrestare il colpevole. Perché lui sa ma non capisce il movente (e detto tra noi, nemmeno io lo so).

Un debutto magistrale per Felicia Yap.
Ho amato praticamente ogni dettaglio, anche se l’ultimo capitolo mi ha un pò destabilizzato. Per questo motivo, l’unica che non ho particolarmente apprezzato è la biondona, che reputo fuori di testa all’inverosimile. Mentre in un modo o nell’altro, gli altri tre protagonisti mi hanno lasciato qualcosa di buono.
Bello anche l’ambiente descritto, con le sue regole e le difficoltà legate alla memoria.
Un libro particolare ma molto interessante!