mercoledì 28 marzo 2012

WWW Wednesday #9

Rieccomi in pista pronta a proporvi le letture vecchie e future :D

Le domande sono sempre le stesse...

-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
Dopo mesi, finalmente mi sono decisa a leggere questo libro (che mi manca poco per finirlo) e non mi sbilancio troppo adesso, visto che lo farò dopo ;)

-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
Ebbene si, dall'ultima volta che mi sono fatta viva, ho letto un pò >.< alla fine, voglio arrivare a leggere 60 libri entro la fine del 2012, quindi mi devo dar da fare! Comunque, non ho fatto la recensione di tutti (solo uno in realtà) ma nel complesso sono abbastanza soddisfatta. Certo, qualcosa mi ha deluso, però... Non è stata una cosa tragica!

-What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)
Sono fortemente indecisa.... Consigli??

Voi? Ditemi che son curiosa!

Il delirio di una giornata #3

Finalmente siamo a casa (bacerei terra!) e mi piazzo davanti all’entrata, sapendo già che ci sarà l’assalto degli unni (4 cani non sono certo una passeggiata), quando parte un ringhio… Ma che cazz… è la prima volta dopo 8 anni che sento uno dei nostri ringhiare, incominciamo male!
Dopo aver fatto “conoscenza”, finalmente a tavola! Aspettavo questo momento da ore, gioisco come una scolaretta al primo giorno di scuola!!!! Assaporo ogni forchettata di pasta, godendo come mai per il piacere (tralasciando le battute di Mamy e il mio Lord sul fatto che mangio lentissima! IO mi gusto la roba… e poi, che cavolo, si sono già coalizzati????) e pian piano (così avranno qualcosa su cui lamentarsi per passare il tempo) mi addentro alla sfida faticosa e gustosa.
Pancino da passerotto è già sazio (io mi scrofanerei la pentola ma mi trattengo, voglio salvare un po’ di dignità) e allora gli faccio vedere una cosa di cui vado fiera (Mamy decisamente di più!). Il Gran Galà di Verona ma solo un pezzo perché so che non regge molto ste cose.
All’alba di mezzanotte, saliamo verso il mio angolino e attendo il suo verdetto… Ed eccolo lì, il sorriso soddisfatto che tanto aspettavo! Le mie fatiche sono state ripagate (in parte) e possiamo appisolarci vicini vicini sul mio letto (per puffi).
La giornata non è ancora finita, ci aspettano un po’ di coccole (meritate da parte mia) ma non è il caso di raccontarle.
Quello che però mi preoccupa è che domani a casa ci sarà anche il ballerino e darà il SUO verdetto. Sono sopravvissuta a Mamy ma come la mettiamo con l’altro?? Mah… è inutile sbattere la testa contro il muro adesso, sveglierei i vicini e poi le macchie di sangue sul muro ci stanno proprio male! Cercherò di dormire (se magari lui decidesse di lasciarmi un po’ di spazio magari ci riuscirei!), mi accoccolo vicino a lui e chiudo gli occhi, sperando che il giorno seguente sia meno frenetico di oggi.

- FINE -

Il delirio di una giornata #2

Alle 20 spaccate, Madre e Fratello, si mettono a tavola (con mia invidia, visto che non potrò mangiare fino alle 9 e passa) e si passano la roba sotto il mio naso. Sbavando come Homer davanti ad una ciambella, afferro una forchetta e silenziosa mi piazzo davanti alla pentola incantatrice e mangio (grufolando come una maialino) un po’ di succulento polpettone (senza farmi vedere…).
Alle 21 la mia pazienza è agli sgoccioli, oggi pomeriggio, quando il mio Lord mi ha detto che sarebbe arrivato non prima delle 22, pensavo scherzasse, invece era serissimo! La fame ormai ci vede bene e il mio lungo naso (tutto) mi porta sempre in cucina, come Lessie che tornava sempre a casa. Alla televisione, casualmente sono incappata in un simpatico programma di cucina ed ero intenzionatissima a mangiare Pomodori al forno (piatto che normalmente mi fa rabbrividire peggio di un febbrone da cavallo). Finalmente, tra una colata di bava e l’altra, arriva il fatidico messaggio. Così mi armo di occhiali, chiavi, patente, bancomat, libro e parto alla riscossa. Ebbene si, il mio bello è sprovvisto di mezzi (a parte i suoi piedini da fata) e così, abbandonando l’idea del principe azzurro che, con il suo destriero, viene fin sotto la tua finestra facendoti una serenata (stonando e non andando a tempo, svegliando i vicini), vado a prenderlo con il mio bolide (ammaccato). Prima però, devo abbeverarlo altrimenti mi molla senza possibilità di appello.
Sono ormai le 21 passate (da parecchio) e il sole mi ha salutato da mò. Girare con il buio non è un problema ma come la mettiamo se mi devo fermare? Arrivo al benzinaio, sperando che le luci funzionino tutte e che non ci sia coda. Coda?! A quest’ora è già buono che ci sia qualcuno (pirla e ritardatario) oltre a me. Tho, mi va bene, sono la prima (unica) e me la sbrigo in pochi minuti.
A questo punto vado senza fretta in stazione, dove mi tocca comunque rimanere ferma al buio per una buona mezzora.
Mannaggia la pupazza, mi consolerò con una merendina (ne ho sempre una scorta in macchina nei casi disperati come questo).
Vedo due giovincelli che corrono nel parcheggio e si mettono dietro ad una macchina (troppo giovani per essere la LORO macchina). Cosa staranno facendo? I casi sono due, o la pipì chiama con insistenza oppure amoreggiano… Facciamo anche tre casi, non è che stanno tentando di aprirla? Bah, non sarebbe una cosa strana in queste zone! Però adesso scappano dalla parte opposta e l’allarme tace. Quindi le opzioni erano le prime due e sospetto per la seconda, lo sbaciucchiamento.
L’attesa si fa infinita, il vagone va a citrato e le fermate che ci separano sono ancora troppe. Perché mi sono lasciata trasportare dagli ormoni e l’ho fatto venir su? Cribbio è proprio primavera! Meglio se mi distraggo con la lettura… Mamy scassa e scrive, chiedendomi a che punto siamo… SIAMO? Sono ancora qui, abbandonata a me stessa! Che fa, la spiritosa? In contemporanea suona il secondo telefono (eh si, ne ho ben due. IDENTICI!) e incomincio a fare il conto alla rovescia, gli mancano solo 6 fermate (è una battuta, vero??).
Finalmente tutto tace (tranne il mio stomaco vuoto, che si contorce come se avesse un attacco epilettico) e affronto le mie ultime 5 pagine, quando il mio stomaco incomincia a fare le capriole a piacer suo. Sta arrivando. Questo segnale ormai è inconfondibile, il mio corpo lo percepisce e non sbaglia mai. Lo vedo che cammina verso di me (è sceso dalla scala sbagliata!). Con la sua delicatezza da elefante entra in macchina e lancia lo zaino, così mi può salutare tranquillo. Mi dà subito della scema, dicendo che dovevo partire solo quando me lo diceva lui, in modo da non dover aspettarlo al buio lì… Ma sei fuori????? Chi se lo aspettava che il vagone giusto arrivasse dopo 20 minuti? Vabbè… lo faccio solo per lui!
Ci mettiamo finalmente in marcia quando, cosa succede? Suona il telefono ovviamente! Che fare? Darmi per dispersa e non rischiare i punti o rispondere in modo da rassicurare e rischiare un incontro ravvicinato con i Gigili? Buona la seconda, altrimenti chi li sente poi…
Io guido, come se fossi un cane da caccia che ha puntato la preda (effettivamente si, la mia cucina!), lui parla a mitraglia della giornata al lavoro e dei clienti fuori di melone, vorrei che la piantasse per una decina di minuti, il mio povero cervello, messo già a dura prova durante la giornata, si è inceppato su due punti fondamentalissimi. La cena (che ormai vedo in ogni cosa) e la speranza di non vedere il ballo!

- Fine seconda parte -

Il delirio di una giornata #1

È buio.
No, non è vero, le due finestre fanno entrare la luce della luna e soprattutto quella dei lampioni.
Tu sei lì, vicino a me, tranquillo. Te la ronfi come non mai e mentre ti giri per trovare una posizione comoda in questo letto per puffi, mi dai una gomitata nelle costole. Romantico eh? Non aspettavo altro!
Tra un tuo brontolio e lo zampettare dei mille animali che popolano la mia camera, ripenso alla giornata faticosa e agitata che ho passato mentre ti aspettavo ansiosamente.
Il mio sport preferito è ronfare ma se ho degli impegni, cerco di non essere vergognosa come al solito e mi alzo ad un orario “decente”. L’importante però è il risveglio, tranquillo e graduale, con una colazione abbondante e abiti comodi… Col piffero! All’alba delle 8 giù dalle brande, con sperleccata di uno dei nostri cani e all’ultimo, abbandonata con un micro mostro che si ostinano a dirmi che è mio fratello. Spero in una colazione soddisfacente ma nulla… Latte freddo, due biscotti e via a sistemare casa!
Straccio umido in una mano e telo asciutto nell’altra, sono pronta per cancellare le impronte digitali dei dinosauri che popolano gran parte dei vetri di casa. Dopo varie ingiurie e una lotta contro un adesivo in silicone giovane come Izma, cambio armamentario e mi tuffo in una sfida all’ultima piroetta con la polvere.
Dopo questo duro riscaldamento, ne approfitto per rifocillarmi come Obelix e poi, sfortunatamente, intraprendere la vera sfida della giornata. Rendere vivibile il mio angolino.
Studi scientifici, fatti da me, hanno dimostrato che la polvere è imparentata (anche se alla lontana) con i conigli, data la velocità con cui si riproduce. Posso anche dire, con una certa sicurezza, che dei loro avi, erano addirittura ghepardi (data la velocità con cui si spostano da un oggetto all’altro) e sanguisughe (pare che si nutrano di ogni oggetto).
Dopo un iniziale e veloce riscaldamento di tutti i muscoli, prendendo in considerazione un’endovena di caffè (dato l’abbocco post abbuffata), mi armo di scopetto ultra elettrostatico e parto alla caccia dei conigli, inglobando anche i vari animaletti che impauriti tentano di fuggire su altri oggetti. Solo dopo la prima passata, mi rendo conto che era meglio se mi dedicavo al free climbing, dato che i vari oggetti sono ormai ritrovi (camporella) o luoghi adatti per i rave party di polveconiglio. Così mollo tutto e ricomincio, pensando che sono in questa situazione SOLO perché Lui dovrà arrivare qui per la prima volta. Funziona sempre così, passo mesi faticosi a creare l’abitat giusto per i miei esperimenti scientifici e poi di punto in bianco mi tocca distruggere tutto! La presentazione alla famiglia è un momento delicato e le aspettative sono molte… Il fortunato deve avere un conto in banca particolarmente elevato, esteticamente perfetto dato che dovrà poi procreare una prole forte e perfetta per il futuro, intelligente (mica possiamo mettere al mondo uno stupido!) e raffinato (ci vuole classe a sto mondo e se non lo diamo noi… chi potrebbe farlo??)… così ho pensato di presentare il mio Lord, pregando che nessuno si metta a fare la danza della separazione, con annessa canzoncina!! (fidatevi, è una roba scandalosa!)
Ovviamente però, non solo da me ci sono aspettative. Anche Lui si farà dei pensieri e bisogna fare in modo che non sia deluso. Così, eccomi qui, a faticare per un suo sorriso soddisfatto.
Bene, polvere fatta; pavimento decente (inutile dire pulito, visto che 4 maledettissimi pennuti si divertono a sputacchiare pellicine per tutta la stanza, cercando di capire chi la manda più lontano); oggetti di vario genere messi in punti strategici e alcuni direttamente nascosti in punti segretissimi; letto fatto (ho addirittura sprimacciato il cuscino! Ci manca solo il cioccolatino sul cuscino e poi possono tranquillamente rinchiudermi… che poi, già lo so, quando arriva, lo troveremo mezzo sciolto che imbratta tutto quanto!).
Finalmente mi posso concedere una bella doccia bollente (anche se fuori peliamo i 22 gradi), in modo da levarmi esseri strani che mi camminano sulle spalle. Dopo una cotonatura di capelli (e peli, visto che non è periodo di ceretta, li acconcio per essere carina in ogni modo), direi che posso finalmente dedicarmi alla lettura di quel maledetto Tato (no, non mi sono messa a spiare un tipo, è il libro che parla di una Tata uomo..) e aspettare tranquillamente (come no) l’ora fatidica.

- Fine prima parte -

mercoledì 21 marzo 2012

Una calda estate

Titolo: Una calda estate
Autore: Stefania R.
Prezzo: € 12,00
Pagine: 191
Trama: Alex è una ragazza timida e un po' scontrosa, costretta a partire per le solite vacanze in campeggio con i suoi genitori.
Non ne può più di andare tutti gli anni nello stesso posto, ma Alex non può sottrarsi a questo gravoso impegno che durerà un interminabile mese.
Eppure questa volta c'è una sorpresa: nel campeggio che ormai non l'entusiasma più da tempo, c'è un animatore non solo simpatico e carino, ma anche testardo, forse più di lei..

Scarabocchio: Oggi vi propongo un libro che ho vinto qualche tempo fa ad un GA. Mi spiace ammetterlo ma se non fosse stato per il gioco, non lo avrei mai preso. A primo impatto mi sembrava uno dei soliti romanzetti rosa per ragazzini, che si trovano sempre più spesso nelle librerie. Una calda estate, con il titolo un po’ così e l’immagine tipica del genere, mi avevano scoraggiata. Aggiungiamo il fatto che la scrittrice è emergente e una trama fin troppo blanda, non ero così volenterosa di leggerlo. Il caso però, che ne sa più di me, ha deciso che doveva assolutamente smentirmi e ha fatto si che lo vincessi. L’idea di farmi recapitare un libro gratis, è sempre una cosa che mi emoziona (animo genovese >.<), se poi il libro mi incuriosisce, allora salto come una cretina per tutta la stanza.
Quando ho aperto il pacco, devo dire che sono rimasta un po’ delusa perché il formato del foglio è più grande del formato delle colonne e del carattere, però essendo abbastanza piccolo (appena 192 pagine), mi sono fatta coraggio e l’ho affrontato di petto.
Fin dalle prime pagine ho capito che quello che stavo leggendo, più che altro era un diario e questo ha fatto si che mi aiutasse a leggerlo con velocità e senza problemi. Entriamo subito nel mondo di Alex, una giovane ragazza che tenta di sopravvivere all’ennesima vacanza obbligatoria con i genitori. A chi non è mai capitato di essere obbligati ad andare con i genitori da qualche parte? Su su alzate le mani…. U.U quante sono!! Beh mi unisco anche io! Forse è stato questo che mi ha fatto innamorare della ragazza, o forse è stato il bellissimo animatore che la stressa fin da subito, fatto sta che non sono più riuscita a smettere di leggere!
Questo libro mi ha totalmente sorpreso e mi ha letteralmente catturato il cuore, anche perché ho vissuto un’esperienza molto simile. Leggere questo libro mi ha fatto riaffiorare la mia estate del 2008 e i ricordi che per molto ho cercato di accantonare.
Una lotta estenuante tra i ricordi e il cuore, un amore nato con il sospetto di essere reciso dolorosamente, l’abbandono totale alle emozioni travolgenti, la rincorsa ad un futuro migliore, il feroce dolore della perdita e infine le rinascita di se stessi. Queste sono le varie tappe della storia dei due protagonisti, un viaggio arduo verso qualcosa di strepitoso.
Mentre leggevo, ridevo con loro, mi arrabbiavo, mi emozionavo… Una storia molto veritiera, con personaggi veri (anche se approfonditi molto poco, però essendo più che altro un diario, va bene così) e nulla è troppo assurdo. Anche la fuga di lei, per quando a primo impatto possa essere una cosa assurda, è fattibile anche nella realtà. Il fatto che lui la vada a riprendere può essere reale (anche se mi rendo conto che pochissimi hanno la “forza” di farlo).
Insomma, questo libro è entrato nei miei preferiti! Ringrazio in Fato e la scrittrice (è da lei che ho vinto il libro) e le auguro tanti altri libri come questi. A voi invece, vi consiglio di leggerlo perché secondo me potrebbe emozionarvi come ha fatto con me

giovedì 15 marzo 2012

Sorge un dubbio

Non so quanti di voi sanno che faccio la Segretaria in uno studio privato a gestione familiare (tutto un giro di parole, solo per dire che tre fratelli lavorano nello stesso studio e che i genitori gli aiutano). Sono due anni e poco più che vegeto qui e di cose che mi fanno arricciare il naso, ce ne sono un pò! Però sto zitta e ringrazio i miei Santi protettori, visto che messa come sono ora, mi sento la più fortunata del mondo (quello vero e non quello che mi creo nella mia testa).
Oggi però sono rimasta vagamente scandalizzata. Faccio un passo indietro. Lunedì, quando sono arrivata al condominio, mi sono fermata a ciacolare con il portinaio (che com'è giusto che sia sa sempre tutto di tutti) e mi ha informato dell'ennesima bega con il nostro vicino. Pare che qualcuno gli abbia mandato un fax, dove gli veniva chiesto di riparare il vetro divisorio dei nostri balconi (un tempo, i nostri due appartamenti, erano una cosa sola) con allegata la foto del verto rotto. Niente firma ma essendo noi gli unici vicini, non si può certo pensate che sia stato quello del primo piano.... (noi siamo al settimo).
Il portinaio, mi ha giustamente detto che il signore era parecchio scocciato perchè il modo usato è stato abbastanza inusuale, però nessuno da me sapeva nulla della lettera!
Oggi, mi sono fatta portare la foto e senza ombra di dubbio è arrivata da noi perchè nessuno si è intrufolato nello studio per fare una foto in balcone. Quindi mi dico io, se è così palese, perchè devono mentire? Bah...

martedì 6 marzo 2012

Il lato trascurato delle donne

Tra poco è la festa delle Donne. Vorrei festeggiare con voi ma in modo un pò diverso. Tutti si concentrano sul lato Rosa della festa, però secondo me, sarebbe il caso di affrontare un problema che colpisce proprio noi.
Come tutti sappiamo, noi spesso siamo fragili sopratutto in certe zone del corpo. Spesso però queste cose vengono tralasciate per svariatissimi motivi e non lo trovo giusto. 
Oggi vorrei condividere con voi un problema che mi tocca nel profondo, e so che molte altre come me ne soffrono. 
Sto parlando della Vulvodinia.

"Vulvodinia è un termine utilizzato per descrivere una sensazione dolorosa cronica che interessa la regione vulvare. Il fastidio può essere descritto come bruciore, dolore irritazione, sensazione di “gonfiore o arrossamento”. Il dolore può essere costante o intermittente, localizzato o diffuso. La gravità del problema varia da un lieve fastidio a un dolore molto intenso e debilitante.
Ci sono diversi problemi ginecologici che possono causare un dolore vulvare e devono essere trattati ed esclusi prima di porre diagnosi di vulvodinia. Queste condizioni possono comprendere infezioni, malattie cutanee benigne come dermatiti, lichen sclerosus, esiti di traumi e raramente lesioni pre-cancerose o tumorali. Tutte queste alterazioni sono diagnosticabili in sede di visita ginecologica, vulvoscopia o tramite opportuni esami (tampone vaginale, biopsia vulvare). Se la vulvoscopia ed eventuali esami non evidenziano alcun elemento alterato e il disturbo dura da almeno 3 mesi, si può porre diagnosi di Vulvodinia. Pur non trattandosi di una malattia infettiva, il disagio provato dalla paziente è enorme, spesso accompagnato dal malcontento che deriva da tante terapie lunghe e lente. Non vi è terapia rapida e uguale per tutte le forme di Vulvodinia e solitamente si procede con un percorso terapeutico in più tappe."


Credo di essere una ragazza un pò atipica perchè sono entrata nel "mondo degli adulti" quando ormai ero parecchio grandicella. Il mio primo approcio all'intimità con l'altro sesso l'ho avuta a 17 anni ma il primo vero e proprio rapporto è stata quasi un anno dopo. Posso dire che quel giorno, sono stata un pò stupida ma alla fine cosa si può pretendere in quell'età lì? La prima volta non si scorda mai e adesso so il perchè.
Dopo quell'esperienza, non ho avuto rapporti per un'altro anno ma finalmente, nel novembre del 2009, ho incominciato a vivere quell'esperienza. Posso affermare che, l'inadeguata cultura sul sesso mi ha causato non pochi dubbi (che mi hanno portato a credere cose non vere e un approcio con l'altro sesso abbastanza sbagliato), e per questo incolpo principalmente la scuola e molti genitori dei miei compagni. Secondo me, TUTTI dovrebbero sapere cosa potrebbe succedere un giorno e non lasciarci nell'oscurità quasi assoluta. Certo, alle Elementari ci è stato spiegato che non ci porta la cicogna e che per non avere "sorprese sgradite" bisogna usare contraccettivi ma la conoscenza alla fine arrivava fin lì. Dal mio punto di vista, le informazioni che ci vengono date sono scarsissime e internet NON è abbastanza, anzi, molte volte ci da informazioni errate (Ho avuto una compagna di classe che sosteneva che due persone per avere un figlio, dovevano guardarsi negliocchi. Non esagero, perchè quando gli è stato spiegato che non era così, non solo è sbiancata ma si è messa a piangere. Non capisco la reazione ma questa informazione, deriva da un passaparola. Tale pratica è fin troppo frequente e dannosa). I genitori dovrebbero insegnarci che parlare con esperti è la soluzione migliore, anche se ci vergognamo, in modo da non avere dubbi.
Quando ho incominciato ad avere rapporti frequenti, ho incominciato ad avere anche dei dolori. Pensando che fosse solo per una questione di inesperienza e dal fatto che non erano frequenti e passavano velocemente, ho lasciato perdere. Qualche mese dopo ho incominciato a prendere la pillola. Come molti sanno, per farsela prescrivere, bisogna fare gli esami del sangue. Dato che io avevo fatto da pochi mesi una visita ginecologica, decisero che potevo anche non farli (per me è stato un solievo credetemi ma con quale criterio decidi di non far fare un esame? Però il medico era lui e non io).
La mia vita sentimentale era abbastanza uno schifo, ma il peggio era l'intimità. Nel novembre del 2010 era impossibile toccarmi, saltavo via come una molla. Stavo incominciando a provare rifiuto nell'atto intimo e nel mio compagno, non solo perchè sentivo dolore ma anche perchè non capiva l'intensità del problema. Secondo lui, un pò di crema mi avrebbe fatto bene. Di mia spontanea volotà (e chi mi conosce sa bene che lo faccio solo quando sono alle cozze), andai a farmi visitare perchè il male era insopportabile. La Dottoressa, dopo aver lottato con me per almeno 20minuti, decise di farmi il test del bastoncino. Avete presente quello che usate per pulirvi le orecchie? Ecco, quello lì solo un pò più lungo.
Decise di toccarmi con quello nella parte esterna della vulva ma appena mi sfiorò, saltai in aria. Il verdetto fù Vulvodinia. Come molti di voi, nemmeno io sapevo cosa fosse e già pensavo al peggio. Lei, che ne sapeva poco più di me, cercò di spiegarmi cos'era. A fine spiegazione, non avevo capito nulla, a parte che avevo qualcosa che non andava. Il mio primo pensiero andò direttamente al mio ragazzo, che non avrebbe sicuramente accettato di buon grado un periodo di astinenza. Mi disse che avrei dovuto usare della creme per regolarizzare l'attività degli ormoni e andare da una Psicoterapeuta perchè anche la mia testa aveva bisogno di sostegno, dato che a occhio, non avevo veri e propri problemi fisici.
Dopo 8 mesi il problema era migliorato ma di poco. I problemi che avevo con il mio ragazzo (che poi era diventato il mio ex), erano svaniti ma si ripresentavano più o meno con tutti i ragazzi con cui cercavo di stare. Nel settembre del 2011 tornai dalla Ginecologa (due mi seguono nel controllo annuale, una loro collega mi aveva visitato al posto loto perchè non c'erano) che mi confermò il problema ma secondo lei la causa era differente. Certo, il rapporto con il mio ex non mi aveva aiutato ma non era la causa scatenate. Secondo lei, il problema era causato dalla reazione del mio corpo alla Pillola. Tutti noi abbiamo reazioni diverse, ad alune vengono i brufoli, ad altre cresce il seno, a me invece si era crea un accumulo di ormoni nei genitali (dal colore rosa che indica che la zona era sana, ero diventata bianca con venature rosine. Diciamo che sembravo fatta di marmo!). Decise così di non farmi prendere più nulla, in modo da farmi "disintossicare" e mi prescrisse i famosi esami del sangue che non avevo fatto. Il mese successivo mi ripresentai da lei per vedere se il mio corpo beneficiava dell'assenza della Pillola. Stavo meglio ma gli esami mi lasciarono un pò perplessa. Non avevo alcun tipo di anomalie, in teoria potevo prendere benissimo la Pillola base che prescrivono a moltissime ragazze, quindi non sapevano dirmi perchè reagivo così. A quel punto, mi dissero che per tagliare la testa al toro, non l'avrei più dovuta prendere. Inoltre avrei dovuto prendere degli anti depressivi, in modo da rilassare il cervello e fargli capire che non c'era più dolore.
Sono 5 mesi che non prendo nulla. Le cose erano migliorate moltissimo ma adesso sono tornata al punto di partenza. La sensazione che provo è come un coltello che rigira in un piaga. Perchè è ricominciato? Ho 21 anni, voglio poter vivere serenamente l'intimità con il mio uomo senza dovergli dire che non possiamo. Non è solo un problema fisico (che già di per se è ben discutibile) ma anche psicologico. La mia autostima non è tra le migliori e così non è che sia il massimo... Non è solo un problema mio ma anche del mio compagno. Si ritrova una persona che vuole ma fisicamente non può. Lui sostiene che è più importante la mia salute... Ammirevole, veramente. Gli sono grata per questo però, rimane il fatto che io mi sento distrutta dentro. Questo mi fa impazzire e non sapere come guarire mi manda in bestia. Le soluzioni posso essere mille, perchè tante sono le cause.

"L’esatta causa della Vulvodinia non è nota, però conosciamo alcune cose importanti:
  • nelle donne affette dalla malattia il nervo che interessa il vestibolo vaginale e la vulva presenta delle fibre aumentate di volume e di numero
  • Spesso è presente una storia clinica d’infezioni ripetute vaginali e/o vescicali che precedono la comparsa dei disturbi
  • In donne con vulvodinia si sono dimostate alterazioni genetiche nella risposta infiammatoria
  • Sovente si evidenzia un’alterata attività muscolare vulvo-perineale (ipercontrattilità)
  • Aspetti psicosessuologici: molti lavori scientifici hanno evidenziato come le donne con vulvodinia hanno sovente alterazioni del desiderio sessuale, della risposta all’eccitazione e nel raggiungimento dell’orgasmo, come pure vere e proprie sindromi depressive. Tutto ciò appare spesso una reazione ai disturbi vulvari e comunque accentua l’intensità delle alterazioni locali, in particolare inerenti la componente muscolare (hyperlink ad articoli).
  • in alcune donne con vulvodinia è stato riscontrato la presenza di eventi traumatici (visite ginecologiche traumatiche, primi approcci sessuali traumatici, spesso precoci, visite ginecologiche o interventi di laser traumatici, abusi e molestie sessuali), difficoltà psicosessuali anche precedenti all'esordio della malattia e conflitti relazionali. Questi fattori possono predisporre la donna allo sviluppo della vulvodinia, poichè possono creare un'alterazione psico-biologica.
Si è ipotizzato, pertanto, che la malattia sia legata ad un’alterazione localizzata del nervo pudendo (neuropatia) scatenata da un’alterata risposta a stimoli infiammatori ripetuti con fattore aggravante o in parte scatenante una ipercontrattilità della muscolatura vulvo-perineale."
" Anestetici locali: tamponano il dolore vestibolare




  • Antiepilettici e antidepressivi: regolano i neurotrasmettitori responsabili della trasmissione dei messaggi da un nervo all'altro.

  • Aliamidi: palmitoiletanolamide (PEA), adelmidrol, bloccano l'attività dei mastociti ricucendo infiammazione e dolore (Normast, Pelvilen, Saginil)

  • Quercitina: riduce l'attività dei mastociti.

  • TENS (elettrostimolazione): toglie dolore attraverso l'applicazione cutanea di correnti elettriche a basso voltaggio.

  • Riabilitazione pavimento pelvico: il rilassamento di questa muscolatura migliorerà le condizioni del tessuto vulvare, vaginale e diminuirà l'infiammazione del nervo pudendo. Può essere fatto con automassaggio, fisiochinesiterapia, biofeedback, manipolazioni, stretching, esercizi di Kegel, tossina botulinica.

  • Infiltrazioni vestibolari: vengono iniettati sotto il primo strato della mucosa vestibolare (ricco di terminazioni nervose) cortisone ed anestetici per ridurre infiammazione e dolore.

  • Neuromodulazione sacrale: diminuisce il dolore agendo a livello del nervo pudendo.

  • Terapie psicologiche: per riappropriarsi della propria sfera sessuale, sociale ed emotiva, che la patologia ha compromesso.

  • Dieta: l'efficacia terapeutica dell'alimentazione è soggettiva e non sempre lo stesso alimento peggiora la sintomatologia in tutte le donne affette da VV o da vulvodinia. Ognuna deve provare e valutare quali sono quelli più irritanti (se ce ne sono). Bere molto dopo aver mangiato alimenti irritanti aiuta a diluire la loro concentrazione e ad eliminarli prima dalla vescica. Nessuna donna affetta da queste patologie è mai guarita per merito dell'alimentazione, ne' si è mai ammalata a causa di essa. In generale gli ossalati contenuti negli alimenti, a livello urinario provocano cristalli irritanti per le mucose vescicali, uretrali e vulvari. I cibi più ricchi di ossalati sono: mirtilli, fragole, spinaci, melanzane, fagioli, patate dolci, sedano, cioccolato, crusca di grano, arachidi, te.

  • Altre terapie: agopuntura, massaggi, manipolazioni, tecniche di rilassamento, tossina botulinica, nitroglicerina topica, capsaicina.

  • Terapie antibiotiche ed antimicotiche: alcuni autori affermano che è necessario debellare le infezioni vaginali per evitare l'ulteriore attivazione dei mastociti e la contrattura muscolare. Altri ritengono che queste siano inutili (il dolore è ormai centrale ed indipendente dalle infezioni periferiche) e dannoso (alterano la flora locale già compromessa ed irritano ulteriormente le mucose). E' importante sapere che i mastociti sono i responsabili anche delle reazioni allergiche. L'applicazione di terapie locali durante la fase acuta infiammatoria potrebbe quindi sviluppare sensibilizzazione ed allergia alla sostanza applicata. E' consigliabile pertanto, utilizzare questi prodotti locali solo dopo la risoluzione della fase dolorifica acuta.

  • Vestibolectomia: viene asportata chirurgicamente la parte di vestibolo dolente insieme a tutte le abbondanti terminazioni nervose e sostituita con tessuto vaginale sano. Molto invasiva ee dall'efficacia dubbia. E' utilizzata solo se le precedenti terapie si sono rivelate inefficaci.



  • Consigli comportamentali: utilizzare biancheria di cotone bianco evitando i perizoma, non indossare pantaloni attillati, collant, body (che aumentano la pressione e l'attrito sulla vulva), utilizzare solo acqua per il bidet e se proprio necessario un detergente molto delicato, evitare il contatto vulvare con shampoo e bagnoschiuma, non trattenere feci ed urine, usare assorbenti in cotone evitando assorbenti interni e salvaslip, effettuare un bidet freddo dopo i rapporti sessuali, evitare sport come bicicletta, spinning, cyclette."



  • Tutto questo mi abbatte moltissimo. Non è solo un modo di dire, questa situazione è decisamente difficile. Mi preoccupa il fatto che non posso essere tranquilla, di dover stare attenta a tutto, di pensare prima di fare qualcosa. Ogni azione deve essere calcolata, una terapia potrebbe non dare risultati o addirittura peggiorare la situazione. In una situazione del genere, si smette di vivere. 
    Non sono l'unica ad avere questo problema. Molte ragazze non sanno nemmeno che esista una malattia di questo genere e spesso anche i medici. Non è assolutamente giusto, perchè è una situazione difficile. Ci sono donne che ne soffrono da anni e i medici non riescono a trovare la vera causa del problema. Addirittura c'è gente che si tiene per sè il problema, pensando che il problema derivi solo da loro e che il medico non possa fare nulla.
    Magari, tra chi leggerà questo post, ci saranno ragazze che hanno sintomi analoghi. Andate a farvi controllare da uno specialista, ditegli di questa malattia.
    Ho voluto aprirmi a voi, non perchè voglio compassione! Chiariamolo subito. Ho scritto tutto questo perchè pensavo fosse giusto condividerlo con voi. Spero possa essere stato utile o almeno istruttivo.

    I buoni propositi tornano #2

    Ben trovati! Come si può capire dal titolo del post, oggi vi ripropongo una lista di libri che avevo postato il mese scorso. Ovviamente adesso è aggiornata! Andiamo subito a vedere a che punto sono...

    SUL COMODINO A PRENDER POLVERE... ancora per poco!!!
    - Buona Apocalisse a tutti! di Pratchett Terry e Gaiman Neil
    - Elianto di Benni Stefano
    - Libri di sangue. La sfida dell'inferno di Barker Clive
    -  Accabadora di Murgia Michela
    -  Il sangue e il traditore di Carey Jacqueline
    -  Il tizio della tomba accanto di Mazzetti Katarina
    -  Il libro dei morti di Preston Douglas e Child Lincoln
    -  Orgoglio e pregiudizio di Austen Jane
    -  Jane Eyre di Brontë Charlotte
    -  Un regalo da Tiffany di Hill Melissa
    -  Zia Antonia sapeva di menta di Vitali Andrea
    -  Il libro segreto di Shakespeare di Underwood John
    -  Il cimitero dei vangeli segreti di Dekker Ted
    -  Figlia del sangue. Leggende del mondo emerso. Vol. 2 di Troisi Licia
    -  Cose Preziose di Stephen King
    -  Elementare, Watson! Tutti i romanzi e i 10 migliori racconti di Sherlock Holmes di Doyle Arthur Conan
    -  Murata viva. Prigioniera della legge degli uomini di Leila
    -  La notte del drive-in di Lansdale Joe R.
    -  La porta dell'inferno di MacBride Stuart
    -  Non ti addormentare di S..Watson
    -  L' Inferno di Dante a cura di Vittorio Sermonti
    -  La cattedrale dell'Anticristo di Delizzos Fabio
    -  Il tato di Peterson Holly
    -  La biblioteca dei libri proibiti di Harding John
    -  Sensuale tentazione di Anne Stuart
    -  La progenie. Nocturna di Del Toro Guillermo
    -  Io ti troverò di Stevens Shane

    IN ATTESA DI ADOZIONE.... spazio permettendo!!
    - Ho il tuo numero di Sophie Kinsella
    - The selection di Kiera Cass
    - Giorni di zucchero fragole e neve di Sarah Addison Allen
    - In Difesa di Jacob di William Landay
    - Chanel non fa scarpette di cristallo di Fiorio Barbara
    - The Summoning di Kelley Armstrong
    - Il demone di Sherlock Holmes. Storie di ossessione e di omicidi di Grann David
    - Esbat di Lara Manni
    - La macchina della morte. Notize da un mondo in cui le persone sanno di che morte morire
    - I Vermi conquistatori di Keene Brian
    - Il sentiero di legno e sangue di Tarenzi Luca
    - Intime Promesse di Thomas Sherry
    - La casa sull'abisso di William H. Hodgson
    - Cella 211 di Francisco Pérez Gandul
    - Il Ghigno di Arlecchino di Adriano Barone
    - La morte di Venere di Santos Care
    - Dentro Jenna di Pearson Mary E.
    - Elfo per metà di Capaldi Valentina
    - Abarat di Barker Clive
    - Voglio vivere prima di morire di Downham Jenny
    - Se l'amore non basta di Larkin Allie
    - Nodi al pettine di Murail Marie-Aude
    - Lovebook di Sparaco Simona
    - Cinder di Marissa Mayer
    - La Vendetta del Diavolo di Joe Hill
    - Il bacio della sirena di Tera Lynn Childs
    - L’Angelo della Notte. La Via delle Tenebre di Brent Weeks
    - Il diavolo custode di Philippe Pozzo di Borgo
    - Remember di Vania Previte

    Giuro che ho letto molti più libri! Però non facevano parte della lista.... >.< Dai, sono a 10 e Marzo è appena incominciato! Posso farcela.... Forse..... Ma voi come siete messi?!

    venerdì 2 marzo 2012

    Volevo smettere ma a certe cose non si può resistere!

              Miei cari lettori! Oggi la vostra impavida Naia affronta, ancora una volta, i pericolosi intrighi del web per portarvi gli ultimi aggiornamenti!!

              Una nuova minaccia rischia l’estinzione delle Bloggers! A quanto pare, una figura incappucciata, si aggira strisciando per le bacheche delle giovani e si insinua con abilità nei discorsi. Non sappiamo con certezza quale sia il suo scopo ma crediamo che il suo intento sia quello di minare la sanità mentale delle giovani, in modo da poter conquistare il mondo cibernetico! Che sia lo stesso individuo che l’altro giorno mieteva vittime con un articolo tremendo?! Vi terrò aggiornati per eventuali sviluppi…

              La Dottoressa Moncheologea, notissima Archeologa, specializzata in reperti Libreschi, mi ha fatto saltare all'occhio, che dei predatori di tesori, si sarebbero appropriati di un preziosissimo reperto, ribattezzato come il Santo Green, destinato ad una collezionista e proprietaria di un grosso museo prestigioso, Librerium. Non si hanno ancora notizie certe in merito, ma la Polizia mi ha assicurato che stanno facendo il possibile per ritrovare il reperto.
              A nome dei tutti posso dire che se non lo ritrovano intero e al più presto, gli sguinzaglio dietro i terrificanti Zombloger! Creature pacifiche ma all'occorrenza armi instancabili e rigidissime.
              Voci di corridoio, mi informano che la Direttrice di Liberium è attaccata ad un sacchettino di carta perché pare sia entrata in iperventilazione e che questo metodo, la aiuti a riprendere la calma. Mi informano inoltre che il Dottor Valiumstrong stia andando a farle una visitina per controllare che sia bene. Cara, ti mando un abbraccio e ti auguro buona fortuna! Le scommesse in merito sono aperte!!!

              Solo per voi, oggi vi porto all'orecchio una notizia incredibile! Mentre ero sotto copertura, ho visto aggirarsi zampettando qua e la, una coppia ben poco assortita. Una giovane donzella dalla folta chioma corvina, si aggirava con fare sospetto alle spalle di un uomo stangone ma grassoccio  d’altri tempi, con i capelli Sale e Pepe, con rughe che sembrano dighe, con un emiparesi che gli “dona” un sorriso perenne e con una gran passione per i bambini (possibilmente grassottelli, perché quelli troppo magri sono difficili da digerire). No signori miei, non siamo parlando della Bestia (ormai invecchiata e divorziata dalla ormai vecchia Bella – che bella non è più - ), ma ben si, del nostro amato Babbo Natale! Su su non fate quelle facce, come pensate che possa essere ormai quell’uomo dopo anni e anni di schiavizzazione?! Beh, la giovane misteriosa è ormai molto che lo insegue e il povero Babbo, che si è accorto della sua presenza, sta pensando di assumere delle guardie del corpo.
    Come andrà a  finire questa Love Story alla Picasso?!
    Beh, rimanete con le orecchie aperte!

    La vostra Naia adesso parte per una nuova ricerca, a presto fanciulli miei!!

    Con affetto,
    Porti Naia

    Si Ride, si scherza ma alla fine si cresce

    Oggi stavo girando nella bacheca del Blog e sono andata a leggere il post di Katiu. Si parlava di Adolescenza ormai andata via. Mi sono fermata a pensare e mi sono resa conto che ormai non sono più una ragazzina. Beh, non sono una donna vissuta eh, ho solo 21 anni! Però, non posso nemmeno più considerarmi adolescente. Quando mi giro, mi accorgo di quanto tempo è passato e da quanto sono cambiata io. Me ne accorgo principalmente quando vedo mio fratello di quasi 8 anni, che ho cresciuto come se fosse mio figlio… Mi rendo conto del tempo che passa quando lo guardo giocare con la WII, io che alla sua età giocavo con il GameBoy Color! Forse il colpo di grazia l’ho ricevuto quando ho lasciato la scuola per incominciare a lavorare… lì ho detto addio alla ragazzina che ero e ho salutato con timore la donna che mi stava venendo incontro. Per l’anagrafe io ho quasi 22 anni ma me ne sento molti di più. Forse diventare grandi significa anche questo, sentirsi più di quello che in realtà dovresti.

    giovedì 1 marzo 2012

    WWW Wednesday #8

    Lo sapete già, quindi non metto il dito nella piaga >.<
    Partiamo subito con le consuete domande!


    -What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)

    -What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
    -What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


    -What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
    Questo libro è nella mia libreria già da molto. Dopo mesi ho iniziato a leggerlo.... Speriamo bene!!

    -What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
    Un libro strepitoso! Lo consiglio a tutti quanti, tra un pò pubblicherò la recensione ^^

    -What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)
    eh..... mistero!!!!!!!!! >.<