giovedì 28 giugno 2012

La Signora delle Vespe e il Commissario

Titolo: Continuum - Il soffio del Male
Autore: Gianfranco Nerozzi
Pagine: 480
Prezzo:9,90 
Trama: Vigilia di Natale, colline bolognesi. Nella cripta di una chiesa sconsacrata, vengono ritrovati i cadaveri di cinque uomini. Le vittime sono state crocifisse e, all’interno della loro bocca, sono state inserite alcune larve di vespa. Un macabro rituale o uno spietato regolamento di conti, dato che quegli uomini erano criminali della zona? È questa la domanda che tormenta il commissario Francesco Negronero, cui viene messa a disposizione una squadra speciale alle sue dirette dipendenze per risolvere il caso. L’unico indizio, però, è un altro terribile atto di sangue, avvenuto in Sicilia quasi trent’anni prima: il massacro di un’intera famiglia mafiosa, diventata famosa come la «Strage di San Valentino». Ma in pochi sanno che, pure in quell’occasione, il capo famiglia era stato trovato crocifisso e che, nella sua bocca, era stata rinvenuta la larva di una vespa…
Tre anni dopo, Bologna. Una giovane donna appena arrivata da Città del Messico viene fermata all’aeroporto dalla polizia. È in evidente stato confusionale e, tra le braccia, stringe un neonato. Morto. Prima di entrare in uno stato catatonico, la donna pronuncia poche parole apparentemente senza senso. Ma non per il commissario Negronero: dopo anni di indagini infruttuose e mosse azzardate che hanno compromesso la sua reputazione e la sua carriera, quello è il primo lampo di luce nelle tenebre che circondano un’organizzazione criminale potentissima, eppure invisibile. Ossessionato dalla ricerca della verità, Negronero si lancia quindi sulle tracce di un nemico inafferrabile e spietato, pronto a sacrificare tutto, anche la sua stessa vita, pur di fermarlo. Tuttavia ben presto scoprirà che quel nemico non è soltanto un criminale geniale. È il male assoluto.



Scarabocchio: Dopo due settimane finalmente ho finito questo libro!
Ho passato giorni a immaginare come avrei affrontato questo argomento ma adesso che lo faccio, mi sono dimenticata tutto.
Vorrei spendere un paio di parole per l’Autore. Nella postfazione, capitolo spesso inutile che spessissimo nemmeno leggo, ho trovato parole che mi hanno fatto sorridere e mi hanno “addolcito” l’animo acido (che mi era venuto leggendo la fine del racconto).
Spesso gli Autori, ringraziano tutti in maniera asciutta e noiosa.
Lui invece è stato spiritoso e personale, "[...] Ma per tagliare la testa al toro ci scusiamo lo stesso. E così stavolta faccio anch'io: chiedo venia, cospargendomi la testa pelata di cenere. [...]", ridevo come una demente! Questo approccio gioca a suo favore.

Passiamo al libro.

La trama di “Continuum” mi aveva incuriosito moltissimo perché io sono particolarmente attratta dalle storie crude e crudeli ma sono anche molto scettica perché spesso, queste qualità in realtà non ci sono.
Il Commissario Negronero, ci porta per mano nel mezzo di un’indagine tanto cruda quanto inverosimile.
Nuove droghe, bambini morti, vespe assassine, maschere di teschi, morti spaventose…. Questo è il mix micidiale che ci viene proposto e devo dire, lo approvo senza proferir verbo. Fin dalle prime pagine ho provato curiosità e gioia per quello che avevo tra le mani. La lettura, per quanto fosse rallentata dal carattere piccolo, procedeva senza intoppi, perché aspettavo con febbrile trepidazione il “botto”…. Che però non c’è stato.
Le indagini procedono seguendo un disegno che a noi lettori non viene spiegato. Dobbiamo scoprirlo con gli indizi che ci vengono forniti, fino a quando…… il cattivo muore. Così, di punto in bianco, senza nemmeno far sforzare troppo il Commissario…. Perché?!? Questa domanda mi frulla in testa da parecchio, ventimila capitoli per divagare e uno (forse anche meno) per far finire tutto, facendoci “mordere aria fritta”. Il libro già è un mattone, si potevano spendere parole in più, no? Insomma, il pezzo forte è proprio quello, perché togliercelo? Non me lo sono gustata… Il peggio però non è questo. In sé, un finale veloce, per quanto possa far innervosire una come me, potrebbe essere apprezzato da altri.
Se però fosse questo il finale.
Ebbene si ragassuoli, il finale non è tra quelli classici dove il buono spara il cattivo e tutto si risolve. Già da metà libro si capisce che il lieto fine non esiste ma quello che ho trovato negli ultimi dieci capitoli, è tra le conclusioni più assurde e (a parere mio) mal combinato. Non per ricoprire il ruolo della solita Stronzetta incontentabile ma se incominci in un modo, non puoi finire con altro. Faccio un piccolissimo SPOILER per far capire il perché della mia affermazione, se però non lo volete sapere, tranquilli, lo coprirò in modo che non lo leggiate inavvertitamente. Dicevo, se incominci con un’indagine normalissima, non puoi tirar fuori negli ultimi capitoli, dopo la morte del cattivo, il soprannaturale! Non ci azzecca manco lontanamente e dà l’idea di un’aggiunta dell’ultimo minuto per giustificare il titolo del libro.
Detto questo, non mi sento di sconsigliarlo, io alla fine l’ho apprezzato (anche con i suoi difetti), però ocio… Il finale potrebbe deludervi un po’.

Dopo questa recensione alla “Pecora Nera”, posso ritirarmi nel mio angolino accaldato e appicicaticcio e aggiornare tutto!

mercoledì 13 giugno 2012

W.W.W. Wednwsdays #14


Rieccomi in pista pronta a proporvi le letture vecchie e future :D
Le domande sono sempre le stesse...

 -What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
Ringrazio la Casa Editrice Tre60, che mi ha permesso di incominciare a leggere questo pauroso libro in anteprima... Devo dire che anche se non sono ancora a pagina 100, mi piace!!

-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
Anche qui ringrazio la Mondadori (collana Chrysalide) per avermi mandato questo libro. Troverete qui la mia recensione ^_^

-What do you think you'Il read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)
Gli impegni con le C.E. prima di tutto... quindi, posso dire senza indugi, che la mia prossima lettura sarà questa:


 Voi? Cosa leggerete? Cosa state leggendo? Cosa avete appena finito?

martedì 12 giugno 2012

Universi paralleli...

Titolo: Multiversum
Autore: Patrignani Leonardo
Prezzo: € 13,60
Pagine: 341
Trama: Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.

Scarabocchio:  Sinceramente non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro. Qualcuno diceva che era bellissimo, altri invece che era parecchio bruttino... La trama sinceramente era interessante e visto che ne avevo la possibilità, gli ho dato l'opportunità di "convincermi".
Alex e Jenny si parlano telepaticamente da qualche anno e quando riescono finalmente a comunicare senza provare dolore, decidono di scoprire se tutto quello è frutto della loro immaginazione o meno. Parte così la loro storia, una lotta contro il tempo, una corsa verso la loro salvezza.
I due ragazzi scopriranno che vivono in mondi paralleli e che le loro capacità, sono doti che permetteranno solo a loro di sopravvivere ad un'imminente catastrofe.
Parlare di universi paralleli è sicuramente tra le cose più affascinanti e anche quelle più difficili. Non sò voi ma io ho sempre immaginato/sperato in questo e fantasticare sull'argomento, mi riempie di gioia. Certo è, che per quanto un libro possa essere inventato, ci devono essere dei punti "studiati", in modo da rendere la fantasia un guanto che calza a pennello con la realtà.
L'inizio del racconto mi ha preso moltissimo. I problemi che avevano nel comunicare, la decisione di vedersi, le bugie per incontrarsi... Tutto molto poetico e romantico. Il dubbio però è sorto dopo, quando è arrivata la necessità di avere delle risposte. Non solo le pretendevano i protagonisti ma anche io, da "esterna", mi domandavo dove volesse andare a parare.
Le idee cerano ma le risposte no. Più andavo avanti e più mi chiedevo "Perchè??". L'uccisione della bambina, il viaggio nei vari mondi, l'elettroshock, la catastrofe, i loro poteri.... Un'accozzaglia di idee (e molte altre) che non hanno risposto a nessuna delle mie domande... Anzi, mi hanno messo in testa una tale confusione che ancora adesso non so districare. Certo, questo è il primo di una trilogia (sinceramente mi chiedo come si possa continuare...) e forse le risposte arriveranno dopo ma se in 341 pagine, mi sono venuti solo dubbi, cosa succederà con il secondo? 
Sono indecisa se considerarlo bello o meno. Da una parte mi sono immedesimata nella storia, anche perchè parla di una Milano che io vivo tutti i giorni (ebbene si, Piola, Corso Buenos Aires, Viale Gran Sasso e l'Università li vedo tutti i giorni...), dall'altra però mi sono ritrovata nel centro di un uragano che mi ha rallentato molto nella lettura e non me l'ha fatta godere come avrei voluto. Questa cosa mi spiace un sacco. 
Non mi sento di sconsigliarlo ma non posso nemmeno dire che è un libro fantastico... Ci sono delle pecche che personalmente mi hanno rovinato la magia.

lunedì 4 giugno 2012

Le Muse

Titolo: Muses
Autore: Francesco Falconi
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 320
Trama: Quando scappa da Roma diretta a Londra, coperta di tatuaggi e piercing, Alice sente che la sua vita potrebbe cambiare per sempre. Ha appena scoperto di essere stata adottata, ma per lei questa notizia è quasi un sollievo. Cresciuta con un padre violento e una madre incapace di esprimere il proprio affetto, ora Alice deve scoprire le sue radici e l’eredità che le ha lasciato la sua vera famiglia.
Decisa, risoluta, ribelle, è una violinista esperta ed è dotata di una voce straordinaria. Ed è proprio questa voce a guidarla verso la verità: le antiche nove Muse, le dee ispiratrici degli esseri umani, non si sono mai estinte.
Camminano ancora tra noi. I loro poteri si sono evoluti. E Alice è una di loro.
La più potente. La più indifesa. La più desiderata da chi vorrebbe sfruttarne gli sconfinati poteri per guidare gli uomini, forzarli se necessario, fino alle conseguenze più estreme.
Ma un dono così può scatenare l’inferno.
E sta per accadere.

Scarabocchio:  Mi spiace dover distruggere “un mito” ma io forse sono una delle rarissime persone che hanno apprezzato poco Muses.
Francesco Falconi è uno scrittore bravo, nulla da ridire. A parere mio, è riuscito a rievocare immagini di luoghi che io non ho visto e ha avuto una fantasia decisamente geniale per quanto riguarda la Trama del libro. 
Siamo ormai abituati a vedere personaggi sempre buoni, con un cuore gonfio di amore, Protagonisti all’orlo del diabete, che spesso devono essere salvati come Gentil Donzelle, dove l’uomo fa l’uomo duro e puro e la donna…. Beh, sta lì a guardare, facendosi mille viaggi mentali.
In questo libro (fortunatamente non è l’unico), la protagonista – Alice – è l’esatto opposto… Forse anche troppo.
Alice è una giovane ragazza che ha passato un’infanzia difficile, con una famiglia brutale e apatica e una vita sentimentale priva di affetto e alimentata dalla paura e la solitudine. Tra tutti i suoi problemi, l’unica cosa che gli dava conforto, era l’Angelo Oscuro, una presenza che si faceva viva solo quando le cose si mettevano male… ma chi era? Solo a metà libro lo scopriremo.
Fino ad allora, mi sono dovuta confrontare con un personaggio a dir poco particolare. Alice è una di quelle persone che prenderei a schiaffi se me la trovassi davanti, non tanto perché io mi diverta (no beh, un po’ si XD) ma per il fatto che io i prepotenti acidi non li tollero.
Creare un personaggio scontroso è giusto, soprattutto se è il protagonista, dato che, come dicevo prima, questo fattore è diventato ormai raro. Questo però non vuol dire che si deve per forza esagerare. Falconi a parere mio, ha forzato troppo questa parte, creando così un personaggio poco veritiero e situazioni al limite dell’allucinante. In quasi tutto il libro, Lei era quella dalle risposte fredde, sgarbate, fuggiva, non si fidava, era vittima di tutto…. Una gran confusione. Solo alla fine l’ho rivalutata, e chi ha già letto il libro, mi odierà un po’ per questo. Il finale (decisamente imprevedibile) è stata la cosa che più ho gradito, anche se qualche dubbio mi è venuto. Se già sapeva cosa sarebbe successo, perché non ha fatto nulla per cambiarlo? Questo fattore (unito al passaggio dei poteri), mi ha messo curiosità per il seguito, che attenderò con semi trepidazione.
Passiamo in sé alla storia. Mi è piaciuta, anche se è abbastanza strana. Non si spendono certo troppi particolari ma nel complesso è tutto abbastanza chiaro. L’idea c’è, adesso vediamo come la porterà avanti… Sono un pò diffidente, lo ammetto, ho faticato comunque a leggerlo perchè per quanto fosse interessante l'idea, in certi punti la noia aveva il sopravvento. Continuare a raccontare una storia comunque complessa come questa, si rischia di creare solo una grande confusione... Bah, sperem