venerdì 24 ottobre 2014

COMUNICAZIONE


19 ottobre 2011 - 19 ottobre 2014

Sono tre anni che gestisco il mio angolino. 
Tre anni che parlo di libri, di storie e di me. 
Tre anni che vado avanti tra alti e bassi.
Tre anni che cullo la mia passione per la lettura.
Tre anni che cerco rubriche nuove e simpatiche.
Tre anni che cerco di essere al di fuori dal gruppo (per quanto possibile) perché sono approdata qui per un motivo diverso da tanti altri. 
Sono tre anni che mi muovo in base alle attenzioni che devo dare al mio Angolino ma per la prima volta, mi sono dimenticata che sono passati tre anni. Ho scordato il compleanno... Dimentico i giorni delle rubriche, rincorro le idee e arrivo in ritardo a qualsiasi programma. Così, dopo tre anni, dico BASTA

Per qualche mese (ma potrebbe essere molto di più), mi ritiro, perché sono stanca di mettere energie in cose che mi fanno stare più male che bene. 
Sono dispiaciuta di non trovare più commenti di chi passa, anche se so che c’è chi legge. Sembra una cosa un po’ assurda ma per essere anche solo un po’ felice, mi basterebbe vedere un + ogni tanto ma, sembra quasi che nessuno abbia molto tempo da dedicarci. Sono stanca di dover discutere con gli altri per ogni cosa che penso, come se fossi la solita pecora nera del gruppo. Sono stufa di essere giudicata da chi si sente il re del mondo perché io “non sono” o “non faccio” come molti altri ma soprattutto, sono demoralizzata dalla piega che prende il mondo della lettura e non parlo solo delle vendite dei libri…. 

Oggi sono uscita da 16 gruppi che trattavano libri. 
Luoghi dove lo sport principale era quello di denigrare altre persone che leggevano cose diverse dalle loro.

Sono stanca, sono stufa, sono più concentrata su quello che alla fine non riguarda questo posto. 
Amo leggere, amo poterne parlare con chi mi capisce ma non riesco più a farlo qui. Non trovo un riscontro con quello che dico perchè parlare da sola alla lunga mi fa sentire pazza. 
Non ho mai fatto nulla con l'intenzione di avere un rientro, non punto ad essere tra i "Blogger pilastri" come altri ma non sono nemmeno qui per parlare con me stessa e basta.
Nel mio Angolino posso indubbiamente far rientrare esperienze molto belle che ancora oggi mi accompagnano ma, sono anche molte le difficoltà che incontro e troppe le persone cattive. 

Tornerò, prima o poi, quando le cose dentro di me saranno cambiate. Fino ad allora, il massimo che farò, sarà quello di ciarlare sulla pagina di FACEBOOK

Mi spiace
Red Kedi

lunedì 20 ottobre 2014

Rosso Placebo

Titolo: Rosso placebo
Autrice: Federica Forlini
Prezzo: € 0,99
Pagine: 232
Trama: Tordemma non è una città come le altre; nuove forze oscure minacciano i precari equilibri tra esseri umani e demoni, portando entrambi verso un inevitabile baratro.
In un mondo tetro, freddo, che non ha molto da offrire salvo una tiepida speranza, Violet, da sempre alla ricerca dell'amore incontrerà Alan: un maledetto; un vampiro. Guidata da un sentimento annientante, travolgente, dilaniante, la ragazza gli darà il suo sangue per salvarlo. Per strapparlo alla morte certa che minaccia costantemente ogni singola creatura, in attesa che si compia la profezia.
Che ruolo avrà La Madre negli inquietanti avvenimenti accaduti a Tordemma? Chi scamperà alla furia del giustiziere e del suo flagello? E soprattutto: quale sarà il significato del ciondolo a farfalla, così vicino a Violet da illuminarsi ogni volta che si lascia succhiare dal vampiro?

Scarabocchio: Violet è una ragazza che si veste di nero e vive la sua vita rinchiusa in casa con una madre carceriera e un padre inesistente. 
Un giorno, grazie ad una compagna di scuola riesce ad uscire e da quel momento la sua vita cambia. Si innamora perdutamente di un ragazzo di cui non conosce nemmeno il nome, i genitori vogliono separarsi, troverà finalmente la libertà e scoprirà che i vampiri esistono veramente. 
Qual'è però il segreto che incombe su Tordemma? 

Violet è una ragazza triste. 
Non ha mai realmente vissuto una vita sua e anche quando non ci saranno più le imposizioni della madre, continuerà a vivere come prima, credendo però il contrario. 
Questa storia vorrebbe raccontare di un'amore forte, dove una donna si sente di dare tutto per uno scopo e non farsi privare di tutto e basta. Dovremmo vivere insieme a lei una relazione piena e totalizzante, dove Lui infine cambia. Dovremmo soffrire vedendola che pian piano si spegne e lui invece che si rianima ma no, io non l'ho vissuta. 
Come ho detto a Federica in privato, ci sono troppi concetti sottintesi ma non realmente comprensibili. Troppe domande a cui non sono riuscita a dare risposta e pensieri (sopratutto di Violet) che sono così dettagliati da risultare pesanti e noiosi. 
Trovo che si sia soffermata più del necessario su molti pensieri di Lei e non abbastanza sui dettagli di ciò che la circonda. Il che è un vero peccato perchè la base della storia è molto promettente. 
Mille altre domande e mille altri dubbi affollano la mia testa. Ci sarebbero volute altre duecento pagine per spiegare il dramma che si svolge e l'intensità di certe affermazioni. Ci sarebbero voluti più capitoli per parlare della Madre e degli altri vampiri (invece ci sono solo cinque capitoli per 232 pagine O.O).
Federica, scrive molto bene ma il libro (sempre e solo a parere mio) avrebbe bisogno di molto altro lavoro perchè non posso arrivare alla fine e avere ancora così tante domande, non posso chiedere a Lei di dovermi spiegare tutto. Non posso proprio, perchè secondo me vuol dire che non si è riusciti nel proprio intento. 

In tutto questo però, voglio dire anche che mi è piaciuta molto l'originalità della storia. 
Sfortunatamente però, non mi sento di consigliarlo a cuore aperto.