venerdì 28 agosto 2015

Alice from Wonderland

Titolo: Alice From Wonderland
Autore: Alessia Coppola
Pagine: 279
Prezzo: €9.90 Amazon
Trama: Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland? 
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia? 
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto. 
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile. 
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile. 
Sottomondo non è mai stato così sopra. 
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta. 



Scarabocchio: Parliamone. 
Ho sviluppato un'ossessione per Alice da qualche anno e sono sempre alla ricerca di un testo che tratti la sua storia. Non importa quanto venga stravolta, tanto si sa che a Wonderland tutto è concesso. 

Alice questa volta è fuori dal suo mondo, cresciuta e senza memoria. 
Perchè non ricorda le sue origini? Perchè si sente sempre smarrita e diversa? Perchè si sente... "matta"? 

Ho letto questo libro con la paura nel cuore. 
Conosco Alessia e ho una buonissima opinione di lei ma cosa sarebbe successo se questa lettura non mi fosse piaciuta? Come avrei potuto dirle che non era riuscita ad esaudire le mie aspettative? Certo, questa storia non è nata per me ma abbiamo condiviso molte chiacchiere e sogni riguardo a questi personaggi e so che comunque, un pò di delusione in lei sarebbe nata. 
Oggi invece, posso dire che è una bellissima storia.

Ho amato ogni singolo personaggio ed ogni intreccio creato.
Il Cappellaio e la sua gelosia, il Bianconiglio e la sua passione per la scienza, i Gemelli con le loro discussioni sul fatto di chi sia il migliore, lo Stregatto in ogni sua forma (è inutile, lo amo a prescindere e poi qui è un figonzo come piace a me), il Brucaliffo ed il suo demone interiore... stranamente anche Alice si è meritata un pò di ammirazione ma non quanto gli altri. Sempre coerente con il personaggio creato da Carroll e riproposto dalla Disney, Alice rimane un personaggio sciocco, frivolo e a tratti fumoso. In questo racconto è ormai donna ma non perde del tutto quei tratti. 

Ho apprezzato il modo in cui sono stati portati in vita i personaggi. 
Non ci sarei mai arrivata e questa cosa mi ha fatto un sacco piacere perchè sono stata presa ala sprovvista, anche se mi sarei aspettata un'incontro più difficile con le Sorelle Fox, cosa che invece è stata troppo veloce in entrambe le volte ma comunque apprezzabile. 

Ho apprezzato ma non del tutto, il finale.
Ovviamente non posso dirvi cosa succederà ma lasciatemi dire che anche se finisce bene e lascia spazio alla speranza di rivedere tutti insieme, ci sono rimasta un pò male quando Alice ritorna dallo specchio. Avrei preferito qualche riga in più in modo da capire meglio il "perchè". Però ripeto... lascia spazio alla speranza!

Come ho detto sopra, amo lo Stregatto. 
Nella copia in mio possesso c'è anche uno spin-off dedicato interamente a lui ed alla sua bella Mirea. Tralasciando la scintilla di gelosia per lei, ho comunque apprezzato queste pagine e ho sentito dentro il dolore e la vergogna per quelle orecchie feline che sono rimaste quando è arrivato nel mondo umano. 
La storia con Mirea invece è una solfa diversa... mi è piaciuta l'idea di non renderla umana (e io amo quel genere di creatura) e sono contenta che non sia morta ma non sono riuscita ad entrare in sintonia con la loro relazione. Questa volta mi spiace dirlo ma gli avvenimenti sono stati raccontati troppo velocemente... vero che non è una storia ma solo uno stralcio di vita, però sento che lo Stregatto è un personaggio passionale e quelle pagine non gli rendono giustizia.


In sintesi però, LEGGETELO. Ne vale la pena.

lunedì 24 agosto 2015

Io, però...

Titolo: Io, però...
Autore: Rosa Santoro
Pagine: 130
Prezzo: € 9.89
Trama: Quando Margherita raggiunge Roma, partita dalla sua provincia, bella giovane e ancora un po’ troppo ingenua, si ritrova a posare per un fotografo conosciuto per caso. Gli appuntamenti si susseguono con lui e durante i suoi viaggi per incontrarlo. È consapevole del gioco al quale si sta sottoponendo. Sarà per lei una sfida contro i pregiudizi della morale piccolo borghese e provinciali. Le sue pratiche e azioni sessuali si spingono oltre ogni probabile immaginazione, scopre di essere una calamita per gli uomini di ogni età. E il piacere aumenta quando la pagano. “Io, però…”, si pone come una provocazione sottile, che va oltre il semplice romanzo erotico. 

Scarabocchio: Non so bene come iniziare questa Recensione. Dopo un mese dalla lettura del libro, non trovo le giuste parole per descriverlo ma devo armarmi di coraggio e farlo. 

Ci siamo abituati a vedere nelle librerie molti romanzi erotici. Il più clamoroso è "Cinquanta sfumature" che tutti ben conosciamo anche se magari non l'abbiamo letto ma non è sicuramente l'unico. 
Rosa Santoro ha deciso di prendere un argomento ormai comune e portarlo ad un nuovo livello. 
Ambizione molto pericolosa e alla portata di pochi ma intrepida e avventuriera, ha voluto condividere con il mondo questa suo libro. 

Tra le prime domande che mi sono posta, sicuramente svetta un grosso "Perchè"
Lo stile di scrittura vuol essere poetico e ricercato, fatto sopratutto dei sentimenti di Margherita e poco descrittivo del resto. I vari personaggi ed i luoghi risultano fumosi mentre le scene erotiche hanno il privilegio di farla padrona. 
Quando ho letto la trama, mi sono immaginata una storia delicata e viva, un pò come una rosa morbida dai colori decisi... Invece ho trovato ben altro!

Qualcuno di voi forse saprà che io non sottolineo MAI i libri che leggo. Non sono alla ricerca di frasi particolari o di errori grammaticali ma questa volta ho dovuto fare un'eccezione. Con l'aiuto del mio Adorato, ho passato intere mattine a leggere, sottolineare e ridere come se non ci fosse un domani. 
Se per il dannato Mr. Grey ho passato ore a stupirmi per il linguaggio un pò rude... 


con Margherita ho passato tutto il tempo a ridere e ad interrogarmi sulla scelta di certe parole. 

"E mentre guarda cosa fa, si eccita come un'egiziana."

"fino a massacrarsi il canale venato."

"Le chiese dei fidanzati avuti, dello stato interiore e da quanto tempo non assaggiava del vino o del lette riscaldato."

" Le regalò nel germe un pò di freddo con dei soffi d'alito e della salvia mucosa di caffè."

"Le piaceva sentirsi un'amante dogliosa, martirizzata e gongolante."

"non sapeva se seriamente ma resta che provò a sedurre la situazione."

"Scivolò il pene sul petto, sbattendolo come una mano per tossire su quelle sinuose forme e incespicando il sedere di botto improvviso."

"Da quel vulcano usciva del vapore acqueo che sgocciolava giù per la polpa destra del gluteo e solleticando leccava per le vie." 

Questi sono solo alcuni esempi che abbiamo trovato nel corso della storia. Come definirli? 
Inutili? Altezzosi? Ridicoli? Oppure avvincenti, Poetici, Ricercati... Quello che posso dire io è che sono sicuramente Troppo perchè non sono entrata in contatto con nulla. Margherita mi è risultata una ragazza frivola che vuole fare la donna raffinata senza riuscirci, un personaggio privo di amor proprio e non certo libera come vorrebbe far credere. Gli altri personaggi poi sono quasi del tutto inesistenti, presenze incorporee che impariamo a conoscere solo in base alle loro perversioni.
Vengono inoltre usate metafore che dovrebbero aiutare la lettura ma che invece la affaticano... "eccitarsi come un'egiziana", "godere internamente come una sultana matura", "geme come una signora elegante", "gola del giardino", "come una Penelope in goduria", "profumo di petali di orchidee" (che per inciso, non profumano), "e puzzi pure di crisantemo"... insomma, ad ogni due righe c'era un fiore a descrivere una particolare scena o altri modi che mi rallentavano perchè mi chiedevo continuamente cosa volessero dire. 
Altra pecca (e sicuramente non l'unica) è che non si capisce mai bene chi sta parlando o da chi viene raccontata una situazione. Margherita? Oppure uno dei suoi amanti? Bisogna rileggere più volte per capire e se nemmeno così si riesce, si va a tentoni. 

C'è però una cosa che stupisce. Il finale.
Non l'ho comunque apprezzato in maniera totale ma è sicuramente sorprendente rispetto a tutto il resto. 

In sintesi, devo dire che non mi è piaciuto. 

lunedì 10 agosto 2015

I Racconti del Regno. I Confini di Trisa


Titolo: I confini di Trisa

Autore: Cristiano Ciardi
Pagine: 339
Prezzo: € 14,50
Trama: La storia ruota intorno al personaggio principale, Efero, un soldato scelto tra gli altri per guidare il popolo, un prescelto per destino e capacità e da tutti riconosciuto come tale. Il romanzo narra dell’intreccio tra il percorso interiore di Efero e ciò che accade nel Regno, in un tempo di mutamenti oscuri, che porteranno il protagonista a prendere decisioni scomode, talora impopolari, e ad affrontare l’insidia di uomini potenti, determinati a sottomettere il popolo con la paura e il pregiudizio.
Nel suo viaggio incontrerà personaggi che faranno scelte e compiranno azioni, adeguandosi agli eventi o contrastandoli, fino a trovare in lui o un esempio da seguire o un nemico da abbattere. In questa crisi profonda, che mette in luce la vulnerabilità del Regno e degli stessi uomini, cruciale sarà il ruolo di altre creature, fiere feroci dotate di straordinaria intelligenza e socialità, che con la loro presenza porteranno scompiglio nelle scelte, dubbi di coscienza, ma anche una rinnovata saggezza. "I Confini di Trisa" è un romanzo sui dubbi delle persone umili e sull'arroganza del potere, dove è il legame tra la natura e le emozioni a rendere veri gli esseri umani e tenaci le loro azioni.

Scarabocchio: Premessa. Vorrei spendere due parole verso l'autore del libro.
Credo sia giusto e doveroso fare le mie più sentite scuse all'autore perchè, aspettava la mia recensione da molto tempo. Potrei dar voce a mille fattori che mi hanno portato a tardare così tanto ma il concetto non cambia; sono in ritardo. Quindi lo dico anche qui. Mi dispiace.

Detto questo, sono felice di aver avuto la possibilità di leggere questo primo libro.
Cristiano scrive in maniera praticamente impeccabile ma anche in modo un pò... pesante. Ho apprezzato ogni sua parola ma l'ho letto con incredibile lentezza. Niente paroloni difficili da pronunciare ma chissà come la storia pretendeva una certa lentezza per poterla assaporare e comprendere fino alla fine.

Essendo il primo giustamente non si possono già conoscere tutte le cose ma ho trovato quasi strano che non ci fossero particolari approfondimenti di molti personaggi che incontriamo durante la narrazione. Come se esistesse solo Efero. In compenso i luoghi e la "vita" di questi mondi epici vengono descritti e vissuti come se fossero assolutamente reali.

Una storia comunque piena e viva, fatta di umanità e coraggio. Una storia che ammalia e che prende nel profondo da quasi subito.
Devi inoltre dire che la trama non rende giustizia ma non è un gran difetto visto che a quel punto tutto diventa una scoperta.

Bello ed intenso, un libro con tantissimo potenziale! Chissà quando uscirà il secondo... sarebbe fantastico continuare questa avventura!

venerdì 7 agosto 2015

Le ossa del lago

Titolo: Le ossa del lago
Autore: Rosalba Vangelista
Pagine: 142
Prezzo: € 10.68 cartaceo e € 1.49 ebook
Trama: Ci sono segreti che solo la profondità dell'acqua può nascondere...
Misterioso, delicato, ed a tratti evocativo nonostante la durezza del tema trattato (l' omicidio di un bambino) Le ossa del lago e' un romanzo thriller diverso dal suo genere, dove lo sviluppo della psiche dei suoi protagonisti si scontra con la crudeltà degli avvenimenti della loro vita, facendoci riflettere, profondamente, tra le righe della sua storia, sulle fragilità, le paure, le inquietudini dell'animo umano.
E' una notte di mezza estate quando Jude, una giovane mamma, si suicida sulla riva del lago Silver Lake nel New Hampshire.
In quello stesso lago un mese e mezzo prima viene ritrovato il corpicino senza vita del suo bambino, Marcos, ucciso da un'assassino che non ha ancora un nome.
Al ritrovamento del piccolo partecipa anche Kate, novella poliziotta da poco trasferitasi a Silver Lake da Atlanta.
Kate e' nuova del posto ma non riesce ad accettare l'ingiustizia subita dal piccolo, vuole dare un nome al suo assassino, e forse, vuole anche far pace con se stessa, anche a costo di riaprire ferite e segreti nascosti tra le sponde ed i verdi alberi del lago d'argento...
Lo spaccato di una tranquilla cittadina statunitense visto dagli occhi di Kate, uno sguardo di sofferenza che rispecchia quello dei suoi protagonisti, e che mette a fuoco timori reconditi, pregiudizi e segreti, coi quali, emersi come incubi, ciascuno deve fare i conti. Una “terribile normalità” del territorio fa da contrappeso alla spaventosa soluzione che sta dietro a questo romanzo criminale.

Scarabocchio: Parliamone. Seriamente, lasciate quello che state facendo e sedetevi.
Sappiamo un pò tutti che di Self veramente meritevoli non ce ne sono poi così tanti. Certo, uno può avere una fortuna colossale e aver trovato solo ottime letture ma per chi, come me, se fa una media si ritrova con molti libri poco soddisfacenti... ecco, quando si trova per le meni un libro così, parte la conga per la felicità. 

"Le ossa del lago" è un libro coinvolgente ed agghiacciante. 
Ci troviamo subito immersi nel ciclone delle indagini, dove sono tutti impegnati a trovare l'assassino del piccolo Marcos. Sono alla ricerca di qualcuno dai modi brutali e priva di emozioni, perchè solo una persona di ghiaccio avrebbe potuto picchiare e bruciare un essere innocente. 
Sarà forse stato il vicino di casa ubriacone e solitario? Oppure un forestiero? 
Solo grazie a Kate, una giovane poliziotta appena trasferita, riusciranno a consegnare alla giustizia il colpevole. 

Devo dire solo una piccola cosa. Avevo individuato l'assassino nel giro di due secondi netti ma mi sono divertita un mondo a scoprire il "perchè" di tutto quello. Oddio, divertita è un pò relativo dato che si parla della morte di un bambino ma, seguire le indagini passo per passo è stato veramente soddisfacente. 
Kate poi è fantastica. Spiritosa, orgogliosa del suo lavoro, tenace e un pò mascolina. Una protagonista che non ti fa perdere le staffe ogni due secondi. 
Steve poi... il collega bello e spiritoso, che con il viso felino e la sua bontà è riuscito a conquistarsi la fiducia della ragazza. Una coppia che nasce senza togliere nulla alla storia. Qualcosa di delicato che non pretende i riflettori e che alla fine ci lascia la possibilità di decidere se diventerà qualcosa di più o no. 

In conclusione? L'ho letto in un giorno e ne sono rimasta estasiata. Forse ci saranno un paio di errori di battitura ma nulla di così grosso da esser notato da me. 
Se siete indecisi cosa leggere o se dovete aggiungere un libro al carrello per finire un buono o raggiungere il tetto minimo per una spedizione, prendetelo! 

lunedì 3 agosto 2015

Alone. Il solitario

Titolo: Alone. Il solitario
Autore: Giada Bafanelli
Pagine: 78
Prezzo: € 0,99 
Trama: Dopo aver attraversato la Svezia, il cacciatore di lupi mannari Einar Ivarsson arriva nella piccola e silenziosa città di Falun. Lì viene ingaggiato per uccidere Kirsi, una ragazza che due mesi prima si è tramutata in mannaro, aggredendo due uomini. Ma niente è ciò che sembra, e tra apparizioni misteriose e rivelazioni oscure quanto pericolose, Einar dovrà fare delle scelte difficili che riporteranno a galla il suo passato. 

Scarabocchio: Un piccola storia che potrebbe essere il trampolino per un racconto molto più corposo. 

Einar è un cacciatore di Lupi mannari ed è sempre pronto a sterminarne uno. Dopo una dolorosa perdita, il suo unico scopo è quello di eliminare più mostri che può ma come la mettiamo quando il suo passato torna a fargli una visita? 

Quello che mi è piaciuto di più è la difficoltà di Einar nel decidere cosa fare. 
Ad ogni passo deve prendere una decisione difficile. Ciò che vede è reale? Perchè Lei è davanti a lui? Deve uccidere Kirsi? Perchè non si è ancora trasformata? Cosa deve fare per risolvere il mistero? 

Domande, domande e domande. Nessuno sa cosa si nasconde alla fine del tunnel ma non ci fermiamo a chiedercelo, proseguiamo per vedere cosa succederà. 

Una lettura interessante e coinvolgente, anche se mi lascia molte domande in testa. Perchè Lei è tornata? Cosa succede dopo l'ultimo attacco? Come vive Einar nei successivi due anni? 
Voglio sapere di più, lo pretendo! :D

Se non avete mai letto nulla di Giada, direi che questo è il racconto giusto per iniziare. 
Interessante, emozionante, triste e sorprendente. Si fa leggere nel giro di poche ore ma ti lascia per giorni molta curiosità.