lunedì 29 febbraio 2016

La ragazza di fronte


Titolo: La ragazza di fronte
Autore: Margherita Oggero
Pagine: 174
Prezzo: € 18.50 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Quando era bambino, arrivato a Torino dal Sud, Michele era rimasto incantato dalla bambina che leggeva, seduta sul terrazzino di fronte.

Quando era bambina, tormentata dai fratelli gemelli scatenati, Marta si rifugiava sul balcone per sognare le vite degli altri.

Come una folata di vento che scompigli la quiete del grande cortile che li separa, ora la vita ha rimescolato le carte. Marta è una donna adulta, indipendente e sola, con un solo motto – bastare a se stessi, come i gatti – e un solo piacere segreto: spiare da dietro le tende, al buio, la finestra di fronte. È andata lontano, ha viaggiato e da poco è tornata a casa, in un condominio simile a quello dell'infanzia. Anche Michele si è spinto dove nessuno avrebbe pensato, e ogni giorno per mestiere vede gente che fugge e che torna: guida i Frecciarossa attraverso l'Italia, e in poche ore solca la penisola per poi rientrare nel suo nuovo appartamento e affacciarsi ancora una volta su un cortile.

Fino a quando succede una cosa imprevista, anzi più d'una: di quelle che accelerano il corso dell'esistenza, che costringono a uscire dal guscio protettivo che ci costruiamo, a guardarsi negli occhi.

A quanti di noi è capitato di abitare in un grande caseggiato, di quelli con un ampio cortile di giorno popolato di voci e la sera di luci che rivelano le vite degli altri? Margherita Oggero intesse con sapienza l'invisibile rete di sguardi e traiettorie, di significati e desideri nati tra quelle finestre e destinati a unire, separare, far danzare i suoi personaggi tra le quinte reali eppure poetiche della sua Torino.

Queste pagine sono percorse da una sorta di "leggerezza dolente", da un'ironia che non è mai disgiunta dall'umanissima partecipazione alle sorti di persone autenticamente impegnate a trovare un senso ai propri giorni.

La ragazza di fronte è uno splendido spaccato della storia sociale di una grande città italiana negli ultimi cinquant'anni e insieme una storia d'amore bellissima, veloce, sorprendente.

Scarabocchio: Ultimamente scopro nuovi autori e nuove letture. Devo ringraziare di cuore Zia Laura per questo (no, non è na leccata de culo, giuro! Lo penso seriamente) ma non sempre le sue proposte riescono ad entrarmi nel cuore (tranne i libri di Lorenzo, però questo è un discorso a parte)

"La ragazza di fronte" è stata una lettura un pò sofferta. 
Particolare, a tratti intensa e divertente ma sopratutto vaneggiante ed è la parte che ho mal sopportato di tutto. Ammetto che non avevo nemmeno letto la trama quando è stato proposto e quindi, l'ho iniziato con la mente apertissima, eppure... eppure Mara non mi piace. L'ho trovata una fortezza, un muro talmente tanto duro che il dolore delle sue perdite non mi sono entrate nel cuore. Il rancore per la madre, il dolore per il rifiuto del suo "grande amore".... piccolezze, robine insignificanti anche se poi, pensandoci a posteriori, non lo sono ma dette da lei, si.
Ho apprezzato invece Michele ed il nonno. Una coppia d'amore puro, senza imperfezioni e che dura fino alla fine. Loro sono stati il motivo per cui non posso bocciare questa lettura. Loro sono le colonne portanti di un sentimento che insegna. 

La storia è una sorta di corsa contro il tempo, verso un riavvicinamento di due anime che si erano già incontrate anni prima. Mara e Michele si sono conosciuti ed innamorati quando erano molto piccoli, anche se non si erano mai scambiati una parola. Una scintilla d'amore dolce e profondo che resiste nel tempo, che supera gli ostacoli che la vita mette sui loro cammini. 

Di base mi piace l'idea. 
Sotto sotto sono romantica e sospiro durante certe letture ma come ho detto sopra, Mara è invalicabile e arida di sentimento. Nel senso.... pensa molto a se stessa, crogiolandosi nel sentimento dell'abbandono (il padre poco espansivo, la madre che li abbandona ma non del tutto, l'amore della vita che la molla dopo qualche mese) e non vede gli altri. Vede i suoi fratelli perfetti, senza pensare che magari, hanno anche loro dei problemi. Appena si confidano, sminuisce i loro problemi, pensando che sia solo lei a soffrire veramente... Mara è insopportabile. 

Michele è invece un ragazzo che ha osato sfidare l'infelicità già da bambino e che continua a farlo nel tempo. L'ho apprezzato molto e l'attaccamento per il nonno, che l'ha cresciuto, è commovente e perfetto. 

Il finale, da un lato scontato, mi lascia anche perplessa. Devo essermi persa ad un certo punto perchè nei vaneggiamenti interiori di Mara, non ho visto il maturamento dei suoi sentimenti. Prima passa dalla curiosità, poi dal nervosismo ed infine all'amore nel giro di due capitoli. Mentre per lui, l'amore è palese da subito, per lei è improvviso ma detto come se fosse sempre stato così. Bah.



Libro bonus. Sapete cosa vuol dire? 10 punti per me! 

venerdì 26 febbraio 2016

Tutte le donne di


Titolo: Tutte le donne di: Un uomo e tutte le donne della sua vita
Autore: Caterina Bonvicini
Pagine: 163
Prezzo: € 16 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un mondo: c’è la madre e c’è la sorella, ci sono la moglie, l’ex moglie e l’amante, la figlia adulta e la figlia adolescente. 
Il vuoto che lascia un uomo può diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale, indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l’una all'altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un’inattesa complicità, una solidarietà finora sconosciuta. Forse solo così la lontananza di Vittorio può diventare un’occasione per guardare le cose in modo nuovo. 

In questa commedia ironica e spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può svelare all'improvviso un lato che agli altri sfugge. Caterina Bonvicini torna con un romanzo che è un piccolo capolavoro di stile. Un affresco in cui ogni particolare vive di luci e di ombre. Una storia appassionante in cui l’assenza di un uomo dà finalmente voce alle donne della sua vita.
Tutte le donne di è un libro sull'amore, sulla famiglia, sulle sovrastrutture che la società impone. Perché sentirsi liberi di essere se stessi è una lunga conquista, che può arrivare quando meno te l’aspetti.

Scarabocchio: Questo libro mi è stato raccomandato e la Garzanti mi ha gentilmente mandato la copia per poterlo recensire. Non conoscevo la Bonvicini ma devo dire che è stato un salto nel buio molto piacevole. 

In questo libro troviamo sette donne con diversi ruoli ma con un unico obbiettivo; dominare Vittorio. Lui però, senza dare spiegazioni, scappa la notte della vigilia di Natale, lasciandole brancolare nel buio in modo più o meno marcato. Aleggia tra tutte un grosso punto di domanda ma più che chiedersi una ragione e farsi aiutare nella ricerca, dovranno trovare un nuovo modo di vivere senza l'oggetto della loro ossessione. 

Ho apprezzato più o meno tutte le donne di Vittorio. Ogni capitolo era dedicato ad una di loro e potevo vedere il mondo tramite i loro occhi e sentire le loro ragioni, le loro paure ed i loro desideri. Quello che però ho visto, sopratutto in modo marcato alla fine, è stata la crescita interiore di alcune di loro. 
Ada (ex moglie ed attuale migliore amica) e Cristina (nuova moglie ed ex amante) sono le persone che più cambieranno, quelle che si chiederanno il motivo di anni di guerre quando sotto sotto, riescono a volersi bene. 
Giulia (figlia minore di Vittorio) l'avrei presa a sberle fino alla fine della lettura ma c'è da tener presente che può rappresentare molto bene l'attuale adolescente che "vuole ma non può". Anche in questo caso, un cenno di miglioramento avviene anche in lei. 

Sette donne assolutamente fuori dal normale. Sette donne che devono riscrivere la loro esistenza perchè sono state abbandonate. Sei donne (perchè una si perde e continua per conto suo) che sono da sempre state unite anche quando si facevano la guerra. 

Per tutta la lettura, mi sono chiesta dove si fosse nascosto Vittorio. Mi sono anche chiesta per quale motivo continuasse ad accettare il potere che voleva esercitare la seconda mogli ma alla fine, Vittorio torna per mette ordine nella NOSTRA mente e non nella loro. Torna e ci svela una verità sorprendente e che per quanto possa essere particolare, si adatta a pennello con il suo modo di agire fino a quel punto. 

Insomma, una buona lettura. Scorrevole e divertente che sicuramente consiglierei ad alcune persone ma non totalmente perfetta. 


Ed altri due punti!

mercoledì 24 febbraio 2016

mi chiamavo Susan Forbes - ANTEPRIMA

Titolo: Mi chiamavo Susan Forbes
Autore: Rosalba Vangelista
Pagine: 53
Uscita: MARZO 2016
Trama: "Mi chiamavo Susan Forbes… e avevo diciassette anni il giorno in cui mi suicidai, impiccandomi al grande ramo di quercia nel cimitero di famiglia. 
La mia colpa?
Nessuna, perché amare non porta condanna. Almeno, era questo che credevo fino al momento in cui la mia famiglia non fece uccidere l’uomo che amavo, e il bambino che portavo in grembo, legandomi come un animale alla testiera del mio grande letto in ferro battuto.
Il dolore e l’umiliazione che provai in quel momento li sento ancora adesso, anche ora nel luogo in cui mi trovo.
In questo limbo non vi è alcun suono, alcuna luce, è come fluttuare nel nulla, vedo e sono avvolta nella nebbia… una nebbia densa, fredda, che sa di peccato.
Peccato come quello commesso da me e da Nicolas, peccato come quello commesso dalla mia famiglia, peccato come quello commesso da me stessa, che ho stroncato la vita di una ragazza che credeva che l’amore fosse qualcosa di sacro e meraviglioso."

Susan ha solo diciassette anni.
Susan ha solo una "colpa" quella di essersi innamorata di Nicolas Welles, il giovane prete della sua cittadina, Crawley (la valle dei corvi).
Un amore clandestino che li porterà alla morte, e che Susan da un limbo ultraterreno, racconterà attraverso le pagine di questo diario di dolore...

Scarabocchio: Ho conosciuto Rosalba tramite il suo romanzo d'esordio (Le ossa del lago) e mi era piaciuta così tanto che alla fine, mi ha quasi adottato. Oggi, dopo un anno da quell'incontro, sono nuovamente qui a parlarvi della sua nuova creatura... 

"Mi chiamavo Susan Forbes" è un racconto veloce e cupo di una ragazza morta in giovane età. La storia, raccontata direttamente da lei sotto forma di ricordo, ci svela il perchè della sua decisione tanto disperata, quanto radicale. 

Queste cinquantatré pagine, sono state un peso sul cuore.
Ricordi strazianti di una persona che ha commesso il peccato più grande di tutti... quello di Amare. Susan rimane folgorata dagli occhi del giovane Prete Nicolas e la cosa è reciproca ma assolutamente impossibile ma si sà, l'amore è cieco e avvolti dalla nebbia, cedono e si vivono fino all'arrivo di un'innocente bambino. Sarà proprio quello a portare la giovane coppia alla fine.
Triste destino avvenuto per mano dei genitori di Lei, troppo aridi di cuore per accettare e gioire per quel sentimento così puro. 

Mi ha fatto rabbia assistere ad una reazione così forte da parte della famiglia. Mi ha fatto rabbia la reazione degli "uomini di casa" e forse ancora di più le parole della donna che avrebbe dovuto comprenderla. 
Susan e Nicolas sono le vittime della cecità, dell'egoismo di chi matte in primo piano  l'apparire. 

Ho trovato straziante la parte dell'aborto (o macelleria dato il periodo e dato il modo in cui viene svolto), fatto in maniera priva di tatto sottolineando il concetto che quel bambino "non doveva esistere". Ho sentito mia la disperazione ed il dolore di Susan. Una madre che non potrà mai essere madre a cui viene scavata via la vita. Un passaggio pieno di sentimenti forti anche se tremendamente tristi. 

Nel complesso, un libro che non avrei cuore di rileggere ma che porterò con me fino alla morte e che consiglio vivamente.

lunedì 22 febbraio 2016

Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo

Titolo: Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo
Autore: Fausto Brizzi
Pagine: 130
Prezzo: € 12.50 cartaceo - € 6.99 ebook
Trama: Le tragicomiche avventure di un onnivoro perdutamente innamorato di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale. Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua "crudele" vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e, chissà perché?, di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor più quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe più corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Le cose vanno bene. Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita?



Scarabocchio: Non sono vegana e non ci tengo ad esserlo ma non ho nessun problema a relazionarmi con chi ha deciso di adottare questo stile di vita. 
Non sono vegetariana come lo è mio padre ma capisco il suo pensiero e lo rispetto non "inducendolo in tentazione". 
Sono in sostanza, principalmente carnivora e mi sta bene così. Detto questo, veniamo al libro. 

Questa è la prima volta che leggo un libro di Fausto Brizzi e non sapevo bene cosa aspettarmi. Ho iniziato proprio con questo perchè mi avevano detto che era spiritoso e sopratutto, corto. Così, eccomi qui.

Per tutta la lettura, ho avuto mille domande ma una svettava in maniera particolare. 
Fausto, perchè diamine hai deciso di sposarti una psicopatica? Insomma, andiamo a cercare Claudia su wiki e smentiamo l'idea che sia una strafiga. Solo a me da l'idea di essere sciupata? Certo, avrà degli esami del sangue splendidi e dei muscoli migliori dei miei ma se io sono magra, lei è inconsistente. 
Brizzi fa trasparire tra le righe che scrive una certa disperazione per questo modo di vivere così estremo che oltretutto, non si sente. Racconta avvenimenti realmente accaduti che fanno ridere fino al momento in cui realizzi che potrebbero succedere realmente (e che sono successi). 


La scena me la immagino. 
Lei, accucciata come un erbivoro a masticare (magari con espressione soddisfatta) le foglioline di Erba (non quella che si fuma, mi spiace) per non perdere nessuna proprietà. Non è un'immagine assurda? Povero Fausto, chissà cosa avrà realmente pensato in quel momento. 
Vogliamo invece disquisire sul fatto che Claudia fa parte di quella cerchia di persone che guarda un comune mortale onnivoro e lo chiama "mangiacadaveri"? Io la strozzerei. Mi sale un crimine così feroce che mi mangerei direttamente lei. Eppure no, mettiamola sul ridere... mettiamo sul ridere anche l'idea che preferisce essere tradita piuttosto che scoprire che Fausto mangi i cibi proibitissimi. 

Questo diario, perchè non si può definire libro, è una parodia tragicamente reale. 
Da un lato fanno ridere le disavventure che incontra e vive Fausto, fanno pensare a quanto effettivamente potremmo fare per migliorare noi stessi ed il mondo in cui viviamo. Ci fanno capire che è possibile mangiare in maniera più sana ed eco-sostenibile e che l'attività fisica e un'alimentazione meno sregolata aiuta a sentirsi meglio anche in un futuro. 
Se lo spogliamo da tantissime cose, possiamo anche carpire un messaggio profondo ed un avvertimento per il nostro avvenire incerto ma dovremmo eliminare l'80% di ciò che viene scritto e non mi sembra il caso. Così, dovendo fare i conti con l'insieme, trovo che "Ho sposato una vegana" sia una lettura tremendamente triste... triste perchè parliamo di una fanatica che obbliga la gente a fare come dice lei con un regime di terrore. Niente "vivi e lascia vivere" rispettando le decisioni degli altri... Pensate che obbliga Fausto ad una settimana di digiuno per depurarlo visto che ha sgarrato sull'alimentazione (perdendo inoltre 5 kili in una settimana!!!) e che se incontra un amico per strada mentre mangia una piadina, gliela butta. 
Lettura triste perchè già spesso e volentieri guardiamo male un vegano ma dopo quest'uscita, sarà anche peggio perchè vedremo in tutti una possibile "Claudia" anche se magari non è così. 

C'è però la ciliegina sulla torta.


In questo momento non centra cosa mangia uno o cosa mangia l'altro. 
Non esiste la vegana o il "mangiacadaveri". 
Esistono solo una donna ed un uomo che stanno decidendo il nome per il proprio nascituro. 
Anche questa volta però, non è così e questo modo di fare è abbastanza comune.... "l'utero è mio e lo gestisco io"... non lo capirò MAI e non lo apprezzerò nemmeno. 

In sostanza, brucerei Lei, Lui ed il libro.

venerdì 19 febbraio 2016

La vita segreta e la strana morte della signorina Milne - ANTEPRIMA

Titolo: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
Autore: Andrew Nicoll
Pagine: 352
Prezzo: € 16.50 cartaceo - € 9.90 ebook
Uscita: 25 Febbraio
Trama: Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall'attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour. 

Scarabocchio: Sono ancora indecisa se dirvi che è un bel libro o meno. 
L'ho letto a piccole dosi, un pò per prendermi il tempo adeguato per assimilare le cose ed un pò perchè la narrazione è così lenta che mi distraevo ogni due righe. 

Andrew Nicoll passa la maggior parte del tempo a raccontare di come si sono svolte le indagini per trovare l'assassino della signorina Milne ma essendo ambientato in un'epoca "vecchia", il tutto si svolge nella maniera più tranquilla e pacata che si possa immaginare. Solo verso metà libro, incominciamo ad uscire dalla monotonia, con lo scontro, sempre pacato, dei due investigatori che seguono il caso. 
L'Investigatore Trench, che vorrebbe solo trovare il vero colpevole anche a costo di metterci anni ed il Comandante Sempill, che per la sua carriera è disposto a mettere alla forca un innocente. In un tira e molla tra indizi e testimoni oculari, Nicoll ci porta verso una fine inconcludente, con però un epilogo sorprendente. 


«No! Non mi rifilerà questo mucchio di letame! Ho un uomo e una reputazione. Il mio nome ha fatto il giro dell’Impero grazie a questo caso. Crede forse di riuscire a rovinarmi e tenermi qui in questa dannata Broughty Ferry per il resto dei miei giorni? Ho cose molto più importanti di cui occuparmi. La informo che...»
«Bermuda» disse il signor Mackintosh, pacato. «Lo sanno tutti. Tutti a Dundee, comunque. Chiunque sia qualcuno. Tutti lo sappiamo. Tutti sappiamo quanto si è dato da fare per comparire sui giornali. Tutti sappiamo che ha fatto trapelare informazioni, dando a intendere di essere un investigatore tenace a caccia del suo uomo per tutto il globo. Sempill, tutto quello che ha fatto è stato di buttare nel cesso Dio sa quanto denaro dei contribuenti, provando al di là di ogni possibile dubbio che quello che ha pizzicato è l’uomo sbagliato, e il suo unico indiziato è innocente come un neonato. Ma non si preoccupi, da me potrà aspettarsi referenze entusiastiche. Può anche scriversele da solo, io le firmerò. Qualsiasi cosa. Purché la allontani da questa città.»
Il procuratore si rivolse al signor Trench. «Mi aspetto che metta ordine in questa faccenda» disse. «Lei non è senza colpe.»
«No, Trench. Non lo è affatto» la voce del signor Sempill si era adesso impennata in uno squittio. «È stato lui. Lui mi ha detto che era un forestiero.»


Ho passato 352 pagine a chiedermi il senso di tutto. 
Mi sono chiesta chi fosse sta signorina Milne, mi sono chiesta per quale motivo l'assassino l'avesse parzialmente coperta con un telo, mi sono chiesta perchè il Comandante Sempill fosse così attaccato alla colpevolezza di Warner anche quando tutte le prove lo scagionavano.... mille domande e più di duecento pagine che dicevano tutto e niente. 
Quando ormai ero prossima al collasso, è rispuntato il sergente Fraser e nei capitoli finali, ecco la luce in fondo al tunnel. 
I dettagli sono finalmente andati al loro posto, il colpevole è stato mascherato. Gli ultimi attimi abbiamo capito tutto e per un momento, mi sono chiesta se durante tutte le pagine precedenti, mi sia persa qualche passaggio che mi avrebbe svelato con anticipo tutto. 
Comunque sia, alla fine il libro si è ripreso ma non abbastanza per farmelo realmente piacere. Diciamo che si piazza nella sufficienza ma solo in modo tirato...

mercoledì 17 febbraio 2016

WWW.. Wednesdays #6 - 2016

Rieccoci qui, che è Mercoledì.
Settimana prossima non ci sarò perchè lunedì partirò per Parigi e quindi, da là, non riuscirò a farmi sentire ma tranquilli, mentre sarò via troverete comunque qualche post con le letture :)
La partenza però è ancora lontana e quindi, concentriamoci su oggi!

Cosa stai leggendo?

  

La ragazza di fronte di Oggero Margherita è un consiglio e visto che ultimamente, sono sempre andati a buon fine, ho deciso di continuare a provarci. Tutte le donne di di Bonvicini Caterina è un'omaggio un pò in ritardo ma anche in questo caso, avendo sentito dei buoni pareri, ho deciso di provarci.


Cos'hai appena finito di leggere?

    

In questa settimana mi sono data da fare... La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone è stata una scoperta inaspettata e tremendamente piacevole ma Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo di Fausto Brizzi non è stato all'altezza. Uno ad uno, palla al centro per quanto riguarda i consigli. Libri di sangue. Le stelle della morte di Clive Barker invece era nella mia libreria da una vita ma sono riuscita a spuntarlo (eliminandolo anche dalla challenge di #TiFaccioLaTBR ma di questo ve ne parlerò a fine mese), come per La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll che uscirà il 25 Febbraio ma che sono riuscita a togliermi la curiosità in modo veloce...


Cosa leggerai in seguito?

Come detto sopra, settimana prossima sarò via e quindi non leggerò molto... però un libro me lo porterò ma non so ancora quale. Lo scoprirete al prossimo giro, come sempre ;)

Libri di sangue. Le stelle della morte


Titolo: Libri di sangue. Le stelle della morte
Autore: Clive Barker 
Pagine: 199
Prezzo: € 9.90 cartaceo - € 3.99 ebook 
Trama: In questo volume, il primo della serie Libri di sangue si farà la conoscenza della dottoressa Mary Florescu, il cui esperimento parascientifico, condotto assieme al giovane medium Simon McNeal, darà il via a una girandola infernale che coinvolge i vivi e i morti facendoci scoprire perché possiamo dirci tutti "libri di sangue"

Scarabocchio: Sono anni che possiedo questo libro e fino ad oggi ho temporeggiato, nella paura di una grossa delusione. 
Clive Barker viene definito come "uno scrittore bravissimo" addirittura da King e questi commenti normalmente non sono mai confortanti... a questo giro però, mi è andata non bene, di più. 

Questo libro, è il primo di due (usciti in italia) e racchiude alcuni racconti dell'orrore. 
Ogni storia è fine a se stessa, anche se tutte hanno un filo comune; la morte. Passando dal "Macellaio della metropolitana" alla mattanza in un paesino semi sperduto, Clive Barker ci tiene compagnia con storie surreali ma piene di paura e sangue. 

Ho una passione particolare per questo genere e, sono un pò fissata con la ricerca dello Scrittore migliore per questa categoria dell'Horror. Devo dire che almeno un paio di storie mi hanno fatto venire i brividi però, per quanto sia iniziato bene, l'ultimo racconto è stata una noia mortale... Come spiegarvi che emozioni ho provato senza svelarvi nulla? Da un lato è impossibile... dall'altro, devo. 

Con gradi diversi, ogni storia tratta una sfera dell'orrido in modo delicato ma con precisione. Bastano un paio di indizi per immaginare una scena e due righe per immedesimarsi in un personaggio. 
Io rimango fedele al Macellaio. Un personaggio fine nella sua pazzia ed una storia che mi ha messo i brividi (anche perchè, ero in metropolitana mentre leggevo ahahahahahah), con i Padri Fondatori... ma come dimenticarmi anche il divertente Demone inferiore? Che prova in mille modi a far impazzire la sua vittima ma preso dalla furia accecante della sconfitta, si sconfigge da solo? Un personaggio che dovrebbe metter paura ma che a me fa ridere.... ho trovato un pò piatto invece la storia ambientata a Teatro. Un pò insulsa ed un pò spenta ma in generale, non tremenda. Solo sottotono rispetto alle precedenti. 

Insomma, un bel libro anche se non eccellente. Affronterò con speranza il secondo, con un nuovo girone di racconti.



Un libro che faccia parte di una serie! Altri due punti ;)

lunedì 15 febbraio 2016

Autorità


Titolo: Autorità. Trilogia dell'Area X
Autore: Jeff VanderMeer
Pagine: 286
Prezzo: € 17 cartaceo - € 9.99
Trama: Se non avete mai sentito parlare dell’Area X è merito della Southern Reach. Da trent'anni un fenomeno dall'origine sconosciuta sta alterando l’ecosistema costiero di un territorio nel Sud degli Stati Uniti. Cosa (o chi...) ha generato l’Area X, cosa avviene all’interno del confine impenetrabile che la divide dal resto del mondo, quale desti- no attende chi decide di esplorarla? Sono domande a cui, da trent'anni, tenta di rispondere la Southern Reach, un’agenzia governativa segreta incarica- ta di studiare il fenomeno. Senza risultati, almeno finora. Alla Southern Reach c’è un nuovo direttore: John Rodriguez, anche se tutti lo chiamano Controllo. Eppure quello che sembra mancargli è proprio il controllo sulle cose. A cominciare dalla struttura che è stato chiamato a dirigere, dove tutti perseguono i loro scopi, tanto segreti quanto personali. La sua vice, per esempio, ancora lega- ta alla direttrice precedente e forse a conoscenza dei veri motivi che hanno spinto l’ex capa a prendere parte alla dodicesima missione nelle vesti della psicologa. O i membri della sezione scientifica con i loro terribili e pericolosi esperimenti con i conigli. O Whitby che sembra sapere troppe cose per un semplice «tuttofare». A Controllo basterà poco per capi- re che i misteri della Southern Reach sono altrettanto numerosi e pericolosi di quelli dell’Area X. Qual è il vero scopo della Southern Reach? Chi la comanda? A quale autorità risponde? E chi ha messo lí Controllo? Per rispondere a queste domande, Controllo potrà contare su un unico, imprevisto alleato. Lo capisce appena la guarda negli occhi, nella sala degli interrogatori dove l’hanno portata appena è ricomparsa al di qua del con- fine: la biologa è tornata.

Scarabocchio: Questo secondo capitolo dell'Area X è quello che comunemente associo alla categoria "passaggio". Molto noioso, piatto in alcuni punti, Autorità mi ha deluso abbastanza ma conserva comunque un grande fascino.

In questo secondo capitolo, tutto si svolge alla Southern Reach, insieme a John Rodriguez, chiamato anche Controllo.
Il compito di Controllo è quello di districare l'intrigo celato dietro anni di bugie ed omissioni ma qualcuno cerca di metterli i bastoni tra le ruote. Guidato dalla misteriosa Voce e dalla madre, incapperà in misteri così profondi che realtà e follia si mischiano in modo intenso.

Cosa dire realmente di questo libro? L'Area X è un'incognita.
Molti personaggi, molte bugie e molte cose ancora da scoprire. Una storia piena ed avvincente, fino a quando Controllo non si perde nei suoi pensieri attuali e del suo passato. La maggior parte di quegli intermezzi lasciano il tempo che trovano e più di una volta mi è capitato di voler saltare parole e parole. Potevo immaginare una lettura di questo calibro e mi ero preparata ma la cosa è andata ben oltre. Fortunatamente il finale ha resuscitato la mia curiosità, lasciandomi una buona voglia di proseguire (che non sarà subito ma pazienza XD)

venerdì 12 febbraio 2016

La tentazione di essere felici

Titolo: La tentazione di essere felici 
Autore: Lorenzo Marone
Pagine: 268
Prezzo: € 14.90 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. 
Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma…
I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.



Scarabocchio: Ho visto spesso questo libro bazzicare nelle librerie dei miei conoscenti ma sinceramente, non mi ha mai incuriosito in maniera particolare. Si, la trama stuzzica e il titolo promette una lettura dolce ma non conoscevo Lorenzo e avevo una pigna di arretrati che mi fanno ancora impallidire. Però, grazie a Libridinosa, ho avuto modo di affrontarlo ed innamorarmi. 

Cesare è un'uomo che porta rancore alla vita. Un'orso che non ha mai realmente osato ed ora, a 77 anni, se ne pente. 

"Poi un giorno di sette anni fa uscì il suo ultimo libro. Io nemmeno lo sapevo quando la incontrai per caso in farmacia. Caterina si era già ammalata e Daria da anni non era più nei miei pensieri. Lei mi comunicò che nel suo romanzo c’era qualcosa che mi riguardava. Il giorno dopo andai in libreria e lo acquistai. Alla seconda pagina trovai la dedica: «A Cesare, mio irraggiungibile amore, per il suo coraggio, per la sua passione per la vita. Con gratitudine».
Dovetti rifugiarmi nel bagno della libreria per nascondere al mondo le mie lacrime e la notte la trascorsi immerso nel romanzo, la storia di due innamorati che si guardano da lontano per una vita intera. Alla fine riposi il volume nel cassetto della scrivania e rimasi due ore a fissare lo schermo del televisore spento. Impiegai giorni per tornare alla quotidianità, fatta della malattia di Caterina e dei miei ultimi giorni di lavoro. In quelle pagine mi ero trovato davanti un Cesare diverso, quasi uno
sconosciuto. Grazie a Daria, avevo potuto osservare me stesso da una prospettiva nuova, la sua. I libri possono anche questo.
Dovevo assolutamente incontrarla. Mi ripromisi di scriverle, poi di cercare il suo numero e telefonarle, di invitarla a cena, di spedirle un mazzo di fiori. Ma anche in quel caso caddi nel medesimo errore, credere di avere tutto il tempo davanti. Nemmeno il suo grande gesto di amore mi diede la spinta necessaria a fare ciò che andava fatto. Quarant'anni non mi sono bastati per capire.
Quando l’ho fatto, era troppo tardi.
Riuscii a recuperare il suo numero di telefono da un amico comune e per un mese mi rigirai fra le mani il bigliettino con le cifre anonime scritte a biro. Non avevo il coraggio. Infine una mattina aprii il giornale e scoprii che era morta per un ictus.
Passi la vita a credere che un giorno ciò che speri accadrà, salvo poi accorgerti che la realtà è molto meno romantica di quanto pensi. È vero, i sogni qualche volta si presentano alla tua porta, ma solo se ti sei preso la briga di invitarli. Altrimenti puoi star certo che la serata la trascorri da solo."

Cesare è un padre assente, un marito (ora vedovo) ruvido e infedele, un'amico irriverente ed un vicino cortese ma non troppo paziente. 

Ho adorato la sua mente fantasiosa. Quando l'occasione richiedeva una trasformazione e diventava un Finanziere o un Giudice in pensione, ho riso quando si prende sul personale le bugie della figlia Sveva e decide di fare l'investigatore, mandando all'aria la serata romantica che doveva tenere con Rossana, rimediando alla fine in extremis. Ho riso per i suoi pensieri un pò acidi sulla casa del figlio Dante e sulla cena macrobiotica del compagno... non sono riuscita a volergli male, anche se da un lato, Cesare è un uomo veramente difficile. 
L'ho giudicato molte volte per il comportamento sicuramente sincero ma anche scomodo e egoistico. Poi una vocina si presentava bella tranquilla nella mia mente e mi chiedeva "E allora? Tu che avresti fatto?". Benvenuto nella mia mente Cesare, grillo parlante dei nostri giorni! 

Cesare non è però solo questo. 
C'è anche un bel cuore palpitante, anche se malato. C'è un'amore così profondo che bastano gli occhi della giovane Emma per scombussolarlo tutto. Un'amore che credeva di non poter provare ma che si presenta troppo tardi e forse, per la persona sbagliata. 
La giovane vicina è l'incarnazione di un incubo comune a tutti noi e tragicamente attuale così, come la sua reazione al problema e la sua fine. Cesare però non si perdona, arrivando anche ad accettare la propria morte pur di aver una seconda possibilità per proteggere Emma. 

Una storia triste, divertente ed intensa. Una storia che mi è entrata nel cuore, che mi ha stretto in una morsa lo stomaco, che mi ha fatto commuovere, che mi ha fatto capire che la ricerca della felicità non finirà mai e che sarà a prescindere da tutto una corsa. 

Verso la fine del libro, quando ormai siamo a pochi passi dalla fine, Cesare ci stupisce (o forse non del tutto) con il gioco dei MI PIACE. Un'inaspettato incoraggiamento ad apprezzare qualsiasi cosa ci renda felici di essere ancora qui.... e così, come Laura, ve lo propongo anche io. 

Mi piace il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, anche se non so nuotare.
Mi piace l'odore del pane appena sfornato.
Mi piace quando arriva una tempesta e la carica dei tuoni. 
Mi piace aver trovato a Consonno la città fantasma e la magia che evoca in ogni suo angolo.
Mi piace quando mio padre mi chiama Carotina, come quando ero piccola.
Mi piace l'odore della terra bagnata ed il silenzio del bosco. Mi piace rimanere ferma su una salita scomoda per guardare uno scoiattolo che sta beato su un tronco. 
Mi piace quando mia madre mi manda i poemi con il resoconto di una cosa esilarante successa al lavoro. 
Mi piace quando mio fratello mi abbraccia appena arrivo a casa. Mi piace quando mi chiama Meme e fa storie se devo andare via prima. 
Mi piace Gelindo, il mio ragazzo. Mi piace quando dice che ho troppi libri ma mi accompagna il libreria. Mi piace quando prende i pacchi al posto mio e cerca di scappare. Mi piace quando mi scalda le mani perchè mi sono trasformata in un cubetto. Mi piace quando mi tappa le orecchie perchè sta arrivando un treno. 
Mi piacciono le mie amiche, che mi fanno da seconda famiglia. 
Mi piacciono le sfide perchè posso essere nevrotica per un motivo. 
Mi piacciono le LGS, perchè grazie a loro ho incontrato persone divertenti e consolidato amicizie. 
Mi piace l'odore della pancetta ben cotta ed il sapore dell'olio sul pane. 
Mi piacciono le mie gatte che mi fanno le fusa e mi cercano ma anche quel ruffiano del maschio, che per quanto mi eviti, viene sempre a dormire dalla mia parte del letto. 
Mi piace il cane che scodinzola anche se non sa chi sono ma amo ancora di più quando i miei mi fanno le feste. 




Ormai conoscete questa foto! Inutile che vi dica che con questa lettura, mi aggiudico altri due punti :D

Profumo di cioccolato

Titolo: Profumo di cioccolato 
Autore: Kathryn Littlewood
Pagine: 257
Prezzo: € 10 cartaceo - € 4.99 ebook
Trama: I genitori di Rose hanno una pasticceria, la Bliss Bakery. E i loro sono dolci magici nel vero senso della parola! I genitori di Rose hanno anche un segreto: è il Magiricettario, un antico volume che raccoglie ricette magiche, come i Ciococroissant della Felicità e la Torta Tornaindietro alle more Il giorno in cui i signori Bliss si assentano si presenta alla porta una misteriosa "zia" Lily: alta, bella, vestita di viola, e in più cucina spettacolari piatti esotici. Rose e i suoi fratelli non ricordano di averla mai conosciuta, ma pensano che sarebbe carino offrirle qualcosa di magico. La magia, però, va maneggiata con cura, perché potrebbe essere esplosiva. E quando in città tutti si innamorano di tutti e la gente comincia a scambiarsi verità che era meglio non condividere toccherà a Rose rimediare!

Scarabocchio: Profumo di cioccolato è una storia per bambini. Una di quelle avventure leggere e senza impegno adatte per trascorrere un pò di tempo staccando i pensieri o dai compiti della scuola. Dolci e magia si fondono in un mix così ben amalgamato che sembra quasi che ogni dolce del mondo sia effettivamente pieno di magia. 

Sono una persona abbastanza golosa e solitamente mi piace leggere questo genere perchè in questi racconti per ragazzini, solitamente ci sono grandi insegnamenti e adoro vedere come certi scrittori si premurino di infondere buone speranze e sensazioni positive alle nuove generazioni. 
Qualche volta però, prendo un abbaglio, tipo adesso. 
Ho comprato questo libro anni fa ma non mi ero mai decisa a leggerlo. Forse in fondo non ero particolarmente convinta ma era lì e quest'anno mi sono ripromessa di smaltire veramente un pò di vecchie letture. Così... eccoci qui.

Primo di una trilogia, sapevo già che non mi avrebbe impegnato molto tempo ma non avrei immaginato fino a questo punto... 
Rose è una dei quattro figli dei signori Bliss, noti a tutti come i migliori pasticceri del paese. Tutti amano i loro dolci ma nessuno sa che sono spesso magici... di per se la cosa è stupefacente e divertente se non fosse che tutta la storia viene raccontata dalla ragazzina (Rose) e non passa un momento in cui non si lamenti del fatto che tutti la trattino un pò come una servetta. I fratelli le fanno fare quello che vogliono ed i genitori, la mandano a fare la spesa correndo come una trottola senza prenderla seriamente. Vengono elogiati sempre, e sottolineo sempre, Ty per la sua bellezza, Sage per la sua simpatia e Leigh per la sua tenerezza... lei mai. Passa per quella un pò stupidotta che abbocca al primo che gli fa un complimento, si fa mettere i piedi in testa dai tre fratelli nella prima occasione in cui i genitori le lasciano un pò di vera responsabilità e non cerca nemmeno di farsi ascoltare, facendosi passare addosso le emozioni, senza nemmeno arrabbiarsi quando Sage racconta a "zia" Lily del Magiricettario (cosa di cui non doveva assolutamente sapere!). Odio.

Di per le la storia è scorrevole e piena di pasticci anche divertenti, se non fosse l'antipatia che provo per Rose e l'odio per quell'approfittatore di suo fratello Ty. Odio atroce!!

Non finirò mai questa trilogia... mi verrebbe un colpo al cuore.



Arrivo così a 74 punti! (almeno è servito a qualcosa... una nuova spunta per l'obbiettivo n. 1 "Un libro con un alimento nel titolo")

mercoledì 10 febbraio 2016

WWW.. Wednesdays #5 - 2016

Buongiorno Pulciottini miei!
Oggi è ancora una giornata no, per quanto ci sia il sole, il mio umore è nero da ieri ma almeno, posso distrarmi con voi :)

Come vedete, siamo nuovamente giunti a mercoledì ed è ora di fare "i conti della serva" e vedere i progressi settimanali. Pronti?

Cosa stai leggendo?

  
La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll è una lettura in anteprima che mi sto gustando lentamente. Non sono nemmeno a metà lettura ma per il momento, per quanto non sia emozionante è comunque piacevole.
Legione. River 1° di Simona Colombo ho dovuto lasciarlo un momento. Mi duole dirlo ma per quanto mi stia piacendo molto, mi sentivo un pò braccata e quindi ho deciso di lasciarlo decantare qualche giorno... Libri di sangue. Le stelle della morte di Clive Barker è una nuovissima lettura ma per ora è truculento esattamente come mi aspettavo.... il mio genere praticamente!


Cos'hai appena finito di leggere?


Il principe dei lupi di Tor Seidler è stato un regalo dalla Piemme e sono stata felicissima di poterlo leggere. Profumo di cioccolato di Kathryn Littlewood l'ho finalmente depennato dalla lista e ne sono felice! Non finirò sicuramente la trilogia.... invece, Autorità 2° di Jeff Vandermeer è stato un viaggio sulle montagne russe e per quanto non mi abbia fatto impazzire, fremo per sapere cosa succederà dopo. 


Cosa leggerai in seguito?
Ecco, sono tornata alla normalità.... non so cosa dirvi. Negli ultimi tempi sono riuscita più o meno a mantenere la parola però non riesco a farlo per molto XD Quindi, vedrete la prossima volta cosa ho deciso di leggere!

Voli acrobatici e pattini a rotelle: A Wink's Phillips Station

Titolo: Voli acrobatici e pattini a rotelle: A Wink's Phillips Station
Autore: Fannie Flagg 
Pagine: 393
Prezzo: € 4.99 ebook - € 10 cartaceo
Trama: La signora Sookie di Point Clear, in Alabama, ha appena accompagnato all'altare l’ultima delle sue figlie e si prepara a godersi il meritato riposo. Un giorno però, Sookie riceve una lettera dalla figlia dell’ex governante di sua madre, morta di recente, che le rivela una verità inaspettata. Da quel momento inizia per lei un’avventura nel passato, precisamente nella California degli anni Quaranta, dove un’irrefrenabile donna di nome Fritzi ha rilevato assieme alle sorelle la stazione di servizio del padre. La Wink’s Phillips 66, una pompa di benzina gestita da sole ragazze e per di più in pattini a rotelle, diventa presto leggenda. Un viaggio tra i decenni e le generazioni, durante il quale la realtà, pagina dopo pagina, tra qualche lacrima e tanti sorrisi, si ridisegna nelle forme più inaspettate.

Scarabocchio: Premessa. Di Fannie Flagg avevo letto solo "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" e me ne ero innamorata follemente (tanto che dopo aver restituito la copia prestata, mi ero comprata la mia), così quando è stata proposta questa lettura, ero contenta ma anche un pò spaventata. Mi capita spesso di reagire in questo modo... quando apprezzo al primo colpo uno scrittore (o scrittrice in questo caso) ho quasi paura di leggere altro perchè non vorrei dovermi ricredere... probabilmente è stato questo il motivo per cui mi sono fermata dopo quella bellissima esperienza. Comunque, grazie a Libridinosa, eccomi qui nuovamente con Lei. 

Mi spiace Baba ma ho odiato Sookie dall'inizio alla fine. Tenera e fragile quanto volete ma l'avrei presa a scarpate per il suo comportamento da frignottona. Capisco che dopo aver scoperto la verità, una persona si possa sentire ferita e che ci si facciano mille domande ma il suo comportamento sfiora la nevrosi. I suoi dubbi sono un filo ridicoli (insomma, tra le prime cose che pensi è il disonore?!) e la storia del "io non mi sento più io", regge poco... cosa può realmente cambiare una notizia del genere, dopo tutto quel tempo? Ma sopratutto, da quando essere tranquilli, dolci e disponibili equivale ad essere una persona insulsa?! OH!!! Il suo personaggio non muta, non cambia di una virgola. Alla fine accetta solo ciò che è successo e si mette l'anima in pace ma il "viaggio" che ha affrontato è inesistente... lei e la sua stramaledetta genetica!
Stranamente invece, ho quasi apprezzato Lenore, la madre di Sookie. Nel senso... è una prima donna che vuole (e riesce) a comandare tutti e che è convinta che il mondo giri esclusivamente intorno a lei... anche lei è una di quelle persone che ti esasperano all'inverosimile ma capisco perchè mantiene il segreto fino alla morte e capisco anche il motivo per cui infrange la legge per la figlia. Ho apprezzato il suo volerla trattare esattamente come gli altri in modo da non farla sentire diversa (concetto un pò storpiato ma fatto con un'amore così forte che alla fine, gli si può perdonare quasi tutto). 

Sopratutto però, ho amato Fritzi e la sua storia. Ecco, di tutto il libro ho amato queste parti e alla fine, scoperto definitivamente le sfaccettature di questo mistero, mi sono venuti i brividi. 
Se le parti di Sookie mi sono sembrate tragicomiche e snervanti, le parti del passato di Fritzi sono piene di forza, adrenalina, paura e amore. Lei è stata l'eroina dall'inizio, quando era bambina, alla fine, quando viene a mancare. L'ho adorata per la sua ruvidità, per il suo carattere e per il suo cuore. 

Sono felice di essere arrivata alla fine. 




Ed eccomi a spuntare la quarta lettura extra! Arrivo quindi a quota 72 punti :D

Inoltre, meraviglia delle meraviglie, posso già spuntare la lettura dedicata al mese di Febbraio (dato il nome ed il cognome di Fannie Flagg) 

lunedì 8 febbraio 2016

Il principe dei Lupi - ANTEPRIMA

Titolo: Il principe dei Lupi
Autore: Tor Seidler
Pagine: 208
Prezzo: € 16
Uscita: 9 Febbraio 2016
Trama: Gaia, una gazza anticonformista, decide di abbandonare il nido per seguire un branco di lupi nelle selvagge foreste del Nord America, dove ciascun animale vive secondo regole stabilite dalla notte dei tempi. Ma il destino di Gaia è quello di incrociare Lamar, primogenito del capo branco e suo erede, un cucciolo che, benché coraggioso e forte, non corrisponde affatto a ciò che suo padre e il branco si aspettano da lui. Non solo adora osservare le farfalle, è curioso e protettivo, ma addirittura arriva a compiere qualcosa di inconcepibile: fa amicizia con una giovane coyote. Lamar non vuole deludere i suoi, ma nemmeno tradire la sua nuova amica considerata di una razza inferiore, indegna del principe dei lupi.

L'Autore
ha scritto molti romanzi per ragazzi, acclamati da critica e pubblico, ed è stato finalista del prestigioso National Book Award. Vive a New York.
Per Il Battello a Vapore ha pubblicato anche, nella Serie Arancio, Il gatto che amava la musica.

Scarabocchio: Ho avuto il piacere di leggere questo libro in anteprima e per quanto alla fine, la trama si discosti abbastanza dallo svolgimento della storia, posso dire con il sorriso che è una dolcissima lettura. 

Gaia è una gazza decisamente particolare. Curiosa, intelligente, coraggiosa e sempre pronta a seguire la sua vera inclinazione. Insomma, una gazza diversa dalle altre. 
Un giorno sente degli spari ed incuriosita dall'idea di poter finalmente vedere un Lupo, si mette a cercarlo fino a che, non trova Blue Boy. In un modo o nell'altro, partono diretti verso il Canada ed aiutandosi a vicenda, riescono quasi a raggiungere l'obbiettivo. La sorte però ha piani ben diversi e per colpa di un cacciatore, Blue Boy viene ferito al collo, sopravvivendo solo grazie al collare rivelatore che gli avevano messo gli umani prima che scappasse. 
Sarà solo grazie all'aiuto di altri tre lupi che la strana coppia sopravviverà. 

Il tempo passa, Blue Boy si lascia alle spalle una vecchia famiglia fatta a pezzi ma ne crea una nuova, anche se con molte difficoltà. Gaia segue il suo nuovo branco in ogni movimento, aiutandoli durante la caccia a trovare nuove e gustose prede... ma il loro campo base non è situato nel punto migliore e durante l'inverno vengono messi a dura prova. Con l'arrivo di un giovane lupo, scopriranno le meraviglie di Yellowstone. 
Animati così da nuova speranza e bramosia, ci si trasferiscono e le cose riprendono normalmente, portando una nuova cucciolata ed un erede un pò... farfallone. Lamar è un cucciolo dolce e intelligente, con un'anima molto più dolce di qualsiasi lupo ad è per questo che Blue Boy cerca sempre di essere rigoroso con lui ma ricordandosi la sua infanzia e il dolore provato per la perdita dei fratelli, qualche volta lascia correre. Fino al giorno in cui incomincia ad interessarsi da una giovane coyote. 

Non voglio raccontare troppo e non voglio nemmeno segnarvi i punti della trama che non coincidono con la storia... comunque, ho trovato molto coinvolgente tutta la storia. 
Non c'è solo il percorso di crescita dei personaggi ma anche amore, speranza e forza. 
Blue Boy è un maschio alfa ma è anche così coraggioso e fedele al suo branco che per proteggerli morirebbe. Ho apprezzato il sacrificio del fratello ritrovato, ho amato Gaia e la sua insicurezza mista alla tenacia, mi è piaciuta la figlia di Blue Boy che è stata capace di andare oltre l'aspetto fisico di un componente anziano del branco perchè l'amore va oltre all'utilità e alla vanità. Mi sono piaciuti tutti e ho apprezzato sia gli scenari che le emozioni forti che si susseguivano. Una corsa verso l'epilogo che mi ha tenuta ferma per tutta la serata. 

Una bellissima lettura per bambini.

Darkside

Titolo: Darkside
Autore: Alessandra Gaggioli
Pagine: 140
Prezzo: € 11 cartaceo (spedizione inclusa)  - € 1.99 ebook
Trama: Ero stata dichiarata irrecuperabile e pericolosa. Per questo mi trovavo imprigionata in una zattera spaziale lanciata oltre i confini del sistema solare. Sarei stata abbandonata sul pianeta Darkside  a meno di incontrare qualcuno disposto a salvarmi da questo destino per condurmi con sé, rischiando la morte ogni attimo della sua vita; un Umano talmente forte da resistere alle mie lusinghe. Alle mie mani. Ai miei occhi. Al gelo delle mie labbra. Quando incrociai il cargo spaziale del capitano Thomas Traümer pensai che la mia fine fosse arrivata.
Invece era solo un nuovo inizio.

Scarabocchio: Ho vinto la copia cartacea per pura fortuna ma forse è stato grazie al Destino.  

Breeze è la protagonista di questa particolare storia. Condannata di pluri omicidio, viene rinchiusa in una navetta e spedita verso Darkside... ma il capitano Thomas, spinto da un sentimento improvviso, recupera la sua navicella legandosi a lei per sempre diventando il suo tutore. Da quel momento, per le successive tre settimane, i mondi dei due giovani verranno scombussolati e cambiati per sempre. 

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questa lettura ma sicuramente l'ho iniziata positivamente. 
Darkside è in fondo una lettura dolce, piena di sentimenti che vanno oltre le parole ed i canoni comuni. Amore, gelosia, rimpianto, follia.... un miscuglio di sentimenti che ci accompagnano fino all'epilogo. 
Breeze è fredda come il ghiaccio e per sopravvivere, uccide le persone, in modo da rubargli calore e soddisfarsi. Solo suo fratello era capace di sopravvivere al suo contatto ed a mantenerla in vita ma dopo esser stati separati da piccoli, il suo mondo si è trasformato in un incubo... nel capitano Thomas però, c'è qualcosa di più, un calore appagante ed un'innata sicurezza che la fa sentire migliore. Ho adorato la durezza e l'incertezza di Breeze, ho trovato divertente l'ardore di Thomas e in fondo, ho apprezzato anche l'umanità di Vegan (capitano medico della navetta e "fidanzata" di Thomas). 
Ci sono molti intrecci tra i tre personaggi e due punti che non trovano pace nemmeno dopo la fine della lettura ma nel complesso, il sacrificio di Vegan e la disperazione di Breeze mi sono entrate nel cuore. 

Una lettura veloce ma piena... decisamente consigliato


venerdì 5 febbraio 2016

Josepha e la pozione dell'eterna giovinezza


Titolo: Josepha e la pozione dell'eterna giovinezza
Autore: Valentina Agosta
Pagine: 97
Prezzo: € 4.99
Trama: Un romanzo di genere horror-fantasy che parla di amore, magia, mistero e creature fantastiche, racconta l'amore di una giovane donna, una madre che farà di tutto per salvare la sua famiglia dalle forze del male, ma per tutto c'è un prezzo, per sconfiggere il male bisogna sempre rinunciare a qualcosa...

Scarabocchio: Lo ripeterò fino alla morte, quando leggo un libro di un autore esordiente e self, non cerco mai "il pelo nell'uovo". Figuriamoci, faccio io un sacco di errori ed editare non è il mio lavoro. 

"Josepha e la pozione dell'eterna giovinezza" è stata una lettura particolarmente sofferta. 


Non so quanto si riesca a vedere bene l'immagine ma bastano solo un paio di righe per capire la mia difficoltà. Si passa da una cosa all'altra senza bene capire cosa ci stia nel mezzo. Le descrizioni sono risicate e così insipide che sembrano quasi scritte da un bambino al suo primo tema. I dettagli scarseggiano, i salti temporali sono mischiati insieme e se tre secondi fa stavo leggendo di un passato, subito dopo mi ritrovo in un presente e non so nemmeno di quale personaggio, alcuni misteri vengono poi lasciati lì senza avere una risposta o banalmente semplificati. 

Torniamo alla storia. SPOILER!!!
Questo libro racconta la storia di Sebastian Peter, un mago malvagio che vuole a tutti i costi creare la pozione dell'eterna giovinezza. Per raggiungere il suo scopo, con l'aiuto di un anello che lo porta in ogni luogo che vuole, raccoglie tutti gli ingredienti (e nel frattempo nessuno si chiede dove sparisca) ma l'ultimo, il più importante, non riesce a recuperarlo. Il cuore  puro di un'umano. 
Voleva uccidere la Preside della scuola, in modo da coronare il suo intento ma, fallisce (perchè?!) e solo in un secondo momento scopriamo che prima di pugnalarla, l'ha violentata (cosa c'entra poi, non si sa). Le gemelle infermiere della scuola, vedono tutto e salvano la donna e la seguono fino al momento in cui non partorisce. Poi lasciano il bambino ad una coppia di non-maghi. Sebastian sparisce e non si sa il perchè.
Passano degli anni e troviamo Josepha, che dopo aver parlato con un coniglio, scappa di casa e va nella scuola di magia per apprendere gli incantesimi. Ovviamente quando arriva, nessuno fa domande sulla sua presenza, la nuova preside non accenna al fatto che la stavano aspettando... nisba. Josepha entra e si ambienta subito (lei non sapeva di avere dei poteri prima dell'incontro con il coniglio eh..) e incomincia a seguire le lezioni (dove ovviamente eccelle). Dopo non si sa bene quanto tempo (a me sembravano due giorni ma pare fossero di più), Josepha ha un incontro ravvicinato con uno studente in una stanza che non avrebbe dovuto visitare. Indovinate un pò chi è il ragazzo? Sebastian! 
Passano gli anni (quanti non si sa bene perchè c'è scritto 5 ma poi sono di più) ed incontriamo sempre Sebastian ma da ragazzino (e già ho i complessi temporali perchè se era ragazzino la prima volta che l'abbiamo visto, poi quando anni dopo ha incontrato Josepha ed ora torniamo indietro di pochi anni ma senza bene sapere a che cosa stiamo facendo riferimento....), probabilmente poco prima che incominci la scuola la prima volta che l'abbiamo incontrato, e scopriamo il momento in cui esplode in tutta la sua rabbia (e vediamo appunto quando elabora il suo piano per la pozione. Il che si collega a quello che ho detto all'inizio)
Passano poi gli anni (ormai ho un mal di testa allucinante) e ritroviamo Josepha adulta con i figli ed il marito. Dopo un tragico avvenimento, dove perde una delle due figlie, rifacciamo un passo indietro e scopriamo come ha incontrato il marito (per caso una sera, dove lei non sapeva di essere incinta e si amano da subito ed immensamente... capita a tutti così, ovvio, no?) e di come scoprono che..... meraviglia delle meraviglie, il papà del piccolo di Josepha e dell'uomo è la stessa persona. 
Il seguito poi della storia è un continuo susseguirsi di cambi temporali ma il fine è che Josepha deve scoprire dove si nasconde la figlia e per farlo torna nella sua vecchia scuola, dove anche qui, tutti accettano il suo ritorno dopo solo due parole, con una specie di tranquillità che farebbe invidia a chiunque. 
Alla fine Josepha affronta Sebastian per l'ultima volta ma lui sembra invincibile..... fino a che i suoi due figli (quello avuto dalla Preside e da Josepha) non si suicidano, troncando così ogni tipo di legame che lo legava ancora al mondo. 
Non sappiamo come arrivano a questo lampo di genio (non basta un "pensandoci bene, il collegamento è così logico...", non si più sviare a questo modo un colpo di scena così), non sappiamo perchè Sebastian non riesce ad uccidere la bambina, non abbiamo dettagli ne della battaglia e nemmeno di quello che è successo prima o dopo, viene semplificato tutto all'estremo peggio di un bigino condensato... 

Insomma, i difetti sono così lampanti che non ho potuto far finta di nulla.
Sembra quasi che non abbia avuto editing (ma sono certa ci sia stato, devo averlo letto da qualche parte) perchè tutta la storia sembrano pensieri messi su un foglio pronti per essere ripresi e migliorati. Ma no, tutto questo è stato invece pubblicato alla modica cifra di quasi 5€.... 

Insomma...... NO!



Questa lettura almeno ha un lato positivo.... una seconda lettura per uno dei sei Obbiettivi di Laura ( e così, altri due punti che sommati agli altri, arrivo a 62)