mercoledì 27 luglio 2016

Piccole sorprese sulla strada della felicità

Titolo: Piccole sorprese sulla strada della felicità
Autore: Monica Wood
Pagine: 261
Prezzo: € 17.90 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: «Per un attimo sentì di non essere ancora nata, come se la sua lunga vita fosse stata solo una prova prima dello spettacolo vero e il sipario stesse per alzarsi.»
La signorina Ona Vitkus ha vissuto una vita riservata e ineccepibile, i suoi segreti – e le sue pene – celati con cura a occhi indiscreti. 
Questo finché non arriva lui, il bambino insolito con la passione per i Guinness dei primati. 
Lei ha 104 anni, lui soltanto 11. 
Da bravo boy scout, dovrebbe semplicemente aiutarla nei lavori di casa ogni sabato, ma con la sua curiosità e il suo entusiasmo contagioso infrange pian piano la scorza diffidente e un po' burbera di Ona, riuscendo a farla parlare di sé, a cominciare da quelle lontane origini lituane, e persino a coinvolgerla in un progetto singolare: farle vincere il record di «Automobilista patentata più anziana».
Ona, che nel suo secondo secolo di vita credeva di avere ormai chiuso con l'amicizia, è conquistata da quel ragazzino con l'aria fragile e buffa che la fa sentire speciale. 
Ed è profondamente delusa quando quei sabati fatti di faccende domestiche, racconti e lezioni di guida s'interrompono di colpo. Passa un sabato, poi un altro: del bambino, nessuna traccia.
Fino a quando si presenta a casa sua uno sconosciuto, un uomo di nome Quinn. 
È il padre del ragazzino ed è lì per completare quello che suo figlio aveva iniziato prima di essere strappato alla vita troppo presto.
Da quel momento, Ona si ritroverà alle prese con i sensi di colpa di un padre, con il dolore di una famiglia spezzata, con un inatteso viaggio on the road che diventa un viaggio dell'anima. 
Perché quella vita che le ha riservato più schiaffi che carezze ha ancora qualcosa di bello da regalarle.
E, soprattutto, perché lei ha ancora tanto da offrire a chi ha smesso di sperare nella magia inattesa del destino.


Scarabocchio: Vorrei ringraziare Cinzia dell'ufficio stampa della Sperling per avermi dato la possibilità di leggere questo libro.
L'avevo già adocchiato (sempre grazie a lei) su Facebook ma ho anche avuto il privilegio di vedermelo recapitare direttamente a casa.

Una donna di 104 anni ed un  bambino di 11, un giorno si incontrano e si piacciono.
Lei pensa di aver già vissuto il vivibile, lui viveva una vita solo sua.
Due anime che si incontrano e si toccano, fino al giorno in cui al posto del ragazzino, si presenta Quinn, il padre.

Da quel pomeriggio, i due instaureranno un profondo rapporto fatto però di piccoli mattoncini aggiunti lentamente.
Compiranno un viaggio pieno emozioni nuove, vecchi ricordi da tempo dimenticati e nuovi obiettivi da raggiungere.

Questo è un libro pieno.
Un libro che racchiude una storia potente.

Ona è una donna che ne ha viste veramente tante ma che ormai, all'alba dei suoi 104 anni, pensa di  poter vivere ciò che le rimane nella tranquillità più assoluta.
Una mattina però, alla sua porta si presenta il Capo scout con un ragazzino che dovrebbe aiutarla nei compiti settimanali che lei non riesce più a fare. Già solo alla visione del giovane aiutante, Ona ricomincia a ricordare delle parole in Lituano. Fatto veramente incredibile dato che da che lei ricordi, i suoi genitori si sono rivolti a lei sempre in inglese.
Tra i due si instaura da subito un buon rapporto che però muta di settimana in settimana.
Ona, grazie ad un compito affidato al ragazzino, ricorda il suo passato con affetto ed un pizzico di tristezza. Una volta a settimana, dopo aver gustato un bicchiere di latte e dei biscotti, registrano delle piccole interviste dove lui scrive le domande e lei narra.
C'è però di più tra i due.
Il ragazzino è un'appassionato di Guinness dei primati e vuole candidare l'eterna Ona ad una serie di obiettivi. Riusciranno nella loro impresa?
Questo è il loro segreto, fino al giorno in cui si presenta Quinn e le cose cambieranno.
Ona dovrà combattere con nuovi sentimenti che si legano con vecchi ricordi. Non sarà la sola però a dover lottare contro un dolore indescrivibile. Con lei ci saranno Quinn e l'ex moglie.
A modo loro, si faranno forza e si aiuteranno fino al giorno in cui saranno in grado di prendere coscienza dei loro sentimenti e quindi saranno pronti ad andare avanti per conto loto.

Tutta la storia è un susseguirsi di vecchi ricordi raccontati da Ona.
Parlano della sua vita ma anche di un mondo che cambia. In 104 anni ha visto veramente tanto ma rimane quasi ammaliata dal piccolo scout che si trova davanti.
Eppure, nel momento in cui non si presenta più, si rende conto del vuoto che è riuscito a lasciare ma come se fosse un veggente, sapeva che il padre sarebbe stato un degno sostituto.

Non saprei come spiegarvi i miei sentimenti senza farvi spoiler.
Questo libro è oggettivamente molto triste ma da anche molta speranza. Il finale mi ha letteralmente straziato. Chi l'ha già letto, sa a cosa mi riferisco... chi invece dovesse ancora leggerlo, sappiate che l'ultimo capitolo vale l'intero libro.
Mi ha distrutto il cuore.
Mi ha letteralmente distrutto gli ultimi brandelli di felicità che avevo raccolto durante la lettura.
La vita è ingiusta e quelle ultime pagine lo fanno vedere in modo così poetico e così crudo che nessuna parola risulta adatta a descrivere quel momento.
Ok, sto per mettermi a piangere.
....
....
....
Dovete leggerlo.
Merita in maniera assoluta.

WWW.. Wednesdays #17 - 2016

Buon mercoledì a tutti!!!
Oggi mi sento carica perchè ieri è stata una giornata piena di sorprese ma ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni... per il momento, sappiate solo che mi sono divertita MOLTISSIMO e ne porto ancora le "conseguenze".

Quindi, è per questo che sono già qui con voi e non nel tardo pomeriggio come mio solito >.<

Pronti??


Cosa stai leggendo?


Lo so, sono settimane che vi faccio sempre vedere tre libri ma in questi giorni sono troppo presa per concedermi una lettura digitale e quindi, ciccia.
Sto continuando, anche se lentamente, la lettura di La ragazza dai due volti di Kathryn Croft. Non posso ancora sbilanciarmi, sono veramente indietro ma come sapete, questo è il genere di storia che mi fa sperare sempre bene!
Gioite con me, sono riuscita ad iniziare The Program! Mi sono "sparata" in una giornata più di cento pagine e se detta così, vi sembra poca roba, fidatevi che dato l'ultimo periodo, è tanto! Comunque, già mi piace :D


Cos'hai appena finito di leggere?


Devo dire che l'unica lettura positiva, al momento è proprio quella di Monica Wood (la recensione uscirà nel pomeriggio) ma dovevo immaginarlo... i libri gnecchi si nascondono ovunque!


Cosa leggerai in seguito?


Ebbene, questa volta ho le idee abbastanza chiare sul cosa andrò a leggere in futuro. Certo, nel mezzo posso sempre cambiare ma oggi dichiaro questi. 
Tutta la verità su Gloria Ellis di Martyn Bedford mi incuriosisce moltissimo e fremo per leggerlo. Ho dovuto aspettare perchè avevo altre priorità ma da adesso, ogni momento è quello giusto!
Un pò lo stesso discorso per Un libro ti salverà di Erika Swyler... che è stato nominato come lettura estiva e quindi, DEVO. Con La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi è un discorso a parte. Questo libro esce a settembre ma io ed altre ragazze abbiamo deciso di fare un blogtour e quindi, possiamo leggerlo in anteprima :D 

lunedì 25 luglio 2016

Il cuore buio

Titolo: Il cuore buio 
Autore: Pina Varriale
Pagine: 208
Prezzo: € 10 
Trama: Dopo la morte del nonno, la diciassettenne Alice decide di restare a Montelupo da sola. Non ha nessuna intenzione di seguire la madre a Milano né di andare a stabilirsi dal padre che ormai vive con un'altra donna. Alice è una ragazza introversa, a scuola non ottiene risultati brillanti e se non fosse per l'aiuto del prof. Giorgio Tancredi, spesso si metterebbe a rischio di essere allontanata. Durante il suo solitario soggiorno, Alice conosce Roby, un ventenne che suona in un pub a Montelupo. Roby alza spesso il gomito, si comporta da ribelle ma esercita una forte fascino sulla ragazza. Alice pensa di esserne innamorata ma non è certa di essere ricambiata. Il prof. Tancredi, con cui la ragazza si confida, non approva quell'amicizia perché pensa che Roby abbia una cattiva influenza su di lei. Roby, infatti, trascina Alice in un grosso guaio. Alla fine la ragazza riuscirà ad uscirne fuori e sarà per lei il momento di seppellire alcuni mostri del suo passato e voltare pagina, guardando al futuro con occhi nuovi.

Scarabocchio: Alice è una giovane ragazza che vuole vivere per conto suo, anche se la legge lo vieterebbe. A diciassette anni, infatti convince la madre a lasciarla a Montelupo anche dopo la morte del caro nonno. Tanto, cosa cambierebbe trasferirsi ancora, se non l'ennesima perdita di tempo a scuola? E poi, da chi andrebbe? Il padre vive con la nuova fidanzata e la madre a Milano. 
Rimanere a casa da sola le permette di fare un pò quello che vuole ma comporta anche mille difficoltà, come l'economia e la gestione della paura. 
Paura dettata dal fatto che certe sere trova dei biglietti minatori in casa. Paura di venir scoperta da un vicino troppo curioso. 
L'incontro con un ragazzo però, sembra cambiar tutto. 

Il cuore buio vuole esser un libro per ragazzi. 
Struggente, pieno e profondo. 
Poi però, alla fine, non è che sia tanto vero. 

Alice è appunto una giovane ragazza che vuole vivere da sola. Certo, a diciasette anni uno si sente già abbastanza maturo da provvedere a se stesso e chissà, magari è anche vero però la legge lo vieta e dato che Montelupo è un piccolo paesello dove tutti parlano... beh, il rischio di essere scoperti è molto alto. 
Convince però la madre a lasciarla nel vecchio paesino, anche dopo la morte del nonno. Che esempio di madre! La donna non ci mette molto a farsi convincere perché in fondo, le fa comodo così. Alice lo sa ed è per questo che vince la libertà. A che pro? Perché vuole rimanere lì? Immagino che la condizione da figlia di separati la spinga a reclamare un pò di agognata libertà ma alla fine non si sa gestire poi così bene. 
I continui incubi ed i messaggi minatori che trova in casa, dovrebbero essere un campanello d'allarme. Dovrebbero farle capire che forse, quel posto non è poi così sicuro ma no, incurante dei risvolti pericolosi, fa passare interi giorni senza fare oggettivamente nulla. 
Nulla fino al giorno in cui dorme con la madre e per caso, trova la soluzione. Ma questa idea ha di per sè dei risvolti che non si possono risolvere in poco tempo... ma anche così, Alice attende e cosa, non si sa. 

Nel mentre, incontra Roby, un giovane musicista dagli occhi ombrosi ma dal sorriso affascinante. 
Sognatore convinto, attacca bottone con lei già dal primo incontro e la coinvolge in un progetto musicale molto strampalato ma forse non così impossibile. Lui suona e lei canta. 
Roby però è scostante e beve troppo. Giusto perché non ci facciamo mancare nulla, il ragazzaccio è anche un forte bugiardo e un codardo. Abbandona Alice all'improvviso e le mente di continuo ma nemmeno questi tratti fanno scappare la ragazza, anzi.
Com'è ovvio che sia, lei prende una cotta per lui... ma reagisce in modo dubbio anche con il prof. Tancredi, unico adulto vagamente umano del libro. Tancredi infatti, cerca di aiutare Alice come può. 
Ma come si fa ad aiutare una persona che non vuole essere aiutata? 

Non so nemmeno in che modo definire questa lettura. 
Sicuramente non è profonda. 
Per carità, ci sono alcuni passaggi che oggettivamente sono pesanti e profondi, come il ricordo della violenza e la paura di una possibile intrusione in casa.
Ci sono passaggi molto comuni nella vita di un'adolescente e trattarli è un'idea utile per far capire che non sono soli ma messi insieme al resto, dove ci sono molte sciocchezze e nessun approfondimento, perdono il vero senso e assumono una forma grottesca. 
Mi suona molto difficile trovare veri i fatti raccontati in questo modo.

Una madre che lascia da sola una ragazzina in un piccolo paesello, pensando che nessuno lo venga a sapere? Comico. 
Una ragazzina che riceve messaggi minatori e non fa nulla sperando che la cosa passi da sola? Follia. 
Professori che non prendono veri provvedimenti verso uno studente svogliato? Che culo, da me avrebbero convocato anche dio. 
Un labile fidanzato alcolista? Ma si, perché no. 
Un labile fidanzato alcolista che magari spaccia? Ma potrebbe non essere lui, nel mentre, con tutti i dubbi del mondo, amiamolo. 
Un labile fidanzato alcolista e magari spacciatore che potrebbe aver ucciso qualcuno? Ma si! Tanto a lei sorride con malizia, dimentichiamo tutto! 
Dei tizi che entrano in casa tua, sostenendo di essere amici del tuo labile fidanzato, che poi si rivelano dei poco di buono...? Ma si, insceniamo una bella commediuccia per farli andare via.....!!!!
Un labile fidanzato alcolista, spacciatore, non assassino ma sicuramente incosciente che ti abbandona? Ma si, chiamiamolo comunque perché tanto ci manca!!!! 

Tutto questa storia sembra una follia.
Una follia il fatto che ogni cosa, presa singolarmente e sviluppata in modo più profondo, avrebbe potuto dare mille volte di più. Così però, perde. Troppe cose messe insieme senza un'approfondimento.
Lo stile della scrittrice non mi ha impressionato in modo particolare. L'unico vero punto positivo è che si legge in poche ore. Per il resto, gne.

venerdì 22 luglio 2016

Asiatici ricchi da pazzi

Titolo: Asiatici Ricchi da Pazzi
Autore: Kevin Kwan
Pagine: 343
Prezzo: € 19.50 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Quando la newyorkese Rachel Chu accetta di conoscere la famiglia del fidanzato Nicholas Young, con la scusa di accompagnarlo a un matrimonio a Singapore, certo non si immagina che Nick è lo scapolo d'oro del mondo asiatico. Che la sua casa di famiglia sembra un castello uscito dalle favole e che probabilmente nel corso della sua vita lui ha preso più jet privati che taxi. Non ha idea che sta per partecipare al matrimonio dell'anno, a un evento senza precedenti, con il Cirque du Soleil e i Piccoli cantori di Vienna ad aprire le danze, abiti disegnati ad hoc da Valentino e una silenziosa gara a chi è il più ricco fatta a suon di regali di nozze che nessuno in Occidente potrebbe mai permettersi.

E sicuramente non può arrivare a pensare che la madre del fidanzato le ha messo un detective privato alle calcagna perché sicuramente lei non è all'altezza del figlio, l'uomo più ricco di tutta l'Asia. Un po' Dallas, un po' Orgoglio e pregiudizio, Asiatici ricchi da pazzi è una commedia sfavillante, un viaggio nel jet set dei veri ricchi. Un racconto esilarante su cosa significhi essere asiatici, giovani, innamorati e pieni di soldi ben oltre l'immaginabile.

Scarabocchio: Rachel Chu e Nicholas Young sono due innamorati. 
Con la scusa del matrimonio di un caro amico, Nicholas invita Rachel a passare le ferie con lui a festeggiare e a presentarla per la prima volta la famiglia (che lei non conosce). 
La povera ragazza, dopo un momento di tentennamento, acconsente ma sarà veramente pronta a scoprire le origini dell'uomo che ama?

La lettura parte subito con carica, raccontando un'episodio di razzismo verso una famiglia asiatica che alla fine, risolve il problema alla radice e nemmeno troppo discretamente. 
Da quel momento, il tono della storia non cambia di una virgola. Romane esagerato. 
Certo, dal titolo si capiva perfettamente che non sarebbe stata una lettura noiosa ma fidatevi se vi dico che qui la follia regna sovrana. 
Praticamente siamo accerchiati da ricchi che passano la maggior parte del tempo a valutare tutti in base al reddito personale e alla famiglia di provenienza. 
Gioia e tripudio per Rachel, che non ha mai conosciuto il padre e che non è sicuramente in cerca di un fidanzato ricchissimo. Peccato che Nicholas lo sia e che la madre del ragazzo abbia idee ben precise su di lui. 

Ho passato più della metà del tempo a ridacchiare per le disavventure della coppia. 
Insomma, Rachel non era preparata al fatto che Nicholas fosse lo scapolo più ambito di Singapore. In realtà, non era preparata al fatto che fosse ricco. 
Soprattutto però non era pronta ad affrontare la gelosia delle altre ragazze del posto ed una famiglia ancora molto rigida. Insomma, non era preparata al fatto che potesse essere non solo rifiutata ma anche denigrata in quel modo. 

Se ci penso, questo libro è tristemente vero perchè persone e famiglie con quella mentalità esistono ancora e molti, devono farci le spese. 

Quello che comunque ho notato dopo un pò, oltre alla follia dei personaggi è che mi stavo un pò stufando. 
Più di trecento pagine a vivere il disagio di Rachel (che poi, stendiamo un velo pietoso sul suo modo di reagire). C'è un momento un cui le cose diventano così assurde che ho pensato "va che bello, un pò di sano movimento" ma no, smosse un pò le acque, torna tutto come prima. 
O forse no, in effetti una cosa alla fine succede. 
Scopro che è il primo di una trilogia e uffa, non è che mi abbia invogliato molto a leggerlo. Perché diciamocelo, mi ha deluso. 

I personaggi sono finti, dal primo all'ultimo.
Forse, quelli più veri sono i parenti gelosi che almeno sono loro stessi. Ma no, esagerati anche loro.

Nicholas è uno svampito che non capisce come mai la sua decisione di portarsi dietro la fidanzata crei scalpore al mondo. Cioè, in una famiglia dove si sono tutti sposati per un profitto, veramente credeva che nessuno incominciasse a farsi delle domande? E vogliamo parlare del fatto che non ha mai parlato della sua famiglia a Rachel? Certo, lei non è che sia una cima. Non si rende conto che molte delle persone che la vedono vorrebbero cacciarla via e si incazza pure quando scopre (da altre) che Nicholas ha fatto sesso a tre con due ragazze.... ANNI prima di mettersi con lei. Seriamente?! A quanto pare si. Tralasciamo.

Comunque è una lettura buona per passare del tempo perchè non è brutta... solo molto assurda.

mercoledì 20 luglio 2016

2055. False Hearts

Titolo: 2055. False Hearts
Autore: Laura Lam
Pagine: 416
Prezzo: € 14.90 cartaceo - € 4.99 ebook
Trama: Cresciute all'interno della rigida comunità di Mana’s Hearth, le sorelle siamesi Taema e Tila sognano una vita al di fuori della foresta di sequoie che le nasconde dal mondo. Il cuore che condividono ha iniziato a dare i primi segni di cedimento e se vogliono sopravvivere non hanno altra scelta che raggiungere l’altro lato della baia, dove le attende una San Francisco sconosciuta, sconvolta dal terremoto del 2055, e dove verranno separate chirurgicamente. Una notte di dieci anni dopo, Tila viene arrestata davanti alla sua casa. È fuori di sé, coperta di sangue. Su di lei pende un’accusa di omicidio, il primo in città da decenni. È sospettata di essere coinvolta nella Ratel, una potente organizzazione criminale, e di aver agito sotto gli effetti dello Zeal, un farmaco che può spingere le menti più violente e deviate a compiere i propri desideri più violenti e terrificanti. Taema sa che se vuole salvare sua sorella e sé stessa non ha altra scelta che immergersi negli anfratti più oscuri della città alla ricerca della di ciò che, indecifrabile e torvo, lega il presente al loro difficile passato, rendendo indissolubili i loro destini.

Scarabocchio: Due gemelle pressoché identiche ma con due caratteri distinti. 
Nate e cresciute in una comunità votata alla fede in Dio e alla natura, non credono veramente al fatto che il mondo possa essere un posto buono. Fino al giorno in cui, spinte dalla curiosità e dal ritrovamento di un tablet, scopriranno di essere probabilmente le uniche al mondo ad essere unite nel corpo. Ma scopriranno anche altre cose che metteranno in equilibrio precario la loro fede, fino al momento in cui devono scegliere se rimanere e morire o andarsene e sopravvivere. Pure o Impure? Vita o Morte? 
Andarsene però vuol dire veramente salvarsi? Il mondo esterno è veramente quel paradiso che avevano visto attraverso il dispositivo? 
Esser salvate e divise non è l'unico cambiamento che le gemelle dovranno affrontare in quel nuovo mondo. 
Tanti segreti da dover sbrogliare. Tante insidie da dover superare. 

Inizialmente, come al solito, ero partita con un'idea e poi.. puff, stravolta. 

La storia di Taema e Tila mi ha incuriosita moltissimo già dalle prime pagine ma ho apprezzato moltissimo l'idea di un doppio racconto che corre sugli stessi binari. Tila parla del passato, di quando vivevano alla Hearth e di come sono fuggite a San Francisco; Taema racconta del presente, di quello che deve fare per salvare la sorella. 
Due racconti che si intrecciano. In uno sorgono domande, nell'altro troviamo le risposte. 

Devo dire che il racconto procede senza troppi scossoni per quasi tutto il tempo. Colpi di scena si, però non particolarmente eclatanti. Se da un lato l'ho trovato piacevole, dall'altro mi ha rallentato molto la lettura perché non ero così presa. 
Bello, sicuramente ma tranquillo, quasi troppo. 
Rimane comunque una lettura interessante, con una trama veramente ben fatta e dei personaggi vivi e veri (anche se ok, a ben vedere sono tutti un pò finti ahahahah). 
Mi sono piaciuti i personaggi maschili che fanno principalmente da spalla ma che a loro modo, non rimangono troppo nell'ombra. Stranamente, mi sono piaciute anche le protagoniste (fatto insolito visto che di solito le trovo odiose) anche se hanno molti difetti ma forse proprio per questo, le ho trovate più umane.

Ho apprezzato l'intreccio dei due mondi dove hanno vissuto e dono vivono le gemelle. 
Ho apprezzato i misteri ad essi collegati e anche i personaggi cattivi. Mi è scaduto un pò solo la fine, troppo breve e semplificato rispetto a tutto quello che c'era sotto. 
Nel complesso però, un bel libro. 

lunedì 18 luglio 2016

Il ragazzo che non uccise Hitler

Titolo: Il ragazzo che non uccise Hitler
Autore: Michael Morpurgo
Pagine: 141
Prezzo: € 16 cartaceo - € 4.99
Trama: 1940. Un treno viene attaccato dai bombardieri tedeschi. Nel buio di una galleria, per sconfiggere la paura, uno sconosciuto racconta qualcosa a Barney e alla sua mamma. È la storia di un giovane soldato che, durante un'altra guerra, fece quella che allora sembrava la cosa più giusta e che invece si sarebbe rivelata il peggior errore della Storia: non uccidere Adolf Hitler. Ispirato alla storia vera del soldato che avrebbe potuto fermare la Seconda Guerra Mondiale. 

Scarabocchio: "Cosa sarebbe successo se...." questa frase la diciamo tutti più volte nella vita. 
Prendiamo decisioni ponderate, affrettate, di petto o con il cuore. Prendiamo decisioni in base a quello che in quel momento ci sembra la cosa più giusta da fare e fino a che non ne subiamo le conseguenze, va bene così. 
Cosa succede però, quando una tua decisione apparentemente giusta all'inizio, si rivela sbagliata per il mondo intero? 
Questa è la storia di un giovane soldato che mosso dai più sinceri propositi, salva la vita ad un giovane soldato "crucco" il giorno in cui la guerra finisce. Anni dopo però, scopre che quel giovane soldato è il dittatore che ha innescato la seconda guerra mondiale; Adolf Hitler. 

Una storia scritta in modo semplice ed alleggerita ma con un fondo che fa pensare. 
Se quell'uomo avesse ucciso il giovane Adolf, la guerra non sarebbe mai iniziata? O al suo posto, sarebbe arrivato qualcun'altro? 

Ho trovato molto poetico e allo stesso tempo forte, il momento in cui i due si ritrovano faccia a faccia dopo tanti anni. Ho trovato molto significativo il fatto che Hitler reagisca come aveva fatto il soldato anni fa con lui. Molto, molto bello, anche se più che un regalo è stata una condanna. 

Che dire, un bel libro per ragazzi che consiglio molto volentieri

venerdì 15 luglio 2016

Cercando Grace Kelly

Titolo: Cercando Grace Kelly
Autore: Michael Callahan
Pagine: 343
Prezzo: € 17.90 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: È l'estate del 1955 e tre ragazze arrivano a New York da tre angoli diversi d'America per seguire le proprie aspirazioni. Laura si prepara al suo nuovo lavoro nella redazione della rivista Mademoiselle, sapendo che se la moda si può comprare, lo stile invece no; Dolly arriva dalla provincia e ha lasciato la famiglia bigotta per diventare qualcosa di più che una moglie, anche se non sa ancora cosa; e Vivian, dai capelli rosso fuoco, per ora si mantiene vendendo sigari in un locale, e intanto insegue il sogno di cantare a Broadway. E per una ragazza di provincia decisa a cambiare la propria vita nella città che non dorme mai, c'è un solo posto dove stare: il famoso Barbizon Hotel, alloggio per sole ragazze dove sono cominciate le storie di tante altre come loro, che ora tutto il mondo conosce. Una per tutte, Grace Kelly - chissà, magari le ragazze la incontreranno durante quest'estate di sogni folli, nuove amicizie, nuovi amori... O forse no. Quel che è certo è che a New York troveranno molto, molto altro. 
Con le stesse atmosfere di intramontabili classici newyorchesi come Colazione da Tiffany, con una perfetta ricostruzione storica degli anni Cinquanta, una romanticissima storia con tre irresistibili protagoniste, che vi ricorderanno come il sapore dei sogni sia quello più dolce di tutti. 

Scarabocchio: Tre giovani donne che si incontrano a New York, tre sogni che si scontrano con l'epoca in cui vivono, tre destini assolutamente diversi ma uniti in modo indelebile. 

Laura che vuole diventare una scrittrice, Vivian che vorrebbe diventare una cantante famosa e Dolly che semplicemente vorrebbe trovare una persona da amare e che la ami. 
Però, cosa nasconde New York dietro alle luci sfavillanti? Sarà veramente il luogo giusto per far avverare i propri sogni? Oppure prenderanno solo un'abbaglio, giocandosi tutto?

Non sapevo bene cosa aspettarmi ma ammetto di aver trovato qualcosa di assolutamente diverso. 
Una storia delicata, con pochi colpi di scena (verso la fine) e assolutamente in linea con lo stile di vita del 1955. Una storia che ci fa capire quanto i sogni possano renderci ciechi.

Le tre protagoniste cercano qualcosa, inseguono un sogno ma rimanendo abbagliate da un paese così apparentemente libero, non riescono a vedere e nemmeno a percepire le insidie che si trovano davanti. Così, dopo essersi crogiolate nella bella vita, o quasi, devo fare i conti con la realtà.
Laura avrà trovato il suo vero amore e l'indipendenza che tanto voleva? Ma il suo sogno?
Vivian riuscirà a cavarsela da sola, abbandonando il suo piccolo lavoro per diventare una cantante di fama mondiale? Oppure il suo attuale compagno, un'italiano classico, avrà progetti differenti?
Dolly avrà trovato finalmente la sua favola da vivere? Oppure l'apparenza nasconde qualcosa di peggio?

Un viaggio alla ricerca di se stesse e della propria crescita. Chi riuscirà ad andare avanti? 

mercoledì 13 luglio 2016

WWW.. Wednesdays #16 - 2016

SOLEEEEEEEEEEEEEEEEE, dove sei soleeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mio dio, io voglio il sole!
Il caldo, l'afa!!!
VOGLIO SUDARE!
La pioggia ed il venticello sono simpatici, ok, però io leggo meglio con il caldo perché non sto battendo i denti modello nacchere.

Siamo solo a mercoledì, spero che il tempo si ripigli... nel frattempo, sapete cosa sto per fare, vero? :D
Questa settimana è stata ricca di letture (mainagioia ti ho battuto!) ma il tempo sembra scarseggiare. Quanti di voi hanno una montagna di titoli da dover assolutamente leggere?? Qui urge una veloce sfida estiva.... ma non è il momento di parlarne! (domani forse o chissà)

Ciancio alle bande, vediamo le letture.


Cosa stai leggendo?


Sempre fedele alla mia folle impresa, sto ancora leggendo tre libri per volta.
Asiatici Ricchi da Pazzi di Kevin Kwan è un'ebook che mi aiuta a tappare qualche buco nei momenti di noia. Non sono nemmeno a metà della lettura ma al momento è abbastanza simpatico e mi sta benissimo... l'ho scelto apposta! Piccole sorprese sulla strada della felicità di Monica Wood, omaggio della mia bellissima e adorabile Cinzia, si sta rivelando una lettura interessante ma anche in questo caso, sono all'inizio e non posso sbilanciarmi molto ma... ho molte aspettative per lui!
La ragazza dai due volti di Kathryn Croft mi ha attirato da subito. Certo, relegato a lettura "da casa" ma solo perchè almeno così sarò certa di leggerlo con tranquillità!


Cos'hai appena finito di leggere?


Ok, ok... vista così, sembra quasi che io non abbia dormito durante la settimana. Giuro che però, non è stato così! 
Cercando Grace Kelly di Michael Callahan2055. False Hearts di Laura Lam erano in lettura da un pò e sono riuscita a finirli sono durante il week ma per La casa per bambini speciali di Miss PeregrineUna crêpe per due di Erin E. KellerIl ragazzo che non uccise Hitler di Michael Morpurgo sono solo stata fortunata, perché erano piccini piccini.... 


Cosa leggerai in seguito?

Apriti cielo, perché sinceramente non so cosa dire. Mi servirebbe un'apparizione divina! 
Ci sono settordicimila titoli che dovrei leggere, sto accumulando peggio di quelle persone che si vedono su Real Time. Diciamo che per come stanno andando le cose, di questo ritmo prima o poi vedrò la luce in fondo al tunnel ma comunque non saprei dirvi cosa effettivamente potrei leggere. 

Una crêpe per due

Titolo: Una crêpe per due
Autore: Erin E. Keller
Pagine: 90
Prezzo: € 2.99 ebook
Trama: James Barrett è un bravo ragazzo. Peccato che non stia passando il miglior momento della sua vita e a volte parli a sproposito. 
Edward Egan è un bravo ragazzo. Peccato che la sua rigida esteriorità non aiuti James a tenere a freno la sua linguaccia. 
Quando però i due sono costretti a volare a Parigi e James deve improvvisarsi assistente del rampollo della famiglia Egan, le animosità sfumano e le motivazioni dietro i loro comportamenti vengono in superficie, svelando anche un tenero e inaspettato sentimento. 
Ma i due rischiano di restare solo con il ricordo di una crêpe a Parigi… 



BarJ @George – Spero che tu abbia chiamato Kenneth… pare che possa pensare che noi due stiamo insieme
La risposta di George fu immediata:
George @BarJ – O.o NOI? Noi come io e te? Noi. Una coppia. Ma che cazzo? *vomita*
BarJ @George – Esattamente la mia reazione
BarJ @George – Dovremmo chiederci il perché la gente pensa che siamo una coppia. È inquietante.
George @BarJ – A partire da ora dobbiamo smettere di vederci
George @BarJ – ne va della mia reputazione
BarJ @George – <3 b="">
George @BarJ – Vaffanculo U_U

Scarabocchio: Ho conosciuto Erin con il libro "The Scar" (che è una delle mie letture preferite) e adesso posso riconfermare che è un genio. 
Una crêpe per due è una veloce storia d'amore di due uomini, James e Edward, che al loro primo incontro si odiano ma dopo esser stati obbligati a lavorare insieme, scoprono che non sono poi così "stronzi". 

Di base la storia è molto semplice e divertente. 
Le battute tra di due ed i sorrisi accennati di Edward sono un miscuglio frivolo e gustoso. James mi ricorda molto una ragazzina isterica con i suoi risolini acuti, ma mi è piaciuto il suo amore improvviso e sincero. 
Ad essere sincera, la trama di per se è un pò inesistente. Se per molto libri questo dettaglio è tragico, in questo ci permette di concentrarci appieno tra i due. Oddio, non che ne sia totalmente priva ma... fa molto da sfondo. 
Le scene erotiche ci sono (una), ma per quanto siano poche, sono molto intense. 
Ho qualche difficoltà a leggere queste parti, le trovo molto personali... private, ma sono comunque molto deliziose e nel complesso le trovo calibrate bene. 

James allungò il collo e si avvicinò all'orecchio di Edward dopo aver preso un lungo sorso, sentendo il liquido alcolico scaldargli lo stomaco e dargli quel pizzico di coraggio in più per flirtare, perché sì, era quella la sua intenzione.
«Stai ancora controllando se ho altre tracce di Nutella in faccia?» disse ad alta voce direttamente nell'orecchio di Edward, quasi appoggiandosi a lui, sentendo chiaramente il calore del suo braccio arrivargli attraverso il maglione.
Edward fece un sorriso e scosse il capo, divertito, voltandosi per rispondere, rischiando la collisione fra i loro nasi, cosa che mozzò il respiro a James.
«No,» rispose girandosi di più verso di lui, con un gomito appoggiato al bancone e la mano con il bicchiere pericolosamente vicina allo stomaco di James. «Stavo ripensando ai suoni che fai quando c’è qualcosa che ti provoca piacere.»

Insomma, na veloce lettura che merita assolutamente!

martedì 12 luglio 2016

L'enigma dei ghiacci

Titolo: L'enigma dei ghiacci
Autore: Maurizio Maggi
Pagine: 369
Prezzo: € 16.40 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Il bianco tutto intorno è accecante, può far perdere l’orientamento, perfino causare allucinazioni. Il centro del plateau antartico è sferzato da venti che disegnano rughe millenarie aspre come canyon. Ed è proprio lì, a due giorni di cammino da Base Vostok, che una turbolenza violentissima e inattesa sorprende Amanda Martin. È la tempesta perfetta, e ad Amanda non restano che due sole ore di vita. Ma qual è la sua vera missione? Davvero è solo un’impresa sportiva estrema, o c’è invece qualcosa da cui sta fuggendo? 
Il segreto che Amanda si porta dentro è legato al lago sotterraneo Vostok, un ambiente primordiale coperto da uno strato di ghiaccio di quasi quattromila metri di spessore, ricco di gas naturali e, forse, di forme di vita sconosciute. Lì i radar di profondità hanno captato qualcosa di anomalo: un enorme cilindro dalla natura misteriosa.
Dopo anni di trivellazione, i russi sono ormai al «Contatto» con il lago, ma i loro piani collidono con quelli della potente e ambiziosa multinazionale MOST. A tutela dei propri interessi, la MOST invia un uomo a Base Vostok: Gabriel, mercenario esperto e spietata macchina per uccidere. Dietro la maschera di angelo vendicatore e un passato nell’FBI e nei corpi d’élite, Gabriel nasconde segreti che nemmeno i suoi capi conoscono, ma il suo obiettivo è chiaro: uccidere Amanda Martin. 
Un’avventura mozzafiato nelle terre più estreme, con protagonisti indimenticabili che si muovono in un mondo in preda a sconvolgimenti sociali, economici e climatici, alla ricerca della salvezza non soltanto per sé, ma per l’intera umanità



1. Buongiorno Maurizio, grazie per avermi concesso questa possibilità. 
Grazie a te, dell'opportunità di parlare del mio libro. 

Partiamo con qualcosa di classico perché come ben sai, siamo tutti molto curiosi… io per prima. L’enigma dei ghiacci, com'è nata l’idea?
Tutto è partito dalla scoperta di un luogo assurdo come il Vostok. Un bacino di acqua temperata grande come la Calabria, nato quando l'Antartide era ancora una foresta lussureggiante e poi coperto da quasi quattromila metri di ghiaccio, e da allora isolato, potenzialmente ricco di forme di vita estinte in superficie da milioni di anni: non ti fa sognare? Facile immaginare intrighi e scontri d'interessi per scoprire i segreti del Vostok, e in effetti il romanzo è questo, ma non solo. La vita laggiù è fatta di batteri e al massimo di qualche piccolo pesce, ma immaginiamo per un attimo una vita senziente acquattata sul fondo, al buio, in attesa da prima che l'Uomo esistesse: cosa penserebbe di noi? Forse non gli importerebbe nulla dell’euro o del petrolio e vedrebbe la Terra per quello che è: una nave spaziale che naviga in un vuoto immenso, freddo e inospitale, con a bordo sette miliardi di passeggeri, egoisti e rissosi, impegnati a sprecare la loro breve vita -un tempo insignificante per chi ê sul fondo di quel lago dal Miocene- sgomitando per guadagnare spazio e distruggendo un po' alla volta lo scafo che li sostiene. Non c'è nulla di fantascientifico nel mio libro, sia chiaro, ma questo è un punto di vista che, al momento dell'impostazione del lavoro, mi ha aiutato a costruire la trama e le motivazioni dei personaggi, e il centro di gravità attorno al quale ruota il romanzo: il concetto di vita. 
Non è scontato e non è lo stesso per tutti. Gli eroi classici dell'avventura sono pronti a morire per qualcosa. Io volevo che i miei si chiedessero: per cosa vale la pena vivere?

2. Ho visto che hai viaggiato molto. Posti lontani, esotici e ricchi di storie affascinanti… quante di quelle esperienze vissute hanno influito sul suo libro?
Più dei luoghi, hanno influito le persone e il loro modo di rapportarsi ai luoghi. Abitare, per noi umani, significa impadronirsi di un luogo, in profondità, come farebbe un rampicante invasivo. C'é qualcosa di struggente, in questa manifestazione di attaccamento alla vita, ma anche di potenzialmente pericoloso. L'ho imparato nel mio lavoro in giro per il mondo e credo che se ne vedano le tracce nel romanzo. Ma i viaggi mi hanno lasciato anche altro.
Anni fa visitando un museo dalle parti di Wroclaw, conobbi un geologo dell’università locale. M’invitò nel suo piccolo ufficio dove teneva gli strumenti di misura che usava ogni giorno, la Polonia era appena entrata nella UE e lui era entusiasta di conoscere ricercatori occidentali. Magro e con una giacca di almeno una misura di troppo, sembrava Adrien Brody nel Pianista. Ero vestito leggero ma indossavo più soldi di quelli che lui guadagnava in sei mesi. Eppure quelli occhi che brillavano mentre mi mostrava con orgoglio il suo unico strumento Made in Germany, me li ricordo ancora. Pensa, mi è venuto in mente adesso, durante l’intervista: Mikhail, quando soppesa il sestante e pronuncia ad alta voce il nome del fabbricante tedesco, è lui, è quel ricercatore polacco. Non ricordo come si chiamasse, incontravo tanta gente all'epoca, ma certe cose ti rimangono dentro.

3. La stesura dell’enigma dei ghiacci è stata lunga e tortuosa? Oppure le parole sono uscite veloci come un fiume in piena?
Trovo impegnativo delineare la trama (intrecci, tempistiche con cui il lettore scopre certe cose, coerenza delle agende dei vari protagonisti), ma una volta fatto questo, scrivere è abbastanza facile. Al punto che spesso non resisto e comincio prima che la trama sia completa e poi devo sospendere la scrittura per metterla a punto, soffrendo per l'impazienza di ricominciare.

4. Quattro cose vere che si imparano leggendo “L’enigma dei ghiacci”. Ne sono assolutamente rimasta affascinata e quindi, mi chiedevo… cos'altro c’è di vero in questo libro?
Oltre a pesci di specie ignote che vivono sotto i ghiacci o ad alghe tanto toste che la Nasa pensa di portarle su Marte? O all'uso del kite vela per muoversi e alle basi permanenti interne (tre in tutto, una delle quali italo-francese, voglio ricordarlo) e più simili ai sommergibili che agli edifici? È vera ad esempio la storia dei trent'anni di scavo dei russi per raggiungere il lago, o la spedizione nazista nel 1939 e la contro spedizione americana guidata da un veicolo con ruote di tre metri di diametro e un aereo sul dorso. È vero che può capitare di imbattersi in un trattore dei tempi dell'URSS abbandonato nel nulla perché costava troppo recuperarlo o che nessuno ha cancellato i simboli del comunismo nelle basi russe (non per simpatie verso il regime, rare fra gli scienziati, ma per nostalgia di quando la Russia era una grande potenza). È vero che a meno 50° lo sputo si gela in volo e a Vostok in questo momento siamo fra 60 e 70 sotto zero, con un record di meno 89,2°. È vero che i pozzi nel ghiaccio oltre una certa profondità sono sempre riempiti d’idrocarburi per non collassare (sì, è un bel rischio) e che i viaggi in trattore per rifornire le basi sono molto avventurosi, al punto che si viaggia sempre in convoglio (le cosiddette “traverse”) e nessuno manderebbe in giro un solo veicolo come ipotizzo nel libro, tanto meno d'inverno. È anche vero che i laghi simili al Vostok (meno grandi e meno antichi) sono circa 400 in Antartide, molti dei quali collegati fra loro da fiumi subglaciali. In quelli più vicini alla superficie sappiamo con certezza che esistono forme di vita, come batteri ma anche pesci di specie sconosciute: un mondo straordinario, no?

5. Il libro è uscito già da un mesetto. Ti ritieni soddisfatto del risultato ottenuto? Oppure preferisci non controllare in modo approfondito il riscontro dei lettori?
Non ho riscontri precisi, ma visito spesso i siti che potrebbero ospitare recensioni come Goodreads o IBS o altri. Finora ne ho trovate pochissime, forse è ancora presto. Per questo trovo prezioso il lavoro di blog come il tuo: la dimostrazione che il web non è solo cyberbullismo ma un'immensa area di libero scambio d’idee, uno scambio di cui abbiamo sempre più bisogno e che nessun trattato commerciale internazionale può sostituire, perché si nutre di passione e di curiosità. Perciò: complimenti ancora.

6. Progetti futuri? Rivedremo ancora qualche personaggio? Oppure pensi di puntare su luoghi ancora inesplorati?
Al momento, mi sembra di essere in transito fra sogno e progetto: con questo libro e grazie a Longanesi (e a molta fortuna) sono andato oltre il primo, ma non sono ancora approdato al secondo. Vediamo come va “L’enigma dei ghiacci” poi parleremo di progetti. 
In fondo ho solo sessant'anni, no?

lunedì 11 luglio 2016

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine

Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Autore: Ransom Riggs
Pagine: 382
Prezzo: € 10 cartaceo 
Trama: Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?

Da lì, ogni pezzo andò al suo posto a una velocità incredibile. Biglietti aerei acquistati, orari controllati, tragitti pianificati. Io e papà saremmo partiti a giugno, per tre settimane. Mi chiesi se non fosse troppo, ma a lui, diceva, servivano almeno tre settimane per studiare a fondo le colonie di uccelli dell’isola.
Immaginavo che la mamma avrebbe obiettato – così tanti giorni! –, invece più si avvicinava la data della partenza, più lei era chiaramente emozionata per noi. «I miei due uomini» ripeteva raggiante «partono per una grande avventura!»
Trovavo toccante quell'entusiasmo, lo ammetto; almeno fino al pomeriggio in cui la sentii confessare al telefono a un’amica quanto si sarebbe sentita sollevata «a riavere indietro la mia vita» per tre settimane senza «due bambini bisognosi di cui preoccuparmi».
Ti voglio bene anch'io, avrei voluto dirle con tutto il sarcasmo crudele di cui ero capace. Ma non si era accorta di me, quindi rimasi zitto. Le volevo bene, naturalmente, soprattutto perché voler bene a tua madre è obbligatorio, non perché pensassi che mi sarebbe piaciuta se l’avessi incontrata per strada.
Eventualità impossibile, in ogni caso: solo i poveri vanno a piedi.

Scarabocchio: Ve lo dico, non ho letto il libro solo perché a breve uscirà il film (anche se il trailer è dannatamente figo e si, andrò a vederlo) ma per il semplice motivo che a breve, uscirà il terzo. Mi stuzzicava molto ma ho sempre preferito evitare, giusto per non appassionarmi e poi scoprire che non sarebbero mai arrivati alla fine. 
Comunque, adesso eccomi qui. 

Jacob è un giovane ragazzo cresciuto con le storie incredibili e spaventose del nonno Abraham. 
L'uomo raccontava di bambini speciali che sapevano fare cose incredibili ma anche di mostri venuti fuori dagli incubi più terrificanti e questo, spaventava ed affascinava il giovane ragazzino. 
Crescendo però, incominciò a dubitare che quelle storie fossero realmente vere e anche dopo aver visto le foto dei bambini speciali, era restio a prenderle seriamente. Fino al giorno in cui Abraham muore in circostanze particolari. 
Da quel pomeriggio Jacob entra in uno stato di isteria ma con il sostegno dello Psicologo che lo segue, riuscirà a scoprire cosa volesse dire il nonno con le sue ultime parole. 
"Trova il falco... Dentro l’anello... Oltre la tomba del vecchio... 3 settembre 1940"
Scoprirà di non esser ciò che credeva e che il nonno nascondeva cose ben più incredibili di quelle che raccontava.

Non sapevo bene cosa aspettarmi, l'immagine della copertina mi dava l'impressione di una storia molto cupa e "vecchia" ma alla fin fine, non è una cosa vera. 
La storia è lenta e particolare, procede in modo lineare. Ci sono molte foto per darci un'idea dei personaggi descritti (se penso a quelle foto e gli attori scelti per il film.... non c'è storia. Quelli del libro fanno quasi paura) ma quasi nessuna dei luoghi in cui Jacob si aggira (se non due o tre). 

Devo ammettere che la parte della scoperta della casa distrutta dalle bombe e la relativa scoperta dei vari punti interessanti mi ha affascinato e avrei voluto trovarmi lì. 
Ho anche apprezzato il portale, quello che unisce ciò che era e ciò che è. Mi sono piaciute le incisioni nella pietra ma le ho anche viste come i segni che i carcerati lasciano sui muri delle celle (dettaglio che probabilmente esiste solo nei film). 

In realtà, ho apprezzato un pò tutta la storia, anche se è realmente movimentata solo alla fine ma nel complesso sono state dosate bene le informazioni che ci hanno dato. 

Leggerò sicuramente il seguito, con la speranza di non dover attendere troppo per l'ultimo capitolo.

venerdì 8 luglio 2016

Le tartarughe tornano sempre

Titolo: Le tartarughe tornano sempre
Autore: Enzo Gianmaria Napolillo
Pagine: 216
Prezzo: € 12.75 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Una storia che commuove e conquista come solo i grandi libri sanno fare.
Un grande amore: difficile e denso di avversità, ma intenso e necessario.
Una realtà che fa paura: quella di persone disperate che si buttano in mare perché credono che sia l’unica alternativa per sopravvivere.
E un bambino e una bambina, un ragazzo e una ragazza, un uomo e una donna che, attraverso mille e più traversie, trovano il significato del loro amore e del loro destino.


Scarabocchio: La storia parla di due ragazzi che si incontrano da bambini e che mentre stanno diventando grandi, affrontano mille difficoltà. Parla anche di immigrazione e di tutto ciò che ne deriva.

Salvatore e Giulia sono due giovani innamorati che devono lottare contro la lontananza. 
Lui vive nell'isola dove Lei va in vacanza. Due mesi per stare insieme, dieci per attendersi ed amarsi con la fantasia. 
Arriva però il giorno in cui decidono di andare oltre e perdere la purezza dei loro corpi ma su quella spiaggia succederà ancora di più; perderanno l'innocenza. 

Giulia è il tipo di persona che prenderei a sprangate sui denti. 
Milanese e figlia di persone benestanti, lei è l'apoteosi della ragazza viziata e gelosa. Pretende di essere amata e di poter condurre lei il gioco, a prescindere dai sentimenti degli altri. 

Salvatore è un sempliciotto, perennemente indeciso.
Il classico ragazzo che si fa mettere i piedi in testa da chi è più forte di lui (Giulia per esempio) e che anche se lo capisce, glielo permette comunque. 

Sono una coppia che a parere mio, non può durare. 
Stronza lei, passivo lui. 
Eppure, vanno avanti per anni, lottando contro le distanze e le idee degli altri. Lottano e perdonano. 

Se il libro contenesse solo questa storia, gli avrei piazzato un misero due perché l'irritazione che mi provoca la coppia è inimmaginabile. 
"Le tartarughe tornano sempre" però, raccontano anche un'altra storia. 

Parla, anche se in modo poco incisivo, dell'immigrazione. 
Poco incisivo nel senso che ci sono poche scene che trattano di questo argomento in modo forte, in modo pieno. Durante la lettura, i capitoli troppo veloci, spesso danno un'accenno alla cosa ma quasi mai in modo approfondito. 
I pochi che invece lo fanno in modo profondo, sono meravigliosi. 
Emozionano e fanno riflettere. 

In sostanza, una lettura veloce e sorprendente.

mercoledì 6 luglio 2016

WWW.. Wednesdays #15 - 2016

Buongiorno e buon mercoledì!
Come vanno le cose? Io sono in pieno periodo vogliosterminareilmondointero ma è una cosa passeggera, quindi non preoccupatevi :D

Facciamo però qualcosa di divertente, ovvero, parliamo di libri!
Essendo mercoledì, vado a rispondere alle nostre tre domandine...


Cosa stai leggendo?


La volta scorsa avevo detto che avrei incominciato Cercando Grace Kelly e sono stata di parola. Un po perché mi è stato regalato e un po perché mi serve per una challenge, ho preso la palla al balzo! Non ho letto moltissimo ma non sembra male... un pò monotono al momento ma sono fiduciosa!
2055. False Hearts prosegue lento ma con costanza. Essendo stato relegato a lettura casalinga, non riesco a darli il tempo che merita ma è lì e non lo mollo.
Miss Peregrine. La Casa dei Ragazzi Speciali l'ho giusto iniziato ieri pomeriggio e già promette bene. Era da un pò che lo stavo lumando e dato che stanno ristampando i primi due, sono certa che a breve arriverà anche il terzo (quindi, voglio mettermi in pari!)


Cos'hai appena finito di leggere?


Se mantengo questo ritmo di lettura, mi sento contenta! Certo, Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo e Cento giorni di felicità di Fausto Brizzi sono state letture molto veloci ma rispetto al mese scorso, non mi lamento mica! Calendar Girl di Audrey Carlan rimane però il mio preferito tra i tre :D


Cosa leggerai in seguito?

Questa volta, vi lascio con il fiato sospeso, dato che in questo momento, non so proprio cosa decidere! Molto probabilmente, tra i papabili ci sono The Program, come la scorsa volta e Piccole sorprese sulla strada della felicità di Monica Wood ma non è detto >.<


Voi???????

Cento giorni di felicità


Titolo: Cento giorni di felicità
Autore: Fausto Brizzi
Pagine: 393
Prezzo: € 18.50 cartaceo - € 6.99 ebook
Trama: Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, "l'amico Fritz". Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa più difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, "la più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso".

Scarabocchio: Sento già fischiare le orecchie. 
Lo so, mi odierete. 
Infatti, sono già ben nascosta. 
Mentre voi siete qui a leggere, io mi sono già imboscata con una buona ciambella calda tra le meni. 
Letargo anticipato!!!!

Ho conosciuto (passatemi il termine) Brizzi grazie al suo ultimo libro Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo. Non mi aveva fatto impazzire ma ho voluto riprovarci, su consiglio di altre Blogger (mi sto nascondendo da voi, sapevatelo!) 

Normalmente leggo con "voglia" libri che raccontano cose vere. Anche se la cosa vera è una malattia mortale. 
Questo libro parla di Lucio ed i suoi ultimi cento giorni di vita. 
Una storia tristissima, con una fine inevitabile e non perché già dalle prime pagine ci viene detto il verdetto ma proprio perché "l'amico Fritz" lo conosciamo un pò tutti e sappiamo che non guarda in faccia a nessuno. 

Vi dico che ho apprezzato molto alcuni passaggi, come la lista dei futuri regali di Compleanno per i due figli, la sorpresa finale alla moglie e all'idea di andarsene da solo. 
Ci sono tratti molto toccanti, soprattutto perché è una cosa così vera che è difficile non farsi le sue stesse domande. 

Però, proprio perché mentre leggevo, pensavo a come potrei reagire io, non ho apprezzato questo conto alla rovescia. 
Per carità, non ho odiato Lucio per il suo modo di vivere questi ultimi giorni. Anzi. Non si abbatte cerca di apparire al meglio fino alla fine, pensando anche a chi gli sta vicino ma il suo diario non mi ha coinvolto, non mi ha fatto emozionare come immaginavo. Anzi.
Certe riflessioni, certe ricerche mi hanno annoiato all'ennesima potenza. 

In generale sono rimasta insoddisfatta e sospetto che Brizzi non entrerà più in casa. (anche perché non riesco a reggere le puntatine vegane che ci infila... poche eh, almeno quello)

martedì 5 luglio 2016

Scrivere è un mestiere pericoloso


Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Pagine: 312
Prezzo: € 16.40 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: Un gesto, una parola, un’espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C’è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l’altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l’affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l’intuito di Vani può smascherarli. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole. Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.



Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Alice all'inizio del mese scorso, direttamente nella sede della Garzanti. 
Il bello di essere una Blogger è anche questo, la possibilità di conoscere degli Autori e poterci parlare a tu per tu, senza doverli condividere con mille altre persone. Quindi, l'incontro è stato meraviglioso e non smetterò mai di ringraziare Francesca e le altre ragazze ma non ero ancora del tutto soddisfatta perché nella mia immensa sfiga, non avevo nessuna copia da far firmare. 
Indi, sapendo che sarebbe passata a Lecco, ho preso la palla al balzo!

Immaginate, solo per un momento, l'odissea per arrivare sana e salva in Libreria accompagnata dal Fidanzato.


Ore 15.20 - Giovedì 30/06
Messaggio dal Fidanzato: "Oggi, vedi di uscire presto" eh certo, perché di solito non sono io quella che deve aspettare che qualcuno esca da lavoro... eh no.
Ovvio che esco presto, oggi dobbiamo andare da Alice, chi mi ferma?!

Ore 19 - Giovedì 30/06
Traffico milanese. Ovvio, no? Vi pare che le cose possano andar bene? "Ma levati dalla seconda corsia che vai più piano di me!" il nervosismo è sempre molto alto quando le cose non vanno come dico, anche se non sono io alla giuda. Fidanzato è forse più nervrotico di me ma è la norma.

Ore 20.10 - Giovedì 30/06
"Avete tempo di mangiare?"
"Certo, tanto ci mettiamo poco ad arrivare a Lecco. Un ventina di minuti e ciao"
Ultime parole famose.... un classico.

Ore 20.40 - Giovedì 30/06
L'incontro è alle 21 e noi siamo ancora qua, eh già.
Come ogni santa volta, usciamo di casa tardi e alla fine, nemmeno mi stupisco più. Alla fine, io Alice già la conosco e parte di quello che dirà, alla fine l'ho già sentito e quello che volevo io era solo vederla ancora, in modo più intimo e ridere un pò insieme. Quindi, perchè arrivare giusti? In fondo, ancora non sa che ci sarò anche io...

Ore 21.10 - Giovedì 30/06 
Lettura dei Tarocchi
In punta di piedi, eccomi qui.
La Libreria Volante è un piccolo paradiso che raccoglie libri e accoglie noi, che in quel momento eravamo riuniti per Alice ma che ci accomuna la passione della lettura.

Elena, la cartomante, apre le danze leggendo il futuro del libro e per chi ha già avuto la fortuna di leggerlo, sa che c'è molta verità in quelle parole dette.
Niente spoiler però, quelli sono vietati da sempre anche se qualcuno ci prova sempre.

L'ora passa in un soffio, tra dettagli sui personaggi e aneddoti sulle versioni reali dei personaggi del libro, come Antida (nome strano ma meraviglioso) che noi invece abbiamo conosciuto sotto le spoglie di Irma; la giovane e promettente Morgana che esiste in tutto il suo giovane splendore insieme ad Ivano, nella realtà sono fratelli.
Ma anche rivelazioni sul Commissario e la sua età, un veloce scoop che troveremo nel terzo capitolo (già consegnato!) sul suo compleanno e un'aneddoto su due ragazze che se lo immaginavano un pò meno... anziano.

Arriva poi il momento delle foto e delle firme, momento molto atteso e divertente.
Immaginatevi la mia gioia quando mi ha visto e riconosciuto! Ma soprattutto le due dediche e l'idea di esser accostata al padre, matto come me (dato che legge prima la fine di ogni libro) :D
  
Fidanzato, che fino a quel momento si era bellamente defilato fuori dalla libreria, al fresco, torna. 
Torna e vede Alice per la prima volta e si fa grasse risate mentre la sente parlare, dicendomi che forse avevo ragione. Forse è proprio simpatico quell'uragano di fanciulla. 

Decidiamo di rimanere ancora un pochino e nel frattempo, ci facciamo leggere anche noi i tarocchi da Elena, che chissà come mai, ci trova divertentissimi. 
Non ho mai dato molto peso a queste cose ma è stato interessante vedere come certe cose potessero essere quasi tragicamente vere. Comunque sia, tiriamo fino a tardi e decidiamo di uscire dalla libreria tutti insieme e con la promessa di tornare dato che vendono anche delle birre che mi piacciono molto!

Finisce così la mia serata, facendo quattro passi con Alice e tutta la ciurma, parlando del più e del meno come se fossimo amici di vecchia data. 
Di fondo ringrazio sempre le ragazze della Garzanti perché è solo grazie a loro se tutto questo è diventato possibile.