mercoledì 6 luglio 2016

Cento giorni di felicità


Titolo: Cento giorni di felicità
Autore: Fausto Brizzi
Pagine: 393
Prezzo: € 18.50 cartaceo - € 6.99 ebook
Trama: Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, "l'amico Fritz". Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa più difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, "la più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso".

Scarabocchio: Sento già fischiare le orecchie. 
Lo so, mi odierete. 
Infatti, sono già ben nascosta. 
Mentre voi siete qui a leggere, io mi sono già imboscata con una buona ciambella calda tra le meni. 
Letargo anticipato!!!!

Ho conosciuto (passatemi il termine) Brizzi grazie al suo ultimo libro Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo. Non mi aveva fatto impazzire ma ho voluto riprovarci, su consiglio di altre Blogger (mi sto nascondendo da voi, sapevatelo!) 

Normalmente leggo con "voglia" libri che raccontano cose vere. Anche se la cosa vera è una malattia mortale. 
Questo libro parla di Lucio ed i suoi ultimi cento giorni di vita. 
Una storia tristissima, con una fine inevitabile e non perché già dalle prime pagine ci viene detto il verdetto ma proprio perché "l'amico Fritz" lo conosciamo un pò tutti e sappiamo che non guarda in faccia a nessuno. 

Vi dico che ho apprezzato molto alcuni passaggi, come la lista dei futuri regali di Compleanno per i due figli, la sorpresa finale alla moglie e all'idea di andarsene da solo. 
Ci sono tratti molto toccanti, soprattutto perché è una cosa così vera che è difficile non farsi le sue stesse domande. 

Però, proprio perché mentre leggevo, pensavo a come potrei reagire io, non ho apprezzato questo conto alla rovescia. 
Per carità, non ho odiato Lucio per il suo modo di vivere questi ultimi giorni. Anzi. Non si abbatte cerca di apparire al meglio fino alla fine, pensando anche a chi gli sta vicino ma il suo diario non mi ha coinvolto, non mi ha fatto emozionare come immaginavo. Anzi.
Certe riflessioni, certe ricerche mi hanno annoiato all'ennesima potenza. 

In generale sono rimasta insoddisfatta e sospetto che Brizzi non entrerà più in casa. (anche perché non riesco a reggere le puntatine vegane che ci infila... poche eh, almeno quello)
buzzoole code