Titolo: 25 grammi di felicità
Autore: Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli
Pagine: 184
Prezzo: € 17 cartaceo - € 9.99 ebook
«Ma perché lo fai? Cosa ti rendono i ricci?» «Mi rendono felice.»
«Te ne potresti occupare tu per questi due giorni?» Inizia più o meno così l'amicizia tra Massimo, veterinario specializzato nei bovini, e un riccetto orfano. Il cucciolo ha pochi giorni, è tutto rosa, e ha sul dorso una corona di aculei bianchi e morbidi, un po' scomposti. Pesa solo 25 grammi e pigola piano: ha fame, o freddo, o forse si sente solo. Un pianto tanto disperato che scalfisce la corazza di abitudini e apatia che Massimo si è costruito. È così che Ninna – sì, perché il riccetto spettinato si rivela una femmina – stravolge la sua vita con la forza della sua personalità. È curiosa e appena «annusa» novità si affaccia dal suo rifugio; è giocherellona, e si diverte a rovesciare con il naso la ciotola dell'acqua; è affettuosa e lo lecca pazza di gioia dopo una lunga assenza. Però è anche un animale selvatico e reclama la sua libertà: la gabbia le va sempre più stretta e la sua felicità è fuori nei boschi… In questo libro, Massimo Vacchetta racconta lo straordinario incontro che lo ha aiutato a uscire da un periodo buio e gli ha dato un nuovo scopo: creare un centro di recupero per i ricci, una specie minacciata dalla nostra disattenzione, e aiutare gli esemplari in difficoltà. Come Trilly l'impenitente dongiovanni, o la fragile Lisa che ha conquistato tutti con il suo sguardo, o Zoe che ha saputo resistere a ogni colpo. Animaletti feriti, maltrattati, indifesi, ma in grado di trasmettere una grande voglia di vivere.
Scarabocchio: Trovo sempre un pò difficile dare un'opinione su un libro che racconta una storia vera.
Non posso spacciare come recensione un mio giudizio sulle scelte delle persone. Se non sono vere, posso sminuzzare la storia fino a sviscerare i più minimi errori ma in questo caso, sarebbe un pò assurdo.
20 grammi di felicità racconta la storia di Massimo, un veterinario di grandi animali e di Ninna, una piccola riccetta che Massimo ha salvato.
Il loro amore arriva all'improvviso e man mano che il tempo passa, diventa sempre più forte.
Il loro incontro comunque, non è un caso. Da quel giorno, Massimo incontrerà altri piccoli sfortunati e pian piano in lui crescerà la voglia di accudirli, proteggerli e curarli.
Ninna arriva nel momento migliore per Massimo.
Mentre leggiamo passo dopo passo il suo cambiamento di un'uomo stanco, scopriamo anche com'è arrivato ad essere ciò che è.
Ho apprezzato i capitoli brevi che comunque mantengono intatti i sentimenti dei personaggi.
Ho apprezzato le foto che ho trovato a metà del libro.
Ho apprezzato in generale la storia ma anche come viene trattata. Perchè la storia di Massimo è vera ma viene raccontata attraverso la scrittura di Antonella.
Ho apprezzato perchè probabilmente, essendomi affezionata moltissimo anche io a certi animali che sono entrati nella mia famiglia, ho capito bene i dubbi di Massimo. O forse perchè anche io ho curato un piccolo riccio fino al giorno in cui ho potuto liberarlo.
Alla fine si è rivelata una lettura molto dolce e decisamente consigliata.
Non posso spacciare come recensione un mio giudizio sulle scelte delle persone. Se non sono vere, posso sminuzzare la storia fino a sviscerare i più minimi errori ma in questo caso, sarebbe un pò assurdo.
20 grammi di felicità racconta la storia di Massimo, un veterinario di grandi animali e di Ninna, una piccola riccetta che Massimo ha salvato.
Il loro amore arriva all'improvviso e man mano che il tempo passa, diventa sempre più forte.
Il loro incontro comunque, non è un caso. Da quel giorno, Massimo incontrerà altri piccoli sfortunati e pian piano in lui crescerà la voglia di accudirli, proteggerli e curarli.
Ninna arriva nel momento migliore per Massimo.
Mentre leggiamo passo dopo passo il suo cambiamento di un'uomo stanco, scopriamo anche com'è arrivato ad essere ciò che è.
Ho apprezzato i capitoli brevi che comunque mantengono intatti i sentimenti dei personaggi.
Ho apprezzato le foto che ho trovato a metà del libro.
Ho apprezzato in generale la storia ma anche come viene trattata. Perchè la storia di Massimo è vera ma viene raccontata attraverso la scrittura di Antonella.
Ho apprezzato perchè probabilmente, essendomi affezionata moltissimo anche io a certi animali che sono entrati nella mia famiglia, ho capito bene i dubbi di Massimo. O forse perchè anche io ho curato un piccolo riccio fino al giorno in cui ho potuto liberarlo.
Alla fine si è rivelata una lettura molto dolce e decisamente consigliata.