Pagine: 468
Prezzo: € 20
Uscita: 15/09/2020
Genere: Thriller; Horror
Casa Editrice: Mondadori
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Recensione: Siamo nuovamente tornati qui, con il secondo libro della Moniscalco.
In questa nuova avventura, troviamo nuovamente la coppia che scoppia; Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell. Questa volta sono diretti al Castello di Bran, vecchia dimora del temibile Vlad l’Impalatore (cosa in realtà non vera, perchè la sua dimora si trovava a Poienari, ma sono dettagli…) ed ora, la più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa.
Una volta lì, i due scoprono che la loro ammissione (o meno) al corso avverrà più avanti, dopo un test severissimo ma non è solo l’incertezza del futuro a scuotere la loro anima. Prima di arrivare lì, un passeggero del loro treno viene trovato morto e imbottito di aglio e successivamente una fine analoga tocca anche ad uno studente. Che le dicerie sul ritorno del Conte Vlad, siano vere? Esistono le creature della notte? Oppure c’è qualcuno che si nasconde dietro alle leggende?
Si sa però, che dietro ad una vecchia leggenda strampalata, c’è sempre qualcosa di vero.
Sono un pò titubante.
Come avrete capito dal primo libro, non provo un grande amore per Audrey Rose e nemmeno per Thomas. Sono due figure da un lato interessanti ma dall’altro, con dei comportamenti che trovo estremamente fastidiosi.
Anche in questa loro nuova avventura, pur avendola divorata in poco tempo, mi ha fatto innervosire innumerevoli volte.
Audrey Rose, ancora scossa dagli avvenimenti successi con Jack lo Squartatore, si mette in viaggio per il suo futuro pur avendo delle allucinazioni piuttosto insistenti. Questo dettaglio, che la seguirà per tutto in secondo libro, mi ha lasciato estremamente perplessa perchè pur essendo un espediente buono per la storia, mal si addice a tutto il resto. Che la ragazza sia ancora scossa, posso capirlo e posso anche accettare una parte dei suoi timori. Eppure, l’idea che abbia delle allucinazioni così forti da farle quasi perdere il contatto con la realtà è un dettaglio che va oltre all’immagine che ci siamo fatti fino ad ora.
Non osiamo poi parlare di Thomas, che per cercare di “aiutare” la sua compagna, in molte occasioni si rende più un danno che altro e con l’apice della loro litigata, raggiunge poi il top gamma per farsi perdonare. Questo non posso dirvelo, sarebbe uno spoiler di cattivo gusto, ma quando arriverete alla sera dell’incontro all’obitorio… beh, capirete.
Quello che più mi lascia titubante, è che comunque sia stata una lettura scorrevolissima e interessante.
Per quanto io provi un certo fastidio nei protagonisti, tutto quello che li circonda e che fa da sottofondo, l’ho adorato e quindi, mio malgrado, ve li consiglio molto volentieri.