martedì 29 marzo 2022

Asimov – Ciclo dell’Impero

Autore: Isaac Asimov
Pagine: 799
Prezzo: € 18
Uscita: 01/09/2020
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Mondadori
Per dodicimila anni il Primo impero galattico ha governato su duecento milioni di mondi, in modo a volte tirannico, a volte benevolo, garantendo sempre ordine e civiltà. Poi è crollato, gettando la galassia nello sfacelo. Ma che cos’è accaduto prima della sua caduta?

Le correnti dello spazio e Il tiranno dei mondi raccontano degli anni in cui Trantor, il pianeta-capitale, si stava espandendo e avviando a diventare un impero, mentre Paria dei cieli (il primo romanzo scritto da Asimov) mostra il Primo impero galattico al culmine della sua potenza. La storia galattica, la sua politica e i suoi conflitti sono l’immenso scacchiere su cui si gioca una vera e propria “partita cosmica” e maturano avvenimenti il cui significato sarà inizialmente avvolto nel mistero.

Ideale completamento del “Ciclo delle Fondazioni”, questi tre romanzi, ricchi di indimenticabili personaggi, offrono un panorama completo della saga asimoviana e delle cronache galattiche più lette e amate.


Recensione: Rispetto all’altra volta, quando vi ho parlato dei sette libri che compongono il Ciclo della Fondazione, oggi vi racconto in un colpo solo di tre libri.

Asimov, che ho scoperto per caso una sera di un’estate di tanti anni fa, è stato molto prolifico. Chi è del “campo” lo sa bene e per chi se lo stesse domandando, tra romanzi e saggi scientifici, contiamo all’incirca 95 pubblicazioni.
Con tutto quello che avrei potuto trovare di suo, caso volle che uno dei primi libri letti fosse proprio “Paria dei cieli”. In pratica, per me è come tornare alle origini.
Rispetto alla Fondazione, questi tre titoli possono esser letti anche slegati l’uno con l’altro.
Di “Paria dei cieli” mi è sempre piaciuta l’idea dell’anzianità.
Il mondo in cui viene catapultato il protagonista è quasi al limite dell’estinzione, eppure la politica è che dopo una certa età, non si è più utili e quindi si viene eliminati. Se ci pensiamo bene, ancora oggi questo modo di pensare pesa molto nelle nostre vite e ci ha portati ad avere dei Peter Pan di settant’anni per “contrastare” il fenomeno.
Allora, come oggi, esiste nella società una certa paura di invecchiare.
Asimov usa questo dettaglio per creare un mondo futuristico, insieme anche a quello degli esperimenti sull’umano.
Perchè il nostro sport preferito, è quello di augurarci un futuro carico di sofferenza nella speranza di capire che stiamo distruggendo ciò che ci circonda.
Per il “Il tiranno dei mondi” invece, non provo una grande simpatia.
I libri che hanno una storia fortemente politica, faccio fatica a leggerla. So che Asimov mi piace in tutte le salse e che il Ciclo della Fondazione praticamente è basato SOLO su una struttura come questa, ma molto probabilmente ho raggiunto il mio limite per questo 2020. Anche se è una rilettura.
Chiariamoci, è stata una lettura estremamente scorrevole ma arrivata alla fine, ne sono stata felice.
In ultimo, abbiamo “Le correnti dello spazio“.
Quando i soldi smuovono mondi e galassie, eccovi serviti una nuova storia che racconta dell’avidità umana.
Mi ripeterò fino alla nausea, ma Asimov è tanto bello anche per queste cose. Non racconta solo di mondi galattici e futuristici, ma anche di popoli futuri sempre molto simili a ciò che siamo adesso. Mi è capitato di leggere libri dove alla fine, si scopre che l’Alieno di turno non è che un Umano con un’intelligenza micidiale ma qui, siamo sempre e solo noi.
Noi con i nostri difetti, noi con i nostri limiti, noi sempre pronti a vivere senza riuscire a trovare un vero equilibrio.
Trovo che l’animo umano si presti veramente molto bene per questi mondi, forse anche un pò come monito per metterci sotto gli occhi un’incredibile verità; se non impariamo dai nostri errori, questa è una delle possibili conseguenze.
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