martedì 22 marzo 2022

Sliding in Love

Autore: Emma Scacco
Pagine: 613
Prezzo: € 19.90
Uscita: 04/12/2019
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Indipendently Publisher
Jonathan non sembra neanche figlio del suo tempo, forgiato dalla dura vita degli allevatori di bestiame del Texas. È un ragazzo con poche pretese e un chiaro futuro davanti ai suoi occhi, che verrà messo sotto sopra dal suo destino.
Greta è stata portata via dal suo ranch da piccola, quando i genitori hanno divorziato. Trasferitasi a Londra con la madre, passa l’estate nella tenuta del padre, in Texas, un posto che ama e odia, ma soprattutto al quale non sente di appartenere.
Tiffany è bella, intelligente e manipolatrice, incapace di qualsiasi sentimento.
Finché tutto cambia.
Una missione dall’esito incerto coinvolgerà i tre protagonisti sotto il limpido e afoso cielo texano: il recupero di un cavallo ombroso, la scoperta della proprie origini, la nascita di un amore impossibile, la possibilità di rimarginare vecchi rancori mai seppelliti nel tempo.
Un viaggio nel proprio cuore alla ricerca di sé stessi, lottando contro un destino tutt’altro che clemente.


Recensione: Metto le mani avanti, nel dire che i romanzi d’amore, non sono la mia specialità.

Li leggo, alcuni li trovo estremamente godibili ma, sono anche molto pignola e molto spesso, non riesco ad apprezzarli fino in fondo. Intendiamoci, non sono una persona particolarmente romantica ma nemmeno arida. Il mio essere puntigliosa, è dettato dal fatto che molto spesso non trovo storie coinvolgenti perchè ancora molto legate a dei vecchi clichè.

Comunque.

Sliding in Love è una storia grande e fitta di misteri. Il tutto si svolge in un’estate texana tra due ranch rivali, e tre protagonisti.

Jonathan è un ragazzo che ha preso la sua passione in modo molto serio. Lavorare al ranch di famiglia è la sua missione e nulla al mondo riesce a farlo desistere, nemmeno Tiffany, la ragazza che frequenta. La loro passione per i cavalli li avvicina ma, se per lui c’è anche tanto onore da rispettare, per lei è soprattutto una questione finanziaria e di prestigio. La loro relazione sembra esser giunta ad un livello importante, sembra mancar molto poco alla dichiarazione ufficiale ma l’arrivo di Greta, esperta amazzone, cambia le carte in tavola.

Da quell’arrivo, si innescheranno una serie di eventi che porteranno tutti a dover compiere delle scelte, spesso molto difficili. Saranno capaci di diventar finalmente adulti?

Cavalli, ranch e profumo di avventura.

Quando mi era stato proposto di leggere questo libro, ho subito pensato al mio amore per questi meravigliosi animali e all’adrenalina che ho sempre sentito quando andavo alla Fieda dei Cavalli di Verona.

Il cutting, il reining, il roping, il team penning, il barrel racing, il pole bending, il working cow horse, il western pleasure, il western riding, lo showmanship at halter, l’halter under saddle, il western horsemanship, il Mountain Trail horse… mille discipline, che uniscono spettatoti e cavalieri.

Il cutting, dove l’obiettivo è di isolare un capo dalla mandria (precedentemente scelto dalla giuria) senza spaventare il resto degli animali, e il barrel racing, che consiste in un percorso di tre barili, che devono essere aggirati nel minor tempo possibile, sono i miei due sport preferiti. Quindi si, ero in fibrillazione per quello e per il senso d’onorei dei Cowboy, che normalmente è molto affascinante.

Jonathan però, pur essendo il totem dell’ormone, è un personaggio con un animo fin troppo “vecchio” rispetto alla sua età. Bello bellissimo, puro d’animo e un gran maestro con i cavalli, arido per quanto mi riguarda, sul lato umano. Lui non aiuta perchè sente di doverlo fare, lui aiuta perchè è così che li è stato insegnato a fare. Greta ha ragione quando gli urla contro che lei sarà pure ingabbiata in un piccolo recinto che si è auto eretta, lui però non è da meno.

Greta comunque, è una bella spina nel fianco.

Insomma, posso anche capirla da un lato, in fondo le è stato impedito di vivere dove lei avrebbe voluto per un capriccio di una persona fortemente egoista. Capisco che non sapendo il perchè, vivere con così tanti dubbi non sia facile ma, quel suo modo di esser fredda con tutto e tutti, non mi ha permesso di trovare un punto di incontro con lei. Non sono facile nemmeno io, però mi è capitato più volte di chiedermi perchè diamine dovesse rimaner stoica anche quando avrebbe potuto ammorbidirsi un pò.

Se parliamo di stoicismo, allora non posso rimaner zitta davani a quella plurilaureata in stronzaggine di Tiffany. Mi sono ripromessa di non calcare troppo la mano in questa recensione e voglio mantenere la parola… però, l’incidente era meglio farlo capitare a lei. Sia mai che ricominciando da zero, ci fosse una concreta possibilità di redenzione.

Lo ammetto, potrei aver da ridire più o meno su ogni personaggio, tranne per qualche rara occasione. I vari nonni, ad esempio e anche la nuova moglie del papà di Greta ma, anche Arianna è un cuoricino puro e carino, tanto tenero quanto affine per il suo colore di capelli.

Comunque, la componente romantica è decisamente poca. Il perno di tutto è incentrato sulla famiglia e su sè stessi, dettaglio che comunque ho abbastanza apprezzato.

Simpatie ed antipatie a parte, quello che in realtà mi ha convinto poco, sono le seicento pagine.

Se inizialmente pensavo che la mole fosse giustificata per la location, alla fine ne sono rimasta tragicamente delusa. A parere mio, sarebbe stato più vincente togliere dalle duecento alle trecento pagine.

Sono scelte, come ho detto, questo è un mio parere ma dato che solitamente non mi faccio spaventare dalle dimensioni, ho sviluppato una certa “esperienza” su questi dettagli.

Non c’è poi così tanta descrizione del mondo dei cowboy per giustificare il numero e alla fine, anche alcune situazioni potevano esser eliminate.

Sono più che certa che questo libro possa essere apprezzato dalle lettrici, io però rientro nella percentuale di quelli che si aspettavano qualcosa di più. Forse, la scelta di aver tre punti di vista differenti, non ha facilitato la stesura (per essere sinceri, ancora mi chiedo quanto sia stato veramente utile aver il punto di vista di Tiffany) o forse, il punto è un’altro. Com’è o come non è, non proseguirò la lettura di questa trilogia per rispetto di chi mi segue (non ho intenzione di indorare una futura pillola) e per rispetto nell’autrice (mi sembra inutile continuare a leggere una storia che quasi sicuramente, riceverà un voto negativo anche per gli altri).
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