domenica 20 marzo 2022

Sorcery of thorns

Autore: Margaret Rogerson
Pagine: 444
Prezzo: € 22
Uscita: 19/01/2021
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero. A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.


Recensione: Elisabeth Scrivener venne abbandonata davanti ad una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, quando ancora era in fasce. Unica bambina in mezzo a tanti guardiani, cresce selvaggia tra i grimori che sussurrano nel suo orecchio.

Il suo destino sembra già esser tracciato; diventare una guardiana come la Direttrice che l’ha accolta.

Lei è determinata, niente potrebbe mettersi in mezzo al suo sogno. Nemmeno quando la accusano ingiustamente di omicidio e non credono alle sue parole.

Ferita nel fisico e nell’anima, scortata dal Magister Thorn di cui non si fida, dovrà affrontare l’interrogatorio che decreterà o meno la sua accusa. Se però non è stata lei, chi mai può aver deciso coscientemente di liberare un grimorio tenuto in catene e farlo diventare un mostro? Questo sabotatore, cercherà di mettere a tacere Elisabeth, prima che la interroghino?

Fermi tutti, questo si è appena aggiudicato il premio del miglior libro letto del 2021 (ma anche del 2020 mi sa). Lo so, siamo appena all’inizio ma non ho grandi dubbi in merito. Vi dico solo che ad un certo punto, durante un momento topico verso la fine del libro, quasi mi sono messa a piangere e stessa cosa è successa quando ho letto le ultime righe.

Assurdo, eh?

Elisabeth Scrivener è una protagonista insolita, perché crede che il mondo sia un posto buono, pur avendo avuto brutte esperienze. Il suo esser “eroina” comprende anche il sacrificio vero, che non consiste solo mettere la sua vita in mano a qualcosa in cui crede ma, donare parte della sua vita a qualcuno per salvarne un’altra. Quello che mi è piaciuto di lei, cosa effettivamente incredibile, è che durante il corso della storia ha un’evoluzione enorme senza però perdere quella scintilla pura che aveva all’inizio.

Sicuramente, il cambiamento viene messo in atto anche grazie a Nathaniel Thorn e al suo maggiordomo Silas.

Questa coppia, che è veramente molto particolare, porterà Elisabeth a rivedere molte delle sue idee. Primo fra tutti, il fatto che i maghi sia tutti dei mostri bevitori di sangue di vergini.

Protagonista maschile e spalla, rubano quasi completamente il podio a Elisabeth ma in un modo o nell’altro sono tutti necessari a rendere questa storia incredibile.

Mi è piaciuto il modo in cui si formano i tre legami e come questi permettano a tutti di capire qualcosa di profondo. Amicizia e amore, sono due componenti veramente molto forti ma anche il sacrificio per l’amore di qualcuno, sono potenti.

C’è il rischio che possa spoilerare qualcosa, però non voglio.

Dal mio punto di vista, lo spoiler non è una cosa negativa perché la bravura dell’autore risiede nel modo in cui coinvolge il lettore però, in questo caso potrei rovinare qualcosa.

Il mio personaggio preferito rimane sempre e solo Silas, pur avendo apprezzato anche gli altri.

Il maggiordomo è un essere complicato e qualche volta anche un pò difficile, eppure è riuscito ad entrare nel mio cuore pur non parlando moltissimo. Quello che contano sono i fatti e anche se li fa passare per qualcosa di calcolato e privi di sentimento, non convince né noi e nemmeno Elisabeth.

Ci sono solo due punti che mi hanno lasciato perplessa e/o fatto storcere il naso.

Nella battaglia finale, i tre combattono soli anche se il luogo, dovrebbe esser pieno di guardiani (che durante l’apprendistato vengono addestrati all’uso della spada, dovendo difendere i grimori). Solo nell’epilogo viene vagamente detto dov’erano gli altri ma comunque, non è stata una cosa che mi ha soddisfatto.

Una cosa che invece mi ha fatto storcere il naso, è il fatto che ad un certo punto Elisabeth scocchi una frecciatina sull’essere donna in quel mondo, senza però poi calcare un pò su questo aspetto. Non è una cosa che devo per forza trovare in ogni libro dove c’è una donna come protagonista, però avendo tirato fuori l’argomento, che almeno venga approfondito un pò di più.
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