martedì 28 giugno 2022

Nuvole Barocche

Autore: Antonio Paolacci e Paola Ronco
Pagine: 333
Prezzo: € 17.90
Uscita: 29/01/2019
Genere: Giallo; Thriller
Casa Editrice: Piemme
È sabato mattina e Genova si sta risvegliando da una notte di tempesta gelida. La pioggia ha smesso di cadere e il vento che soffia da est inizia a diradare le nubi lasciando intravedere i colori dell’aurora. Ma non è il cielo ad attirare l’attenzione di un uomo in tenuta da jogging, quanto piuttosto un cumulo di stracci che giace sulla passeggiata a qualche decina di metri da lui. Mezz’ora dopo, il Porto Antico è invaso da poliziotti e agenti della Scientifica. Il ragazzo è riverso a terra, il volto tumefatto, indosso un cappotto rosa shocking con cui, la sera prima, non era passato inosservato alla festa che si teneva lì vicino a sostegno delle unioni civili. Si tratta di Andrea Pittaluga, studente universitario della Genova bene e nipote di un famoso architetto. Quando arriva sul posto in sella alla sua Guzzi, il vicequestore aggiunto Paolo Nigra ha già detto addio alla sua giornata di riposo e messo su la proverbiale faccia da poker che lo rende imperscrutabile anche ai suoi più stretti collaboratori. Quarant’anni, gay dichiarato, nel constatare il feroce accanimento sulla vittima Nigra fatica a non pensare a un’aggressione omofoba. Negli ultimi tempi non sono mancati episodi preoccupanti, da questo punto di vista. I primi sospettati, però, hanno un alibi e la polizia arranca nel tentativo di trovare altre piste. Nigra è a mani vuote, una condizione che non gli dà pace. Lo sa bene Rocco, il suo compagno, che ne sconta il malumore, sentendosi rinfacciare per l’ennesima volta la scelta di tenere nascosta la loro relazione. Il rischio che, questa volta, la giustizia debba rimanere senza un colpevole è reale. A meno di sospendere il giudizio e accettare il fatto che a dominare il destino degli uomini non sia altro che il caos.


Recensione: In questi anni, ho letto molti thriller ma poche volte mi è capitato tra le mani un lavoro di italiani, scritto a quattro mani.

Antonio e Paola raccontano di una Genova magica e malinconica, come nelle migliori storie fantastiche. Di fantastico però, c’è solo lo scenario perchè noi invece, dobbiamo scontrarci con la morte di un giovane ragazzo ed il movente più gettonato è, sfortnatamente, il suo orientamento sessuale. Andrea Pittalunga è un giovane studente universitario conosciuto da tutti per i suoi vestiti retrò durante il giorno ed il cappotto rosa shocking durante alcune feste. Apprezzato da quasi tutti e tendenzialmente, odiato da nessuno, una mattina viene trovato morto al Porto Antico. Sarà il vicequestore aggiunto a dover seguire questo caso ma non sarà una cosa semplice perchè ancora per molti, l’essere omosessuale è una condizione di malattia o di derisione. Paolo Nigra dovrà tirar fuori tutto il suo autocontrollo, per non farsi sopraffare dagli eventi e seguire il suo istinto da segugio.

Se Nigra non fosse gay, cercherei di sposarmelo.

Normalmente, i protagonisti di questi libri, sono dei tenebrosi patentati che passano la maggior parte del tempo divisi tra il lavoro logorante ed una vita sentimentale al limite della follia. Lui invece, ha una vita tutto sommato comune, fatta di gioie e problematiche normali.

Quello che si può considerare un problema, magari, sta nel fatto che non tutti sanno della sua omosessualità (decisione presa per questioni lavorative e non per conflitti sul proprio vero Io) e che il suo compagno, ancora non l’ha dichiarato al mondo. Rocco è un attore e vuole aver la possibilità di far carriere grazie alle sue competenze e non per altri motivi. Vuole eser giudicato per la sua bravura e non per le sue preferenze sessuali.

L’indagine comunque, non l’ho trovata particolarmente rilevante. Dovrebbe essere il fulcro della storia ma ho avuto l’impressione che fossero più importanti i pensieri e le credenze dei personaggi, che tutto il resto. Potrebbe essere una cosa normale, nei gialli “vecchio stile”, ma non ne sono particolarmente abituata e quindi è stato strano.

Strano ma non brutto, perchè anche se era facile capire chi fosse il colpevole, ho letto velocemente e con curiosità Nuvole barocche.

Ora bisogna solo attendere il seguito, e vedere se andremo oltre queste “presentazioni” dei personaggi.
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