domenica 17 luglio 2022

Berlin. I lupi del Brandeburgo

Autore: Fabio Geda e Marco Magone
Pagine: 230
Prezzo: € 15
Uscita: 28/03/2017
Genere: Ragazzi; Fantascienza
Casa Editrice: Mondadori
Sono passati tre anni da quando un virus ha sterminato gli adulti di Berlino, lasciando ragazzi e bambini allo sbando, divisi in bande rivali. Tre di amicizie fraterne e tradimenti, di amori sbocciati e sfioriti, e soprattutto tre anni di lotte e scontri. Tra le spire di ghiaccio e neve del dicembre 1978, alcune figure misteriose, con indosso inquietanti tute bianche, hanno rapito Nina. Per ritrovarla Jakob, Christa e i loro amici devono spingersi oltre i confini della città, verso il gelido Brandeburgo infestato dai lupi: come i predatori della foresta, qualcuno sta attaccando i ragazzi per tenerli lontani da un’isola dove sta succedendo l’impensabile.


Recensione: Con il terzo volume della serie, ero rimasta con mille domande e ancora zero risposte.

C’era però quella sensazione che le cose sarebbero cambiate e forse, sarei riuscita a trovare almeno una risposta.

Dove voglio andare a parare?



I lupi di Brandeburgo è veramente il punto di svolta. Lo so, lo dicevo anche la volta scorsa ma ancora non sapevo cosa sarebbe successo con l’allontanamento di Nina.

Ritroviamo la maggir parte dei ragazzi che avevamo lasciato esultare per la vittoria della guerra contro i ragazzi di Tigel ma, ormai sappiamo che le gioie non sono di casa.

Per trovare Nina devono nuovamente riunirsi e spingersi verso zone a loro ancora ignote.

Brandeburgo è un freddo luogo pieno di minacce ma, il pericolo più grande arriverà dalle figure che indossano tute bianche e dai segreti che celano.



Adoro il fatto che questa storia cresca insieme ai lettori.

Siamo partiti da qualcosa di semplice, da un’idea tutta da scoprire fatta di racconti sulla vita attuale di ogni gruppo ed intervallati con qualcosa del loro passato, in modo da creare empatia con noi. Ora invece, seguiamo il percorso di questi giovani uomini che non si vogliono far schiacciare dal peso del virus e che cercano di vivere al meglio delle loro possibilità.

Viviamo il loro presente, la loro crescita emotiva ma anche come maturano come gruppo, come società.



Però, siamo sicuri che non ci sia veramente una soluzione? Bisogna veramente rassegnarsi all’inevitabile?

La risposta, ovviamente è No.

Mai abbandonare la speranza, mai abbandonare la scintilla di un mondo migliore anche se tutto va in malora.

Adesso però, vediamo se il mio pronostico si avvererà o meno.

Vediamo chi arriverà alla fine.
buzzoole code