Pagine: 408
Prezzo: € 22
Uscita: 25/10/22
Genere: Distopico
Casa Editrice: Mondadori
Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.
Recensione: Jay Kristoff non si smentisce mai.
Dovete sapere che come lettrice (non più tanto) accanita, anche io soffro nel leggere libri che presto o tardi diventano acclamati dal pubblico. Odio quando mi viene detto che leggo alcune cose solo per moda, anche perché io e la moda siamo agli opposti. Di Kristoff, non posso dire di aver letto tutto quanto ma quello che mi è passato per le mani, mi è sempre piaciuto.
Ok, la smetto.
Lifel1k3 è il primo di una trilogia che sa tanto di Mad Max e un pò di Fallout (qui lo dico e qui lo nego, ho il gioco scrauso sul cellulare), una di quelle realtà non esattamente troppo campate per aria per il nostro futuro. Deserti, ghettizzazione, povertà estrema, razzismo vario e anche combattimento per la sopravvivenza base.
La nostra protagonista Eve, una ragazzina di circa diciassette anni con un impianto meccanico all’occhio, ha costruito un gigante d’acciaio per poter combattere nell’arena e vincere i soldi necessari per comprare le cure al nonno malato. Come nei migliori distopici, la ragazza è dovuta crescere più velocemente del necessario e sfortunatamente deve fare costantemente i conti con una vita troppo difficile. Al suo fianco però, c’è quella pazza squinternata della sua migliore amica, una tipetta totalmente assurda dalla battuta sempre pronta (l’ho amata in ogni istante) che adora stuzzicare Cricket, una IA creata dal nonno di Eve per proteggerla (ma dentro di sé c’è anche del sarcasmo… capite bene che non si può esser seri con esseri del genere). Con loro c’è anche un cucciolo che sarebbe un perfetto compagno di Jack Skeletron e infine, Ezekiel.
Ora, non mi è permesso fare spoiler e non voglio assolutamente farmi picchiare ma questa storia sembra più una favola che una cosa inventata di sana pianta. Lo so, tecnicamente le cose potrebbero essere identiche ma in qualche modo, mi dà l’impressione che tutto questo possa succedere veramente ed io, voglio sapere come andranno le cose.
Anche se Kristoff per me non scrive in modo particolarmente scorrevole, la voglia di conoscere cosa accadrà nella successiva pagina è tanta.
Il viaggio che stanno facendo questi personaggi è corposo e mai veramente noioso. Quindi, proseguiamo.