Pagine: 182
Prezzo: € 6.56
Uscita: 10 maggio 2016
Genere: Horror
Casa Editrice: Mondadori
Recensione: Amanda e Josh sono fratelli, rispettivamente di dodici e undici anni, e si stanno per trasferire nella casa ereditata dopo la morte di un lontano prozio.
Cascata Tenebrosa, paesino dalle tinte tradizionali e stranamente silenzioso, sembra non piacer molto ai due ma l’inaspettata fortuna è troppo allettante per i loro genitori, quindi tocca inscatolare tutto e salutare gli amici di sempre.
Tra i capricci insistenti di Josh, gli strani comportamenti da parte del loro vecchio cane e le “allucinazioni” di Amanda, la permanenza non è facile. Siamo però sicuri che tutte le stranezze, siano solo il frutto della stanchezza e del cambio di routine?
«Una volta abitavo in questa casa…»
Per questa lettura devo obbligatoriamente incolpare Yotobi. Nel luglio 2023 decide di parlare dei primi 62 titoli dei Piccoli Brividi ed io, che da bambina non leggevo una fava ma da adulta sì, ho improvvisamente sentito il bisogno di recuperarli. Tutti.
Questo è il primo titolo.
Trovo che non ci sia poi molto da dire, si tratta di una storia dell’orrore per bambini, che ha uno sviluppo veloce e poche spiegazioni.
Marchio ormai noto della serie.
Amanda e Josh sono nati e cresciuti nella stessa casa, pensare quindi di doversi trasferire lontano dagli amici e da ciò che conoscono bene, è un trauma difficile da gestire. Il cambio dei punti fermi è una grande cosa e ci sta che qualcuno non la prenda benissimo. Vuol dire anche salutare, spesso per sempre, gli amici storici perché poi si è troppo dipendenti dai genitori per riuscire a vederli in tutta tranquillità. Inoltre, il maniero anche se è molto grande, risulta sinistro e freddo… come se dentro ci vivessero dei fantasmi. Ed è proprio uno di loro che Amanda vede, ma che inizialmente scambia per un semplice intruso.
Colta dalla paura, chiama i genitori ma nessuno le crede. Eppure lei è sicura, irremovibile. Daltronde, come si può scambiare un mucchio di lenzuola per una bambina e viceversa? Sembra che invece sia così.
Pare si sbagli anche sui loro nuovi amici, che inizialmente sembravano minacciosi ma che alla fine, risultano esser tutti simpatici. Forse.
Anche il comportamento strano del cane, che improvvisamente sembra molto interessato al cimitero e abbaia a tutti, sembra che sia assolutamente in linea con i grandi cambiamenti avvenuti. Chissà.
I cambiamenti hanno bisogno di tempo per esser assorbiti e superati.
Se però, si accelerano gli avvenimenti?
Tipo il mio odio per Amanda.
Lo so, è una dodicenne e non posso seriamente arrabbiarmi con una ragazzina che si incaponisce su qualcosa, ma le sue lamentele del “eh ma io ho visto qualcuno, DOVETE credermi, so di non essere pazza” quando poi nessun’altro vede le stesse cose, ad un certo punto mi hanno sfinito. E annervato. Non capisce che in quel modo i genitori la ascolteranno sempre meno (e li capisco).
Comunque, quello che succede tra la fuga del cane, il suo ritrovamento e la fine del libro, si svolge ad una velocità quasi mistica e le risposte che otteniamo sono pari a zero. So che non dovrei mettere a confronto questo titolo con altre cose che leggo abitualmente e che il target è ben lontano dal mio ma, seppur a malincuore, devo dire che è stato “difficile” arrivare alla fine.