mercoledì 16 maggio 2012

Sentiero di legno e sangue

Titolo: Il sentiero di legno e sangue
Autore: Tarenzi Luca
Prezzo: € 7,56
Pagine: 144
Trama: Apre gli occhi nel cuore di un'immensa conchiglia. Ha un corpo di legno articolato e ingranaggi, e il cadavere del suo costruttore giace accanto a lui. Non ha un nome, non ha memoria, ma appena nato ha già mostruosi nemici che lo braccano e una missione che non ha chiesto né desiderato: diventare umano. Attorno a lui c'è un mondo che un'antica catastrofe ha trasformato nel sogno delirante di un folle, alle sue calcagna due Incubi, la Maschera e la Bestia, e davanti a lui un sentiero costellato di mutazioni, tribù selvagge, divinità del caos e giganti marini che lo condurrà verso un destino molto più incerto di quanto i suoi creatori avessero mai potuto prevedere

Scarabocchio: Forse è una fissa solo mia ma ho sempre trovato affascinante le fiabe dei bambini, viste sotto una chiave "macabra". Come qualcuno forse ha visto (ne dubito), sto cercando di trovare libri di tale genere. Il libro di oggi, prende la favola di Pinocchio e la trasforma in un incubo folle, pieno di mostri e sangue.
Questa è la storia di un Burattino di legno senza nome, che lotta contro il suo destino prestabilito (che non vuole) e contro La Bestia e La Maschera, due incubi che lo vogliono smontare.
Con lui ci saranno il Tarlo, che abitava nell’albero che hanno usato per costruirlo e il Pellegrino, uno dei pochi Sonnambuli (umani che riescono a trasformare in realtà i loro sogni) ancora in vita (ex allievo del “padre” del Burattino).
Dovranno fare un lungo e difficoltoso viaggio per trovare serenità, dovranno superare prove difficili per seguire il loro destino, anche se non lo vogliono.
La storia è scorrevole, anche se in alcuni punti avrei preferito maggiori dettagli. Nel complesso però è un viaggio molto particolare, sono riuscita a riconoscere certi personaggi, come la Balena, Il gatto e la volpe, il grillo parlante (beh, questo era fin troppo facile!) e Mangiafuoco (si chiamava così?!)… Insomma, la base della fiaba c’è, anche se ovviamente è stata modificata e la parte della Fata Turchina viene plasmata per i loro comodi… Ma suvvia, non posso essere così cattiva, mi sono divertita!
Questa storia è consigliatissima. Veloce, fatta con poche pagine ma graziosa e diversa.
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