lunedì 23 marzo 2015

La cercatrice di sogni

Titolo: La cercatrice di sogni 
Autrice: Fabiola Danese
Pagine: 234
Prezzo: €11.90
Trama: Nyx ha diciassette anni e un nome greco che ricorda la notte e i suoi misteri. Da quando ha perso i suoi genitori vive con la sorella Eris che è tutto ciò che resta della sua famiglia e delle sue radici. Il suo migliore amico, Tris, è l'unica persona al mondo a conoscere il più grande segreto di Nyx: ogni notte, quando si addormenta, lei raggiunge le anime perdute e le accompagna verso il loro destino. A stravolgere l'equilibrio della sua vita arriverà Aries, un ragazzo dai magnetici occhi verdi che la segue dappertutto e nasconde dentro di sé lati oscuri che neppure ricorda di possedere. Tra sogni e visioni, amori difficili e amicizie sull'orlo del precipizio, Fabiola Danese racconta con grande maestria il mondo onirico che vive in ognuno di noi. Perché non c'è niente che l'amore non possa sconfiggere, neppure l'incubo più devastante.

Scarabocchio: Nyx è una giovane ragazza che deve combattere con la vita. Di giorno è una comune studentessa che deve ancora combattere per superare la perdita dei genitori e di notte deve accompagnare le anime perdute al loro destino. Gli unici affetti che le sono rimasti e che la aiutano a sopravvivere, sono la sorella Eris e l'inseparabile amico Tristan. 
Tra ricordi e apatia, Nyx vive sul filo del rasoio, fino al giorno in cui sogna l'anima del Piccolo Principe e incontra Aries, un ragazzo misterioso che sembra votato a farla morire di paura. 

Se l'avessi trovato in libreria, probabilmente non l'avrei mai comprato. 
Lo so che mi ripeto spesso con questa cosa ma veramente, non riesco a non dirla. 

Mi sento delusa da questa lettura perchè l'idea era molto carina. 
All'inizio andava bene, Nyx e Eris mi piacevano come sorelle e Tris era un ragazzo assolutamente tenero. Certo, le conversazioni erano tutte un pò prive di spessore, molto artificiali ma la storia proseguiva bene. 
Poi è entrato in scena Aries e le cose sono degenerate. All'improvviso arriva lui e lei non perde quasi mai le staffe... e dire che cerca di farle venire un coccolone ogni volta e la bombarda di domande ridicole. Eppure no, lei rimane affascinata e cede ogni volta, facendo la parte della svampita (che fino a trenta secondi prima non voleva nessuno) e ad una festa, quando si ritrovano, decide di passare una notte in sua compagnia. Così, all'improvviso, senza sapere una cippa di lui. Però lei sente un legame con lui eh! 
Avrei preferito qualche approfondimento in più sul personaggio di Aires, sul suo volerla proteggere dal suo segreto inconfessabile, avrei apprezzato un mutamento migliore nei loro rapporti. Invece no, balziamo come canguri che ballano... un passo avanti e due indietro. 
Sappiamo che c'è questo segreto, sappiamo che devono riviverlo ma non sono riuscita ad entrare nella loro ansia, non ho sentito il patos. Così, quando finalmente lo scopriamo e il dramma si risolve, rimaniamo con un pugno di mosche in mano. Quasi mi sono chiesta se avessi perso delle pagine.
Verso la fine loro si allontanano e passiamo intere pagine a vedere la vita di Nyx passare, senza che faccia nulla ma alla fine, si brucia tutto, come un fiammifero. Avrei preferito meno descrizioni di quel momento e più sentimento alla fine. 

Non è un brutto libro, non faccio fatica a capire perchè piace ma sono rimasta delusa perchè mi aspettavo veramente qualcosa di molto più coinvolgente.
Se volete togliervi lo sfizio o volete regalarlo, va benissimo perchè comunque l'ho letto in un giorno ma se siete un pò come me, sappiate che non sarà una lettura particolarmente carica di emozioni avvincenti. 

venerdì 20 marzo 2015

I violini del cosmo

Titolo: I violini del cosmo
Autore: Alessandra Giusti
Pagine: 41
Prezzo: €3,99
Trama: Anno 2070. Una città capitale di uno Stato governato dalla dittatura ha imposto come unica religione quella civile dell’Utile, declinandolo nella sua peggiore accezione, inserendo in TV, PC e iPod speciali programmi capaci di influenzare il comportamento della popolazione, oltre a operare un particolare tipo di censura. Ma in un’antichissima città sotterranea si alimenta un progetto collettivo di Rivoluzione organizzato da intellettuali, artisti, esclusi, tra cui Luna, giovane pittrice dissidente. 
Tra poesia, humour, avventura, sapienza indios e un amore fuori dall’ordinario, I violini del cosmo ci seduce, invitandoci a cambiare prospettiva, considerando l’altro “divino” perché “portatore di diversità” e a credere nella forza della parola e dell’arte.

Scarabocchio: Quando mi è stata proposta questa lettura, pensavo di trovare un racconto emozionante e coinvolgente. Poi settimana scorsa ho aperto il file e mi sono trovata per le mani 41 pagine. 
Ok, nessun problema. I racconti non sono il mio forte ma qualcosa di carino alle volte lo trovo. 

I violini del cosmo è un racconto piacevole e con grosse potenzialità ma non viene minimamente sviluppato e quindi non abbiamo alcun approfondimento. 

Il buonismo dei genitori di Luna è quasi imbarazzante (e compaiono solo una volta!) e a sua volta Lei è fin troppo facilona dato che segue senza batter ciglio Pablo, un ragazzo che conosce all'improvviso. 
Insomma, sono perennemente tenuti sotto controllo, rischiano la perquisizione corporale ad ogni angolo, ma Lei gira come vuole, segue uno sconosciuto che potrebbe essere una spia, gli parla dei suoi sentimenti di protesta, vivono una rivoluzione in dieci righe.... questa è pura follia! 
Eppure, se sviluppato, potrebbe venir fuori qualcosa di buono. 

Yardim #24

Buongiorno!!!!!

Educazione. Il mondo è bello perché è vario
Come in una qualsiasi Famiglia, ci sono persone che la pensano diversamente da noi.
Il bello dei confronti sta proprio in questo ma ciò non vuol dire che l’altra persona sia per forza nel torto. Una buona condivisione dei propri pensieri è sempre cosa gradita ma non siamo qui per obbligare gli altri a cambiare idea su qualcosa (al massimo, possiamo essere particolarmente persuasivi ma rimane sempre il fatto che non dobbiamo costringere gli altri). 
Sono quindi certa che piuttosto che fare la figura dei somari, sia meglio tacere. Niente parolacce, niente giochi sporchi, niente minacce…. Insomma, immaginate se capitasse a voi di incappare in uno sconosciuto (o no) che vi riempia di insulti a casaccio. Vi farebbe piacere? Penso di no. Quindi trattate gli altri come vorreste essere trattati voi. 

lunedì 16 marzo 2015

Utopia Morbida

Buon Lunedì a tutti :D

Dopo la presentazione di settimana scorsa del libro di Lastrucci Fabio, oggi mi ritrovo a darvi un mio parere. Per chi non si ricordasse la trama, eccovi serviti ^^



Trama: In un Italia devastata e ridotta in miseria da un conflitto mondiale, un gruppo di idealisti stretti nel pugno di una dittatura militare sta tentando una rivolta senza armi nè violenza. 
L'esodo dei sovversivi verso i mondi "di là" sembra l'unica via d'uscita a una realtà inaccettabile, le tesi di Huxley e le sue pratiche di derivazione orientale sono lo strumento di un progetto in apparenza suicida. 
Ma, si chiede il dottor Mati, aggregato medico del governo, basterà chiudere gli occhi per sfuggire alla reazione del potere capace di penetrare persino nelle colonie libere degli "obiettori di veglia". 
Tutto dipende dalla missione dei Cercatori e dal loro vero obiettivo finale: entrare in contatto con "La Pietra”. 
Se questo dovesse mai avvenire, ogni regola conosciuta potrebbe perdere per sempre di significato. 

Utopia morbida è il primo titolo della collana di fantascienza "geolocalizzata" proposta da Asterisk edizioni a tutti i lettori. Si tratta di storie di fantascienza ambientate in luoghi reali, riconoscibili che per molti di coloro che li conoscono rievocano storie ed esperienze reali della vita di ogni lettore.

Scarabocchio: Leggere un ebook per me è diventato difficile. Lavorando al pc, mi stanco velocemente ma qui, ci sono solo 48 pagine e mi son detta "perchè rifiutare?". 
Ecco, forse sarebbe stato meglio sorpassare e proseguire. 

Fabio scrive in modo accurato ma le parole tecniche che usa, rallentano ed appesantiscono un racconto già di per sè difficile. 
Quarantotto pagine dovrebbero leggersi velocemente, eppure già al primo capitolo ho visto che sarebbe stata un'impresa titanica. 
Veniamo scaraventati subito in un uragano fatto di violenza e di una vita che noi non conosciamo. Non sappiamo cosa c'è stato prima ma viviamo il momento come se ci avessero già fatto un corso intensivo di storia. 

Ve lo devo dire, ad un certo punto ho iniziato a saltare le righe perchè proprio non riuscivo a dedicare a tutte la parole la giusta concentrazione. Ringrazio Fabio per avermelo passato perchè come dice un ragazzo su amazon, €4.99 per 48 pagine sono una cosa assurda e se l'avessi comprato, sarei anche molto arrabbiata. 

Come vedere a me non è piaciuto ma magari non sarà così anche per voi... ve lo auguro con tutto il cuore!

venerdì 13 marzo 2015

Il primo bacio a Parigi

Titolo: Il primo bacio a Parigi 
Autore: Perkins Stephanie 
Pagine: 428
Prezzo: € 14.90
Trama: Anna è pronta a passare un ultimo anno di liceo indimenticabile insieme alla sua migliore amica e a un ragazzo che sta per diventare il suo ragazzo. Ma il padre ha deciso di regalarle un'esperienza altrettanto indimenticabile: un anno in una scuola internazionale a Parigi! Peccato che Anna non riesca a prenderla con altrettanto entusiasmo: non sa una parola di francese, si sente l'ultima arrivata e non riconosce neanche il cibo che trova a mensa. Per fortuna nei corridoi si scontra con quanto di più interessante la città possa offrirle: Etienne St. Clair. Occhi splendidi, capelli perfetti, un'innata gentilezza e un'irresistibile ironia: St. Clair ha proprio tutto... anche una fidanzata, purtroppo! Per quanto Anna cerchi di non infilarsi in una situazione complicata, Parigi non è proprio la città adatta per resistere a una cotta colossale...

Scarabocchio: Ho aspettato l'uscita di questo libro per un anno. Prima di leggerlo però ho preferito aspettare un pò per capire com'era l'opinione generale e magari capire di che morte dovevo morire. 
Proprio grazie ad una recensione di una ragazza, ho deciso di prendere il coraggio a due mani e di giocarmi un caffè. 

Ho letto alcune recensioni negative e quando ho letto a mia volta il libro, non ho fatto fatica a capire alcuni di quei punti. Anna è indubbiamente una lagna di prima categoria ed è abbastanza egoista. Passa la maggior parte del tempo a pensare a quanto è ingiusta e difficile la sua vita che non pensa che anche gli altri abbiano i loro problemi. Passa quasi tutto il tempo a farsi pipponi incredibili su quello che ha lasciato che non si rende conto di quello che sta perdendo in quel momento. 
Anna non è esattamente una persona sveglia e questo è chiaro fin dalle prime pagine. 

Etienne è un caso a se. Qualcuno ha storto il naso perchè Anna ci fracazza gli zebedei con i suoi bellissimi, meravigliosissimi, perfettissimi (e tutti gli issimi che trovate) capelli. 
Che è un ragazzo che tiene due piedi in una scarpa e che è fin troppo gentile con tutte. Insomma, un classico don giovanni timido. 

Tutto questo, visto da fuori, è sensato. 

Però ricordiamoci che sono giovani e come tali, vivono le proprie emozioni con egoismo e con trasporto. 
Sarà che io, ancora adesso mi ritrovo in quelle condizioni, ho amato tutta la storia.

Questa storia è divertente ed emozionante. 
Anna è una persona insicura che vede la vita con i suoi occhi e che abituata a vivere in un certo modo, tra l'amore di chi conosce da sempre, si sete persa quando viene obbligata ad andare sola in un posto che non conosce. Vive i suoi drammi senza curarsi degli altri e se da una parte la rende molto egoista, dall'altra è normale che sia così. Chi non si sentirebbe spaesato? Chi non sarebbe di pessimo umore quando viene separato dal proprio miglior amico? Chi non sarebbe amareggiato nel dover lasciare la persona che ama? Ma sopratutto.... chi non passerebbe una vita a piangere dopo aver scoperto che la sua vecchia vita non esiste più? Io, ho pianto una settimana intera per cose ben minori. 
Etienne è un nome che mi è sempre piaciuto. Già solo per questo, merita il podio ma non posso dirvi a cuor leggero che l'ho adorato solo per questo.
Mi è piaciuto perchè è uno dei pochi personaggi maschili fragili. Siamo abituati a vederli sempre perfetti ma Lui è imperfetto da subito. Non perchè sia basso eh, quello viene menzionato poche volte. 
Lui è gentile con tutte le ragazze, insicuro e spaventato delle cose nuove. Tutti pregi e difetti nello stesso tempo. Ho provato in prima persona cosa voglia dire rapportarmi con un ragazzo del genere e se da un lato è difficile, dall'altro ho capito che persone così sono sincere, leali e sopratutto speciali. 

Chiariamoci, non è il romanzo del secolo, ci sono punti no ma a me ha lasciato tanto e per questo motivo è diventato uno dei miei preferiti. 

lunedì 9 marzo 2015

Il veleno nell'anima

Titolo: Il veleno nell'anima
Autrice: Fujerof Mariana
Pagine: 214
Prezzo: €15
Trama: Torino, primi del 900. Un collegio femminile per ragazze di buona famiglia. La signorina Trachta, ormai orfana, trascorre le sue giornate nell'ombra, convinta di non valere nulla, sino a quando una lettera inaspettata non riporta nella sua vita l'affascinante fratello Ludwig, che la prende e la porta via con sé. Tra i due s'instaura da subito un rapporto ambiguo e morboso che lei, già fragile per gli incubi che la tormentano, non sa come controllare. In realtà, sotto la patina luccicante della quotidianità, si nascondono segreti che premono per tornare alla luce e che affondano le loro radici nel misterioso passato della sua famiglia.

Scarabocchio: La giovane Trachta è una ragazza cresciuta in un collegio, tra solitudine e scherzi di altre ragazze. Un giorno però compare il fratello Ludwig, che la salva da tutto e la porta nella loro vecchia casa, ricoprendola di attenzioni e amore. Un sentimento più forte dell'amore, quasi morboso li accompagnerà fino alla stanza della casa sul lago.

La storia di base è una di quelle già viste. 
L'amore morboso che nasconde un'instabilità pericolosa di due fratelli e l'amore puro di chi ricomincia a vivere per qualcuno. 
Se la cosa si limitasse a questo, potrei anche dire che alla fine, questa è una lettura passabile, magari anche veloce. Solo che no, non vi dirò questo. Non posso. 

Già dalle prime pagine (cosa che potete controllare voi stessi scaricandovi l'estratto) si capisce subito che c'è qualcosa che non quaglia. Non solo non ricordo se e quando è stato detto il nome della signorina Trachta ma non sappiamo mai chi sta raccontando. 
I cambi di punti di vista sono così repentini e uniti che non si capisce mai se a parlare è Lei, Lui o l'altro. 

Ci sono molte parti comunque confuse, come la scena in cui lei scopre di essere in dolce attesa. So che è uno spoiler grosso come una casa ma fidatevi se vi dico che se non l'avessi letto a mia volta, non me ne sarei accorta. Per una cosa del genere, vengono scritte ben 10 righe. Giuro! Per tutto il tempo non si avvertono sintomi strani, tanto lei sta già male per conto suo. Poi all'improvviso lo dice a lui e lui fa i bagagli e la porta in clinica per farla abortire. Dovrebbero andare via per due giorni e passiamo da questa decisione al momento successivo, quando è tutto finito. Per il resto del tempo lei continua a stare male, senza capire se il motivo è quello o solo la debolezza che l'accompagnava anche prima. Non lo sappiamo perchè non ce ne parla. Un dettaglio trattano in maniera così insignificante che mi chiedo perchè sia stato inserito. 

La storia è sfuggente, viviamo un anno in poche pagine, perdiamo pezzi e situazioni.


Con la mano sul cuore, mi chiedo con che criterio sia stato lasciato intatto questo racconto. Perchè non è stato sistemato? E sempre con il cuore in mano, vi dico di lasciar perdere. 

venerdì 6 marzo 2015

Quel nome portato dal vento

Titolo: Quel nome portato dal vento
Autrice: Laura Bellini
Pagine: 210
Prezzo: € 13
Trama: Ieri: la famiglia McTavish, nobile e influente stirpe del regno di Seaworld, viene sterminata da un nemico misterioso e sopravvivono soltanto i due fratelli Diarmaid e Duncan che, una volta fuggiti, vengono protetti e salvati dalle creature fatate dei boschi. Oggi: Maeve è l’erede dei Grahm e sta per andare in sposa a suo cugino Logan Frey, l’arrogante erede del nord del regno. Tuttavia, Maeve non può nascondere l’attrazione e il sentimento che la legano a Ryan, soldato semplice agli ordini di Lord Grahm. La differenza di status impedisce la loro unione e i due non possono che rassegnarsi al loro destino. È proprio il destino, però, a cambiare le carte in tavola quando Lord Grahm viene assassinato, Maeve rapita e Ryan accusato di omicidio. Sarà allora che il passato travolgerà il presente con le sue spire e riporterà in superficie il nome che i nemici avevano tentato invano di cancellare: quello della famiglia McTavish. 
Quel nome portato dal vento è l’affresco eterogeneo di un regno in cui pace e guerra si fondono e i confini tra bene e male si assottigliano. Maeve, eroina forte e indimenticabile, capirà che l’amore non ha un unico nome e che non lo si può definire e, attraverso di esso, troverà il coraggio per affrontare il dolore e per affermare se stessa fino all’imprevedibile, sconvolgente finale.

Scarabocchio: Pensavo di trovarmi tra le mani una storia che sapeva di "già visto", molto sdolcinata e poco emozionante. Una di quelle storie che si leggono velocemente senza troppi complimenti perchè sappiamo già ogni suo passaggio ancora prima che venga messo nero su bianco. 
Non sapevo di essere ben lontana dalla realtà. 

Maeve è una giovane principessa cresciuta con l'amore dei genitori e la leggerezza che ne comporta il suo titolo. Fino al giorno in cui diventa abbastanza grande per prendere Marito e dimenticare il bel soldato che può guardare solo da lontano e desiderare segretamente. 
Ryan è un giovane soldato che si porta dentro un segreto molto pesante ma è anche un ragazzo onesto e Onora con tutte le sue forze la famiglia Grahm. Conosce il suo posto e per proteggere se stesso ed il fratello, sa che deve dimenticare la dolce Maeve. 
Logan, cugino di Maeve e promesso sposo, ha in mente ben più del suo imminente matrimonio.

Una storia molto emozionante, fatta di violenza, amore, speranza, sofferenza e paura.
Una storia piena di sorprese e favole. 

Non ci avrei scommesso nemmeno un penny per questa storia, la copertina per quanto sia molto carina, non rispecchia il contenuto e sopratutto, il titolo a parere mio non è minimamente azzeccato. 
Il contenuto però è splendido e dopo un inizio un pò ballerino, entriamo in un mondo incredibile. 
Dame e Cavalieri, amore e tradimento, fratellanza e amicizia sono le cose che si trovano. 
Ho provato moltissima rabbia per Logan, ammirazione per Ryan e Duncan, interesse per Maeve e tristezza per il fratello. Un susseguirsi di emozioni, come se stessi sulle montagne russe. 
Ho trovato solo una nota che stonava con il tutto. Il finale. 
Ovviamente non dirò il perchè, altrimenti vi rovinerei tutto ma a mio avviso, la parte della nave si poteva evitare. Per carità, alle lettrici molto romantiche questa parte piacerà molto ma io avrei preferito saltarla, lasciando tutto com'era prima. Lo dico perchè dopo quell'episodio, in finale l'ho trovato insoddisfacente, con troppe domande, con troppi "effetti bomba". 
A parte questo dettaglio, il mio amore per questo libro non diminuisce <3

Yardim #23

Siamo arrivati alla quarta puntata....

I punti fondamentali per una buona convivenza tra colleghi
Bisogna ben capire che siamo una grande Famiglia.
Le persone che cercano di affossare un collega, sarebbero da licenziare ma dato che questo non è un lavoro, la cosa migliore sarebbe evitarli e se proprio non si può fare altrimenti, ammazziamoli di cortesia.
Siamo tutti sulla stessa barca, abbiamo tutti gli stessi problemi e molti hanno un comune Obbiettivo. Perché quindi ricorrere a delle bassezze? Forse per qualche Follower in più? Per accaparrarsi una Casa Editrice migliore rispetto alle altre? 
Perché farsi venire un fegato nero e nausee? Perché bisogna passare le giornate a digitare parole piene di odio? Perché qualcuno di noi deve aver paura di rispondere ad altri? Ma insomma, perché non possiamo collaborare tra di noi o al massimo, se proprio ci troviamo antipatici, ignorarci?

lunedì 2 marzo 2015

Elfo per metà

Titolo: Elfo per metà
Autrice: Valentina Capaldi
Pagine: 101
Prezzo: € 12 - (FUORI CATALOGO)
Trama: È un grande problema quando una regina ha imposto su di te una maledizione che ti succhia la vita. È un grande problema quando la tua unica speranza di salvezza è un albero di dodici metri che può stritolarti con le sue radici se non gli vai a genio. È un grande problema quando i tuoi compagni hanno una scarsissima considerazione delle tue capacità.

Ma, soprattutto, è un grande problema quando sei un elfo solo per metà.

Scarabocchio: Sono anni che sono alla ricerca di questa lettura. Elfo per metà è entrato nella mia lista nel 2011 e fino ad oggi, è rimasto un miraggio.

Questo è il primo libro di una trilogia un pò acerba e lo si capisce da come viene raccontata la storia. Ci sono dettagli che non vengono toccati molto, come la maledizione che si porta dietro l'Elfo o il rapporto turbolento con uno dei due compagni di viaggio. Non sappiamo molto della sua vita prima di arrivare nella foresta e nemmeno dei suoi primi giorni lì. Per tutte le 100 pagine rincorriamo una battaglia che sappiamo che arriverà ma alla fine... beh, ne rimaniamo delusi. Quantomeno, io ne sono rimasta delusa per la semplicità con cui è stata posticipata. 
Sono la prima a sapere che essendo una trilogia, non si può dire tutto subito e sono ben consapevole che il bello di queste storie è il patos che sale un pò per volta. Però ci sono punti che non si possono depennare con troppa semplicità altrimenti smorzano il percorso. 

La storia di base è molto originale e comunque, per quanto possa essere ampliata, non vedo l'ora di proseguirla. 
Mi è piaciuto molto il personaggio dell'Elementare, anche se si vede veramente poco. Spero di incontrarlo nuovamente e scoprire qual'è il legame con alcuni dei personaggi (altra cosa che mi spiace non sia stata approfondita). 

Nel complesso è stata una bella lettura ma anche un pò deludente. Appena avrò letto alcuni arretrati, mi dedicherò al secondo e nel frattempo, attendo il terzo!