Per chi non lo conoscesse, Eega Beeva (o più comunemente conosciuto come Eta Beta) è un personaggio dei fumetti della Walt Disney nato nel 1947.
Tra le sue svariate particolarità, la più impressionante è quella legata al suo gonnellino nero dal taglio minimal (oddio, non che fosse normale il fatto che si mangiasse la naftalina…). Unico indumento dell’essere idrocefalo, era dotato di tasche infinite. Praticamente era la versione maschile e simpatica di Mary Poppins!
Per anni, sono stata associata a lui perché anche io, tiravo fuori dalle tasche degli indumenti ogni cosa. Nel corso degli anni, non ho perso il vizio ma solo cambiato il contenuto!
Ammetto comunque di essermi superata… Ad oggi, ho una libreria molto grossa e ogni volta che la osservo, scopro titoli di cui non ricordavo nemmeno l’esistenza.
In pratica, è diventata la mia “gonnellina nera” dalle tasche infinite.
Facendo un rapido conto, per leggerli tutti dovrei rinchiudermi da qualche parte per quasi quattro anni.
Niente internet, niente librerie, niente biblioteche… Niente di niente. In quel caso, potrei rimettermi in pari ma la cosa tragica è che una volta uscita, ci metterei poco a risommergermi negli arretrati.
Un classico.
In questo spazio, voglio rispolverare le letture che avrei voluto fare ma che ancora non hanno trovato la loro collocazione nel mio universo.
Voglio parlarvi dei libri che ormai sono “vecchi”, perché le novità sono cicciose ma molto spesso, uguali a tante altre e voglio far “girare l’aria” di tanto in tanto.
Vi mostrerò i libri e vi dirò perché li ho presi.
Magari riuscirò anche ad accendermi la voglia di divorarli subito.