mercoledì 9 febbraio 2022

Cemetery Boys

Autore: Aiden Thomas
Pagine: 408
Prezzo: € 20
Uscita: 26/10/2021
Genere: Fantasy; Horror
Casa Editrice: Mondadori
Yadriel ha evocato uno spirito, e ora non riesce più a liberarsene. Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l’aiuto di Maritza, sua cugina nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell’aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d’altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare…


Recensione: Yadriel è il protagonista della nostra storia.
Ha sedici anni, e il suo sogno nel cassetto è quello di diventare un brujo, come molti altri uomini della sua comunità. Essi sono dei traghettatori di anime, coloro che una volta giunto il momento, prima che perdano la loro umanità, scortano i morti dall’altra parte. Un po’ come Cassidy Blake in Città di spettri.
C’è però un piccolo problema.
Per tradizione, a diventare brujo sono gli uomini e le donne, che padroneggiano l’arte della guarigione, diventano bruja. E Yadriel, è nato donna.
Anche se non si è mai riconosciuto in tali vesti, la sua famiglia non accetta l’idea che possa ricoprire un ruolo del genere. Non per cattiveria, però le tradizioni sono le tradizioni. Così, con l’aiuto della cugina Maritza, che per contro vorrebbe fare il fabbro e non la guaritrice, decide di procedere in solitudine al rituale dei quinces. Vuole dimostrare di aver le giuste capacità, vuole far vedere di esser degno.
Peccato però, che al posto di evocare lo spirito del cugino, richiami il bel Julian Diaz.
Certo, uno spirito è uno spirito e l’importante è arrivare alla fine del compito, ma la vita e la morte sono cose bizzarre. Lo capiranno bene Yadriel e Julian.

Se dovessi dare un parere base base, facendo riferimento solo alla linearità della storia, potrei dirvi che è un libro molto semplice ma che racchiude il fascino di una cultura a noi non esattamente familiare.
Due anime che si incontrano, che finiscono per collaborare e innamorarsi, non fa più scalpore. Certo, continuano a suscitare un certo fascino e per quelle fatte bene, anche se in modo semplice, accendono la tenerezza che c’è in noi ma sono cose che ormai troviamo ovunque. Un po’ come per altri generi, gli YA trattano l’ovvio. E va bene così, se non si cerca qualcosa di innovativo. Il tratto forte di Cemetery Boys, sta soprattutto nell’ambientazione.

La cultura messicana affronta il concetto di morte in modo molto diverso da noi. Per loro è un momento per commemorare chi non c’è più, da loro c’è il Día de los Muertos.

La celebrazione, che si tiene in genere tra il 28 ottobre e il 2 novembre, commemora i defunti per tipo di morte ed età: per esempio il 28 ottobre alcune comunità celebrano i morti per incidente e suicidio, con apposizione di fiori e candele sul luogo dove la morte è avvenuta. Il 31 ottobre è uso rendere omaggio ai bambini, la cui anima si ritiene ascenda direttamente in cielo; i primi due giorni di novembre sono invece dedicati agli altri scomparsi.
La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte.

In queste pagine viene raccontato, senza entrare del tutto nel dettaglio, cosa vuol dire vivere in questo modo. Trovo quindi affascinante questo lato della storia.

C’è però altro, inutile girarci attorno.

Il Messico, come in tanti altri luoghi del mondo, è legato molto alle tradizioni. La lotta di Maritza, che è vegetariana e non vuole uccidere gli animali per usare il loro sangue durante le guarigioni, che vorrebbe fare il fabbro ma non dovrebbe. La lotta di Yadriel, che vorrebbe esser riconosciuto come ragazzo perché è così che si sente, che vorrebbe essere un brujo ma non potrebbe. La lotta di accettazione si scova in ogni angolo, su tematiche differenti.
A farla quindi da padrona, non è la storia d’amore o il capire perché Julian sia morto. A regnare, è il sentimento di rivalsa, il fatto che diverso è bello e che accettarsi per ciò che si è, è l’unica cosa giusta da fare.
Su questo punto, vorrei dire che ci vorrebbero più libri di questo tipo.
buzzoole code