sabato 5 marzo 2022

Shades of Magic – Il Principe d’Acciaio

Autore: Victoria Schwab
Pagine: 128
Prezzo: € 20
Uscita: 03/11/2020
Genere: Narrativa; Fantasy; Graphic Novel
Casa Editrice: Mondadori
L’acclamato fenomeno fantasy Shades of Magic diventa un graphic novel con questo emozionante prequel.
In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell’esilio.


Recensione: Lo dico così, senza nessun giro di parole. Amo Maxim Maresh.

Maxim è il principe della Londra Rossa e per volere del padre Nokil, che lo ritiene ancora troppo giovane e impudente, deve partire per Verose e dimostrare che è capace di tener salde le redini delle sue truppe. Ovviamente, il posto non vive secondo le regole della corona, così Maxim è costretto a ricominciare da zero su tutti i fronti.

Imparare a combattere veramente, è il primo schiaffo che riceve una volta arrivato a destinazione. Lui è bravo e padroneggia abbastanza magia da permettergli di comunicare con gli oggetti di metallo ma, ha sempre combattuto con gente che in fondo era terrorizzata dal suo status e quindi, non si è mai dovuto scontrare con veri nemici. Adesso la musica è cambiata e solo con l’aiuto di Isra riuscirà a colmare un pò di questa ignoranza.

La seconda cosa, è che il suo titolo non lo rende veramente al di sopra di tutti. Maxim per realizzare la sua impresa, dovrà mettersi allo stesso livello degli altri soldati in modo da conquistare la loro fiducia ma, dovrà usare l’astuzia anche per sconfiggere i nemici, perchè non basterà più far tremare tutti minacciandoli con provvedimenti reali.

Maxim mi è piaciuto come personaggio, perchè non è il classico nobile borioso che prima di capire come si vive veramente, deve sbattere il muso contro il primo muro. Lui vive di valori buoni e si, anche con una certa dose di fette di salame sugli occhi ma l’ho trovato caruccio, anche perchè non è proprio propio un sempliciotto.

Oltre a lui mi è piaciuta anche Isra, il “capo” gruppo prima dell’arrivo di Maxim.

Lei è molto forte e schietta, quel tipo di persona un pò ruvida ma che pur di salvarti sarebbe capace di andare incontro a morte certa. Cosa che tra l’altro succede, però non vi dico come e perchè.

I disegni li ho trovati spaziali, un mix tra l’esser privi di fronzoli ma di grande effetto. Graffianti ma con una certa armonia.

Si è capito che mi è piaciuto? Questo è il primo approcio che ho con la Schwab, quindi sono ben felice di leggere La vita invisibile di Addie La Rue.
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