Pagine: 204
Prezzo: € 18
Uscita: 08/09/2020
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Mondadori
Questo devi sapere. Primo: non c’è futuro senza presente e non c’è presente senza passato. Secondo: la prima risposta è sempre quella giusta. Terzo: non sempre quello che serve è quello che vuoi. Alla scomparsa della nonna Angela, Greta rimane sola al mondo. Perciò, in attesa di diventare maggiorenne, è costretta a lasciare il luogo in cui è cresciuta, a Catania – dove tutto, dai soffitti affrescati al profumo di scorze d’arancia che aleggia nelle stanze, le ricorda l’amore avvolgente della nonna -, e a trasferirsi in una casa famiglia che si trova in un piccolo paese alle pendici dell’Etna. Delle cose appartenute ad Angela, Greta porta con sé solo pochi oggetti, tra cui un mazzo di strane carte avvolte in un panno di velluto, i suoi Tarocchi. Non appena arrivata nella sua nuova casa, si imbatte in Arturo, un ragazzo dall’aria misteriosa – capelli neri di seta, occhi spietati e bellissimi e una bocca rossa come se avesse appena spalmato del sale sulle labbra – che la ammalia dal primo istante. Un ragazzo che sembra leggerle dentro come mai nessuno prima, del quale però nessuno nella sua nuova famiglia sembra sapere nulla. Una creatura dall’apparenza forte e al contempo estremamente fragile come se, al solo toccarlo, potesse rompersi in mille pezzi. E, soprattutto, con un destino crudele davanti a sé al quale solo lei sembra in grado di opporsi. Ma per farlo, Greta dovrà prima imparare a conoscere profondamente se stessa, liberandosi delle proprie paure. E, chissà, forse proprio nelle strane carte ereditate dall’amata nonna è indicata la strada per riuscirci…
Recensione: Cuori Arcani è un libro che mi ha lasciato spiazzata.
Da non troppo tempo, sono entrata nel mondo dei Tarocchi. Questa cosa sta avvenendo in modo discreto, lento e ponderato perchè leggere un segno in modo errato, è più facile di quello che si pensi. Ovvio, questo pensiero sfiora solo a chi ci crede.
Leggere quindi dei mini racconti di vita, associata ad ogni Arcano Maggiore… Che cosa bizzarra. Se poi a raccontarlo è una vecchia conoscenza, che come primo lancio letterario parlava di sessualità… Incredibile, non trovate?
Nel complesso la lettura è stata piacevole, il fatto che siano degli sprazzi brevi è un punto a favore e quella sensazione di impalpabilità di alcuni momenti, hanno dato una marcia in più. Non sempre, certe scelte o situazioni che Greta vive mi lasciano un pò perplessa ma, in generale è tutto molto godibile.
Mi lascia solo interdetta che si usi l’espediente dei Tarocchi. Mi sembra che stia iniziando a diventare una moda e come per tante altre cose, c’è il rischio che incominci ad odiare il filone.
Simpatie o timori a parte comunque, non so quanto ve lo consiglio.
Non è un romanzo vero e proprio, non è un libro di consultazione, non è un diario. Io l’ho percepito un pò come telecronaca di una vita che arranca, un tentativo di creare misticità e senso dove in realtà c’è dolore e confusione.
La copertina invece è stupenda.
Ha un pò il sapore mistico che da un lato, manca realmente nelle parole di Melissa P.