sabato 16 aprile 2022

La vita è un romanzo. La vie est un roman

Autore: Guillaume Musso
Pagine: 170
Prezzo: € 18
Uscita: 27/08/2020
Genere: Narrativa
Casa Editrice: La nava di Teseo
“Carrie, mia figlia di tre anni, è sparita mentre giocavamo a nascondino nel mio appartamento di Brooklyn.” La denuncia di Flora Conway, una famosa scrittrice nota per la sua riservatezza, sembra un enigma senza soluzione. Nonostante il clamoroso successo dei suoi libri, Flora non partecipa mai a eventi pubblici, né rilascia interviste di persona: il suo unico tramite con il mondo esterno è Fantine, la sua editrice. La vita di Flora è avvolta dal mistero come la scomparsa della piccola Carrie. La porta dell’appartamento e le finestre erano chiuse, le telecamere del vecchio edificio di New York non mostrano alcuna intrusione, le indagini della polizia non portano a nulla. Dall’altra parte dell’Atlantico, a Parigi, Romain Ozorski è uno scrittore dal cuore infranto. Vorrebbe che la sua vita privata fosse metodica come i romanzi che scrive di getto, invece la moglie lo sta lasciando e minaccia di portargli via l’adorato figlio Théo. Romain è l’unico che possiede la chiave per risolvere il mistero di Flora, e lei è decisa a trovarlo a tutti i costi. Guillaume Musso, il maestro del thriller letterario francese, ci immerge in un romanzo avvincente sul potere dei libri e sulla forza magnetica dei personaggi che intrecciano, imprevedibilmente, le nostre vite.


Recensione: La vita è un romanzo di Musso, è un libro che ho sottovalutato in modo atroce.

La storia si apre con la vita di una mamma scrittrice, che dopo aver preso da scuola la figlia torna a casa e in un momento di gioco, la piccola sparisce. Considerando che le finestre dell’appartamento erano sigillate e la casa era chiusa a chiave, il panico che ne crea è tantissimo.

Peccato che in realtà, questa sia solo una sotia creata da uno scrittore di successo.

O forse no?

Questa scrittrice, interagisce con lo scrittore.

Com’è possibile?

Il filo tra realtà e finzione è così labile che anche la vita stessa, sembra interferire. Ma la vita finta della scrittrice, è veramente una finzione?

Ho mal di testa.

Prendete il film Inception e moltiplicatelo per tre, così arriverete più o meno al casino che ho trovato io durante la lettura. Complice indubbiamente il formato digitale formattato in modo tragico (mi è stato fornito dalla casa editrice, quello comprato è sicuramente adatto al formato che vi serve), ma sicuramente i voli pindarici descritto da Musso non hanno aggevolato il tutto.

Flora è una scrittrice di successo, che ha appeso al chiodo la sua penna per dedicarsi alla figlia Carrie.

Le due, una volta tornate a casa, di mettono a giocare a nascondino ma la piccola si nasconde così bene, che Flora non riesce più a trovarla. Eppure, le finestre sono sigillate e la porta è chiusa da dentro. Cos’è successo?

La donna sprofonda in una crisi nera, e dopo settimane di attesa, l’Agente che l’ha portata al successo le consilia di sfruttare questo momento di disperazione per scrivere qualcosa di nuovo.

Per sugellare questo possibile nuovo inizio, le regala una costosissima stilografica dall’inchiostro rosso sangue.

Romain è uno scrittore molto metodico, che tutti i giorni si siede davanti al computer e scrive, anche solo per esercitarsi e non perdere il ritmo. Tutto nella sua vita, si aggira intorno a questo tranne l’amore per il figlio Tim. Per lui, c’è sempre posto e tempo, ma la madre ed ex moglie fa di tutto per portarglielo via, anche inscenare dei maltrattamente verbali che non ci sono mai stati.

L’uomo è sentimentalmente ed economicamente distrutto, ma un suo personaggio sembra prendere troppa coscienza e lo vuole vedere, lo vuole conoscere per aver delle spiegazioni. Perchè la sta facendo soffrire in quel modo? Incontrarla potrebbe essere la soluzione ai suoi problemi?

Flora arriverà a scoprire che fina ha fatto la figlia? Romain potrebbe essere il tassello decisivo?

Ho mal di testa.

Per capire veramente quello che succede, bisogna arrivare alla parte dove ci viene spiegato per filo e per segno quello che è successo, altrimentimenti possiamo salutare già da adesso la salute mentale.

Complimenti per gli intrecci, ma è stato così complicato che alla fine non mi sono gustata poi tanto la lettura. Certo, ci ho messo solo un paio di giorni eppure è come se fossero passati anni.

Non parliamo invece della copertina, che vi giuro, comprerei una sovracopertina per nasconderla. Tanto interessante quella originale, quanto inutile quella attuale.
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