Pagine: 287
Prezzo: € 16
Uscita: 17/04/2018
Genere: Fantasy, Ragazzi
Casa Editrice: Mondadori
Elliot è un normale undicenne, con una mamma che ha bisogno di cure. Ma quando gli cade (letteralmente) in testa la costellazione di Virgo, sotto forma di una ragazzina alquanto bizzarra, forse potrebbe risolvere i suoi problemi. Thanatos, rinchiuso da Zeus in una caverna sotto Stonehenge, gli promette infatti la guarigione della mamma in cambio della libertà. Elliot scoprirà che lasciare “Colui che governa la morte” a piede libero non è esattamente una buona idea, e dovrà salire con Virgo sull’Olimpo per chiedere l’aiuto degli dei, molto diversi da quello che si immaginava…
Recensione: Elliot è un giovane ragazzo che con tutte le sue forze, cerca di far sì che la sua vita non vada alla deriva.
Con un padre mai visto, i nonni morti ed una madre non più tanto stabile, il giovane non vuole aver altre rogne e per cui, appena vede una giovane ragazzina dal nome inusuale, preferisce portarla dalla polizia ma dopo poco tempo, si rende conto che poi tanto strana non è.
Virgo è alla ricerca di un prigioniero a cui dare l’ambrosia ma, non sa dove e chi sia.
Cosa si nasconde sotto Stonehenge?
Chi è il Prigioniero 42?
Perchè è incatenato?
Mille domande vorticano nella mente di Elliot ed in un momento di instabilità, accadrà l’impossibile.
Chi ha liberato gli Dei? è un libro per ragazzo, primo di una serie.
L’inizio non è tra i più fluidi, Virgo e l’Olimpo sono patinati all’eccesso e questo, più che esser una parodia è in realtà un dettaglio annervante.
La storia racconta di due giovani ragazzi, alle prese con la risoluzione di un guaio.
Il prigioniero più pericoloso al mondo è evaso e nessuno, pare sia realmente in grado di contrastarlo. L’unico modo per aver una possibilità, è quella di recuperare le pietre del Caos, che dominano gli elementi ma essi, sono stati nascosti molto bene e recuperarli è solo un gioco d’astuzia.
Ad aiutare i giovani ragazzi, ci sono direttamente gli Dei dell’Olimpo.
In questo primo libro, ho sentito poco il pathos della ricerca e l’ansia della fine del mondo.
Capisco sia un libro per ragazzi ma, parliamo di un prigioniero particolarmente sadico e quindi, mi aspettavo più di un’introduzione così blanda. Non ho trovato la lettura brutta o noiosa, però veder gli Dei fare da “genitori” ad un ragazzino, aiutandolo a superare gli esami… beh, secondo me non coincide con la vaga idea che mi ero fatta grazie alla trama.
Ci sono comunque un paio di dettagli che mi lasciano particolarmente perplessa ma, potrei esser l’unica ad aver notato la cosa. Oppure, non ho visto i collegamenti logici.
Se le regole del consiglio dello Zodiaco sono state fatte da Zeus in persona, perché quando lui si “intromette”, non viene ascoltato?
Come ha fatto Zeus a tener per se l’identità del prigioniero 42?
Non so, qualquadra non cosa.
Non sono completamente soddisfatta, per quanto alla fin fine sia una lettura scorrevole.