Pagine: 280
Prezzo: € 17
Uscita: 11/06/2019
Genere: Narrativa, Ragazzi
Casa Editrice: Mondadori
Viola ha quattordici anni e custodisce un segreto legato al giorno peggiore della sua vita, che lei chiama il Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo. Finora ha sempre passato le vacanze in montagna, in roulotte con i suoi adorati nonni e in compagnia della sua migliore amica. Quest’anno però il nonno è in ospedale e Viola si è appena trasferita con i genitori in una città di provincia dove non conosce nessuno e la vita è grigia anche in pieno agosto. Si preannuncia un’estate da dimenticare, ma un pomeriggio tutto cambia, quando Viola si imbatte in un gruppo di ragazzi e ragazze che giocano a pallavolo e che potrebbero diventare i suoi nuovi amici. Tra loro c’è l’indecifrabile e magnetico Indaco, che sembra nascondere molti misteri e ben presto spinge Viola a sfidare le regole, costringendola a superare le sue più grandi paure.
Recensione: Viola è una giovane ragazza che ad un certo punto della sua vita, deve affrontare un tornado di cambiamenti.
Il trasferimento in una nuova casa, il nonno che non sta bene e delle vacanze totalmente differenti da quelle che immaginava. Un bel cambiamento, un pò difficile da sopportare se oltre a tutto quello, c’è anche il ricordo del Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo.
I quattordicianni però, sono anche l’età dove volendo è facile uscire di casa e seguire una strada a caso, nella speranza di trovare qualcosa. Infatti è così che Viola incontra quelli che poi diventeranno i suoi amici, un gruppo molto strambo con l’aggiunta di un ragazzo molto particolare. Di Indaco si sà ben poco ma una cosa è certa, meglio stargli alla larga perchè girano brutte storie su di lui. Eppure Viola è incuriosita, anche perchè sembra che lui sappia sempre quando intervenire e salvarla dal pozzo nero di ricordi in cui vive.
Indaco e Viola, in punta di piedi, costruiscono qualcosa insieme che forse potrebbe svanire alla fine dell’estate. O forse no.
Vorrei fare una veloce premessa, perchè per quello che dirò tra poco, temo servirà.
Adoro i libri per gli adolescenti, trovo che molto spesso siano il ponte che ormai ci separa da ciò che eravamo e ciò che siamo adesso. Sono anche uno “strumento” che permette all’adulto di comunicare con loro e ai ragazzi serve per capire che non sono mai soli.
Li adoro, li affronto con gran piacere.
Eppure, con questo libro, non so bene come comportarmi perchè non so dirvi se la mia delusione viene scaturita dalla storia o se sono entrata così tanto in Viola, da provare un sentimento tutto mio come se le cose successe, fossero successe a me.
Viola deve affrontare l’improvvisa malattia del nonno, uomo che credeva invincibile.
Questa nuova situazione però si scontra con una famiglia che vuole proteggerla, cercando di tenerla lontana, a tratti quasi sminuendo l’affetto che lei prova solo perchè è “nipote” e non “figlia”. Trovo questa situazione fin troppo attuale e molto calda (per me) e mi è stato difficilissimo starne fuori. Mi arrabbiavo forse più di Viola ma per questo aspetto, lo trovo positivo perchè non ne sono rimasta indifferente.
Quello che mi ha perplessa è invece il “Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo”.
Niente spoiler, anche se mi costa fatica.
Trovo che la dinamica di quel giorno, per quanto oggettivamente fattibile, non sia stata trattata nel modo migliore perchè fra tutto quello che succede, pensavo fosse la parte con più patos ed invece… Mi ha deluso moltissimo, sopratutto per il fatto che ho una grande opinione di Marco Magnone.
Un’altro punto sfocato è Indaco, ed il mistero che gira su di lui. La risposta alla domanda non è proprio quella che mi aspettavo e solo per quello ho letteralmente lanciato il libro in fondo alla stanza MA, con mio sommo piacere, Viola reagisce in modo forte e maturo, anche se le provoca un’immenso dolore.
In generale, questo è un libro estivo che non richiede troppo impegno e che lascia un forte messaggio di amicizia e spunti per il futuro però, non l’ho apprezzato fino in fondo.
Sarò diventata troppo grande?
Spero proprio di no!