sabato 6 aprile 2024

Cosa beviamo stasera? Scopri il barman che è in te

Autore: Marco Giuridio
Pagine: 257
Prezzo: € 20
Uscita: 17 giugno 2022
Genere: Narrativa
Casa Editrice: La Corte Editore
Avete mai desiderato gustarvi a casa uno di quei bellissimi drink che vi fanno al bar? O conoscere qualche curiosità sul mondo dei cocktail da poter raccontare al momento giusto? O scoprire come cavarsela quando arrivano all’improvviso tanti amici o si deve organizzare un appuntamento romantico? Dopo aver passato tanti anni intorno al bancone di un bar, Marco Giuridio ha deciso di raccogliere una parte delle sue esperienze in questo libro. Ha voluto immaginare qualcosa di diverso dal solito manuale e, non volendo nemmeno un semplice ricettario, ha scelto di scrivere un dialogo, bizzarro, surreale, tra il protagonista e il suo lato barman. Un botta e risposta serrato, divertente, incalzante, durante il quale Brian aiuterà il protagonista risvegliando i suoi ricordi e guidandolo tra ricette e curiosità che hanno fatto la storia dei drink che oggi tutti noi possiamo gustare. Così, tra un aneddoto e l’altro, scopriamo qual è la vera storia del Long Island, qual è la differenza tra il gin e la vodka, come mai ci si ritrovava nei cosiddetti speakeasy, ma anche quali sono le ricette migliori (facili da preparare a casa!) adatte alle più svariate occasioni.

Recensione: Lo ammetto senza vergogna, io sono quella che beve.
A casa abbiamo dei ripiani dedicati agli alcolici per due motivi: Uno, ci sono bottiglie che mi piace collezionare a prescindere dal contenuto e due, abbiamo l’abitudine di preparare i cocktail in modo da creare qualcosa che possa piacerci senza per forza seguire le regole degli esperti.
Diciamo che è un momento per allentare i nervi e di condivisione per me ed il mio compagno, un qualcosa di estremamente semplice e privo di fronzoli.
Quindi, se le premesse sono queste, perché ho preso e letto questo libro?

Quando vado al salone del libro di Torino, mi metto sempre nella posizione di cercare qualche novità, a prescindere dal genere e dalla casa editrice. Cerco di sfruttare al meglio il momento, di mantenere la mente aperta, un po’ perché è l’unico periodo dell’anno dove mi concedo spese folli e un po’ perché così do un senso al viaggio di quattro ore.
La Corte è una delle tappe fisse.
Maledetti.

Come dicevo sopra, io sono quella che beve.
Le mie capacità da barman sono letteralmente inesistenti ma non lo vedo come un problema, sono una persona semplice che si adatta a qualsiasi tipo di mischione. L’unica cosa che conta, è che sia buono. E che non sia difficile da preparare.
Con questo non vuoglio dire che non sappia apprezzare un cocktail fatto bene, semplicemente in certe occasioni non è una cosa importante. Sono però curiosa e quando mi è stato detto che tra le pagine del libro avrei trovato validi consigli e una buona dose di risate, mi ci sono tuffata a capofitto.
Risultato?
Il mio spirito guida alcolico continua ad essere latitante ma ho scoperto tante chicche e ho una lista di cose da provare (che passerò rigorosamente al mio compagno, dato che è lui l’esperto).
Il libro va benissimo per i non esperti del settore, dato che non vuole farci diventare tutti dei bravissimi barman ma promuove tutta una serie di proposte semplici con anche le dosi per chi non ha nemmeno un attrezzo del mestiere. Il libro va bene per i curiosi che anche se non capiscono bene le dosi e non hanno voglia di imparare, possono trovare piacere nella storia di come sono nate certe bevande o i loro nomi.
Il libro non va bene a chi non ha pazienza o si distrae facilmente. Pur essendo un libro spiritoso, non ha la comicità elevata o becera che intrattiene un vasto pubblico.

L’unica nota veramente negativa sono le pagine nere con le scritte bianche.
Ho trovato molto più stancante quel tipo di lettura, più che tutto il resto del libro. Credo sia stato usato un font uguale alle altre pagine ma inadeguato allo sfondo.