martedì 2 aprile 2024

Stelle e ottone. The hidden society

Autore: Jude Archer 
Pagine: 480
Prezzo: € 24
Uscita: 23 gennaio 2024
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Il Castoro
Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di archeologia persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che i professori dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di se stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.

«Valmori», disse, studiando il mio abbigliamento con un accenno di sorpresa, che presto sfumò in fastidio. «Ti fanno già vestire come una di noi?»
Strinsi le dita dietro la schiena, condividendo segretamente il pensiero di non meritare affatto l’uniforme, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di trovarmi d’accordo. «Sì, e hanno detto che presto mi daranno anche una bacchetta.»

Recensione: Voglio un Ismael Sagredo tutto per me.
Lo so, è una richiesta impegnativa e poco pratica, visto che sono accompagnata e lui sarebbe un pò troppo giovine per me ma insomma, parliamone.

Ambra Valmori è una studentessa modello che passa le sue giornate a studiare ciò che ama. Il suo eccesso di zelo oscilla tra il desiderio di non voler deludere le alte aspettative di Domiziana Falier, amica intima della madre e attualmente proprietaria della stanza dove alloggia, e il voler essere migliore del suo saccente compagno di corso Ismael Sagredo, “nemico” giurato fin dalle prime lezioni.
Sono queste le sue maggiori preoccupazioni.
Eppure, il giorno dell’esame di Archeologia Persiana non inizia nel migliore dei modi e a quanto pare, non è l’unica cosa che non va per il verso giusto.
Come in un perfetto effetto domino, prima perde l’equilibrio emotivo faticosamente ricostruito dopo la sua breve scomparsa e poi, scopre di aver perso un oggetto molto importante. Infine, proprio perché non ci dobbiamo far mancare nulla, intuisce che alcune strane persone sono lì per lei e che in qualche modo sono legate alla brutta esperienza vissuta tempo prima e a ciò che ha perso.
Non tutto però è negativo. Ambra scopre che la magia esiste veramente e che forse, c’è un posto per lei in quel mondo.

Mi sono approcciata a questo libro con molte riserve perché UNO, non leggo molti autori italiani (no comment, lo so) e DUE, non sono una grande sostenitrice delle storie che diventano virali fin da subito. Però l’estetica è eccezionale e io sono un pò una “gazza ladra”; mi faccio conquistare da ciò che è bello.
Considerando il mio commento iniziale, è facile intuire che tutto sommato non ho fatto un pessimo acquisto.

Ambra è quel genere di personaggio che non trovo inutile ma che non brilla nemmeno di intelligenza. Ci sono state molte occasioni dove avrei voluto scuoterla per farle ritrovare la ragione però, mi ha fatto anche molto ridere in altrettante occasioni e per certi versi, alla fine capivo perché faceva quel che faceva.
L’ansia di far illuminare il bracciale delle doti magiche? Ci sta, quello è l’unico lasciapassare per poter essere ammessa all’accademia di magia e lei SA che quello è il suo vero posto. Certo è che pensare di imbrogliare, non è il metodo migliore…
La frustrazione per non aver l’accesso completo alla biblioteca? Condivisibile la fregola del voler apprendere tutto e subito ma, in linea teorica, non fa ancora parte degli studenti. Ci sarebbe anche un secondo punto da tener in considerazione qui ma è spoiler, quindi mi astengo. Posso invece dire che si concentra sempre sul punto sbagliato delle questioni. Ambra si sbatte moltissimo per essere all’altezza delle situazioni che le capitano, cosa che le fa onore perché non tutti ci riuscirebbero ma è talmente tanto concentrata su questa cosa che non presta le dovute attenzioni sulle cose realmente importanti. Tipo: gli esseri che la aggrediscono fuori dal museo fanno riferimento alla sua brutta esperienza ma non si interroga poi molto sul perché. Oppure, non parla con il Preside delle doti che ha dimostrato sempre durante l’aggressione di prima, il che è scioccante perché in qualche modo vuol dire che ha dei poteri e che quindi, ha veramente diritto a stare lì. Invece no, deve sbroccare malissimo per far vedere che vale qualcosa. Oppure, non si chiede perché le viene regalato un oggetto che le limita i poteri ma non dopo che ha sbroccato davanti a tutti, prima.
Cioè.

A parte questi momenti, ho adorato quasi tutti i personaggi e la scorrevolezza della storia.
Ho amato Ismael (“So che l’ultima volta che ti hanno regalato un gioiello era per inibirti. Questi sono per farti brillare.”) ma anche i nuovi amici Bianca e Leo, mi è piaciuto vedere una Venezia più magica del solito ma anche una Biblioteca che ha una vita propria. Mi è piaciuto lo specchio dei sospiri che riflette il “viso a cui rivolgiamo i nostri pensieri più trasognanti” e anche la lanterna che segue lo studente a cui è stato assegnato, un pò come un cucciolo. Certi dettagli mi hanno ricordato altri libri letti nel corso degli anni ma non è stata una cosa spiacevole.
La componente sentimentale c’è ma è ben inserita e soprattutto, non è dominante. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non tutti sono ben delineati ma è il primo libro, quindi spero di veder qualcosa di più in futuro.