Autore:William A. Prada
Prezzo: € 0.99
Pagine: 30 circa
Il Libro: “Se una persona decide di scrivere a una persona
che non c’è più, un motivo ci sarà”.
Con questa premessa si apre il
nuovo libro di William A. Prada, che intende recuperare qualcosa dalle
profondità del proprio passato. In fondo, perché le persone vogliono riscattare
a tutti i costi certi momenti del passato? La risposta è semplice, ma quanti
potrebbero quantificare materialmente queste mancanze? I più preferiscono
straziarsi davanti a certi avvenimenti, per dire che tutto parte da qui, da
questo presupposto, da queste frasi ad effetto che custodiscono sapientemente
anche un piccolo fondo di verità apparente. L’autore, infatti, vuole deliziarvi
con questo testo coraggioso, che sta tra la lettera scritta e la confidenza più
intima. Nelle pagine che scorrono davanti agli occhi, si aprono spiragli,
scenari che trovano le loro fondamenta all’interno di alcuni pensieri volanti,
dove tutto è pervaso da un senso di magia, di ricordo, di paura e – perché no?
– di amore più profondo. Dopotutto, la vita, per certi versi è come se fosse un
camposanto di sentimenti e di emozioni che ruotano attorno a un infinito numero
di parole da dire e da dirsi dopo la morte di chi rimane e di chi se ne va. Ma
chi muore? Chi se ne va, anzi, chi rimane? Mentre tutto scorre così, fino
all’immancabile finale a sorpresa. Un consiglio? Abbandonate ogni piccola
teoria e ogni banale presupposto, e lasciatevi trasportare da questa piccola
fiaba senza tempo.
Scarabocchio: Prima di tutto, benvenuto nel mondo degli
scrittori poco conosciuti William.
Ammiro il le persone che decidono
di uscire dal proprio guscio e decidono di pubblicare ciò che scrivono, anche
se ora come ora, la possibilità di farsi conoscere, non è molta. Però, per
qualche incredibile motivo, questo scritto è approdato nelle mie mani e quindi,
posso dare una mia opinione.
Non mi è piaciuto. Per la
precisione, ho fato una faticaccia a finirlo, eppure sono poco più di 30
pagine.
Questo non è un romanzo, non è
nemmeno un racconto breve... questa è una lettera ad una persona che non c'è
più. L'idea è anche interessante. Non la condivido moltissimo perchè è una cosa
molto personale ma è comunque uno spunto molto buono. Peccato però non sia
stato sfruttato bene.
Certo, essendo molto personale,
non si poteva spaziare un gran che ma avendo poi deciso di condividerlo con il
mondo, sarebbe stato logico dargli una forma. Perchè qui sta il punto, questa
lettera, non ha una forma. Parole messe insieme, senza un'inizio ed una fine,
saltelliamo da un argomento ad un altro e tutto diventa confuso. Mi sono
fermata spesso cercando di riprendere il controllo, cercare un filo da seguire,
il "Filo di Arianna" che però non esiste. Nella mente dello scrittore
sicuramente c'è ma chi è al di fuori, fa fatica a trovarlo.
Quindi no, non lo consiglio.
Troppa prefazione (inutile), troppa confusione nelle informazioni, troppo
tutto.
INGLESE
Title: Life doesn't last a quarter of an
hour
Author: William A Prada
Cost: € 0.99
Pages: 30
Publishing
Editrice:
Narcissus.me
The book: "If a person decides to write
to a person who is no longer there, one reason there will be." With this
premise opens the new book by William a. Prada, intending to retrieve something
from the depths of their own past. Becausepeoplewant to redeematallcost some moments from the past? The
answerissimple, buthowmany can actuallyquantifythesedeficiencies? The most
straziarsi preferbeforecertainevents, to saythateverythingstarts from here,
from thisassumption, by thesephrases to the effectthatguardwiselyeven a small
apparenttruth Fund. The author, in fact, want to delightyourself with thisbold
text, whichisbetween the writtenletter and more intimate confidence. In the
pagesthatrun in front of hiseyes, open chinks, scenarioswhichfindtheirroots in
some flyingthoughts, whereeverythingispervaded by a sense of magic, of memory,
of fear and – whynot? – deeper love. Afterall, life, in some ways it'slike a
graveyard of feelings and emotionsthatrevolvearound an infinite number of words
to say and sayafter the death of whostays and whogoes. Butwhodies? Chi se ne
va, indeed, thosewhoremain? Whileeverythingflowsaswell, until the
inevitablesurpriseending. Advice? Abandonedeverylittletheory and
everytrivialassumption, and letyourself be carriedaway by thislittlefairy tale
timeless.
Review: First of all, welcome to the world
of little-known writers William.
I admire the peoplewho decide to get out of
itsownshell and agree to publishwhattheywrite, eventhough right now, the chance
to be known, isnotmuch. However,
for some amazing reason, this writing is landed in my hands and then I can give
my opinion.
I didnotlike. To be precise, I fate a struggle to finish it,
yet they are little more than 30 pages.
Thisisnot a novel, norisit a short story ... Thisis
a letter to a personwhois no longerthere. The idea isalsointeresting. Not share itbecauseitis a very personal
thingbutit'sstill a verygood idea. Sin, however, hasnotbeenusedwell.
Of course, beingvery personal, youcouldn'tseemuchbuthavingthendecided
to share it with the world, itwouldhavebeenlogical to giveit a shape. Becausethereinlies
the point, thisletterhas no shape. Words put together, without a beginning and
an end, saltelliamo from onetopic to another and everythingbecomesconfused. I
often stop trying to regain control, look for a thread to follow the "Filo
di Arianna" butdoesnotexist. In the mind of the writer there is but who is outside, is scrambling to
find it.
So no, I wouldn'trecommendit. Preface (useless)
toomuch, toomuchconfusion in the information, too.