Titolo: Piccole sorprese sulla strada della felicità
Autore: Monica Wood
Pagine: 261
Prezzo: € 17.90 cartaceo - € 9.99 ebook
Trama: «Per un attimo sentì di non essere ancora nata, come se la sua lunga vita fosse stata solo una prova prima dello spettacolo vero e il sipario stesse per alzarsi.»
La signorina Ona Vitkus ha vissuto una vita riservata e ineccepibile, i suoi segreti – e le sue pene – celati con cura a occhi indiscreti.
Questo finché non arriva lui, il bambino insolito con la passione per i Guinness dei primati.
Lei ha 104 anni, lui soltanto 11.
Da bravo boy scout, dovrebbe semplicemente aiutarla nei lavori di casa ogni sabato, ma con la sua curiosità e il suo entusiasmo contagioso infrange pian piano la scorza diffidente e un po' burbera di Ona, riuscendo a farla parlare di sé, a cominciare da quelle lontane origini lituane, e persino a coinvolgerla in un progetto singolare: farle vincere il record di «Automobilista patentata più anziana».
Ona, che nel suo secondo secolo di vita credeva di avere ormai chiuso con l'amicizia, è conquistata da quel ragazzino con l'aria fragile e buffa che la fa sentire speciale.
Ed è profondamente delusa quando quei sabati fatti di faccende domestiche, racconti e lezioni di guida s'interrompono di colpo. Passa un sabato, poi un altro: del bambino, nessuna traccia.
Fino a quando si presenta a casa sua uno sconosciuto, un uomo di nome Quinn.
È il padre del ragazzino ed è lì per completare quello che suo figlio aveva iniziato prima di essere strappato alla vita troppo presto.
Da quel momento, Ona si ritroverà alle prese con i sensi di colpa di un padre, con il dolore di una famiglia spezzata, con un inatteso viaggio on the road che diventa un viaggio dell'anima.
Perché quella vita che le ha riservato più schiaffi che carezze ha ancora qualcosa di bello da regalarle.
E, soprattutto, perché lei ha ancora tanto da offrire a chi ha smesso di sperare nella magia inattesa del destino.
Scarabocchio: Vorrei ringraziare Cinzia dell'ufficio stampa della Sperling per avermi dato la possibilità di leggere questo libro.
L'avevo già adocchiato (sempre grazie a lei) su Facebook ma ho anche avuto il privilegio di vedermelo recapitare direttamente a casa.
Una donna di 104 anni ed un bambino di 11, un giorno si incontrano e si piacciono.
Lei pensa di aver già vissuto il vivibile, lui viveva una vita solo sua.
Due anime che si incontrano e si toccano, fino al giorno in cui al posto del ragazzino, si presenta Quinn, il padre.
Da quel pomeriggio, i due instaureranno un profondo rapporto fatto però di piccoli mattoncini aggiunti lentamente.
Compiranno un viaggio pieno emozioni nuove, vecchi ricordi da tempo dimenticati e nuovi obiettivi da raggiungere.
Questo è un libro pieno.
Un libro che racchiude una storia potente.
Ona è una donna che ne ha viste veramente tante ma che ormai, all'alba dei suoi 104 anni, pensa di poter vivere ciò che le rimane nella tranquillità più assoluta.
Una mattina però, alla sua porta si presenta il Capo scout con un ragazzino che dovrebbe aiutarla nei compiti settimanali che lei non riesce più a fare. Già solo alla visione del giovane aiutante, Ona ricomincia a ricordare delle parole in Lituano. Fatto veramente incredibile dato che da che lei ricordi, i suoi genitori si sono rivolti a lei sempre in inglese.
Tra i due si instaura da subito un buon rapporto che però muta di settimana in settimana.
Ona, grazie ad un compito affidato al ragazzino, ricorda il suo passato con affetto ed un pizzico di tristezza. Una volta a settimana, dopo aver gustato un bicchiere di latte e dei biscotti, registrano delle piccole interviste dove lui scrive le domande e lei narra.
C'è però di più tra i due.
Il ragazzino è un'appassionato di Guinness dei primati e vuole candidare l'eterna Ona ad una serie di obiettivi. Riusciranno nella loro impresa?
Questo è il loro segreto, fino al giorno in cui si presenta Quinn e le cose cambieranno.
Ona dovrà combattere con nuovi sentimenti che si legano con vecchi ricordi. Non sarà la sola però a dover lottare contro un dolore indescrivibile. Con lei ci saranno Quinn e l'ex moglie.
A modo loro, si faranno forza e si aiuteranno fino al giorno in cui saranno in grado di prendere coscienza dei loro sentimenti e quindi saranno pronti ad andare avanti per conto loto.
Tutta la storia è un susseguirsi di vecchi ricordi raccontati da Ona.
Parlano della sua vita ma anche di un mondo che cambia. In 104 anni ha visto veramente tanto ma rimane quasi ammaliata dal piccolo scout che si trova davanti.
Eppure, nel momento in cui non si presenta più, si rende conto del vuoto che è riuscito a lasciare ma come se fosse un veggente, sapeva che il padre sarebbe stato un degno sostituto.
Non saprei come spiegarvi i miei sentimenti senza farvi spoiler.
Questo libro è oggettivamente molto triste ma da anche molta speranza. Il finale mi ha letteralmente straziato. Chi l'ha già letto, sa a cosa mi riferisco... chi invece dovesse ancora leggerlo, sappiate che l'ultimo capitolo vale l'intero libro.
Mi ha distrutto il cuore.
Mi ha letteralmente distrutto gli ultimi brandelli di felicità che avevo raccolto durante la lettura.
La vita è ingiusta e quelle ultime pagine lo fanno vedere in modo così poetico e così crudo che nessuna parola risulta adatta a descrivere quel momento.
Ok, sto per mettermi a piangere.
....
....
....
Dovete leggerlo.
Merita in maniera assoluta.
L'avevo già adocchiato (sempre grazie a lei) su Facebook ma ho anche avuto il privilegio di vedermelo recapitare direttamente a casa.
Una donna di 104 anni ed un bambino di 11, un giorno si incontrano e si piacciono.
Lei pensa di aver già vissuto il vivibile, lui viveva una vita solo sua.
Due anime che si incontrano e si toccano, fino al giorno in cui al posto del ragazzino, si presenta Quinn, il padre.
Da quel pomeriggio, i due instaureranno un profondo rapporto fatto però di piccoli mattoncini aggiunti lentamente.
Compiranno un viaggio pieno emozioni nuove, vecchi ricordi da tempo dimenticati e nuovi obiettivi da raggiungere.
Questo è un libro pieno.
Un libro che racchiude una storia potente.
Ona è una donna che ne ha viste veramente tante ma che ormai, all'alba dei suoi 104 anni, pensa di poter vivere ciò che le rimane nella tranquillità più assoluta.
Una mattina però, alla sua porta si presenta il Capo scout con un ragazzino che dovrebbe aiutarla nei compiti settimanali che lei non riesce più a fare. Già solo alla visione del giovane aiutante, Ona ricomincia a ricordare delle parole in Lituano. Fatto veramente incredibile dato che da che lei ricordi, i suoi genitori si sono rivolti a lei sempre in inglese.
Tra i due si instaura da subito un buon rapporto che però muta di settimana in settimana.
Ona, grazie ad un compito affidato al ragazzino, ricorda il suo passato con affetto ed un pizzico di tristezza. Una volta a settimana, dopo aver gustato un bicchiere di latte e dei biscotti, registrano delle piccole interviste dove lui scrive le domande e lei narra.
C'è però di più tra i due.
Il ragazzino è un'appassionato di Guinness dei primati e vuole candidare l'eterna Ona ad una serie di obiettivi. Riusciranno nella loro impresa?
Questo è il loro segreto, fino al giorno in cui si presenta Quinn e le cose cambieranno.
Ona dovrà combattere con nuovi sentimenti che si legano con vecchi ricordi. Non sarà la sola però a dover lottare contro un dolore indescrivibile. Con lei ci saranno Quinn e l'ex moglie.
A modo loro, si faranno forza e si aiuteranno fino al giorno in cui saranno in grado di prendere coscienza dei loro sentimenti e quindi saranno pronti ad andare avanti per conto loto.
Tutta la storia è un susseguirsi di vecchi ricordi raccontati da Ona.
Parlano della sua vita ma anche di un mondo che cambia. In 104 anni ha visto veramente tanto ma rimane quasi ammaliata dal piccolo scout che si trova davanti.
Eppure, nel momento in cui non si presenta più, si rende conto del vuoto che è riuscito a lasciare ma come se fosse un veggente, sapeva che il padre sarebbe stato un degno sostituto.
Non saprei come spiegarvi i miei sentimenti senza farvi spoiler.
Questo libro è oggettivamente molto triste ma da anche molta speranza. Il finale mi ha letteralmente straziato. Chi l'ha già letto, sa a cosa mi riferisco... chi invece dovesse ancora leggerlo, sappiate che l'ultimo capitolo vale l'intero libro.
Mi ha distrutto il cuore.
Mi ha letteralmente distrutto gli ultimi brandelli di felicità che avevo raccolto durante la lettura.
La vita è ingiusta e quelle ultime pagine lo fanno vedere in modo così poetico e così crudo che nessuna parola risulta adatta a descrivere quel momento.
Ok, sto per mettermi a piangere.
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Dovete leggerlo.
Merita in maniera assoluta.