Titolo: Muirwood. I miserabili
Autore: Jeff Wheeler
Pagine: 285
Prezzo: € 14.90
Nella magica terra di Muirwood, Lia è cresciuta conoscendo servitù e sottomissione. È una miserabile, una reietta cui non è dovuto alcun rispetto e alla quale è precluso ogni segreto custodito tra le antiche mura dell’Abbazia che la ospita. Ma Lia sa che, prima o poi, la sua occasione di riscatto arriverà e che i suoi giorni da serva nelle cucine dell’Aldermaston sono destinati a finire. Quando un armigero di nome Colvin viene trovato sanguinante davanti alla porta delle cucine, Lia sente che è proprio lui la persona con cui provare a cambiare la propria sorte. Sulle tracce del ragazzo ci sono i sicari del perfido sceriffo Almaguer, fedele servitore del re e acerrimo nemico di coloro che, come Colvin, si sono ribellati alla sua malvagia autorità. In una terra sconvolta dalla guerra, Lia intraprende un viaggio pericoloso ma allo stesso tempo rivelatore, alla scoperta di antichi segreti e arti magiche, che la porterà a scoprire in sé stessa doti che neanche immaginava possedere e che invece potrebbero segnare le sorti della sua meravigliosa avventura.Un romanzo avvincente, straordinario, il primo capitolo di una storia magica e meravigliosa, con un’eroina destinata a entrare nei cuori di ogni lettore.
Scarabocchio: Lia è un'orfana. Lia è una Miserabile. Come tale, non può ricevere un'educazione come tutti gli altri bambini che alle spalle hanno una Famiglia. Abbandona in tenera età davanti all'Abbazia di Muirwood, Lia verrà cresciuta nelle cucine dell’Aldermaston.
Una sera di tempesta però, dopo anni a vivere rinchiusa in quel mondo, la ragazza curerà un giovane sconosciuto. Quel gesto innescherà una serie di eventi che decideranno la sorte di una guerra.
Non avevo ben presente cosa aspettarmi da questa lettura. Indubbiamente ero curiosa ma la trama mi aveva lasciato qualche dubbio e quindi... mah.
Ingranare è stato difficile. Non che non sia stato interessante da subito ma qualcosa rallentava la lettura... questo difetto è rimasto fino alla fine della lettura ma no, non posso dire che sia una brutta storia, anzi!
Lia mi ricorda un pò Harry Potter.
Tutti e due sono stati abbandonati davanti a delle persone che per quanto li abbiano "raccolti", non riescono a mostrare dei buoni sentimenti. Certo, Lia è più fortunata ma per anni, tutti e due vengono maltrattati e desiderano solo di poter conoscere la famiglia. In entrambi i casi, i due protagonisti dimostrano di avere una grande capacità nell'arte magica e sono buoni fino al midollo.
Similitudini del genere mi hanno portato ad apprezzare molto Lia, cosa insolita dato il mio normale odio verso quasi tutte le donne protagoniste.
Comunque, la vita di Lia è un'intreccio di mistero e questo primo libro fa sorgere mille e mille domande. Mi piace il suo carattere forte e la sua curiosità. In realtà ho rivalutato sia la Pasqua la cuoca che l’Aldermaston. Sono due personaggi che influiscono molto anche se in modi differenti. Colvin invece lo prenderei a randellate sui denti. Lui e la sua rabbia perenne. Per quanto ne abbia passate, non riesco a giustificarlo... spero che nel prossimo libro, sia maturato un pò!