Pagine: 1581
Prezzo: € 30
Uscita: 13/10/2020
Genere: Fantascienza
Casa Editrice: Mondadori
Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.
Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.
Recensione: Siamo finalmente arrivati alla resa dei conti. Quale sarà il vero destino di Nona grey?
Sono estremamente combattuta per questo terzo ed ultimo volume, perchè non è assolutamente stato come immaginavo ma a posteriori, un dubbio doveva venirmi. Essendo il meno voluminoso dei tre, dovevo già capire che il finale sarebbe stato probabilmente meno epico di quello che speravo o comunque più veloce del previsto. Questa nota dolente, inizialmente mi ha portato a rivalutare la scelta di Mark Lawrence. Perchè dar più spazio all’inizio e non alla fine? Poi, quando le cose hanno iniziato a sedimentare per bene, ho capito.
La storia, pur essendo molto poco verosimile, racconta comunque la vita di una bambina che nel tempo, diventa adulta.
Lo so, ci sono delle suore che menano duro e la magina, però parliamo pur sempre di un’ipotetica storia “comune”. Leggiamo della storia di Nona che finalmente trova una Casa e delle persone da amare, trova uno scopo nella vita e delle qualità che prima non pensava di avere, trova finalmente la maturità che ovviamente da bambina le mancava. Non c’è bisogno di un finale epico per una storia del genere, perè già così è fantastica di suo.
Sviolinate a parte, questa trilogia è stata una delle migliori letture degli ultimi tempi.
Ha tutta una serie di difetti, non lo si può negare, eppure mi ha colpito piacevolmente sotto molti punti di vista e tra le ambientazioni ben descritte e personaggi che hanno avuto un vero arco evolutivo, devo ammettere che se anche avessi dei problemi di antipatia verso l’autore, leggerei ben volentieri un suo libro. Oddio, magari poi dopo queste parole me ne pentirò amaramente…
Nella mia vita comunque, ho bisogno di una Nona tutta mai. La lealtà di questa regazza è un qualcosa di incredibile e la forza che mette in quello che decide di fare, è invidiabile.
Una nota di “merito” voglio lanciarla anche a Joeli. Questo è uno dei personaggi che più mi ho odiato nel corso della lettura e se devo esser proprio sincera, si piazza tranquilla tranquilla nella top five. Maledetta (inserire brutte parole a piacimento).