mercoledì 23 febbraio 2022

Pelle d’asino

Autore: Cécile Roumiguière
Pagine: 160
Prezzo: € 20
Uscita: 20/10/2020
Genere: Narrativa; Graphich novel
Casa Editrice: Rizzoli
Un re, distrutto dalla perdita dell’amata moglie, vuole sposare la sua stessa figlia. Ma il sacrificio di un asino magico e l’aiuto di un’astuta madrina condurranno la tenace principessa verso la libertà… e verso l’amore. Tra le più antiche fiabe mai raccontate, “Pelle d’Asino” torna a incantare i lettori in una nuova versione arricchita dalle suggestive illustrazioni di una giovane artista americana.


Recensione: Qualche tempo fa, vi avevo parlato della graphic novel di Stéphane Fert, edita dalla Tunué, che parlava di una fiaba di origine tedesca. Oggi invece, vi porto una fiaba francese e la cosa veramente buffa, è che la storia è sostanzialmente la stessa.

Un re, al capezzale della moglie morente, deve promettere che si risposerà con una donna altrettanto bella. L’uomo, dopo aver passato molto tempo a crogliolarsi nella propria disperazione, finalmente si decide a cercare una nuova compagna ma presto si renderà conto che al mondo non esiste una donna bella o più bella della defunta regina. Fino al momento in cui si accorgerà della figlia ormai cresciuta e sbocciata. Accecato da un sentimento incontrollabile, cerca di obbligarla a sugellare questo nuovo matrimonio ma con l’aiuto di una fata madrina, la principessa riuscirà a scappare e a trovare successivamente, un amore sincero.

Sono due storie scritte con stili differenti e anche dei pesi ben diversi.

In questo caso, i toni sono drammatici e leggeri al tempo stesso.

Drammatici perchè abbiamo una ragazza che deve scappare dalla cecità del padre, un dettaglio che a mio avviso è veramente agghiacciante. L’incesto mi ha sempre fatto accapponare la pelle e qui, ci troviamo a dover leggere della principessa che pur intuendo la malvagità della cosa, deve conmatte anche con il voler “compiacere” il padre.

Leggeri, perchè oltre ad aver delle tavole meravigliose (che non sono riuscita a trovare da nessuna parte, quindi non posso farvele vedere), c’è finalmente un lieto fine ed una redenzione che ci rende tutto meno triste (lasciamo perdere il nostro giudizio morale, lo so che molti di voi non avrebbero perdonato nessuno).

Come storia, non è totalmente una novità.

Certo, fa parte di quel bagalio popolare che a noi manca, molte fiabe le conosciamo tramite i fratelli Grimm e pochi altri nomi, però sostanzialmente non è una cosa particolarmente innovativa. Favorevolissima al farla scoprire alle “nuove generazioni” ma non grido alla sua unicità (anche perchè alcuni dettagli li ritroviamo in Cenerentola).

Anche questo volume comunque vale la pena di averlo in libreria, perchè come l’altro, ha dentro una magia bellissima.
buzzoole code