lunedì 13 giugno 2022

L’assassino che è in me. The Killer Inside Me

Autore: Jim Thompson
Pagine: 302
Prezzo: € 15
Uscita: 30/01/2020
Genere: Giallo, Thriller
Casa Editrice: HarperCollins
Il vicesceriffo Lou Ford è il pilastro della comunità della piccola cittadina del Texas di Central City. Stimato da tutti, paziente e riflessivo. Qualcuno in città crede che la cosa peggiore che si possa dire di lui è che è noioso e non particolarmente sveglio. Ma nessuno sa che c’è qualcosa di molto sbagliato in lui, qualcosa che lui chiama “la mia malattia” e che l’ha quasi portato alla rovina da giovane. Qualcosa che sembra riaccendersi il giorno in cui Lou Ford conosce Joyce Lakeland, una prostituta. La donna risveglia quello che si era assopito e le conseguenze sono devastanti e brutali.


Recensione: Siamo veramente in grado di riconoscere le persone cattive da quelle buone? Siamo sicuri che indossare una divisa, voglia dire automaticamente che la persona sia buona?


Lou Ford è una persona che non litiga con nessuno, un uomo un pò tocco, che non ha grandi aspirazioni per il futuro. Fa un lavoro che non ama ma non odia, è fidanzato con una donna rispettabile e proviene da una famiglia ben voluta, se non forse per il fratello adottivo. Eppure, Lou sa di avere una “malattia” che in alcuni momenti non riesce a tratenere ed è proprio quella che innescherà il conto alla rovescia, che porterà alla morte. Di chi?

Jim Thompson viene considerato come un Autore molto talentuoso, e anche se questo libro mi è piaciuto molto più di “Inferno sulla terra“, non posso dire che rientri nelle mie grazie.

I gialli ed i thriller sono generi che leggo molto volentieri, eppure anche questa volta non mi ha dato quello che speravo.

Come stile di scrittura, è indubbiamente più scorrevole e lineare, abbiamo personaggi abbastanza delineati con cui entrare in sintonia e c’è una storia da seguire. Eppure trovo che ci sia poco approfondimento sulla parte emotiva e tragica, un pò un gioco di detto/non detto che la gente deve cogliere per i fatti suoi.

Mi piace scovare l’assassino e trovare un indizio come un detective, qui però non ho avuto questa soddisfazione. C’è solo un lento declino, perchè l’unica cosa che c’è da scoprire è come verrà accusato l’assassino che tutti sospettano. Sembra un pò il ballo dello sciocco, quel giullare colpevole che però non si riesce ad incastrare.

Bene, si è capito che è stata una lettura meh, però ha dei lati positivi.

La figura di Lou è estremamente divertente, perchè è vero che sappiamo subito che tipo sia, ma c’è una certa soddisfazione vedere come tratta le persone che lo circondano. Certo, meglio perderlo che trovarlo uno così, ma in un libro è simpatico, anche perchè cambiamo un pò il punto di vista.
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