Pagine: 498
Prezzo: € 22
Uscita: 19/11/2019
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
Savine dan Glokta è la figlia dell’uomo più odiato del regno, l’Arcilettore, a sua volta pronta a diventare la serpe più velenosa degli affari e delle industrie, se questo le garantirà un primato in un mondo in cui sembrano comandare solo gli uomini. Leo dan Brock, il Giovane Leone, attende di essere nominato Lord Governatore per respingere le aggressioni di Crepuscolo il Possente e dei suoi uomini del Nord, ma imparerà che le leggende degli eroi nascondono molte zone oscure, fatte di tradimenti e compromessi. Vick si è unita agli Spezzatori che intendono difendere i lavoratori dalle misure rapaci dei padroni, ma nasconde una decisione presa anni fa, nei gelidi campi di prigionia. Grosso è un veterano di guerra che vorrebbe dimenticare gli orrori degli assedi e la forza micidiale che si annida nelle sue mani tatuate, ma passato e violenza non sono mai troppo lontani. Il vecchio Trifoglio vorrebbe solo starsene seduto a insegnare un po’ di arte della spada, ma sarà costretto ad accompagnare e consigliare un manipolo di giovani che lo irridono, e non conoscono la belva che è stato e può ancora essere. Il Principe Coronato Orso deve decidere se sprofondare definitivamente sotto le droghe, le cortigiane e il vino, oppure se mettere la sua intelligenza a servizio d’un sogno più grande, per sé e tutto il reame. I loro cammini si incroceranno e affronteranno una nuova età di tecnologia, potere economico, barbarie e follia, insurrezioni popolari e congiure di palazzo, duelli brutali nel Cerchio di scudi e il ritorno della magia. Sì, perché, se antichi stregoni decidono di allearsi con banchieri e ingegneri, al Nord invece la giovane Rikke scopre di possedere un dono invidiato e maledetto, la Vista Profonda, la capacità di vedere le ombre del passato e gli spettri del futuro.
Recensione: Per me, è no.
Se un giorno vi capitasse di aver voglia di fare una maratona di lettura, lasciate perdere. Rimaner troppo legati ad un tipo di storia e ad un mondo specifico, secondo me ammazza la poesia e considerando che Un piccolo odio è il primo di una trilogia, con quattrocento e passa pagine, capite che è una sfida estremamente stancante.
Arrivo da una maratone di lettura, che già così non sarebbe semplice, ma se conto le pagine che mi sono puppata in un mese, compreso questo, arrivo a 3.103 pagine. Sono stanca e adesso, pure annoiata.
Joe Abercrombie mi era piaciuto moltissimo nella prima trilogia, un pò perchè era la novità, un pò perchè le sue storie sono un filo sadiche, un pò perchè scrive veramente bene. Questo suo modo di non essere politicamente corretto, è una boccata d’aria fresca rispetto a quello che solitamente leggo ma ad una certa, il suo modo sboccato di scrivere non mi è più sembrato divertente. Continua ad esser molto bravo a creare mondi, ma non ho provato lo stesso piacere di prima.
In questa nuova avventura, troviamo i figli dei personaggi che abbiamo imparato ad apprezzare (più p meno) nella precedente trilogia. Ci sono Savine, Rikke, Orso e Leo, nuovi protagonisti di un destino ingrato, che devono fare i conti con la loro eredità ed il futuro sempre incerto perchè le problematiche tra Noer e Sud, non si sono minimamente appianate.
Quello che ho apprezzato poco, è la sensazione di “già visto”.
Non parlo di una storia trita e ritrita, quello è normale che sia così perchè oggettivamente non abbiamo più modo di inventare qualcosa di nuovo, parlo proprio del fatto che mi sembra una copia della “La prima legge”. Forse, se l’avessi letto con mesi di differenza, il mio pensiero sarebbe stato più positivo. Attenzione comunque, bisogna leggerlo per forza dopo i primi tre, perchè è vero che molti personaggi sono nuovi e viene nuovamente descritto il mondo, però ci sono troppi sottintesi, troppe cose non dette che invece, sarebbero servite.
C’è da dire però che il mio amore per Glokta rimane immutato, quindi ha inglobato anche Savine, che è l’unica cosa che salverei di tutto il marasma che ho trovato.
Mi sento un pò in colpa, lo ammetto. Speravo tanto di concludere il 2019 con sole letture belle, ed invece… però non demordo, per il prossimo anno vorrei recuperare anche “Tredici lame”, che racchiude una serie di storie legate ad alcuni personaggi della prima trilogia. Per quanto riguarda il seguito di questo, si vedrà.
Spera per il meglio e preparati per il peggio.