Pagine: 400
Prezzo: € 19
Uscita: 4/12/2017
Genere: Thriller; Giallo
Casa Editrice: Longanesi
L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.
Recensione: Ho incontrato Carrisi per la prima volta, durante la presentazione di “Il maestro delle ombre” e devo ammetterlo, ero rimasta affascinata dalla sua parlantina. Poterlo rivedere un anno dopo, per l’uscita del suo ultimo libro è stato esaltante ma anche rischioso. I suoi libri sono sempre arrivati in casa ma era mio Padre a seguirlo. Il mio unico approccio è stato con “La donna dei fiori di carta” e per quanto sia stata una storia interessante, dopo anni non ricordo nulla. Comunque, sapete che sono sempre pronta alle sfide e così, ho accettato questa lettura. Bruno Genko è un investigatore privato prossimo alla fine. Con una malattia incurabile, si prepara al suo ultimo giorno di vita ma quando l’orologio suona, accadono due imprevisti. Non muore come credeva e riappare Samantha Andretti, una ragazzina scomparsa misteriosamente anni prima. L’uomo, più frustrato che mai, decide di sfruttare tutte le ore che gli vengono concesse per cercare di chiudere questo caso che non è mai riuscito a risolvere. Le cose però non saranno affatto semplici e per ogni passo avanti fatto, in contemporanea c’è la perdita di qualcuno. Bruno Genko ballerà un valzer con Bunny, il mostro dagli occhi a forma di cuore. Amo i libri che sanno mantener vivo l’interesse e questo, ragà, fa il suo lavoro in modo splendido. Certo, ci sono alcune mosse abbastanza scontate ma nell’insieme, l’uso di momenti ed oggetti comuni fan si che si crei comunque uno stato di ansia perenne. La verità e le menzogne si rincorrono alla cieca. Il finale non è un vero finale. La botola viene chiusa in mezzo al nulla ma non viene sbarrata e quindi, potrebbe esserci un dopo ma tutto dipende dalla ragazza che riemerge dalle profondità del Labirinto.