Autore: Gilberto Di Rigilifi Landolina
Pagine: 280
Prezzo: € 13,90
Trama: Joaquin Hernandez non ricorda chi sia né da dove venga: sa solo di essere stato trovato svenuto e con la schiena rotta da Elys Cole, in una toilette. Non rammenta nulla del suo passato fuorché un nome, Roger, e la fotografia di una bambina con una scritta sul retro: Per Hope. Come Joaquin capirà presto, il mondo in cui si è svegliato è un mondo del futuro in cui gli umani convivono con androidi e la società è governata dal Dio che ha riacceso il sole dopo il Giorno del Sole nero. Joaquin, scambiato per un senzadio, ovvero per un criminale che non accetta l'autorità di Dio, è costretto a una fuga disperata che lo porterà a conoscere il nuovo mondo e a recuperare, passo dopo passo, i segreti che la sua mente custodisce. "Progetto D.O." è un romanzo geniale che, affondando le radici nella fantascienza classica, si fa lettura avvincente e fruttuoso spunto di riflessione sull'uomo, sul suo bisogno di fede, sulla speranza che è luce nel buio del futuro.
Scarabocchio: Joaquin è un uomo che ha perso la memoria dopo un grave incidente. Cosa ci faceva in un bagno per signore? Da dove arrivava? Come ha fatto a rompersi la colonna durante la caduta? Dove sono i suoi documenti? Ma sopratutto, chi è quell'uomo dai capelli rossi che voleva ucciderlo?
Nessuno lo sa ma i guai non sono ancora finiti. Joaquin si trova in un mondo super tecnologico che non riconosce, si trova invischiato in giochi di potere che non sente propri ma che deve affrontare per scoprire la verità. Molti sembrano conoscerlo, vogliono qualcosa da lui ma nessuno gli dice cosa. Sa solo di essere importante.
Questo racconto è una corsa contro il tempo.
Detto tra noi, è stata una lettura un pò scostante.
Nelle prime pagine, mi sono annoiata parecchio e devo ancora capire se il problema è il come è stato scritto o mio, dato che l'ho letto in ufficio, tra una pausa e l'altra. A parte questo però, da metà lettura in poi, mi sono appassionata molto a tutta la vicenda e qualche punto l'ho anche azzeccato prima che venisse svelato.
Joaquin è un uomo assolutamente strepitoso. Un genio nel campo lavorativo ma anche un padre ed un marito con i "controcoglioni" che qualche volta diventa ceco ma sfida le leggi umane per stare con chi ama. Non posso dirvi il perchè, sarebbe ingiusto svelarvi il suo complesso ruolo nella storia ma vi assicuro che, una volta fatti i primi collegamenti che porteranno alla realtà, la lettura diventerà il vostro ossigeno.
Elys Cole invece non l'ho minimamente apprezzata, l'ho anzi trovata quasi una forzatura.
Ho apprezzato la sua presenza solo in un paio di punti, giusto perchè è servita come scintilla per far tornare qualche ricordo a Joaquin ma, per il resto, a parere mio poteva anche starsene comodamente a casa.
Non si rende utile in nulla, non proferisce parola nella maggior parte delle conversazioni, sono arrivata a vederla come un oggetto da arredamento... spero che Gilberto non me ne voglia ma se proprio doveva per forza metterci una storia d'amore, che almeno la facesse sentire di più. Tra tutte le donne che gravitano lì, solo l'ex assistente è quella che spicca di più.
Facendo una media generale, è un bel libro perchè per quanto possa essere lento all'inizio, il seguito cancella tutti i difetti trovati in precedenza.
Una storia singolare che ci porta man mano verso una verità che quasi potrebbe essere attuale, nostra... si, è un libro consigliato!