mercoledì 20 luglio 2022

Berlin. La battaglia di Gropius

Autore: Fabio Geda e Marco Magone
Pagine: 220
Prezzo: € 15
Uscita: 20/09/2016
Genere: Ragazzi; Fantascienza
Casa Editrice: Mondadori
È il dicembre del 1978 quando l’inverno cala su Berlino: il manto candido della neve diventa ghiaccio sopra i relitti di scuole e case, parchi e cortili, al di qua e al di là del Muro. Da tre anni un virus incurabile ha sterminato la popolazione adulta della città, costringendo i ragazzi e i bambini sopravvissuti a crescere all’improvviso, in attesa che, alla fine dell’adolescenza, il virus porti via anche loro. Divisi in gruppi per organizzarsi e farsi forza, tra i ragazzi si scatena una guerra spietata. Il gruppo di Tegel mette a ferro e fuoco la città sotto la guida della feroce Wolfrun che, fiera come un’amazzone, combatte in groppa a un maestoso destriero. Dalle alte torri di Gropius, Jakob e Christa la vedono arrivare insieme ai suoi. Per portare battaglia. Niente e nessuno sembra in grado di fermarla, eppure qualcuno serba ancora nel cuore una fiammella di umanità…


Recensione: Sono finalmente arrivata al terzo libro, quello della svolta.

In I fuochi di Tegel e L’alba di Alexanderplatz erano due volumi necessati, perchè il primo ci doveva introdurre alla storia ed il secondo, doveva tessere un legame invisibile tra noi ed i personaggi.

Ora però, le cose si fanno interessanti e l’azione la fa da padrona.

La banda di Tegel vuole primeggiare su tutti, con ogni mezzo a loro disposizione. Costringono così le altre bande ad unirsi per sopravvivere, per trovare una soluzione che possa andare bene a tutti ma, nessun momento può esser sprecato perchè devono sempre “combattare” l’avanzare del virus.

Tra un piano, un complotto ed una pira funeraria, troviamo sempre i nostri personaggi pronti a dare loro stessi per un futuro migliore. Ragazzini diventati grandi troppo presto, che pian piano escono dal letargo imposto dalla difficile situazione.



Ho veramente apprezzato questo nuovo capitolo perchè è rimasto immutato il pregio della scorrevolezza e, questa volta ho visto un metto miglioramente sul coinvolgimento di chi legge.
Noi che vediamo tutto attraverso le parole di Fabio Geda e Marco Magone, soffriamo e ci emozioniamo come se fossimo lì con loro.


La maturità che stanno sviluppando mi fa veramente tenerezza e come dicevo probabilmente nel secondo libro, trovo abbastanza triste l’idea che a breve, altri dovranno morire.
Eppure loro vivono, maturano, amano e iniziano realmente a sviluppare un senso di “voler cambiare il futuro per chi rimarrà”.



Questo però, mi porta ad una domanda topica.

Dove vogliono arrivare con questa storia? Saranno veramente tutti spacciati?

Non mi resta che proseguire la lettura.
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